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Autore: Ghost Writer TNCS    18/01/2020    1 recensioni
Da quando la sua famiglia è stata uccisa, Tenko ha combattuto ogni giorno, decisa a sopravvivere solo per compiere la sua vendetta. Ma il suo nemico è il Clero, la più potente istituzione del mondo, fondata dagli dei per garantire pace e prosperità a tutti i popoli.
Vessata dal destino, Tenko dovrà affrontare i suoi sbagli, le sue paure così come i suoi nemici, per scoprire che – forse – un modo esiste per distruggere il Clero: svelare le vere origini del loro mondo, Raémia.
Ma dimostrare le menzogne degli dei non sarà facile. Il Clero è pronto a schierare tutte le sue forze per difendere la dottrina, e gli dei stessi non si faranno scrupoli a distruggere chiunque metta in dubbio la loro verità.
La sua è una guerra persa, un suicidio, o peggio. Ma che importa? Quando ti tolgono tutto, non hai più nulla da perdere.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie '1° arco narrativo'
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Epilogo

Appena si fu ripreso dalla botta e dall’attacco mentale, Leonidas invocò la benedizione di Susanoo e si liberò dalla prigione di terra.

Gli eretici avevano deciso di risparmiarlo, ma non sapeva se esserne felice o triste: ora doveva fare rapporto del suo fallimento, ma soprattutto con ogni probabilità gli avrebbero ordinato di rimettersi all’inseguimento dei due demoni.

Non voleva dare loro la caccia. Il caos che avrebbe seguito la morte degli dei lo spaventava davvero – aveva una famiglia da proteggere – allo stesso tempo però avrebbe preferito lasciare perdere quella che ormai gli sembrava una faida priva di senso.

Gli mancavano sua moglie, i suoi figli, la sua vecchia vita: avrebbe rinunciato a tutto pur di tornare a essere il capitano delle guardie di Milegos.

Non avendo più il grifone, si avviò a piedi verso Chalacyra, lentamente, come a voler rimandare il momento della verità: gli serviva del tempo per riflettere.

Susanoo gli aveva garantito dei poteri da inquisitore, lui però non aveva saputo sfruttarli a dovere. Dentro di sé sapeva che quella carica non faceva per lui: doveva chiedere al dio di riprendersi il suo dono, in cambio si sarebbe offerto di tornare a Milegos, dove si sarebbe impegnato a garantire pace e tranquillità come semplice guardia.

Finché la sua famiglia era al sicuro, sarebbe stato felice.

***

Tenko sapeva di essere in un sogno. Tutto intorno a lei era nero e silenzioso, e presto loro si sarebbero mostrate.

«Perché non l’hai ucciso?» le chiese la prima donna.

«Lui è un servo degli dei.»

«Meritava di morire!»

«No, non lo meritava» ribatté la demone. «Io e Leonidas non siamo d’accordo su molte cose, ma è una brava persona: non merita di morire.»

«Non spetta-»

«Silenzio!» la interruppe la giovane. «Non intendo più dare retta ai vostri stupidi giochetti! Perché mi avete dato questi poteri? Volete che uccida gli dei? Perché? Cosa ci guadagnate?»

«Molte persone hanno subito un destino atroce a causa degli dei.»

«Abbiamo percepito la loro rabbia e la loro disperazione.»

«Di ognuno di loro!»

«Noi siamo spiriti di vendetta.»

«E lo sei anche tu!»

«Sai che è così.»

«Sì, è vero. La vendetta mi ha permesso di sopravvivere fino ad ora. In un modo o nell’altro riuscirò a uccidere gli dei, quindi non osate intralciarmi di nuovo.»

«Ci stai minacciando forse?»

«Non sei nella posizione di dare ordini, piccolina.»

Tenko abbassò lo sguardo, consapevole di aver sbagliato atteggiamento. «Tempo fa mi facevo guidare dai miei istinti peggiori, ma ora non più. Vendetta, rabbia, disperazione: adesso sono io a controllarle, sono la mia forza, ma devo essere lucida se voglio usarle appieno.» Con uno sforzo di volontà represse tutto ciò in cui credeva e si inginocchiò. «Vi prego, lasciatemi sfruttare la vostra benedizione a modo mio, e nessuno potrà fermarmi.»

Le tre donne parvero colpite, ma era difficile dire se lo fossero in senso positivo o negativo.

«D’accordo, piccolina.»

«Ti lasceremo combattere come meglio credi.»

«Ma sappi che continueremo a osservarti.»

«Ricorda: tutto ciò che ti abbiamo dato…»

«… noi possiamo riprendercelo.»

