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Autore: Wastingthedawn    14/01/2020    0 recensioni
La leggenda narra che un bambino, dopo un brutto incidente con i cavi elettrici, sia rimasto gravemente ustionato, fino a perdere la faccia.
Trasformatosi in un mostro, un pazzo in cerca di un nuovo volto, Charlie no face vaga di notte per le strade, con l'intento di strappare il viso ai passanti.
Raymond conosce questa diceria, e non gli da importanza.
Ma nell'oscurità di una notte di fine estate, vivrà un incubo terribile.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo il tramonto

 
“Se resti fuori dopo il tramonto, Charlie no face verrà a prenderti”.
A Pittsburgh la conoscono tutti questa storia.
C’è un mostro che vaga di notte, una creatura abominevole senza volto, che si muove solo quando calano le tenebre, così che nessuno abbia il tempo di riconoscerlo prima che sia troppo tardi.
Prima che ti strappi la faccia, staccandola direttamente dalle ossa, per provare a indossarla.
Charlie no face, l’uomo verde, il terrore della città.
“Raymond, perché vuoi uscire? È sera, lo sai che è pericoloso. Non senti che cosa dice la gente?”.
Raymond lo sa benissimo, se lo sente ripetere fin da ragazzino: “Se resti fuori dopo il tramonto Charlie no face verrà a prenderti”.
Per staccarti la faccia.
Raymond indossa il cappotto e infila la porta, facendo spallucce: sua madre deve smetterla di preoccuparsi così tanto per lui; ormai è un adulto.
Ama la notte perché è silenziosa, e negli anni lui al silenzio si è abituato.
Di più, ne è diventato dipendente.
Cala il berretto sul viso, anche se fuori non fa freddo; è una gradevole serata di fine estate.
A Raymond non piace essere notato, per questo ama uscire quando è buio: difficile che lo importunino, che lo riconoscano.
Perché i bulli lo hanno sempre tormentato, fin da bambino; per questo preferisce la solitudine, la pace, le stelle.
È proprio in quel momento, dopo aver abbassato la guardia e essersi perso ad ammirare quei puntini luminosi, che lo vede: è là, in piedi, ad alcuni metri di distanza, e lo fissa.
Il mostro.
Raymond si guarda intorno, ed impreca a denti stretti: ha imboccato una stradina di campagna, lontana dal quartiere, in una zona abbastanza isolata.
Nessuno verrà in suo soccorso.
Rimane pietrificato, il respiro nervoso, mentre osserva l’oscura figura e cerca di anticiparne le mosse.
“Non senti cosa dice la gente?”, le parole di sua mamma gli rimbombavano nella mente, e gli pareva di sentire i bambini raccontare quella storia raccapricciante: “Charlie no face si è arrampicato sul palo della luce, voleva vincere una scommessa. Ha perso l’equilibrio e ha afferrato i cavi dell’alta tensione. Gli si è sciolta la faccia, gli si è sciolta la faccia!”.
“Che schifo, è un abominio!”.
“Raccapricciante!”.
“Ma c’è di più: è geloso di chi ha il volto, e vaga per i boschi in cerca di una povera vittima a cui staccare la faccia. Io l’ho visto, esce solo di notte.”
Raymond non aveva mai voluto crederci, e in tutte le volte in cui era andato fuori casa di notte, per una passeggiata tranquilla, non gli era mai accaduto nulla di male.
Perciò ora si maledice per non aver dato ascolto a sua madre, per essere stato così ingenuo, per tutte le volte che gli è andata bene e ha dato dell’ansiosa alla sua famiglia.
Quel mostro gli è alle calcagna, e solo Dio sa a quale tortura lo sottoporrà.
Raymond vorrebbe urlare, chiedere aiuto, ma non può farlo.
La bocca gli è scomparsa a seguito dell’incidente, e comunque è troppo distante perché qualcuno possa udire il suo grido strozzato.
“Fermati, fenomeno da baraccone!”, l’uomo che lo sta inseguendo non è veramente un uomo.
È un ragazzo, avrà al massimo 17 anni.
Raymond corre a perdifiato, finché non si ritrova in un boschetto oscuro, in cui i rami degli alberi incombono su di lui, minacciosi.
Davanti a Raymond compaiono altri due ragazzi, uno di loro indossa un tira pugni.
“Charlie no face, cosa ci fai nel bosco? Vuoi la mia faccia?!”, gli domanda il ragazzo disarmato, in un misto di fastidio, rabbia e compiacimento.
Raymond scuote la testa, una lacrima scende dall’occhio destro, l’unico risparmiato dall’ustione.
Riesce a leggere nello sguardo dei due ragazzi, a cui ora si sta unendo il terzo, il disgusto e la sorpresa che provano nell’ammirare l’ammasso di carne necrotizzata che Raymond ha al posto della faccia: il naso, la bocca, gli zigomi, l’occhio, gli si sono fusi sul volto, e le numerose infezioni gli hanno cosparso la pelle ustionata di liquido verdastro, putrescente.
Il primo pugno lo colpisce dritto allo stomaco, il secondo sotto il mento.
Si ricorda di loro, di quei mocciosi che pochi mesi prima avevano insistito per avere una foto con l’uomo verde, il divoratore di facce.
Lui si era rifiutato, era stanco di essere trattato in quel modo, voleva solo essere lasciato in pace.
La sua vita era precipitata in un abisso di sofferenza e isolamento, dopo che i suoi genitori avevano riportato a casa il suo corpicino stravolto dalle scariche elettriche, il bel viso e l’innocenza fanciullesca spariti per sempre.
“Pensa quando sapranno che abbiamo fatto fuori il mostro divora facce, saremo degli eroi!”, esclama il ragazzo col tira pugni, mentre massacra la testa di Raymond.
Sono ubriachi, puzzano di whisky e hashish, ma Raymond non può percepire gli odori.
Raymond non ha mai fatto del male a nessuno, tutti in città lo descrivono come un giovane molto gentile ed educato, pronto a giocare con tutti i bambini che riescono a superare lo shock iniziale della sua vista.
Ma Raymond non rivedrà più la sua cittadina, né i suoi pochi amici o i familiari.
Sua madre glielo aveva detto, lo aveva messo in guardia: “Raymond, la gente ha paura di te, e i ragazzini sono così perfidi. Non senti cosa dicono di te? Vogliono farti la festa, pensano che la leggenda sia vera. Se resti fuori dopo il tramonto, Charlie no face verrà a prenderti”.
 

Ciao a tutti ^.^ 
Parto col dire che la leggenda di Charlie no face si basa su una storia vera, quella di Raymond Robinson, che potete trovare al seguente link: http://www.lefotochehannosegnatounepoca.it/2019/01/10/la-triste-e-macabra-storia-di-charlie-luomo-senza-faccia/?fbclid=IwAR1qvUJs62QU2afrvLrVBIs7LjvstNsJhKbng6vwtO24ULYtZt-fKh9md1s
Il vero Raymond non è mai stato aggredito né tantomeno ucciso da un gruppetto di ragazzi ubriachi, questa è una mia licenza per conferire più drammaticità alla storia, e far vedere come i “mostri” siano sempre esseri umani, spesso privi di malformazioni fisiche o quant’altro.

   
 
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