Anime & Manga > Inuyasha
Ricorda la storia  |      
Autore: Manu_Hikari    25/12/2019    13 recensioni
Non è mai troppo presto o troppo tardi per imparare che i doni più preziosi non sono sempre nei pacchetti più grandi.
Un tenero, fluffoso spaccato di vita, in poco meno di 700 parole, per commuoverci insieme in una dolce mattina di Natale e scoprire che, in fondo, il regalo più grande è l'amore.
Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: inu taisho, Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ishin-denshin

(una comunicazione intima, personale tra due individui che si capiscono a vicenda senza bisogno di parlare)

 

 

È l’amore il più

bel regalo di Natale

 

 

La porta del salone si apre, e Kagome ti fa entrare.

Ti sei fatta attendere, come la vera signorina che stai diventando.
Hai scelto di indossare il vestito con il fiocco verde che ti ho regalato, quello che ti è piaciuto tanto.

Respiro profondamente per distendermi, la mia tensione è tangibile.

InuYasha mi incoraggia, con una pacca sulla spalla. Mia madre, seduta al pianoforte, riempie la stanza con le note di una canzone di Sinatra.

Osservo divertito il tuo goffo incedere, mentre ti dirigi verso di me.

Ti fermi un attimo, per prenderti le carezze di mio padre e di Izayoi. Li hai sempre adorati, forse più di quanto adori me.

Guardi tutti di sottecchi, imbarazzata, incuriosita.

E' la mattina di Natale ed attendevamo tutti te per la nostra tradizionale apertura dei regali prima del pranzo in famiglia.

E tocca a te, quest'anno, iniziare.

Tutti quelli che mi hanno sostenuto, appoggiato e supportato in questi ultimi tre anni, sono qui insieme a me; senza che lo chiedessi, senza che me lo meritassi davvero.

Sei stata come un piccolo uragano. Hai inondato la mia vita, inattesa, ma proprio nel momento in cui avevo più bisogno di te. Quando ormai pensavo che la vita mi avesse reso troppo duro, troppo cinico, troppo oscuro, sei arrivata tu e hai sciolto il mio cuore di ghiaccio.

Non potrò mai dimenticare i tuoi occhi spenti, il tuo pallore quando ti ho trovata, tremante per il freddo, sul ciglio di quella strada sterrata. Tre anni fa, proprio la notte di Natale. La corsa in ospedale e il ricovero d’urgenza per ipotermia; l'interrogatorio in polizia e il tentativo di capire chi fossi davvero e cosa ti fosse successo; gli anni di orfanotrofio e le battaglie legali.

Ti ho dovuto osservare da lontano, oltre un vetro per mesi; assurdamente legato a quegli occhi spenti, ma mai spaventati. Ho visto in te il coraggio di una piccola guerriera e la forza di chi non si arrende mai. E ti ho visto attendere, paziente e fiduciosa, consapevole che mi sarei fermato solo una volta ottenuto ciò che volevo.

E' stata dura cambiare, difficile riaprire il mio cuore. Ma con te, sentivo ne valesse la pena. Sentivo di voler vedere la luce in quegli occhi di bambina e la felicità su quelle gote rosse. Sentivo di voler lottare per poterti tenere con me.

Perché potrai non avere i miei occhi, o i miei capelli o, come dicono gli altri, il mio sangue. Ma, sin dal primo istante, hai di certo avuto il mio cuore.

Ti avvicini all'albero, incerta. Guardi incuriosita i pacchetti, alla chiara ricerca di qualcosa. Lo trovi, fra tutti, il mio regalo. Riconosci la mia scrittura su una voluminosa busta bianca.

Per Rin.

Mi guardi curiosa e confusa. Di solito i miei regali sono più grandi. Ma lo sai, nei pacchetti più piccoli si nascondono i doni più preziosi.

Il cuore mi batte forte. Ti faccio segno che si, puoi aprire.

Tiri fuori il contenuto della busta. Sfogli quei documenti complicati e li guardi, corrugando la fronte per lo sforzo.

Trattengo il fiato, in attesa. Non mi hai mai parlato, se non con gli occhi. Non so se comprendi.

Poi mi guardi, sorpresa. I lacrimoni che riempiono i tuoi occhi castani, sbarrati e increduli, mi dicono che si, hai capito.

Stringi il certificato di adozione sul petto, come a volerti imprimere il tuo nuovo nome nel cuore.

Rin No Taisho.

Mi inginocchio davanti a te, e ti accarezzo le guance, rosse per l’emozione. Le mani tremano, come trema il mio cuore, sopraffatto da tutte queste emozioni a cui non era più abituato.

"Sei felice, Rin?"

La tua bocca trema e, per la prima volta, sento la tua voce.

"Si, Signor Sesshomaru."

Sorrido. Un giorno, forse, vorrai chiamarmi papà.

***

Angolo dell’Autrice

Ciao a tutti,

questa One Shot/Flash è uno spin off della mia entry per il concorso di Natale del gruppo Takahashi Fan Fiction Italia e partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP

Il rapporto di Rin e Sesshomaru in chiave padre/figlia è qualcosa che ho sempre voluto tentare di approfondire, ma purtroppo ogni volta che ci provo, non ne viene niente di decente.

Ma mi è venuto in mente questo piccolo, tenero, spaccato fluffoso di vita e ho deciso di buttare giù qualche riga ed approfittare anche dell’adorabile challenge che ho scoperto per caso di recente grazie ad una ff pubblicata qui su EFP (KOGARASHI di Koa__  https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3877566&i=1

Spero che vi piaccia.

Un abbraccio ed un sereno Natale a tutti.

Manu

 

  
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Manu_Hikari