Ishin-denshin
(una
comunicazione intima, personale tra due individui che si capiscono a
vicenda
senza bisogno di parlare)
È
l’amore il più
bel regalo di Natale
La porta del salone si apre, e Kagome
ti fa entrare.
Ti sei fatta attendere, come la vera
signorina che stai
diventando.
Hai scelto di indossare il vestito con il fiocco verde che ti ho
regalato,
quello che ti è piaciuto tanto.
Respiro profondamente per
distendermi, la mia tensione è
tangibile.
InuYasha mi incoraggia, con una pacca
sulla spalla. Mia
madre, seduta al pianoforte, riempie la stanza con le note di una
canzone di
Sinatra.
Osservo divertito il tuo goffo
incedere, mentre ti dirigi
verso di me.
Ti fermi un attimo, per prenderti le
carezze di mio padre e
di Izayoi. Li hai sempre adorati, forse più di quanto adori
me.
Guardi tutti di sottecchi,
imbarazzata, incuriosita.
E' la mattina di Natale ed
attendevamo tutti te per la
nostra tradizionale apertura dei regali prima del pranzo in famiglia.
E tocca a te, quest'anno, iniziare.
Tutti quelli che mi hanno sostenuto,
appoggiato e supportato
in questi ultimi tre anni, sono qui insieme a me; senza che lo
chiedessi, senza
che me lo meritassi davvero.
Sei stata come un piccolo uragano.
Hai inondato la mia vita,
inattesa, ma proprio nel momento in cui avevo più bisogno di
te. Quando ormai
pensavo che la vita mi avesse reso troppo duro, troppo cinico, troppo
oscuro,
sei arrivata tu e hai sciolto il mio cuore di ghiaccio.
Non potrò mai dimenticare
i tuoi occhi spenti, il tuo
pallore quando ti ho trovata, tremante per il freddo, sul ciglio di
quella
strada sterrata. Tre anni fa, proprio la notte di Natale. La corsa in
ospedale
e il ricovero d’urgenza per ipotermia; l'interrogatorio in
polizia e il
tentativo di capire chi fossi davvero e cosa ti fosse successo; gli
anni di
orfanotrofio e le battaglie legali.
Ti ho dovuto osservare da lontano,
oltre un vetro per mesi;
assurdamente legato a quegli occhi spenti, ma mai spaventati. Ho visto
in te il
coraggio di una piccola guerriera e la forza di chi non si arrende mai.
E ti ho
visto attendere, paziente e fiduciosa, consapevole che mi sarei fermato
solo
una volta ottenuto ciò che volevo.
E' stata dura cambiare, difficile
riaprire il mio cuore. Ma
con te, sentivo ne valesse la pena. Sentivo di voler vedere la luce in
quegli
occhi di bambina e la felicità su quelle gote rosse. Sentivo
di voler lottare
per poterti tenere con me.
Perché potrai non avere i
miei occhi, o i miei capelli o,
come dicono gli altri, il mio sangue. Ma, sin dal primo istante, hai di
certo
avuto il mio cuore.
Ti avvicini all'albero, incerta.
Guardi incuriosita i
pacchetti, alla chiara ricerca di qualcosa. Lo trovi, fra tutti, il mio
regalo.
Riconosci la mia scrittura su una voluminosa busta bianca.
Per Rin.
Mi guardi curiosa e confusa. Di
solito i miei regali sono
più grandi. Ma lo sai, nei pacchetti più piccoli
si nascondono i doni più
preziosi.
Il cuore mi batte forte. Ti faccio
segno che si, puoi
aprire.
Tiri fuori il contenuto della busta.
Sfogli quei documenti
complicati e li guardi, corrugando la fronte per lo sforzo.
Trattengo il fiato, in attesa. Non mi
hai mai parlato, se
non con gli occhi. Non so se comprendi.
Poi mi guardi, sorpresa. I lacrimoni
che riempiono i tuoi
occhi castani, sbarrati e increduli, mi dicono che si, hai capito.
Stringi il certificato di adozione
sul petto, come a volerti
imprimere il tuo nuovo nome nel cuore.
Rin No
Taisho.
Mi inginocchio davanti a te, e ti
accarezzo le guance, rosse
per l’emozione. Le mani tremano, come trema il mio cuore,
sopraffatto da tutte
queste emozioni a cui non era più abituato.
"Sei felice, Rin?"
La tua bocca trema e, per la prima
volta, sento la tua voce.
"Si, Signor Sesshomaru."
Sorrido. Un giorno, forse, vorrai
chiamarmi papà.
***
Angolo dell’Autrice
Ciao a tutti,
questa One Shot/Flash è
uno spin off della mia entry per il
concorso di Natale del gruppo Takahashi Fan Fiction Italia e partecipa
alla
"Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea
sul forum di EFP
Il rapporto di Rin e Sesshomaru in
chiave padre/figlia è
qualcosa che ho sempre voluto tentare di approfondire, ma purtroppo
ogni volta
che ci provo, non ne viene niente di decente.
Ma mi
è venuto in mente questo piccolo, tenero, spaccato
fluffoso di vita e ho deciso di buttare giù qualche riga ed
approfittare anche
dell’adorabile challenge che ho scoperto per caso di recente
grazie ad una ff
pubblicata qui su EFP (KOGARASHI di Koa__
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3877566&i=1
Spero che vi piaccia.
Un abbraccio ed un sereno Natale a
tutti.
Manu