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Autore: xingchan    26/12/2019    1 recensioni
[Psychic Princess - Tong Ling Fei]
“Cosa stai facendo?”
“La tua lanterna è ancora spenta.”
[...]
L'uomo ne fu ipnotizzato, esattamente come ogni dannata volta che i suoi occhi persistevano più del dovuto sui suoi lineamenti gentili eppure vivaci. Si soffermò sui suoi occhi lucidi di meraviglia nel momento in cui la fiamma della lanterna di lui prese vita, sul suo naso arrossato per il gelo della notte ed infine su quelle labbra dolci e morbide ora tirate all'insù dall'emozione che senza dubbio la stava avvolgendo durante quei giorni di festeggiamenti.
[Questa storia partecipa all'Advent Calendar 2019 indetto dal gruppo "Hurt/Comfort Italia - Fanfiction e Fanart"]
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente



Yun Xi alzò gli occhi al cielo, notando con soddisfazione che quella notte nessuna nuvola sembrava volesse offuscare il cielo.

Il vento mandava qualche folata gelida che le faceva venire qualche brivido lungo la schiena, ma valeva la pena rimanere ancora un poco per osservare lo spettacolo delle lanterne kongming abbandonare il suolo per librarsi nell'aria con i desideri racchiusi nelle fiammelle al loro interno.

Anche al monte Ling Yun si festeggiava in quel modo la fine del Capodanno. Chissà se in quel momento il suo maestro stava pensando a lei e a quei momenti felici trascorsi insieme.

Strinse a sé il mantello di lana per schermarsi dal freddo, mentre diede una veloce occhiata alla sua lanterna.

Il principe Ye Youming la osservò incedere lentamente, con quei piccoli passi che nascondevano una donna diversa da qualunque altra lui avesse mai incrociato nella sua vita e con quella figura minuta che emanava una onestà che lui spesso aveva scambiato per astuzia.

Ammettere di essersene innamorato a prima vista e pensare costantemente a lei nonostante fosse la figlia dell'uomo che aveva ucciso uno dei generale più fedeli della corona lo aveva gettato nella rabbia più cieca, dimenticandosi perfino di prendersi cura della figlia di quest'ultimo, Nan Qingwan.

Applicando quei principi di cui ne aveva rivendicato l'autenticità appena qualche tempo prima proprio a favore di Nan Qingwan, prendendosi cura di lui nonostante avesse provato nei suoi confronti nient'altro che astio, Yun Xi aveva dimostrato inconsapevolmente di essere una donna autentica, libera da ogni brama ed esente da ogni sotterfugio.

Il principe aveva infine compreso che la ragazza al suo fianco non aveva niente a che fare con i giochi di potere di suo padre, e che voleva il suo amore più di ogni altra cosa.

Scosse la testa, totalmente affranto.

Non poteva pretendere che fosse innamorata di lui - d'altronde, nei matrimoni stipulati dagli editti imperiali l'amore fra i consorti non era contemplato - ma sicuramente desiderava fare in modo che lei non lo vedesse come un nemico.

Forse lei lo avrebbe odiato per sempre - e non avrebbe avuto tutti i torti, come non ne aveva quando gli diceva chiaramente di reputarlo strano - ma voleva fare in modo che almeno apprezzasse la sua compagnia e che gli desse la sua completa fiducia.

Probabilmente sarebbe stato un processo lento, ma ogni cosa poi sarebbe andata per il meglio.

Di certo, sarebbe stato lui a fare in modo che quel desiderio potesse trovare compimento. Non avrebbe affidato ciò che poteva fare da sé alla stupida lanterna nella sua mano, come aveva pensato in un primo momento.

Si voltò a guardare quella di sua moglie, chiedendosi quale fosse il desiderio che voleva esaudito e che accendeva il suo viso di aspettativa. L'unica cosa di cui il principe Ye era abbastanza certo era che non fosse rivolto a lui, piuttosto al suo maestro o a qualcun altro a cui lei era affezionata. Ne nacque un sentimento di gelosia che dovette necessariamente ingoiare, ma solo per lasciare spazio alla preziosa tranquillità di cui stavano godendo.

Yun Xi si beò di quella serenità, ma pensare alla sorte della zia Xue la metteva sempre in uno stato di profonda agitazione.

