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Autore: sincerely_larry    19/01/2020    1 recensioni
Cosa fai quando l'amore della tua vita dimentica chi sei?
E se ci fosse un posto in cui puoi andare per avere una persona - e tutto il dolore che ha causato - cancellata per sempre dai tuoi ricordi?
Louis Tomlinson non è del tutto sicuro del perché si sia svegliato un giorno e si sia sentito una persona diversa. Inoltre, non sa chi sia lo straniero dagli occhi verdi che conosce il suo migliore amico Zayn, ma quando si ritrova nello stesso ascensore di Harry Styles, sa che vuole scoprirlo.
L'intera vita di Harry è definita da un momento: l'incidente che gli ha fatto dimenticare anni della sua vita. C'era stato un ragazzo... ma non riusciva a ricordare chi fosse. E ora, un incontro casuale con un affascinante custode di una libreria gli fa capire che forse il passato non ha così tanta importanza. Improvvisamente, le cose che non avevano mai avuto senso stavano iniziando ad avere di nuovo senso.
O
Quella in cui Harry ha l'amnesia, Louis non riesce a gestire il dolore, e Lacuna Inc offre un servizio unico: la capacità di cancellare una persona dai tuoi ricordi.
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Ps: la storia non è mia, ma una traduzione.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Meet Me In Montauk
 





Epilogo.




                                                 









Cinque anni dopo.




 
Louis stava scorrendo i vecchi post sul suo Instagram – un’altra reliquia lasciata da una vita che aveva dimenticato, ed il suo profilo era rimasto impostato su privato fino a quando non era stato pronto a dare un’altra occhiata. Negli ultimi cinque anni, però, aveva dato parecchie occhiate a quel profilo. Gli piaceva spulciare da cima a fondo quelle foto e vedere le cose che aveva fatto durante la vita che aveva dimenticato. Ora non si sentiva nemmeno più triste. Certo, si sarebbe probabilmente amputato un braccio per poter così ricordare correttamente com’era stato accompagnare Harry a casa quella prima sera in cui si erano incontrati e baciarlo sulla veranda, ma la sua vita era fantastica, indipendentemente dalle parti che non poteva ricordare. Amava farlo, guardare quella vita passata attraverso il suo Instagram e chiedere a Harry di raccontargli la storia dietro le molte foto che avevano insieme. Harry era sempre felice di accontentarlo e intrattenerlo con le storie dei loro primi anni insieme. 
Ma, per quanto gli piacesse guardare le vecchie foto, gli piaceva anche pubblicarne di nuove. Il suo account era di nuovo attivo, e c’erano molti post sui suoi tre soggetti preferiti: Harry, Clifford e Ana. Harry invece era tornato attivo su YouTube e i suoi seguaci erano aumentati notevolmente, facendogli in qualche modo superare i numeri precedenti al suo incidente. Quando aveva iniziato a rivalutare per la prima volta l’idea di postare di nuovo, Harry era davvero nervoso. Aveva parlato all’infinito di come la sua carriera e il suo tempo trascorso viaggiando fossero esattamente le cose che li avevano messi a maggior rischio di incidenti, come quello che gli era accaduto e che li aveva fatti a pezzi. Quindi, invece di viaggiare al ritmo che aveva una volta, Harry aveva optato per fare dei vlog sulla sua vita quotidiana e partiva per i suoi viaggi solo un paio di volte l’anno (spesso insieme a Louis e Ana). 
Harry era anche diventato il barista della sua libreria (quasi facendo a gara con Zayn), grazie alle fantastiche capacità di insegnamento di Louis. Quasi tutti i giorni si trovavano entrambi a preparare caffè e mettere in ordine libri. Anche Clifford, il loro cagnolone di tre anni, era diventato una presenza fissa nel negozio. In genere seguiva Louis ovunque andasse, oppure trascorreva le sue giornate sdraiato alla luce del sole che si irradiava dalle vetrine del negozio, attirando l’attenzione dei clienti abituali che venivano principalmente per vedere lui, Harry e Zayn. A Louis non dispiaceva affatto quella situazione, comunque. Aveva fatto sì che il suo negozio fosse sempre frequentato dalle persone che amava di più, ed era diventato probabilmente una seconda casa più che una misera libreria.
