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Autore: _Sherazade_    31/12/2019    0 recensioni
Non avrebbero mai dovuto provare amore l'uno per l'altra.
Lei è un'umana che un giorno invecchierà e morirà, mentre lui è il Signore del tempo, ha novecento anni e invecchierà ancora, rigenerandosi fino alla fine dei tempi.
Non avrebbero dovuto innamorarsi, e il dolore scaturito dall'inevitabile separazione è straziante.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Una Rosa per il Dottore



Traccia: Un amore impossibile, un'affinità che non rientra nei piani di nessuna delle persone coinvolte
Genere: Angst, Sentimentale, Malinconico, Drammatico
Fandom: Doctor Who
Lunghezza: OneShot 1321




Non sarebbe dovuto succedere, non era previsto nei piani.
Non avrebbero dovuto innamorarsi, era del tutto illogico: lei era solo una mortale, mentre lui un Signore del tempo che avrebbe vissuto ancora per secoli e secoli senza invecchiare, rigenerandosi e cambiando aspetto ancora e ancora fino alla fine del tempo stesso.
Non si sarebbero dovuti innamorare, ma l'amore trova il modo di sbocciare anche sui terreni meno fertili; quando trova due anime così compatibili e così vicine, non può non nascere, anche se ciò porterà solo a dolore e disperazione.

Siamo alla fine della guerra dei due mondi: Dalek e Cyberuomini hanno superato il confine e si sono insediati nel nostro mondo. Sembrava che il mondo fosse già condannato, ma il Dottore aveva già pronta una soluzione.
Poteva salvare molte persone, poteva salvare i suoi amici, ma tutto questo aveva un prezzo. Uno enorme prezzo da pagare.
Rose e Jackie avrebbero dovuto seguire Mickey e Pete stabilendosi in pianta stabile nell'universo parallelo, senza più speranza di poter tornare nel nostro vecchio mondo. Rose avrebbe avuto indietro il suo amico, avrebbe avuto un padre... ma avrebbe perso per sempre il Dottore.
Non poteva accettarlo, non voleva separarsi da lui. E come avrebbe potuto?
Come avrebbe fatto a dividersi dall'uomo che aveva imparato ad amare?
Se lo avesse abbandonato le si sarebbe spezzato il cuore.
Protestò, si rifiutò di partire, ma mentre lei spiegava a sua madre il perché della sua decisione, dicendole che lui era sempre stato solo e che con lei non lo sarebbe più stato, il Dottore le mise a tradimento al collo il congegno che l'avrebbe portata al sicuro nell'altro universo e lo attivò.

«Cos'è successo?» fu un attimo di smarrimento per la giovane, prima di realizzare cos'era capitato e cosa lui aveva fatto. «Non ci provare, Dottore».
Non le serviva tempo per pensarci, doveva tornare da lui, dal suo Dottore, e premette di nuovo quel pulsante giallo.
Lo sgomento dell'alieno fu tanto nel rivederla, ma qualcosa in cuor suo ne fu felice. Cercò invano di farle capire che così facendo non avrebbe più rivisto sua madre, ma Rose era irremovibile.

 

«Voglio stare con te per sempre».



Al Dottore non rimaneva altro che accettare la scelta della ragazza e darle le indicazioni su cosa fare per eliminare per sempre la minaccia degli alieni invasori, aprendo il Vuoto in modo da intrappolarvici i Dalek e i Cyberuomini.
Le cose sembrano andare per il meglio, ma c'èra un malfunzionamento e una delle leve che tenevano aperto il portale nel muro, quella di Rose, si abbassò. Se non rimaneva alzata il portale si sarebbe chiuso e il mondo non si sarebbe più liberato di quella minaccia impellente.
Ci fu uno scambio di sguardi fra i due, un "No, ferma!", che lui le intimò capendo cosa la ragazza aveva intenzione di fare. Lui temeva che Rose, la sua Rose venisse risucchiata via, ma la ragazza riuscì a tenersi aggrappata al macchinario e a rialzare la sbarra, mantenendo il tutto attivo.

«Rose, resisti. Non mollare!» la voce del Dottore è disperata.
È questione di una frazione di secondo, Rose perde la presa e scivola verso la sua fine.
Si sente solo il disperato grido del Dottore, che osserva la scena impotente. Non può fare niente per lei.
Compare inaspettatamente Pete dall'altra dimensione salvando la "figlia" dall'inevitabile fine. Rose fa appena a tempo a lanciare un ultimo sguardo sorpreso verso il suo amato e padre e figlia scompaiono... per sempre.

Una volta arrivati dall'altra parte la breccia è stata chiusa e per Rose non esiste più alcuna chance di poter ritornare nel suo mondo, dal suo Dottore.
«Voglio tornare lì! Riportatemi indietro», grida Rose disperata battendo sulla parete dove nell'altra dimensione era stato aperto il portale che conduceva al Vuoto fra le dimensioni. Batteva forte le mani come se così avesse potuto distruggerle e attraversare di nuovo i mondi per poter ritornare da lui.
«Riportatemi indietro!» Il suo pianto è straziante, il suo cuore è spezzato. Realizzare che non potrà più ridere con lui, visitare mondi sconosciuti ed epoche remote, parlare di tutto e di niente è un dolore che le sta lacerando l'anima.
Nell'altra dimensione anche il Dottore soffre, si avvicina al muro, appoggiandosi come se potesse avvertire la presenza della sua Rose al di là di essa. E Rose riesce a sentirlo.
Il loro legame riesce in una qualche maniera a superare persino le dimensioni parallele, ma i due non possono né vedersi né toccarsi.