Suo padre non aveva fatto altro che ingannarla con la sua falsa promessa di permetterle di rivederla. Lo aveva fatto soltanto per farle accettare di contrarre quel matrimonio, per di più con un uomo che per molto tempo non aveva fatto altro che tormentarla basandosi solamente sulle sue supposizioni e i suoi preconcetti nei suoi confronti.

Camminare lentamente per i giardini del Palazzo Imperiale insieme al principe Ye le fece pensare al lento percorso che avevano intrapreso fianco a fianco, soprattutto a cominciare dal giorno in cui il principe si era trasferito nel padiglione riservato a lei.

Si era dimostrato meno prepotente e più cauto, nonostante quei sporadici tentativi di sedurla. Avevano cominciato ad avere un rapporto decisamente più tenero e che a piccoli passi stava diventando sempre più forte ed affiatato. Dal canto suo, Yun Xi aveva preso inconsapevolmente a scherzare più spesso con lui e a non avere troppa paura quando al mattino lo trovava al suo fianco.

Nel corso di quegli istanti sentiva di stare bene, spesso rimaneva così incantata da quell'atmosfera di pace che lasciava persino che la baciasse sulle labbra o la stringesse fra le sue braccia prima di sentirsi troppo imbarazzata per poter rimanere vicina a lui e spingerlo via.

Lentamente Yun Xi aveva cominciato a collaborare e a combattere con lui, e sempre lentamente aveva cominciato a odiare i problemi del principe e a mal sopportare quei suoi nemici che avevano dimostrato di essere senza scrupoli.

Il Primo Ministro, innanzitutto: quel padre che l'aveva mandata a crescere sulle montagne soltanto perché aveva poteri sovrannaturali e che non aveva la benché minima compassione nemmeno per una donna malata qual era la zia Xue.

Arrivarono finalmente alla zona cerimoniale, dove erano stati allestiti degli scranni a più posti e dove pian piano si stavano radunando gli altri principi. La ragazza riconobbe i fratelli del suo consorte e l'Imperatore, ciascuno con la propria lanterna. Espresse loro i dovuti convenevoli, per poi accostarsi nuovamente al principe Ye per cominciare ad accendere la lanterna e attendere il segnale per farla volare via insieme alle altre.

Spostando lo sguardo alla lanterna del principe Ye però si rese conto che non stava muovendo un muscolo per accenderla.

Era proprio da lui, un comportamento simile.

Yun Xi emise un sospiro rassegnato, mentre si accovacciava sulla lanterna del consorte.

“Cosa stai facendo?”

“La tua lanterna è ancora spenta” gli fece notare. Posò la sua a terra e con la sua cera combustibile accese prima la lanterna del consorte sotto gli occhi incuriositi di quest'ultimo.

Il principe Ye si accovacciò anche lui, osservando le piccole mani della sua principessa consorte svolgere quella mansione senza dimostrarsi infastidita, anzi.

Quella donna stava facendo ogni cosa con entusiasmo ed esperienza, ricordandogli ancora una volta che proveniva da una infanzia sulle montagne, libera da ogni costrizione e da ogni impedimento dell'etichetta nobiliare nonostante fosse la figlia del Primo Ministro, e per questo piena di sorprese.

L'uomo ne fu ipnotizzato, esattamente come ogni dannata volta che i suoi occhi persistevano più del dovuto sui suoi lineamenti gentili eppure vivaci. Si soffermò sui suoi occhi lucidi di meraviglia nel momento in cui la fiamma della lanterna di lui prese vita, sul suo naso arrossato per il gelo della notte ed infine su quelle labbra dolci e morbide ora tirate all'insù dall'emozione che senza dubbio la stava avvolgendo durante quei giorni di festeggiamenti.

“Ecco” esclamò contenta, cominciando ad armeggiare con la sua lanterna per fare la stessa cosa “ora potrai esprimere un desiderio anche tu!”

Gli sorrise con calore mentre si rialzava in piedi, come in quelle poche occasioni in cui l'armonia fra di loro diventata concreta e spontanea, e il principe avvampò nella consapevolezza di essere disposto a perdersi in quella bolla di serenità più di quanto riuscisse a mantenerla.

