Il miglior compromesso del Natale
 

31 ottobre 2019, Tiedfield
 
Ed anche in Inghilterra Halloween era arrivato, portando, come da tradizione, tanti colori ma anche molto mistero e inquietudine.
Crowley amava quell’atmosfera, così tetra e sinistra; la definiva perfettamente diabolica, come lui, cosa che veniva del tutto smentita dal suo angelo, nonché ormai compagno di vita, Aziraphale. Quest’ultimo non vedeva di buon occhio quella “festa”, perché quando era nata, 2000 anni prima, si festeggiava il nuovo anno, non… i morti, con quell’allestimento lucubre. Per sua fortuna quell’anno aveva convinto Crowley a passarlo in compagnia dei suoi amici, perché se c’era qualcosa da festeggiare era meglio farlo con le persone care – e non con sconosciuti e litri di alcool di dubbia provenienza-.
 
«Così lo hai convinto» disse Anathema, seduta sul divano del suo piccolo ma caldo salotto.
«Ho solo fatto presente che era meglio passarlo in compagnia.» sorrise Aziraphale, prendendo un biscotto dal vassoio poco distante «Non è difficile, Crowley»
«Come no…» lo osservò, notando il suo sguardo – di chi la sapeva lunga «perché lui è gentile…» tentò.
«Si…» gli rispose.
«…romantico»
«A modo suo»
«Anche coccolone?»
«Oh tantissimo!» gongolò; le sue guance si stavano dipingendo di un rosa acceso.
«Allora immagino che sia molto bravo a letto…»
«Sì, tantissimo! E sa fare…» si bloccò, sgranando gli occhi «ANATHEMA!» esclamò, rosso in viso.
La strega scoppiò a ridere, con lo sguardo vittorioso. Aziraphale sembrava una pentola a pressione pronta ad esplodere, con quelle guance gonfie e bordeaux.
«Rilassati Aziraphale, non è niente di quello che già non sappia» si sistemò meglio sul divano «ad ogni modo, se lo hai convinto a venire qui invece di ubriacarsi, sai cosa succederà a Natale, vero?»
L’angelo scosse la testa, confuso «non vedo cosa, mia cara»
«Semplicemente non ti farà addobbare casa e non ti aiuterà con l’albero»
«Oh sciocchezze, qualunque cosa gli chieda lui acconsentirà!»
 
8 dicembre 2019, Soho
 
«Caro, verresti ad aiutarmi?»
«No.»
«Ma Crowley!»
«Ero stato chiaro quando ho detto che se avessi appoggiato questa messinscena io non ti avrei aiutato»
«Ma non lo è! E poi agli umani piace così tanto!»
«Tu cosa sei? Un angelo o un umano?»
«… sei spregevole»
«Ti ringrazio per il complimento.»
 
10 dicembre 2019
 
«Crowley?»
«Sì, angelo?»
«Devo decorare l’albero, vuoi aiutarmi?»
«Che senso ha chiedermelo se sai già la risposta?»
«Per favore! Mi stanco a salire e scendere dalla scala tutto il tempo!» piagnucolò.
«Se tu mi avessi fatto festeggiare il mio Samhain in santa pace adesso ti starei già porgendo gli scatoloni!»
«Ma io… ho paura di quella tradizione!»
«Cavolate, volevi solo vedere quella strega da strapazzo!» borbottò, acido.
Aziraphale tolse il piede dalla scala, avvicinandosi a lui, curioso. Conosceva quello sguardo. Era identico a quello che aveva riservato al suo cliente quella volta che lo aveva ringraziato per la sua gentilezza e cortesia e… «sei per caso geloso?»
Crowley alzò un sopracciglio, rigido «Io, geloso? Per quale motivo? E poi di chi? Di quella... quella strega che va in giro con quegli occhiali? Chi si crede, Harry Potter?» sbottò, distogliendo lo sguardo.
L’angelo sorrise, sia perché sapeva ormai chi era Harry Potter – avevano fatto la maratona di tutti i film, più volte; il suo personaggio preferito era, ovviamente, Hermione – sia perché conosceva il suo demone come i libri custoditi nella sua libreria, a memoria.
Capiva quando dietro a quella sua maschera di orgoglio si nascondeva insicurezza. Era così caro quell’essere soprannaturale… riusciva a farlo passare dall’irritazione alla tenerezza in pochi istanti.
«Mio caro… gli occhiali di Anathema sono discutibili, ma lei è solo una cara amica. Ci ha aiutato ad evitare l’Armageddon, è una cara ragazza» gli prese il viso tra le mani, osservando i suoi occhi dorati «ma è te che amo, solo te, nessun altro»
Vide Crowley ingoiare a vuoto. Il suo pomo d’Adamo si alzò ed abbassò lento e seguì con lo sguardo quel movimento «e non apprezzo il Samhain, mi fa davvero paura… e non mi piace che tu ritorni a casa ubriaco fradicio»
«Non ti piace solo perché non mi ubriaco con te»
«…è possibile»
«Allora sai che ti dico? Il prossimo anno rimango a casa e passiamo la serata assieme» sorrise appena, sghembo, forse pure addolcito.
Aziraphale sorrise felice, mostrando i denti bianchi «Oh caro, grazie! Potremmo farci portare a domicilio del sushi e guardare tutta la notte dei film, magari comme…» venne interrotto.
«Non dirlo nemmeno per scherzo, quella brutta robaccia!» si indignò Crowley, muovendo una mano, come a scacciare quell’idea «vedremo film horror, come vuole la tradizione!»
«Ma caro…»
«Non ci sarà nulla che mi farà cambiare idea. Allora, ci stai?» domandò, ad un titubante angelo.
«…»
«Film horror in cambio dell’aiuto in tutta questa buffonata»
L’angelo si riscosse, scattando «Okay, ci sto!» si staccò, salendo i primi scalini «Quindi caro, mi passeresti le palline?»
 
 
Angolo dell'autrice:
Ehm.. salve!
Buon Natale a tutti!
Non so cosa abbia scritto, nè come. L'ho scritta di getto e dopo qualche ora l'ho pubblicata. Quindi grazie tu, che sei arrivat* fino alla fine di questo delirio!
Spero passiate un felice giorno domani (io ho già nascosto la bilancia fino al 6 gennaio) e che vi rilassiate!
Detto ciò, se volete lasciarmi un parere è sempre ben accetto.
A presto,
R.