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Autore: Sweet_CreatureHL    18/01/2020    0 recensioni
Quando il marito di Harry muore, gli chiede soltanto una cosa: ritrovare l'amore e la felicità anche senza di lui. E' una richiesta che Harry è ben felice di non tenere in considerazione, fino a quando non incontra l'unica persona impossibile da ignorare.
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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You Might Want to Marry My Husband








Capitolo uno.





 




 



“Mi riesce a sentire?” E’ la stessa domanda che si è posto per tutto il giorno ma che non ha avuto il coraggio di chiedere al dottore. In tutta onestà, ha sperato di non dover mai porre quel quesito. E’ uno sciocco, anche dopo tutto questo tempo sta ancora pregando che avvenga un miracolo. Il dottore guarda tristemente Cameron mentre giace nella stessa rigida posizione in cui è stato nelle ultime ventiquattro ore, il viso logoro e stanco, mezzo coperto da tubi e fili che arrivano direttamente nella sua bocca. Harry non vuole assolutamente ricordarlo in questo modo.
“No Harry. Non ti sente.” Risponde il dottore. “Non c’è stata nessuna risposta ai nostri stimoli.”
Mentre continuano a ripeterglielo, Harry stringe la mano sulla mano di suo marito, chiedendosi come sia possibile che non riesca a sentirlo. Come può Cameron essere di fronte a lui senza mostrare il suo brillante sorriso e il suo carattere arguto e simpatico, le cose che hanno fatto innamorare Harry fin dal primo istante.
Solo una settimana fa Cameron ha cercato di non ridere troppo forte alle sue stupide battute e al suo contorno senso dell’umorismo, che è diventato sempre più morboso man mano che i giorni in quel posto sono diventati settimane. Harry si è seduto proprio qui, in questo punto preciso, tenendo la mano di Cameron come adesso, felice di ascoltarlo parlare di assurdità solo per farlo ridere, per distogliere la sua mente dall’agonia dell’attesa. 
“Promettimi che glielo dirai.” ha detto facendogli alzare gli occhi al cielo e mostrare un sorriso affettuoso.
“Non posso dirlo.”  Ha risposto Harry, ridacchiando.
“Che cosa dici? Oh dai amore. Devi farlo per me, ok? Il mio vecchio professore di inglese era un tale stronzo. Un giorno devi bussare educatamente alla sua porta e non appena la apre gli devi urlare in faccia più forte che puoi. Dovresti esercitarti con me adesso.”
Harry non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, nemmeno con una persona che ha passato la vita ad offendere Cameron dicendogli che non sarebbe mai diventato uno scrittore di successo. Quell’uomo non avrebbe potuto commettere sbaglio più grande. I dottori e le infermiere dell’ospedale hanno avuto un bel po’ da fare per riuscire a gestire tutti i regali e i fiori che sono arrivati a Cameron dai suoi lettori. Harry sa che Cameron è consapevole che non riuscirebbe mai a fare una cosa del genere, motivo per cui immaginare Harry urlare addosso ad un professore è una cosa fottutamente divertente. Alla fine le loro risate si spengono e semplicemente si sorridono. Quel giorno, la mano di Cameron si è stretta forte intorno alla sua.
“Sto scherzando, ovviamente. So che non lo faresti mai, e io non te lo chiederei. Non seriamente, ecco.” ha scherzato suo marito, per poi baciare il dorso della sua mano che gli fece illuminare il viso con un piccolo sorriso.
Harry non è stato nemmeno consapevole di essere osservato fino a quando Cameron non ha sospirato profondamente per poi dire. “Dio, mi mancherai. Promettimi che, quando me ne sarò andato, troverai un miliardario incredibilmente bello e in forma che ti prepari il tè ogni giorno e ti faccia sorridere.”
Harry ha alzato gli occhi al cielo, di nuovo. Ha sempre odiato quando Cameron parla in questo modo. “Bhe, non farò prendere un colpo al tuo professore perché tu non andrai da nessuna parte, Cam. Avrai presto un nuovo fegato. Vedrai.”
Proprio mentre Harry ha detto quella frase, ha sentito un peso enorme nel petto. Una rapida occhiata al pranzo di Cameron sul comodino, inoltre, ha peggiorato notevolmente la situazione. Proprio come la sua bevanda preferita posta accanto al pranzo, tè al miele con latte di mandorle, che Cameron ha a malapena toccato. Ha preso soltanto un paio di sorsi dicendo che è molto buono, Harry è quasi certo che l’ha fatto soltanto per lui, per farlo sentire meglio.
“Non sarei arrabbiato Harry, lo sai vero? Voglio solo… voglio che tu sia felice. Anche se non con me.” Cameron non sta più scherzando, il che ha peggiorato notevolmente l'ansia di Harry.
Lui e Cameron sono stati insieme per cinque lunghi anni e hanno ancora tantissime altre cose da fare. Harry sta ancora pensando a tutto quello che potranno fare insieme, Cam invece si sta concentrando soltanto sul futuro di Harry senza di lui. Harry si rifiuta di fare promesse o scherzare sul fatto di poter perdere potenzialmente l’amore della sua vita. E non ha bisogno di qualche miliardario che si prenda cura di lui, suo marito è ancora vivo ed è insieme a lui.
“Non andrai da nessuna parte.” Ha insistito Harry per la centesima volta da quando è iniziato tutto quel casino. Ha parlato con tono sicuro e tranquillo, ma non ha potuto fare a meno di notare che il sorriso del marito non è più ottimista come all’inizio. Harry ha premuto un altro bacio sulle nocche di Cameron.
“Spero tu abbia ragione.” 