«Non deluderci, Furia Spettro.»

Tenko riaprì gli occhi e trasse un profondo respiro. Aveva rischiato molto, ma forse adesso le cose si sarebbero fatte un po’ più semplici.

Uscì dalla sua branda e, senza fare rumore, raggiunse il ponte della nave. Il lungo mercantile solcava il mare senza apparente sforzo, scivolando tra le onde sotto un magnifico cielo stellato.

Tenko si appoggiò al parapetto e guardò davanti a sé. Artia era ancora lontana, doveva approfittarne per allenarsi: unendo il suo istinto di sopravvivenza, le armi magiche di Icarus, la tecnica dei teriantropi e la sua nuova benedizione sarebbe diventata un’avversaria temibile per chiunque.

Il tempo delle fughe era finito: una volta raggiunto il continente settentrionale non sarebbe più stata una preda.

***

Era una tranquilla giornata di sole e alcuni animali stavano brucando nella pianura erbosa che circondava il villaggio fortificato. Tutto intorno alla palizzata di legno era stato allestito un accampamento militare, dove si muovevano numerosi orchi indaffarati.

D’un tratto un insolito vento smosse l’erba e allarmò gli animali, che corsero via in formazione compatta. Così com’era arrivato, il flusso d’aria si dissolse e pochi istanti dopo tre figure apparvero dal nulla.

«Siete sicuri che potranno aiutarci?» chiese il più basso, probabilmente un goblin. Aveva degli strani congegni metallici al posto delle orecchie e una piccola fata gli fluttuava intorno.

«Lo scopriremo presto, bombarolo» affermò la donna, forse un’umana. Aveva la carnagione olivastra e un portamento fiero, regale.

«Preferisco artificiere, maestà» ribatté il goblin, il cui tono non aveva la minima traccia di riverenza. «Stiamo solo perdendo tempo: andiamo a prendere quello che ci serve. Abbiamo le mie bombe, la tua magia e l’ammazza-draghi: questi primitivi non possono mica fermarci.»

«Non possiamo andare in giro per il pianeta affrontando chiunque ci si pari davanti» gli fece notare il terzo, che al contrario degli altri due portava una spada nera al fianco. «Noi non dovremmo nemmeno essere qui.»

«Neanche lei dovrebbe essere qui!» imprecò il goblin, spaventando con il suo scatto di rabbia la piccola fata.

«Smettila di fare i capricci e segui il piano!» lo sgridò la donna, autoritaria. «Salvare la tua amica e recuperare l’arma ammazza-dei è tutta roba secondaria. Noi siamo qui per un solo motivo: evitare che questo fottuto pianeta esploda.»



Note dell’autore

Ciao a tutti!

E così siamo arrivati alla fine di questo lungo viaggio. Ho iniziato a pubblicare Eresia a maggio 2018, questo vuol dire che ci ho lavorato per almeno un anno e mezzo O.O

Ovviamente questa non è la fine-fine: la storia di Tenko e soci continuerà. La partenza verso il continente settentrionale è solo l’inizio di un’altra grande avventura per cambiare (in meglio o in peggio, si vedrà) il futuro di Raémia.

Il mio prossimo racconto però non sarà Age of Epic 2. La scena finale è una piccola anticipazione della saga sci-fi che sta per iniziare, e alcuni di voi potrebbero già conoscere almeno uno dei tre personaggi (o dei quattro, se contiamo anche la fata XD).

A questo proposito, il primo capitolo di questa nuova storia uscirà a inizio febbraio (il secondo weekend perché il primo sarò alla Global Game Jam ^.^") e si chiamerà HoJ - 1 - La frontiera perduta (sempre che non mi venga in mente un titolo migliore nel frattempo :P).

Prima di salutarvi, ci tenevo a ringraziare ancora una volta la mia beta, che mi ha aiutato a correggere e migliorare Eresia, oltre che essere già al lavoro su La frontiera perduta (ciao Hesper!). E ovviamente ringrazio anche tutti i miei lettori, che hanno seguito passo dopo passo la crescita di Tenko e di tutti gli altri personaggi (ciao alessandroago_94! Ciao devilboy98!).

Bene, direi che è tutto, almeno per ora. Mi raccomando non perdete il secondo racconto del primo arco narrativo di Project Crossover!

A presto! ^.^

PS: ringrazio anche tutti i lettori anonimi, spero abbiate apprezzato anche voi le peripezie dei miei (anti)eroi ^.^ (tra l’altro sono io il primo che non lascia recensioni, quindi vi capisco XD).


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