Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Lady Lara    26/12/2019    2 recensioni
Uno spaccato familiare della notte di Natale di Emma e Killian, tenero e sensuale, pieno d'amore familiare e spirito natalizio. Un missing moment CaptainSwan natalizio, mai visto nel telefilm e che mai si vedrà, per augurare un buon Natale a tutti i lettori del fandom, sulla scia di una canzone famosa, adatta a tutti coloro che si amano.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
All I Want For Christmas Is You
 

 
I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about the presents
Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true oh
All I want for Christmas is you
 
 
 
Improvvisamente nella notte si scatenò il silenzio.
Nessun suono di risatine da solletico, nessuna ninna nanna cantata dalla calda voce maschile di Killian.

Il silenzio colse Emma di sorpresa nella sua distrazione. Guardò il fuoco nel camino che si stava pian piano spegnendo, si voltò verso l’alto albero di Natale addobbato magnificamente con le sue lucine sfavillanti, all’angolo poco distante. I pacchi regalo sotto di esso non erano tutti, doveva metterne ancora altri e preparare sul tavolo un bicchiere di latte e un piattino con i biscotti per Santa Klaus.

Mary Margaret aveva fatto una testa a Hope su Santa Klaus e tutte le usanze di Natale! La piccina ancora non ne capiva molto, ma l’idea delle sorprese e dei doni sotto l’albero li aveva capiti molto bene. Non aveva chiara la questione di Santa Klaus che, ciccione come era stato descritto, dovesse calarsi dal camino. Si era preoccupata che potesse bruciacchiarsi o cadere male!
Sorprendente per una piccina di quasi due anni avere tutta quella preoccupazione e quella cura per gli altri! In fin dei conti era nipote di Biancaneve e figlia della Salvatrice!
 
Accovacciata a sistemare l’ultimo pacchetto rivestito di lucida carta dorata, Emma si rialzò stiracchiandosi e ammirando il tutto. Le venne un’idea per rendere più realistica la scena e con il movimento dell’indice tracciò arabeschi nell’aria che, sprigionando una luce argentea, si posarono sul parquet in legno chiaro, diventando una serie di impronte di renna.
 
“Ecco fatto!”
 
Sorrise al risultato della sua piccola magia, le piste della renna di Santa Klaus rilucevano sul pavimento.
Uscì dal soggiorno e si avviò verso le scale del piano superiore. Guardò prima dal vetro del portone di casa, spostando la bella tendina bianca a ricami di pizzo.
Sorrise nuovamente, consapevole che sarebbe stato un bianco Natale. Fiocchi candidi cadevano silenziosamente e sofficemente posandosi sull’erba del giardino. L’indomani una coltre immacolata avrebbe sorpreso la sua piccolina, già immaginava i suoi garruli versi meravigliati, mentre chiamava mamma e papà, intenzionata ad uscire di corsa tra quel candore!
 
“Di sicuro Killian sarà riuscito a farla addormentare! Era stanchissima, ma non ne aveva nessuna intenzione di dormire!”
 
Erano stati tutti a cena da Granny, preparandosi per il concerto di Natale che si sarebbe tenuto nella piazza antistante il Municipio. Ogni albero della strada era tempestato di piccole luci, ogni negozio addobbato di vischio e agrifoglio. Da giorni aleggiava quello spirito natalizio che Emma non aveva mai apprezzato da ragazzina, ma che ora adorava. Nella sua vita era tutto cambiato dal momento che Henry l’aveva riportata alla “sua” realtà.
 
“Chi lo avrebbe mai detto che mi sarebbero capitate tutte queste cose? Ritrovare i miei genitori, degli amici sinceri, una casa accogliente, una famiglia tutta mia con due figli meravigliosi e il “vero amore” … Killian! Un pirata senza una mano che è stata la sorpresa più grande della mia vita! Pensare che, quando l’ho incontrato la prima volta, nei suoi occhi marini lessi tutto quello che la sua anima ferita celava! Eppure non volli fidarmi di lui, nonostante il cuore mi dicesse che era l’unica persona di cui avrei potuto farlo!”
 
Già! Quanto aveva dovuto impiegare Killian per accedere al suo cuore barricato tra mille muri? Eppure non si era mai arreso! Aveva letto anche lui nei suoi occhi quanta speranza e bisogno d’amore lei avesse!
 
“Ne hai avuto poco d’amore nella tua vita Swan!”
 
Mentre saliva le scali, Emma sentiva ancora le parole che lui le aveva detto anni prima, durante la loro prima avventura, risuonarle nelle orecchie.
 
“Hai lo sguardo dei bambini sperduti! Io li ho conosciuti a Neverland!”
 
