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Autore: Sofifi    22/12/2019    9 recensioni
Lily Luna Potter: figlia premurosa, alunna giudiziosa, seduttrice sfrenata.
Una serie di omicidi ad Hogwarts stravolgerà l’anno scolastico e la più giovane dei Potter, ben presto, si renderà conto di essercene invischiata sino al collo!
Col padre e lo zio a scuola ad indagare, Lily dovrà fare i conti con sua identità frantumata e le sue maschere: ne ha una per ogni occasione, ma come farle convivere? E, infine, cosa sceglierà? Rivelerà a tutti i suoi segreti e aiuterà gli auror a trovare il colpevole o manterrà il silenzio, salvaguardando così la propria reputazione?
Coppie: Albus/Scorpius, LilyLuna/Sorpresa, Harry/Ginny, e molte altre...
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Lily Luna Potter, Ron Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Black Widow'
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PERSONAGGI PRINCIPALI:
Lily Luna Potter, Serpeverde, 5°anno, fidanzata di Tom Davies
Tom Davies, Corvonero, 7°anno, fidanzato di Lily Luna Potter
Albus Severus Potter, Grifondoro, 7°anno, fidanzato di Scorpius
Scorpius Hyperion Malfoy, Serpeverde, 7°anno, fidanzato di Albus
Harry Potter, ex Grifondoro, auror
Ronald Bilius Weasley, ex Grifondoro, auror
Carter Morgan, ex Corvonero, auror
James Sirius Potter, ex Grifondoro, auror

ALTRI PERSONAGGI PRESENTI NEL PROLOGO:
Ileen Selwyn, Serpeverde, 5°anno, amica di Lily
Cadyah Morton, Serpeverde, 5°anno, amica di Lily
Madalynn Nott, Serpeverde, 5°anno, amica di Lily
Morrison Sandome, Serpeverde, 7°anno



 

Black Widow

La Vedova Nera

Io ti ricordo, Narciso, avevi il colore
della sera, quando le campane
suonano a morto. 
~Pasolini

 

Quella mattina di settembre Lily Luna Potter si svegliò e, con un gesto automatico della mano, afferrò lo specchio che teneva sotto al cuscino.
Dal momento in cui aveva preso coscienza della propria femminilità, quello era il primo movimento, il primo pensiero al risveglio.1
Aprì gli occhi, e li lasciò scivolare sulla propria immagine riflessa. Sorrise. Era bella e ne era consapevole.

La prima volta che si era resa conto del suo potere aveva 14 anni.
Era estate e stava chiacchierando in giardino con Scorpius, il fidanzato di suo fratello Albus, impegnato a farsi la doccia.
Scorpius l’aveva guardata, lo sguardo gelido come sempre. Solo le mani tremanti rivelavano il suo nervosismo.
– Lily… – aveva sussurrato, prima di accarezzarle il braccio.
Lei era arrossita, ma non si era allontanata.
– Cosa stai facendo? – aveva balbettato incredula, provando una sorta di piacere perverso nel vedere un ragazzo ai suoi piedi. – Sei il fidanzato di Albus. –
Lui allora aveva inghiottito a vuoto e aveva incrociato le braccia, tornando a guardare dritto di fronte a sé.
– Perché l’hai fatto? – aveva insistito, obbligandolo a voltarsi nuovamente nella sua direzione.
– Sei bella, Lily. – aveva risposto lui, con voce traballante.
– Lo pensi davvero? –
– Sì. Mi piaci, – aveva rivelato il biondo.
Lily aveva sorriso e Scorpius aveva riacquistato un briciolo di fiducia in se stesso.
– E io, ti piaccio? –
La rossa si era lasciata sfuggire un risolino di scherno, poi, senza provare nemmeno a nascondere un’espressione schifata, l’aveva respinto.
– No. Come potresti? –

Lily se n’era andata, incurante del rumore del cuore di Scorpius che si frantumava, un’espressione beata in viso.
– La felicità, – aveva pensato rifugiandosi in camera. – Dev’essere questa la felicità. Essere ammirate, essere amate. –
Da quel giorno Lily non fece altro che sperare di riprovare quella sensazione inebriante. Cominciò a far caso a se stessa, a curarsi, a mettersi in mostra ancor più di prima.
I ragazzi, a scuola, cominciarono a notarla. Ad ogni sguardo, ad ogni occhiata, ad ogni complimento sussurrato, il suo ego si gonfiava come un palloncino, e sentiva una scarica di adrenalina attraversarle le ossa.
Lily amava sentirsi desiderata, era l’unica cosa che la rendesse contenta.
Tutto quello che faceva era finalizzato ad attirare lo sguardo degli uomini. Non era mai sazia, mai stufa delle loro attenzioni, come se fossero l’unica cosa in grado di tenerla in vita. Non ci avrebbe mai rinunciato.

Con noncuranza scostò le tende verdeargento che le circondavano il letto e fece per dirigersi verso il bagno, dove l’aspettavano tutta una serie di trattamenti di bellezza.
– Buongiorno, – la salutò Ileen Selwyn, continuando a picchiettarsi il fondotinta sul viso quando lei le passò accanto.
Lily ricambiò il saluto con un sorriso gentile, appena accennato.
Ileen era una delle sue compagne di stanza: carina, ma nulla in confronto a lei.
Assieme a Cadyah Morton e a Madalynn Nott faceva parte della sua cricca, ma Lily la preferiva alle altre, la ragazza infatti era sempre pronta a vezzeggiarla, consapevole della sua inferiorità, mentre le altre due non facevano altro che sputarle veleno addosso ogni qualvolta voltasse le spalle. A Lily non importava poi molto, – L’invidia – pensava, – è il miglior complimento. –

Uscì dalla doccia e cominciò a spalmarsi una crema su tutto il corpo, poi ne aprì un’altra, che mise soltanto sul viso.
Con un colpo di bacchetta si asciugò i capelli, prima di chiuderli in un’acconciatura alta e ricercata, e cominciò a truccarsi.
Uscì dalla stanza dopo circa un’ora, diretta verso la Sala Grande, Ileen, Cadyah e Madalynn alle calcagna.
Tom Davies, che era il suo ragazzo da ormai quasi un anno, la vide entrare e le fece un cenno dal tavolo dei Corvi. Lily gli si avvicinò e gli lasciò un bacio a fior di labbra, beandosi delle occhiate gelose che venivano loro lanciate.
Era tutto perfetto. La sua vita era perfetta.

Si sedette accanto a Cadyah.
Allungando il piede poteva raggiungere Morrison, che la stava osservando leccandosi le labbra.
Lo sfiorò appena, e il suo viso si illuminò voglioso.
Quella sera la passò nel suo letto.

Trascorsero due settimane di relativa calma. Tom la portò ad Hogsmeade e la sfoggiò per tutto il paese, poi le comprò un paio di scarpe.
Pochi giorni dopo successe il finimondo.

 



NOTE:
1Quella mattina di marzo Gladys si svegliò tardi e, come al solito, ancor prima di aver aperto gli occhi, con un gesto automatico cercò lo specchio. Dal momento in cui aveva preso coscienza della propria femminilità, quello era il primo movimento, il primo pensiero del risveglio.
-Irène Némirowsky, Jezabel


P.s. La personalità di Lily Luna è ispirata a quella di Gladys, protagonista del sopracitato romanzo.

 
  
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