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Autore: adorvlou    20/12/2019    0 recensioni
Era il febbraio del 1922 quando Miss Collins, figlia di una famiglia benestante londinese, vide per la prima volta quel giovane di cui tutta Londra parlava negli ultimi tempi.
Come ogni domenica mattina Elèna era solita sedersi su una panchina sotto il viale alberato vicino Buckingham Palace per rilassarsi con una buona lettura.
Mr Harry Styles, era il nome del giovane ragazzo che tanto desiderava conoscere. La descrizione che avevano fatto di lui non gli rendeva giustizia, era molto di più: elegante, posato, una bellezza fuori dal comune. Elèna non aveva mai conosciuto nessuno come lui.
Le passò a pochi metri di distanza, ma le bastò guardarlo negli occhi una sola volta affinché ne rimanesse totalmente affascinata.
"So che è sbagliato amare qualcuno che non si conosce.
So che è sbagliato desiderare l'uomo di un'altra donna,
ma io provo per lui ciò che i poeti hanno sempre scritto nelle loro poesie: quel sentimento di appartenenza incondizionata, quella fiamma che arde dentro, senza mai spegnersi.
Ogniqualvolta i miei occhi incontrano il suo viso, il mio cuore accelera e sento il fuoco ardere sempre di più dentro me.
Non so se questo sia amore, ma so che è ciò che più
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le parole del padre erano state molto belle, ma confortarono Elèna solo per il breve tragitto fino alla sua camera. Quando si ritrovò da sola tutti i pensieri la travolsero facendola sentire piccola e debole di fronte a tutto ciò che stava accadendo nella sua vita. Così fece l'unica cosa che riusciva a fare negli ultimi due mesi: piangere. E così pianse fino ad addormentarsi, ricordando quei momenti felici che oramai non c'erano più.

Quando i primi raggi del sole le colpirono il viso, la ragazza si rese conto di aver dormito per qualche ora e di essere anche molto affamata. 
Nonostante gli occhi gonfi e la poca voglia di abbandonare il letto, decise di unirsi ai genitori per la colazione. Si sciacquò il viso e scese al piano di sotto. 

Quando entrò in cucina sul tavolo vide un grande mazzo di fiori dai colori accesi. -Wow!- Un verso di stupore uscì dalla sua bocca mentre i suoi genitori la guardavano con un grande sorriso. -Mi sono dimenticata qualcosa? C'è qualche ricorrenza speciale?- Elèna aveva paura di aver dimenticato un evento importante, non sarebbe di certo stata la prima volta e dati tutti i pensieri che occupavano la sua testa negli ultimi mesi, lo riteneva possibile.
La madre si alzò andandole incontro -Questi sono per te da una persona speciale.- sussurrò continuando a sorridere. In quel momento il cuore di Elèna fece un balzo, lo senti arrivare fino in gola e nella sua mente apparve un unica parola, un nome di cinque lettere: Harry.
La ragazza si avvicinò al mazzo di fiori e prese il bigliettino che vi era adagiato. Le tremavano le mani perchè si rese conto che non poteva che essere il suo Harry, solo lui era a conoscenza di quali fossero i suoi fiori preferiti. Ma i castelli che aveva costruito in una frazione di secondo, divennero macerie quando lesse quelle iniziali: G.L
Elèna fece cadere il piccolo foglio sul tavolo accanto al vaso dove la madre aveva accuratamente sistemato i fiori e lasciò sala senza dire una parola, lasciando che la sua espressione e le sue azioni parlassero per lei. 