Harry era molto sentimentale, Louis lo aveva mai menzionato? In qualche modo, dopo due anni in cui aveva praticamente tormentato la giovane donna che aveva acquistato il loro vecchio appartamento da Louis tanti anni prima, l’aveva convinta a venderlo a loro. Ormai era troppo piccolo per loro, dopotutto erano cresciuti, ma Harry insisteva sul fatto che sarebbero rimasti lì per sempre, quindi adesso usavano l’ufficio del negozio per filmare e modificare video in modo che Ana potesse avere il suo spazio.
Il telefono di Louis emise un suono metallico e guardò la notifica. Harry aveva pubblicato qualcosa sul suo Instagram. Quando aprì la foto c’erano già 58 mi piace. Dio, Harry era adorabile e meraviglioso anche per il resto del mondo, vero? I suoi following erano assolutamente innamorati di ogni dettaglio di tutta la loro vita, ed in particolare aspettavano con trepidazione questo viaggio, oltre al fatto che adoravano Ana.
Louis sorrise quando guardò la fotografia e la didascalia che Harry aveva scritto. ‘Pronti per il grande giorno!’ aveva scritto il riccio sotto una foto di una delle sue mani e di quelle molto più piccole di Ana. Entrambi avevano le unghie dipinte uguali, le dita colorate alternativamente di un rosa confetto e di blu brillante. Harry aveva usato solo un hashtag per riassumere il tutto, #twinning. Louis cliccò due volte sulla foto per mettere mi piace e lasciò un commento ‘@harrystyles, siete entrambi stupendi xoxo’ prima di alzare lo sguardo e vedere Zayn attraversare la porta. 
Zayn sbatté drammaticamente il suo corpo contro la porta che aveva appena chiuso, fingendo di poter così nascondere a Louis il caos che comunque si poteva benissimo sentire dal corridoio. Sorprendentemente, il castano era assolutamente calmo. Si stava godendo la brezza dell’oceano che entrava dalla finestra e sorseggiava una tazza di tè per lo più fredda mentre rifletteva sugli ultimi cinque anni della sua vita. 
Zayn invece, non era per nulla calmo. Da quando Oscar era entrato nella sua vita, l’amico era diventato decisamente più sveglio e più presente. Con ciò, Louis intendeva il fatto che fosse molto più incline allo stress e alla paranoia. Il giovane infatti ridacchiò di fronte alla sua espressione. 
“Oscar odia il suo papillon e lui e Ana stanno litigando. Lei continua a rimetterglielo a posto e lui continua a strapparlo via e Olivia si è versata del succo d’arancia su tutto il vestito. Perché hai pensato che fosse una buona idea invitare i miei figli? Ricordamelo?” 
Zayn sorrise imbarazzato, metà scherzando e per metà aspettandosi una risposta.
Olivia era la più recente arrivata in casa Payne-Malik, e mancavano ormai poche settimane al suo terzo compleanno. Probabilmente era la bambina più calma che Louis avesse mai conosciuto, e si comportava come se fosse su questa terra da più tempo di tutti loro. Nulla sembrava davvero disturbarla – a differenza di suo padre... beh, a suo padre infastidiva quasi tutto. Era ancora divertente per Louis, anche a cinque anni di distanza. Zayn era il genitore più paranoico di tutti e lui non ne avrebbe mai avuto abbastanza di stuzzicarlo. 
“Falli entrare,” disse Louis, posando il telefono e bevendo il suo ultimo sorso di tè. 
“Non dovresti stressarti oggi,” rispose il moro. 
Louis fece una risatina. “I nostri bambini non mi stressano, Zayn. Falli entrare.”
Zayn annuì, aprì la porta e uscì fuori, percorrendo il corridoio. Alloggiavano in una gigantesca casa sulla spiaggia, l’odore di salsedine dell’Oceano Atlantico era presente ad ogni brezza. Louis adorava stare lì e non riusciva a credere che non fosse mai riuscito ad andarci prima di questo giorno. Questa città, questa spiaggia, era probabilmente il suo posto nel mondo, il posto con il maggior significato per lui, e tuttavia aveva aspettato questo viaggio per vederlo, finalmente. Era così felice di avercela fatta, alla fine. 