Passano alcuni mesi e Rose, una notte, sente la voce del Dottore che la chiama.
Lei lo segue, non può non rispondere a questo richiamo e assieme alla sua famiglia giungono fino in Norvegia, cinquanta miglia a nord di Bergen, sulla costa di Dårlig Ulv Stranden: la Baia del Lupo Cattivo. Non poteva essere solo un caso che la voce del Dottore l'avesse portata proprio laggiù.
Sono passati dei mesi, ma il cuore duole ancora, sono pochi istanti quelli in cui i due possono stare ancora insieme. Possono solo vedersi perché il Dottore è riuscito a trasmettere unicamente la sua immagine, il suo corpo non è lì, ma nell'altra dimensione, all'interno del Tardis.
C'era ancora una flebile Breccia nell'universo che aveva permesso loro quell'incontro, ma si sarebbe chiusa nel giro di neanche cinque minuti.
 

«Sto bruciando un sole solo per dirti addio».



Rose gli sorrise fra le lacrime.

«Non puoi passare di qua?» gli chiede lei singhiozzando.
«No, i due universi collasserebbero».
«E allora?» lui ride. Questa è la sua Rose.

Hanno pochissimo tempo e Rose non sa più cosa dirgli, cosa chiedergli. C'è solo una cosa che vorrebbe, ed è stare con lui per sempre.
Lui le chiede come sta andando come sta la sua famiglia, come a voler rendere il loro addio il meno angoscioso possibile, facendo domande quasi di routine.
Lei gli parla di suo padre, di sua madre, di Mickey e del bambino in arrivo.
Lui cambiò immediatamente espressione, tra il sorpreso e il preoccupato, e Rose sorrise divertita spiegandogli che è sua madre ad aspettare un figlio, non lei. L'espressione di lui si distende, si rilassa.
Lei gli racconta infine che sta collaborando col Torchwood, data la sua esperienza col mondo alieno.

«Rose Tyler, difensore della Terra. Tu sei morta, intendo nell'altra Terra, sono morti in tanti quel giorno, sei nella lista dei caduti. E invece eccoti qui a vivere una vita giorno dopo giorno. Un'avventura che io non potrò mai avere». D'apprima l'orgoglio e poi la triste rassegnazione per quello che il futuro sa che gli andrà ad offrire.
Lei gli chiede cosa avrebbe fatto da quel momento in poi, ora che lei non c'era più a fargli compagnia.
Lui le rispose che aveva sempre il Tardis con sé, lui era un Signore del tempo e avrebbe continuato a condurre la sua esistenza come aveva sempre fatto.

«Resterai da solo», la voce di Rose era flebile, spezzata per l'immensa tristezza. Avrebbe dato qualsiasi cosa nell'universo pur di poterlo anche solo toccare. Il tempo a loro disposizione stava per finire.
«Io ti amo» gli disse col cuore in mano. Non avrebbe dovuto innamorarsi di lui. Lui era un Signore del tempo, un alieno di oltre novecento anni, e lei un'umana che sarebbe invecchiata e che si sarebbe spenta un giorno. Eppure quello strano sentimento l'aveva travolta.
Da un semplice e strano compagno di avventure, il loro rapporto era andato sempre più in crescendo, facendole desiderare di vivere per sempre al suo fianco.
«Grande notizia...» il Dottore sorrise, e lei di rimando «Io suppongo che sia l'ultima occasione per dirlo. Rose Tyler...»
Il tempo era scaduto e la sua immagine era scomparsa. Entrambi, ognuno nel proprio mondo, realizzavano che quello era il loro addio e che non si sarebbero mai più rivisti.
Al Dottore scese una lacrima, non aveva fatto a tempo a dirle ciò che nel cuore segretamente celava. Lei aveva perso lui, ma lui aveva perso per sempre la sua Rose.



 
L'angolo di Shera♥
Torno con un'inaspettata fanfic.
Chi mi conosce sa che non son solita scriverne perché ho solo paura di una cosa: l'OOC. Per questo, se, voi fan della serie, ritenete che abbia un po' calcato sui sentimenti, fatemelo presente che lo aggiungerò nelle note della storia.
Si può dire che sono una novizia nel mondo del Dottore, e me ne sono subito innamora, ho amato questa coppia da subito. Già col nono avevo paura che passando al decimo avrei storto il naso, ma così non è stato, anzi.
Ho fangirlato come non mi capitava da tanto, con le serie tv non è facile che ami affezioni così tanto a una coppia, ma con loro lo è stato. Spesso ero accartocciata sul divano ad implorare per un bacio, e nella scena in cui lui sta per dirle che la ama ma svanisce ho lanciato un "NO" disperato.

Sto continuando, sono all'inizio della terza e mi manca Rose da morire!
Il finale di stagione della seconda stagione è stato meraviglioso, questa serie e questi personaggi mi stanno regalando davvero tantissimo e volevo scriverci qualcosa. Mi son rivista la puntata credo 4 o 5 volte per poter entrare nel giusto mood, e scrivere in maniera decente.
Spero vi sia piaciuta, buon inizio 2020 :D


Shera
  
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