Una parte di sé, quella che non era ancora pronta a parlare di tutto quello che era successo, sperava che nessuno andasse a cercarla, ma l'altra parte, quella che aveva un bisogno matto di confessare ciò che la opprimeva e di sentirsi dire che non era colpa sua, che non si sceglie di chi innamorarsi, lo voleva con ogni fibra del suo corpo. 
Era seduta sullo sgabello del pianoforte e fissava lo strumento come chi desidera di tornare indietro nel tempo e rivivere un determinato momento, uno di quelli che non potranno più essere vissuti. 
-Dovevo immaginare che fosse lui la causa di questa tua sofferenza.- La voce della madre risuonò nella grande stanza. 
La ragazza non si voltò a guardala. Continuò a fissare un punto davanti a sé e si limitò a scuotere la testa sorridendo leggermente come se volesse dirle che in realtà non aveva capito assolutamente nulla. -Mr. Lewis non ha niente a che fare con tutto questo. Non potrei mai soffrire così per qualcuno che a malapena conosco. -Elèna non riusciva a capire per quale motivo Mr. Lewis le avesse mandato quei fiori. Credeva di essere stata chiara con lui, credeva di avergli fatto capire che non ci sarebbe mai potuto essere nulla fra loro, non finché la speranza di un futuro con Harry era ancora viva dentro lei. 
La madre le passo delicatamente una mano fra i capelli. -Figlia mia, anche se pensi il contrario, ti conosco, tu sei molto simile a me e per questo motivo so bene che non si tratta di Mr. Lewis.- Disse la donna con voce gentile, come a voler rassicurare la figlia. -Non appena hai letto quel biglietto il sorriso è svanito dal tuo volto perché il nome che speravi di trovare non era quello di Mr. Lewis ma quello di Mr. Styles.
La giovane non si scompose, rimase immobile come se fosse stata pietrificata. Non si aspettava di sentire tali parole, non capiva come la madre se ne fosse resa conto. -Non volevo, non era mia intenzione, è successo tutto così velocemente che non ho avuto modo di rendermene conto o di porre fine a tutto prima ancora che cominciasse. -I sensi di colpa cominciavano a riaffiorare. Dentro di sé sapeva che non aveva mia fatto nulla di male, ma una piccola, minuscola parte, la faceva sentire tremendamente in colpa a tal punto da farle provare uno strano senso di vergogna. 
-Elèna, guardami.- La madre prese il viso della famiglia fra le mani e asciugò le lacrime che rigavano le sue guance. -Non hai alcuna colpa. L'amore è così: non scegli di chi innamorarti, succede e basta. Uno sguardo, un sorriso, un semplice gesto. Basta così poco per innamorarsi di qualcuno. Non puoi e non devi vergognarti dei tuoi sentimenti, soprattutto quando sono ricambiati.
La giovane non capiva. Come faceva la madre a sapere queste cose. -Non ho mai detto che lui ricambiasse.
Con un sorriso genuino Mrs. Collins si sedette accanto alla figlia. -Come ho detto prima, l'amore nasce anche dai piccoli gesti e non a caso tu sei in questa stanza, davanti a questo pianoforte. Quel giorno c'ero anche io e ho visto come ti guardavano i suoi occhi: lui si stava innamorando di te. 
Sentire quelle parole provenire dalla bocca di un'altra persona, e soprattutto da quella di sua madre, la fecero calmare e pian piano smise di piangere. Ricordava tutto di quel giorno ma non si era mai resa conto di come gli occhi di Harry la guardassero, non aveva mai pensato che già in quel momento lui si stesse innamorando.-Non so nemmeno perchè sono in questa stanza. Tutto ciò che mi circonda non fa altro che ricordarmi Harry. È finita, è finita per sempre. Ma ciò che più mi spaventa e che più mi fa soffrire è il pensiero che forse non riuscirò mai a dimenticare ciò che c'è stato fra noi mentre lui andrà avanti con la sua vita, amerà un'altra donna e la sposerà. Vivrà con lei ciò che io avevo sognato di vivere insieme a lui. Sarà con lei che si addormenterà ogni notte e con lei che si sveglierà ogni mattina. Con lei, non con me.- Elèna mise da parte la vergogna e i sensi di colpa e cominciò a confidarsi con la madre. Sapeva che tenere dentro di sé tutte quelle cose la feriva solamente. Ma ogni parola che usciva dalla sua bocca la feriva e le lacrime si fece nuovamente strada sulle sue guance. 