Aveva avuto ragione senza saperlo! Proprio quello era stata anche lei! Una bimba sperduta!
Ora però era una donna! Una donna coraggiosa, forte, volitiva e, soprattutto, felice! Aveva trovato tutto ciò di cui aveva bisogno!
Salì piano le scale, silenziosamente, per non suscitare neppure un leggero scricchiolio che avrebbe potuto svegliare la loro bambina.
 
“Vuoi vedere che Killian è crollato addormentato sul letto con lei? Non sarei sorpresa! Era stanco più di Hope!”
 
Come un’ombra, Emma si avvicinò allo stipite della porta aperta, lanciando un’occhiata furtiva all’interno della stanza di sua figlia. Era accesa solo la piccola lampada a forma di uccellino Titty sul comodino, affianco al lettino.
Lo sguardo di Emma si addolcì di tenerezza alla visione della scena che le si parò davanti e un ennesimo sorriso schiuse le sue labbra rosee.
 
La testolina di boccoli castano chiari, striati di biondo oro, di Hope, riposava sul morbido del cuscino. Le guancine rotonde e rosate avevano una fossetta per lato mentre nel sonno sorrideva serena. Le palpebre bordate dalle lunghe ciglia dei suoi occhioni azzurri, come quelli del suo papà, erano ormai serrate. Respirava lentamente, beatamente e profondamente addormentata.
Il resto della scena fece battere all’impazzata il cuore di Emma. Un palpito il cui significato lei conosceva bene da quando aveva incontrato Killian Jones.
Lui era il secondo protagonista di quella incantevole scena!
La luce della piccola lampada si rifletteva sul suo viso, sottolineando i tratti del suo splendido profilo. Era fermo, immobile nel suo silenzioso guardare adorante la loro piccina.
Quanta bellezza e amore sprigionava da lui?! Emma amava la sua bellezza interiore più di quella che tutti potevano osservare esteriormente. Era suo marito da circa tre anni. Il marito migliore che mai avrebbe immaginato al suo fianco. Padre amorevole e attento. Un ideale d’uomo che sembrava troppo perfetto per essere vero! Eppure era lì, vero, vero!
 
Emma si mosse verso di lui, con il forte desiderio di stringerlo tra le braccia e di essere a sua volta avvolta dal calore del suo torace e delle sue. Il movimento distolse Killian dall’attenzione per Hope, ruotando il viso verso di lei. I suoi occhi azzurri brillarono alla luce della lampada con un guizzo malizioso che lo contraddistingueva sempre quando la guardava.
 
  • Non è un vero cherubino nostra figlia?
  • Visto il diavoletto che è da sveglia! Si Killian! Sembra proprio un angioletto!
  • È bellissima come te Swan! E non so nemmeno io quanto la ami, ma sento che mi scoppia il cuore per il bene che le voglio!
 
Killian tornò a guardare verso il visetto delizioso della piccola e Emma notò, nell’emozione del suo sguardo, un lampo di tristezza.
 
  • Cosa ti rattrista amore mio?
  • Stavo pensando al futuro Emma!
  • Al futuro?!
  • Si, al momento che sarà lontana da noi, quando sarà ormai grande e avrà la sua vita. Non posso pensare di perderla! Mi fa male il cuore all’idea!
  • Killian … le persone che si amano non si perdono! Possono essere lontane, ma se c’è qualcosa che ho imparato, e tu lo sai quanto me, è che chi si ama si ritrova sempre!
  • Hai ragione Love! Ne abbiamo avute tante dimostrazioni io e te! Ma è più forte di me avere questo timore!
 
Emma sorrise allungando una mano verso la guancia sfumata di barba appena accennata di Killian. Lo accarezzò teneramente e lui riportò lo sguardo verso i suoi occhi verdi.
 
  • Sei un padre “tipico” lo sai Killian?!
  • Un padre tipico?
  • Si, direi proprio di si! Chissà cosa avrei dato nella mia infanzia per avere la fortuna di Hope!
  • Un padre “tipico” tu ce l’hai veramente Swan! Charming è ancora geloso pure se siamo sposati da tre anni!
  • Hai ragione anche tu! David è “mooolto tipico”, pure un po’ troppo per la mia età!
  • Lo capisco però! Devo dire che ora riesco a capirlo!
 
Killian prese le mani di Emma e si alzò dal lettino di Hope. Le baciò sul dorso e poi la guardò intensamente negli occhi. Lei ricambiò l’intensità dello sguardo e con esso comunicarono silenziosamente il loro reciproco desiderio di intimità.
 
  • Hai sistemato i doni per domani?
 
Aveva abbassato ulteriormente la voce mentre le faceva quella domanda e lei rispose con lo stesso tono.
 
  • Certo amore mio! Domani ognuno avrà il suo!
  • Io non ti ho preso niente Emma!
 