 
“Harry?” il dottore chiama dolcemente il suo nome. “Mi dispiace, è tempo di andare via. Sei pronto?”
Qualcuno potrebbe essere mai pronto per questo? Pensa Harry tra sé e sé. Tuttavia Cameron ha sempre voluto che lui fosse pronto per ogni evenienza, quindi deve farsi forza. Harry sbatte le palpebre cercando di ricordare il colore ramato degli occhi del marito, ora nascosto sotto le palpebre violacee. Ha paura di dimenticare il colore, oppure di non ricordare il suono della sua risata quando c’è qualcosa che trova particolarmente divertente. Inoltre ha il timore che i dottori riescano a trovare un fegato disponibile non appena spegneranno i macchinari che tengono in vita Cameron. A quel punto sarà troppo tardi per tornare indietro. La logica gli dice che in realtà non accadrà nulla di tutto ciò. E’ soltanto il suo cervello che gli gioca brutti scherzi a causa della stanchezza.
“Non succederà subito, potrebbe volerci qualche minuto, ore, o persino giorni.” Dice il dottore per prepararlo ad ogni evenienza.
Troppe cose a cui pensare. Sono arrivati in ospedale sei settimane prima a causa di un virus intestinale molto aggressivo. Non avrebbe mai immaginato che una semplice visita medica si sarebbe tramutata in qualcosa di mostruoso.
“Ma non sentirà nulla?” chiede nuovamente Harry. Non sopporta il pensiero che Cameron soffra ancora, non quando ne ha già passate così tante.
“Non sentirà nulla Harry. Te lo prometto.” Risponde il dottore.
Ci vuole qualche minuto per trovare il coraggio di farlo, alla fine Harry annuisce con la testa mentre le lacrime cominciano a scorrergli lungo le guance. Non è per niente pronto, ma chiaramente il trapianto non è possibile e non può tenere Cam in quelle condizioni. Non ci vogliono giorni o ore, come ha detto il medico. Ci vogliono soltanto pochi minuti perché il respiro di Cameron rallenti e il suo cuore si fermi. Se ne è andato per sempre. 
 
 
 
 


 
 
Harry si sveglia la mattina dopo nel suo appartamento con gli occhi ancora pieni di lacrime. L’ultima cosa che ricorda è di aver implorato la sua famiglia di lasciarlo tornare a casa nel letto che ha condiviso con Cameron, per poi piangere disperatamente avvolto in un paio di braccia confortanti. Sua madre non lo abbraccia più quando si alza a sedere sul letto, la donna sta ancora dormendo accanto a lui mentre sua sorella dorme nel lato del letto appartenuto al marito. Ci vogliono alcuni momenti per capire perché si è svegliato, poi le sue orecchie catturano la debole vibrazione del cellulare sul comodino. Ha iniziato a suonare non appena i suoi familiari sono venuti a conoscenza dell’intera situazione. Harry non è stato in grado di rispondere a nessuna chiamata, il solo veder apparire il numero di telefono dei suoi parenti lo ha fatto andare fuori di testa, ma la persona che lo sta chiamando in questo momento non si aspetta certamente che lui gli dia risposte coerenti e gentili. E’ Niall, uno dei suoi migliori amici, una delle uniche persone che potrebbe aver amato Cam tanto quanto lui. Più o meno.
Harry sente un macigno gravargli sul petto e la gola è così secca che prova dolore quando cerca di salutare l’amico. Nessuno gli ha mai detto che piangere potesse far sentire una persona così male. 
“Ciao…” riesce a dire, dopo aver deglutito un paio di volte. O Niall è nella sua stessa situazione o la voce di Harry deve suonare ancora più orrenda al telefono, ecco perché passa qualche minuto prima che Niall risponda.
“Ehi, Harry.” dice l’amico, per poi bloccarlo. Harry odia lo strano silenzio che si è venuto a creare tra loro. Tuttavia non riesce a pensare a nulla da dire, la sua mente non fa altro che ripetere incessantemente i ricordi delle ultime ventiquattro ore.  “Haz, mi dispiace così tanto.”
“Si, lo so…” dice Harry, desiderando poter consolare a sua volta l’amico. Tutta la situazione gli sembra ancora surreale.
“No, Haz.” Sospira Niall. “Mi dispiace per Cameron ma mi dispiace soprattutto per quello che devo dirti. Mi ha chiesto di farlo, Harry. Mi ha fatto promettere… non ho potuto dire di no.”
Harry è già sul punto di mettersi a piangere, le parole di Niall hanno soltanto peggiorato il tutto.  “Niall, di che diavolo stai parlando? Cam ti ha chiesto qualcosa? Ti ha fatto promettere qualcosa? Cosa ti ha chiesto?” le sue domande escono con tono molto più forte e aggressivo rispetto al tono che ha utilizzato in precedenza. L’aumento della sua voce sveglia sia la madre che la sorella, le quali si siedono sul letto con uno sguardo allarmato sul volto. Sembra che Harry non sia stato l’unico a piangere la notte scorsa.
“Te l’ho inviato per mail poco fa.” Dice Niall. “Non essere arrabbiato dopo averlo letto.”
“Cosa?” chiese Harry con tono accigliato. “Niall, dimmi cosa sta succedendo. Perché dovrei arrabbiarmi con te?”
“Non con me.” sussurra il suo migliore amico. “Con lui.” il modo in cui lo dice fa agitare Harry ancora di più. “Ascolta, ti chiamo fra un po’. Per favore, leggilo e basta ok? Non voglio che il resto del mondo lo faccia prima di te.” Niall riattacca e la madre e la sorella osservano Harry attentamente mentre attraversa di corsa la stanza per cercare il laptop.
“Harry? Harry che è successo? Cosa c’è che non va?” chiede sua madre, ma Harry è troppo impegnato ad accedere alla sua casella di posta per risponderle. Si costringe ad inspirare ed espirare più volte, cercando di far smettere le sue mani di tremare. Si siede sul letto e avverte due paia di occhi leggere da sopra la sua spalla l’email inviata da Niall. 
 