“Non credo di avere dei desideri” pronunciò il principe con una lieve nota di sufficienza.

Forse l'avrebbe ferita un po' con quella risposta o perlomeno l'avrebbe rattristata, ma contro ogni sua previsione la sua consorte scoppiò a ridere; e in cuor suo il principe Ye non sapeva se doversi arrabbiare per questo o se volesse concedersi il suono piacevole della sua risata.

“Anche un tipo strano come te ne ha!” cinguettò Yun Xi, quando la sua ilarità si calmò un poco. “Pensaci!”

Il principe Ye mugugnò il suo disappunto nel sentirsi chiamare nuovamente con quell'appellativo, ma la ragazza non sembrò per nulla preoccupata di quella nota di avvertimento.

Arrivò il segnale, scandito dalla voce dell'annunciatore, e Yun Xi chiuse gli occhi, desiderando con tutte le sue forze di essere in grado, un giorno, di rivedere la zia Xue. Rivide il suo viso sfocato dal tempo, ripensò con rammarico al giorno in cui dovette lasciare la magione del Primo Ministro e credette fermamente di poterla riabbracciare.

Lasciò andare la sua lanterna così come tutti i presenti, osservandola allontanarsi stavolta con un forte senso di disperata attesa a permearla dalla testa ai piedi.

In fondo non aveva senso né alcuna utilità quel gesto così insignificante - per quanto romantico fosse - ma ora come ora era l'unica cosa alla sua portata.

Non posso fare niente se non so dove sia.

Strinse nervosamente le mani al petto, permettendo inconsapevolmente ad alcune lacrime di bagnarle le guance ma che prontamente asciugò con una manica prima che qualcuno la vedesse.

“Cosa hai desiderato?”

Yun Xi si voltò, scorgendo infine lo sguardo preoccupato del principe.

“Non te lo dico!” disse lei, con una cadenza di voce allegra.

Tradire il proprio stato d'animo le avrebbe risparmiato eventuali spiegazioni da dare al principe: sapendo quanto fosse insistente nel pretendere risposte, la ragazza cercò di riacquistare una parvenza serena nonostante sapesse di non poterci riuscire del tutto.

Il principe Ye decise di non indagare oltre.

Se Yun Xi si fosse scoperta intrappolata nella rete della sua tenacia, sarebbe stato alquanto difficile convincerla a riporre nuovamente fiducia in lui.

Sebbene gli costasse molto, decise infine di lasciarla sola con i suoi sentimenti prima di sedersi ed attendere che lei lo imitasse.

Lei si voltò con una espressione interrogativa ad illuminarle il viso e l'uomo con estrema calma posò una mano sul posto accanto a lui. Gli sembrò che la ragazza fosse sul punto di indietreggiare nonostante lui non avesse fatto alcun gesto bruscamente, ma una volta gettato lo sguardo sugli altri sul punto di fare la stessa cosa alla fine si convinse.

Yun Xi si sedette al suo fianco e non tardò molto a chiedere delle spiegazioni.

“E adesso, che ci facciamo ancora qui?”

Sapeva che probabilmente l'avrebbe indispettita, ma la risposta che aveva da darle era troppo allettante per poterci rinunciare.

“Hai fretta di tornare alla nostra residenza per rimanere sola con me?”

Sfoggiò un sorriso sornione, certo di vedere dipinto sul suo viso un rossore diffuso, ma la risposta di lei non si fece attendere.

“Smettila di dire cose senza senso!” bofonchiò risentita, assottigliando gli occhi.

Il principe non poté fare a meno di sorridere, mentre in lontananza si sentiva ancora una volta chiara e distinta la voce sonora dell'annunciatore.

“Cosa ha detto?”

“I fuochi d'artificio” spiegò lui. “Chiuderanno i festeggiamenti.”

“I... cosa?”

Per qualche istante il principe Ye rimase perplesso, ma poi gli venne in mente che su un posto sperduto come il monte Ling Yun, dove la giovane era cresciuta, se era presente il tradizionale volo delle lanterne - di certo una cerimonia molto più semplice e poco costosa - la polvere da sparo doveva essere completamente inesistente, essendo in voga quasi esclusivamente nella capitale.

Quella doveva essere la prima volta per lei che assisteva a quello spettacolo.

