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Autore: LadyPalma    26/12/2019    9 recensioni
| Scritta in risposta all'obbligo di Relie Diadamat sul Giardino di EFP
Una storia d'amore dall'inizio alla fine, dall'aprire di una porta al chiudersi di un lucchetto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Niente più consegne a casa Palma




 

Porta che si apre.
Compari tu, con un pacco da consegnare, il fiatone per i tre piani a piedi, e l'accenno di un sorriso.
"Un pacco per Palma".
Ti chiedo se puoi aspettare perché so già che devo ridarlo indietro. Sono consapevole che per il reso c'è tutta una lunga trafila, ma se posso risparmiare qualche euro...
Sorridi di più e mi dici che hai altre consegne da fare, ma che magari posso lasciarti il numero.
Ecco l'inizio della storia. Io che provo a fare la furba e tu che ci provi con me.


 
**


Porta leggermente aperta.
Sono di ritorno dal nostro primo appuntamento. Doveva essere un caffè di ringraziamento per avermi aiutata nel reso. Invece ci siamo presi due birre, e hai offerto tu.
Parliamo ancora davanti casa mia. Tu non ti decidi a lasciarmi andare, io non mi decido a rientrare. Poi tu mi baci. Ridendo, trovo la forza di spingere la porta e di spingerti via.


 
**


Porta spalancata.
"Mamma, papà, questo è Filippo!"
Entri in casa timidamente, con un sorriso nervoso e porgi la mano ossuta ai miei. Nell'altra, stringi una bottiglia di vino che forse avresti bisogno di scolare tutta tu. E invece, dalla gioia, la berrò tutta io.
"Fa' come se fossi a casa tua" ti dico all'orecchio, mentre ti stringo in un abbraccio.
Stiamo insieme solo da due mesi, ti ho già accolto ovunque.


 
**


Porta leggermente chiusa.
Dovevi arrivare quaranta minuti fa, ma non mi hai mandato neanche un messaggio per spiegare il tuo ritardo. Non mi decido a togliermi il giubbino, ma neanche a uscire.
Resto così, in bilico, davanti alla fessura, a subire gli spifferi.
Finché tu mi chiami.
"Sono troppo stanco per uscire" dici, con la voce impastata da alcol e in parte celata da altre voci famigliari.
E stanco significa solo che ti sei stancato.


 
**


Porta chiusa.
È il mio compleanno e non c'è regalo più bello che un lucchetto.
Per il diario segreto in cui ho scritto stupide lettere d'amore.
E per la porta di casa mia che per te non sarà aperta mai più.
Nel dubbio, ho disdetto anche Amazon Prime.
Niente più consegne a casa Palma.








NDA: Questa flah-fic senza pretese nasce dall'obbligo di Rita di scrivere qualcosa che avesse come prompt l'ultima parola trovata aprendo a caso il libro più vicino. La parola era "porta", dunque ne ho approfittato per scrivere qualcosa a proposito di relazioni concluse, dato che ho da poco lasciato il mio ragazzo (che no, non fa le consegne per Amazon e non si chiama Filippo ahah). Spero vi sia piaciuta:)
   
 
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