L’enorme casa in cui alloggiavano aveva sette camere da letto a dir poco spettacolari, e in qualche modo erano riusciti a sistemare lì tutte le persone che amavano di più. Anne era lì insieme a tutti gli altri membri della famiglia Horan-Styles (Gemma era incinta, era da poco entrata nel terzo mese di gravidanza e Louis non sapeva chi tra lei o Harry fosse più eccitato, ma puntava tutto su Harry). Tutte le sorelle di Louis ce l’avevano fatta a venire e sua madre e suo padre per fortuna avevano deciso di comportarsi civilmente e andare d’accordo dopo tanto tempo. Zayn e Liam erano lì insieme a Oscar e Olivia. Naturalmente, c’erano anche Harry e Ana. Erano tutti felici e avrebbero condiviso quella casa tutti insieme per una settimana, e di sicuro ci sarebbero state risate e punzecchiamenti tutti i giorni, ma Louis non avrebbe voluto diversamente. Erano una famiglia grandissima e felice e quel pensiero gli faceva bruciare il petto d’affetto. 
La porta si spalancò a quel punto e Ana entrò per prima, con le manine sui fianchi. Sbuffò seccata e... oops. Forse potrebbe aver preso quel caratterino impertinente da Louis. Oops. 
“Papino! Oscar è cattivo! Non vuole indossare il suo fiocco!” 
Sollevò il cosiddetto fiocco, con una petulanza che solo una bambina di quattro anni poteva avere.
Louis non poté evitare di sorridere. Era adorabile (e non era nemmeno di parte, raramente potevano camminare nei corridoi di un supermercato senza che qualcuno si fermasse a dirle quanto fosse carina). Il suo vestito era del colore che aveva scelto proprio lei (“Turchese, come Jasmine!” aveva esclamato al negozio quando lui e Harry l’avevano portata a fare shopping). Era anche il suo grande giorno, alla fine. Si erano assicurati che lo sapesse, e la sua asprezza nei confronti di Oscar dimostrava che stava prendendo tutto abbastanza sul serio. 
“Lou Lou!” Urlò Olivia mentre correva nella stanza, oltrepassando Ana e tuffandosi tra le braccia di Louis. Lui sorrise e si alzò in piedi, sollevandola da terra e facendole fare una giravolta in aria. Il vestito bianco le fluttuò tutto attorno e lei ridacchiò di gioia. 
“Sei bellissima!” Le disse, prendendo nota della macchia di succo d’arancia nella parte anteriore del suo vestito immacolato.
La posò di nuovo a terra e si avvicinò alla valigia di Harry (dannazione a Harry per essere sempre più preparato di lui) e tirò fuori uno smacchiatore. Pulì così il vestito di Olivia e la fece girare per mostrare il risultato a Zayn. 
“Molto meglio!” Esclamò mentre tornava da suo padre. 
Anche Oscar entrò nella stanza. Sebbene fosse il più grande del gruppo, Ana lo faceva rigare dritto. Ascoltava tutto ciò che lei diceva, lo aveva sempre fatto. Ecco perché era una sorpresa il fatto che la stesse contraddicendo sul papillon. 
“Zio Lou Lou, non mi piace il mio fiocco!” Disse, facendo un piccolo broncio. 
Louis allungò una mano verso Ana, prendendo il papillon dalle sue mani. “Vedi!” Disse la bimba. “Papino te lo farà indossare. È il nostro grande giorno, devi ascoltarmi.”
Louis rise. “Stai calma, piccola boss,” la rimproverò. 
“Non so cosa sia un boss,” rispose Ana. “E non sono piccola.”
Zayn e Louis risero insieme. Il castano allungò la mano verso di lei e la fece girare. I suoi capelli erano acconciati in una perfetta treccia alla francese, e piccoli fiori blu erano incastrati all’interno di essa. 
“Ma che bellissimi capelli,” le disse Louis sorridendo.
“Zia Lottie mi ha fatto la treccia,” gli spiegò. 
“Sai cosa renderebbe questa treccia ancora più bella?” Le chiede Louis.
“Che cosa?”
“Un fiocco!” Disse, incastrando il papillon di Oscar sul fondo della sua treccia. 
Ecco qua. Problema risolto. Louis era bravo in questa roba genitoriale. 
 




...




 
Ancora venti minuti. Harry guardò l’orologio. La casa era stranamente silenziosa rispetto agli ultimi tre giorni trascorsi nel caos, con i bambini che correvano come matti per i corridoi. Non vedeva Ana o Louis da quella mattina. Niall era stato accanto a lui, aiutandolo a vestirsi e distraendolo con alcune battute e chiacchiere leggere, ma per la maggior parte, le cose erano state tranquille. Le sorelle di Louis avevano voluto assolutamente stare con Ana e vestirla, e ad Harry già mancava la sua bambina. Lottie però avrebbe dovuto portargliela da un momento all’altro. Fissò il telefono, guardando l’ultima foto che aveva pubblicato con un sorriso sul volto.
