23/12/2019
1 recensioniDoverosa (ma neanche tanto) premessa
Cheeeccoossaaa? La profetessa Dimileth che scrive Edeleth? SACRILEGIOOOOO!
Non ci posso fare molto: amo Edelgard, nella sua route me la sono sposata e ho in programma il suo cosplay.
Ammetto che sono abbastanza demotivata a postare storie Dimileth su Efp sia perché non ricevo recensioni, sia perché il sito è ormai datato e scomodo. Su AO3 invece devo dire che sono discretamente costante: se volete fate un salto sul mio profilo qui, troverete lavori inediti! Siccome non mi risulta ci siano storie di questa ship in italiano, ho deciso di dare il mio contributo almeno per loro. Preciso che Byleth è femmina per il semplice motivo che è stata il mio avatar per tutte le mie cento e passa ore di gioco.
Buona lettura!
Cheeeccoossaaa? La profetessa Dimileth che scrive Edeleth? SACRILEGIOOOOO!
Non ci posso fare molto: amo Edelgard, nella sua route me la sono sposata e ho in programma il suo cosplay.
Ammetto che sono abbastanza demotivata a postare storie Dimileth su Efp sia perché non ricevo recensioni, sia perché il sito è ormai datato e scomodo. Su AO3 invece devo dire che sono discretamente costante: se volete fate un salto sul mio profilo qui, troverete lavori inediti! Siccome non mi risulta ci siano storie di questa ship in italiano, ho deciso di dare il mio contributo almeno per loro. Preciso che Byleth è femmina per il semplice motivo che è stata il mio avatar per tutte le mie cento e passa ore di gioco.
Buona lettura!
Sono sole, finalmente. Un tenero abbraccio desta tutta la loro essenza: Edelgard si appoggia sulla spalla della sua insegnante, che le circonda la testa con le sue mani togliendo la corona — nessun altro avrebbe potuto farlo. Byleth slega l’acconciatura dell’imperatrice e districa i capelli con le dita sottili; rivela la candida cascata che sfoggiava ai tempi dell’Accademia, tersa da qualsiasi nodo.
«Sei bellissima El», sussurra. «Sei una principessa.»
«No…» ghigna la nobildonna. «La principessa che ero è morta ormai da tanto tempo.»
Gli occhi di Byleth non perdono la loro tenera rotondità — restii ad arrendersi alla forza della parola usata dall’amata, la quale ha appena chinato il capo. Le raccoglie una ciocca di capelli bianchi, dal profumo invasivo di violetta.
Nello sguardo corrucciato di Edelgard traspare un triste scenario di ragnatele e di buio; l’immaginazione di Byleth pittura urla di terrore. «Quanto avrei voluto salvarti», pensa. La sua principessa bellissima non era certo parte del disegno di una fiaba.
I suoi palmi alzano il viso di Edelgard, i cui occhi zampillano di bagliori lavanda. Finalmente si rivela. Il suo corpo all’improvviso s’ammorbidisce nel loro continuo amplesso.
«Loro non vinceranno», appoggia le mani sulle sue tempie e le stampa un bacio sulla fronte, delicato come una goccia di pioggia: Edelgard ha una nuova corona, davanti alla quale è stata posata una gemma a dir poco graziosa. Byleth scorge tutta la sua vera natura, quella che è sua da prima ancora che si presentasse all’Accademia come una studentessa fiera e diligente.
«Perché io la vedo ancora.»«Sei bellissima El», sussurra. «Sei una principessa.»
«No…» ghigna la nobildonna. «La principessa che ero è morta ormai da tanto tempo.»
Gli occhi di Byleth non perdono la loro tenera rotondità — restii ad arrendersi alla forza della parola usata dall’amata, la quale ha appena chinato il capo. Le raccoglie una ciocca di capelli bianchi, dal profumo invasivo di violetta.
Nello sguardo corrucciato di Edelgard traspare un triste scenario di ragnatele e di buio; l’immaginazione di Byleth pittura urla di terrore. «Quanto avrei voluto salvarti», pensa. La sua principessa bellissima non era certo parte del disegno di una fiaba.
I suoi palmi alzano il viso di Edelgard, i cui occhi zampillano di bagliori lavanda. Finalmente si rivela. Il suo corpo all’improvviso s’ammorbidisce nel loro continuo amplesso.
«Loro non vinceranno», appoggia le mani sulle sue tempie e le stampa un bacio sulla fronte, delicato come una goccia di pioggia: Edelgard ha una nuova corona, davanti alla quale è stata posata una gemma a dir poco graziosa. Byleth scorge tutta la sua vera natura, quella che è sua da prima ancora che si presentasse all’Accademia come una studentessa fiera e diligente.