Si accostò alla ragazza fino a sentirne il calore attraverso le vesti e il mantello, infilandole un braccio sulle sue spalle, e per non spaventarla lentamente le coperse le orecchie con entrambe le mani. Nonostante quella cautela la consorte si irrigidì di colpo, ma prima che lei potesse afferrargli le mani per scostarle via Youming le mormorò piano le sue rassicurazioni.

“Credimi” soffiò nella fessura fra le dita che aveva creato per farsi sentire “fra poco vedrai esaudito un desiderio che non hai mai chiesto.”

Yun Xi emise una esclamazione sorpresa. Le sue mani rimasero ferme ad artigliarli i polsi, ma non fece altro. Attese finché la prima esplosione di luce e colore illuminò il cielo e per il rumore assordante chiuse gli occhi e si strinse nelle spalle, raggiungendo le mani del marito con le sue soltanto per premerle di più ai lati della testa.

“Guarda.”

Yun Xi riaprì gli occhi, sfidando il frastuono e le luci accecanti che lo accompagnavano, e il senso di meraviglia che la attraversò fu così totalizzante che finalmente ne rimase incantata.

Il principe sentì sulle sue mani le dita fresche di Yun Xi che piano liberavano le sue orecchie e ne approfittò per posare il braccio attorno le sue spalle. Lei non si ritrasse, anzi. Gli permise di scivolare su di lei fino ad arrivare a stringerle la vita in un abbraccio e di posarle un bacio sui suoi capelli profumati di fiori. Nel momento in cui lei gli carezzò distrattamente il dorso delle mani si rese conto di essere sul punto di perdere del tutto la ragione, inebriato com'era dal suo desiderio, ma immediatamente riacquistò a malincuore la sua lucidità.

Lei sembrava non essersi accorta di nulla, ancora rapita dai fuochi d'artificio che ancora danzavano davanti ai presenti, così il principe colse l'occasione di ricacciare indietro ogni cosa: la voglia di dirle che l'amava, che ne era letteralmente pazzo e che avrebbe fatto l'amore con lei quella notte stessa. Perché se sapeva che sarebbe arrivato il momento in cui lui non avrebbe resistito al suo innocente fascino, era altrettanto consapevole che era una ragazza dura, segnata da delusioni e mancanze, e che soltanto un poco alla volta avrebbe acquistato una completa fiducia in lui.

Lo spettacolo si concluse e solo quando cominciarono gli applausi Yun Xi prese consapevolezza di essere abbracciata a lui in pubblico.

“Lasciami, ci vedranno in queste condizioni!” borbottò nervosamente, mentre si districava dalle sue braccia.

Il consorte non la ascoltò. Le prese il mento con le dita regalandole un bacio sulle labbra dapprima lento e profondo, in cui successivamente infuse tutta la passione che era suo malgrado costretto a reprimere. Fu tentato di proseguire quel contatto sul suo collo con la lingua, ma si impose di interromperlo lì dove lo aveva cominciato.

Sentì di avere la testa in fiamme e, con sua grande sorpresa, scoprì di avere la mano di Yun Xi sul suo petto, all'altezza del cuore.

La ragazza si riscosse in fretta, tolse la mano da lì come se ne fosse scottata e si strinse nelle braccia, completamente destabilizzata e incerta sul da farsi. Non era la prima volta che il principe Ye la baciava - e non era la prima volta che la baciava in quel modo - ma non credeva di sentirsi così coinvolta e sicura, soprattutto non con così tante persone attorno per quanto queste fossero totalmente distratte.

Vide infine la mano del suo consorte attendere la sua, ancora piuttosto stordita dal bacio ricevuto.

“Raggiungiamo il resto della corte.”

Con un po' di esitazione gliela concesse, incrociando finalmente il suo sguardo calmo come uno specchio, dolce come lo aveva visto in poche occasioni e mite come un animale freddo e sanguinario che si abbandonava senza remore all'affetto del proprio padrone.

Cosa vado a pensare?!

Rispondendo alla stretta di lui, allargò le labbra in un sorriso e, alzandosi, si avviarono verso il gruppo poco distante.

Sarebbe stato bello camminare lentamente l'uno al fianco dell'altra ancora per molto.

   
 
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