Killian aveva un’espressione dispiaciuta e vagamente colpevole.
 
  • Non ce n’è bisogno Killian! Lo sai che non tengo a regali materiali! Eravamo d’accordo così mi pare!
  • Nemmeno io ho bisogno di pacchetti sotto l’albero. Ho già quello che voglio!
  • Proprio tutto tutto Killian?
 
Con espressione fintamente sospettosa Killian la guardò in viso e con un sorriso sghembo aggiunse:
 
  • Lo sai che tutto quello di cui ho bisogno per un Natale perfetto sei tu Emma!
  • Allora una piccola sorpresa per te c’è se vieni in camera nostra!
 
Prendendolo per mano e guardandolo maliziosamente, Emma lo fece uscire dalla stanza di Hope.
 
  • Questo attaccato al lampadario lo hai messo tu Killian?
 
Uscendo dalla stanza lo sguardo di Emma era andato verso il lampadario che sovrastava il breve corridoio che separava la stanza di Hope dalla loro. Del verde vischio pendeva dal lampadario.
 
  • Vista l’usanza, come diceva Mary Margart, mi è sembrata una buona idea metterlo lì, ogni volta che ci passeremo sotto avrò una scusa in più per baciarti Swan!
 
Emma non fece a tempo a rispondere, schiuse appena le labbra per sorridergli, ma lui la spinse velocemente verso il muro, imprigionandola tra di esso e le proprie braccia, catturandole le labbra con le proprie e dedicandole quel bacio auspicato dal vischio. La tenerezza e l’amore di quel bacio erano solo un preludio a quanto sarebbe seguito. Ancora baciandola la prese in braccio e varcò la soglia della loro stanza, adagiandola sul letto.
Emma rimase semi sdraiata sul letto, guardandolo mentre si liberava dell’ingombro dei pochi abiti, restando con i boxer. Sapeva che lui si sarebbe divertito a spogliare anche lei e lo lasciò fare.
 
  • Non avevi detto di avere una sorpresa per me nella nostra stanza?
  • Mi sembra che la stai già scartando la tua sorpresa Killian!
  • Oooh!
 
Togliendole il maglioncino bianco, Killian aveva scoperto il completino intimo che sua moglie stava indossando. Un push-up rosso bordato di piuma bianca che le sollevava il seno in modo sensuale.
 
  • Niente male Swan! Ma ora ho bisogno di vedere il resto!
 
Mentre lei rideva, sicura che il regalo fosse stato apprezzato, lui le fece sparire i jeans.
Killian rimase senza fiato mentre lei ruotava sul letto con il perizoma egualmente rosso e bordato di piuma bianca.
 
  • Sei veramente il regalo di cui ho bisogno my love!
 
Non resistette ad accarezzarle le rotondità dei glutei e poi la ruotò nuovamente con la schiena sul soffice trapuntino del loro letto matrimoniale. Con dita leggere percorse la coscia sinistra di Emma e insinuò l’indice sotto il bordo del triangolino di stoffa rossa, spostandolo per regalarle un tenero bacio sul monticello dorato.
 
  • Cosa vorresti tu Emma?
  • Precisamente quello che immagini “Pirata”! Tutto quello che voglio per Natale sei tu!
 
Non erano più necessarie parole, bastavano i loro baci, le loro carezze e l’appartenersi. L’una tra le braccia dell’altro decisero che per loro il Natale doveva essere quello. Il momento più bello da passare insieme, prima che tutto fosse passato, prima dell’arrivo del futuro, prima che Hope ed Henry fossero troppo grandi e lontani. Natale era ora, nel momento in cui potevano appartenersi, amarsi ed essere felici. Poteva essere un Natale così anche per tutti i giorni dell’anno e loro avrebbero fatto in modo che così sarebbe stato.
 
Canti lontani giunsero dalla finestra. Il coro nella piazza del Municipio si sentiva anche a quella distanza, loro non erano in quella piazza, avevano avuto di meglio da fare, con la scusa di riportare a casa Hope troppo stanca.
L’orologio della biblioteca rintoccò la mezzanotte. Natale era giunto e anche quella notte sarebbe stata la loro.
Appagati nel loro passionale amplesso, si crogiolarono nel calore del loro letto, stringendosi l’uno all’altro.
 
  • Buon Natale Killian!
  • Buon Natale Emma!
 
 
 
Angolo dell’autrice
 
Serve dire altro? Ringrazio chi ha letto questa piccola OS, scritta di getto oggi che ho avuto un po’ di tempo. Ringrazio chi vorrà lasciare un commento e auguro di cuore a tutti buon proseguimento delle festività natalizie.
Auguri a tutti
Lady Lara

 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Lady Lara