Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |       
Autore: Sakkaku    05/01/2020    9 recensioni
Ogni capitolo sarà ispirato ad una parola diversa, ecco il motivo di questo titolo. Sinceramente non avevo altre idee, per cui ho scritto la prima cosa che mi è passata per la testa...
Attenzione: il nonsense potrebbe apparire in ogni momento, lettori avvisati, mezzi salvati!
La raccolta partecipa alla sfida "12x12" indetta da Soul Dolmayan su EFP.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tempesta di neve

 

«Il tempo atmosferico non è stabile qui in montagna, può cambiare in ogni momento. Ricordatelo. Mi raccomando non allontanarti troppo» gli ripeté per la centesima volta il nonno.
«Sì, sì, ho capito. Ciao » salutò il nipote.
Brian voleva solo fare una passeggiata nei boschi, respirare aria fresca e osservare la natura. Il giovane quindicenne era affascinato dalla flora ricoperta dal manto di neve. I leggeri raggi solari riflettevano sul manto bianco, rendendolo sia luccicante che accecante.
Brian continuò a camminare guardandosi attorno meravigliato, incespicando nella neve di tanto in tanto. Il giovane voleva raggiungere la miniera abbandonata. Era stata chiusa cinquantanni prima, dopo che un esplosione con la dinamite aveva portato alla tragedia, bloccando dei minatori in una galleria, rendendo impossibile liberarli e condannandoli a morte.
Brian estrasse dalla tasca della giacca il cellulare ed accese la torcia. La parete rocciosa era umida e liscia al tatto, quasi fosse stata levigata da un artigiano. L'eco dei passi riecheggiava nell'oscurità, oltre la portata della sua torcia.
“Chissà com'era rumorosa quando ci lavorava il nonno. Adesso è così silenziosa che sento il gocciolio dalle stalattiti” pensò il giovane affascinato, osservando la parete sopra la propria testa.
La torcia iniziò a sfarfallare, segnale che la batteria stava per raggiungere una bassa percentuale. A quel punto Brian ritornò sui suoi passi. Quando raggiunse l'uscio della miniera, rimase sbalordito.
La neve sembrava essersi alzata dal suolo, sospesa in aria e copriva ogni punto dove lo sguardo poteva arrivare. Nonostante soffiasse il vento, non si riusciva a scorgere nulla.
“Una tempesta di neve” realizzò il giovane “Fantastico, qui non c'è nemmeno campo, non posso chiamare il nonno per avvisarlo che arriverò tardi per il pranzo.”
Sicuro di sé e del suo senso dell'orientamento, decise di avventurarsi nonostante la tempesta di neve.
Brian camminava con le mani allungate, per evitare di andare a sbattere contro qualche albero. Aveva perso il conto dei passi e del tempo che era passato, gli sembrava sempre di essere sempre nello stesso posto.
A un certo punto il piede sinistro s'incastrò in una radice sporgente, facendolo ruzzolare a terra. Il giovane precipitò in una buca dalla grandezza umana. Il grido venne coperto dal vento.
Brian prese il cellulare per accendere la torcia, giusto per farsi un'idea di dove fosse finito. L'illuminazione durò giusto qualche secondo, ma ciò che vide lo spaventò a morte. Resti di ossa, compresi teschi più o meno interi, ricoperti da ragnatele ed insetti.
“Devo aver girato in tondo... sono finito nel tunnel dove sono rimasti intrappolati i minatori” pensò il giovane terrorizzato.
Credere che i consigli del nonno fossero solo parole di un vecchio, la sua arroganza l'aveva portato a sottovalutare la tempesta di neve, ed ora, era nei guai. Nessuno sapeva dove fosse andato, quindi se l'avessero cercato di certo non si sarebbero avvicinati alla miniera.
“Farò la loro stessa fine” fu il suo pensiero mentre il buco dal quale era caduto fu nuovamente coperto, lasciandolo completamente solo al buio.

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Sakkaku