-Sposerà Miss Robinson e non c'è nulla che io possa fare per cambiare le cose.
La madre non l'aveva ia vista così. Prima di quel momento Elèna non aveva mai sofferto per amore, o almeno non in quel modo. Delicatamente le mise due dita sotto il mento per farsi sì che i loro occhi potessero incrociarsi. -Figlia mia, vederti così non fa altro che distruggere il mio cuore. Sei ciò che di più importante io abbia in questa vita. Non ti ho mai vista soffrire così tanto, o forse non ti ho mai vista soffrire. So che ciò che dirò non farà tornare Mr. Styles qui da te, ma voglio che tu sappia che l'amore è anche questo: tristezza, sofferenza, ricordi che fanno male al cuore. Ma dopo tutto questo arriverà di nuovo la luce, posso affermarlo con certezza.- Con una mano asciugò nuovamente le lacrime sul viso della giovane che intano non riusciva più a smettere di piangere e ricordò quando anche lei soffrì in quel modo. Ricordò la sua gioventù, il primo ragazzo per il quale aveva provato un sentimento così forte e così bello. Ma ricordò anche il giorno in cui lui le spesso il cuore. -So bene come ci si sente quando un luogo o un odore ti ricordano qualcuno che hai amato con tutta te stessa e che ora non c'è più, ed è per questo che voglio che tu sappia che un giorno troverai anche tu qualcuno che ti amerà così tanto, qualcuno che ti renderà felice come meriti, qualcuno con il quale passerai il resto della tua vita e che arricchirà ogni tuo giorno. E se così non fosse, non devi abbatterti perchè non hai bisogno che nessuno ti completi, sei già perfetta così: sei una giovane donna, intelligente, sensibile, matura, forte, bella dentro e fuori. Devi solo aprire gli occhi e accorgerti di tutto questo e solo così capirai che si può guarire da un cuore spezzato. 
Dopo quelle parole Elèna fece dei lunghi respiri per cercare di fermare le lacrime ed i singhiozzi. Asciugò con le mani il viso bagnato e si allungò verso la madre per stringerla forte tra le sue braccia. -E se ti dicessi che l'unico motivo per cui sposerà un'altra donna sono i suoi genitori? In questo caso come posso andare avanti? Come posso dimenticarmi di lui e di ciò che c'è stato fra noi se so che ciò che provo io nei suoi confronti lo prova anche lui nei miei? 
-Continui a ripetere di dover dimenticare tutto, ma perchè vuoi farlo? Tutto ciò che accade durante questo lungo percorso che è la vita è un continuo insegnamento ed un formarsi di esperienze e di ricordi, brutti o belli che siano. Solo perchè qualcosa ti ha fatto star male non significa che tu debba cancellarla dalla tua memoria, anzi, sono proprio queste cose che ci fanno apprezzare i bei momenti, i piccoli gesti. E se ciò che dici riguardo il suo matrimonio è vero, allora prima o poi le cose si sistemeranno.- Mrs. Collins sorrise alla figlia che continuava a guardarla con gli occhi lucidi e gonfi a causa del pianto. Si alzò lentamente e diede un bacio sulla fronte di Elèna che rimase incredula e confusa da quelle ultime parole.
-Non capisco cosa tu voglia dire con "le cose si sistemeranno". In che senso si sistemeranno?- La giovane cercava una risposta a quella frase che tanto l'aveva confusa ma la madre si limitò a sorriderle ed uscire dalla stanza. 

Dopo quella confessione e tutte quelle lacrime, Elèna decise di lavarsi e riprendersi. Si mise un bel vestito, sistemò i capelli ed uscì. Continuare e rimanere rinchiusa in casa le provocava ancora più sofferenza. Prese una borsa e vi mise dentro il diario e un libro e si diresse verso l'ingresso. 
Ma non appena aprì la porta, lo vide. Era a pochi metri dal suo giardino. Il suo cuore cominciò a battere sempre più veloce a tal punto che aveva paura che persino lui riuscisse a sentirlo. E quando i loro sguardi si incrociarono e lui la salutò con un cenno della mano, lei rimase immobile senza sapere cosa fare.

   
 
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