“Cam ha scritto questo circa una settimana fa e mi ha chiesto di inviarlo al suo editore, se lui non ci fosse riuscito. Ti amava tantissimo, Haz. Mi ha chiesto di non dirtelo e non potevo negargli quest’ultimo desiderio. Ha anche minacciato di perseguitarmi se non avessi accettato di farlo, quindi per favore non odiarmi. –N” 
 
Harry apre il documento, che è molto più lungo di quanto si aspettasse, Cameron l’ha scritto soltanto una settimana fa, quando già il suo fegato ha smesso di funzionare, le sue dita hanno iniziato a gonfiarsi a causa della morfina, oltre ad essere così stanco da non riuscire a tenere gli occhi aperti. È caduto in coma pochi giorni dopo, ed Harry non ha lasciato il suo fianco nemmeno per un minuto. Non ha idea di quanto Cameron ha avuto il tempo di scrivere. 
 
“Se stai leggendo questa lettera, immagino di essermene andato. La mia permanenza in questo meraviglioso ospedale con il suo straordinario staff non è stata solo temporanea come tutti abbiamo sperato, dopotutto non sono riuscito ad avere un nuovo fegato, e ora c’è una persona in meno nella lista di attesa dei trapianti. Sarà contento il prossimo in fila. A te, sconosciuto, auguro il meglio  e spero che le cose per te funzionino meglio. Prima di tutto, lasciatemi dire che morire non è così spaventoso come pensavo. E’ triste, fa schifo ed è doloroso sentire il tuo corpo morire piano piano, ma non ho paura di andarmene. Lasciare questa vita sarà difficile, ma non quanto sarà difficile lasciare la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Sono serio, non so come ho fatto per meritarmelo. Continuo ad innamorarmi ogni volta che lo guardo, prima di ricordarmi che ormai ha accettato di sposarmi. E nemmeno sotto minacce. Mi ama davvero e dopo cinque anni insieme ancora non riesco a crederci. E’ un uomo spettacolare e un incanto per gli occhi. Quindi, mentre sono ancora in grado di mettere insieme due parole e mentre lui sta facendo un sonnellino al mio capezzale, permettetemi di presentarvi lo scapolo più meraviglioso del paese. Mio marito Harry.” 

C’è un’altra pagina che presenta una foto di loro due prima che si sposassero, ma gli occhi di Harry sono ancora così pieni di lacrime che non riesce nemmeno a leggere. Non adesso, comunque. Chiude il laptop, arrabbiato con Cameron per aver raccontato al mondo intero la loro storia e la loro tragica situazione. Sente una morsa al petto e non riesce a respirare correttamente. Avverte due mani dolci sulle spalle, prima che il computer venga tolto dal suo grembo e messo in un posto sicuro. Sua madre lo abbraccia forte per consolarlo, Harry sta ancora ansimando, incapace di immettere aria nei polmoni. Dopo la scorsa notte, ha pensato fosse impossibile per lui piangere di nuovo, ma si ricrede quando improvvisamente scoppia in un pianto disperato. A questo punto, non sa se sarà mai in grado di fermarsi.










La storia non è mia, la vera autrice è "Rearviewdreamer" che mi ha dato il permesso di tradurre la storia in italiano, tutti i diritti vanno a lei. In totale saranno sei capitoli molto brevi.
A questo link potete trovare la storia originale: https://archiveofourown.org/works/12439032/chapters/28309863

Se volete seguirmi su Twitter sono @ Chiaretttaa_ ; su wattpad invece mi trovate sotto il nome di "Sweet_CreatureHL" . 
   
 
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