Per un momento, aveva davvero pensato che avrebbe potuto non realizzare mai il suo grande sogno. C’era stata una piccola parte di lui che pensava che forse lui e Louis non ce l’avrebbero mai fatta ad arrivare ad oggi. Pensava che un giorno Louis sarebbe stato sopraffatto dall’intera faccenda. Imparare a conoscere una vita di cui non aveva memoria doveva essere stato molto da gestire, ma Louis l’aveva fatto con grazia e senza mai tentennare. Non aveva vacillato nemmeno un secondo. Harry sentiva ancora un senso di colpa profondo dentro di sé, perché lui aveva fatto esattamente il contrario. Di fronte alla perdita dei suoi ricordi, aveva chiuso e respinto Louis invece di lasciarsi insegnare e raccontare da lui la vita che avevano condiviso insieme.
A Louis non importava però, o almeno così diceva. Harry sperava che dicesse sul serio.
Harry non avrebbe mai potuto far sparire completamente quella parte di lui che sapeva che, se dopo il suo incidente avesse gestito meglio le cose, non sarebbero mai arrivati ​​a quel punto. Louis non sarebbe mai andato a Lacuna e non avrebbe dovuto imparare di nuovo tutto su Harry e sulla loro vita. Quindi sì, forse l’intero casino era stato principalmente colpa di Harry, ma ogni volta che ne parlava a Louis, lui lo contraddiceva. ‘Non è un casino, Harry. È la nostra vita e mi sono innamorato di te due volte, sai quanto questo mi rende fortunato?’ 
Sì, il Louis diciottenne era stato perfetto. Il Louis ventenne era stato perfetto. Anche il Louis ventiduenne e ventiquattrenne era stato perfetto. Ma questo Louis? Questo Louis che era cambiato in modo significativo ma che era comunque rimasto lo stesso nel profondo? Questo Louis che aveva volontariamente camminato attraverso fuoco e fiamme per riappropriarsi di una vita persa? Questo Louis che si era felicemente svegliato nel cuore della notte per cambiare la maggior parte dei pannolini di Ana e che non si era mai lamentato nemmeno una volta? Questo Louis che aveva dato così liberamente il suo amore a Harry senza mai considerare un’altra opzione? Questo Louis che aveva dato ad Harry una vita che non avrebbe mai immaginato di poter avere durante quei primi sei anni insieme? Louis che aveva cambiato l’ambizione della sua vita per riempire quel vuoto che sentiva prima di incontrarlo, ma che in qualche modo aveva finito per riempire tutti gli spazi vuoti che il riccio sentiva dentro di sé, essendo solo se stesso?
Questo Louis, questo bellissimo trentaduenne, proprietario di una libreria, barista e padre della bambina più sorprendente dell’universo? Questo era il Louis che l’Harry diciottenne non avrebbe mai potuto immaginare. Questo era l’uomo più meraviglioso che avesse mai camminato sul pianeta, e Harry ne era certo. 
E ora Harry stava per sposarlo. Come se avere una vita perfetta, un lavoro appagante ed una figlia non fossero ricompense già abbastanza grandiose. Ora doveva concludere l’affare, proprio come aveva intenzione di fare anni fa. 
Harry era, senza ombra di dubbio, l’uomo più fortunato dell’universo. Era fortunato a vivere e ad essere amato da Louis Tomlinson. 
Una notifica sul suo telefono lo fece riscuotere dai suoi pensieri, dicendogli che Louis aveva appena pubblicato su Instagram. Sorrise, aprendo l’app all’istante. Il suo sorriso si trasformò in un sorriso pieno quando guardò la foto. Oscar era in piedi accanto ad Ana, che si teneva per mano con Olivia. Stavano tutti sorridendo alla telecamera, con gli occhi che brillavano di felicità. Harry non aveva ancora visto Ana, ma era bellissima, il suo vestito blu era il perfetto contrasto tra l’abito nero di Oscar e l’abito bianco di Olivia. Non vedeva l’ora di vederla. Harry lesse la didascalia, quindi. 
‘I bambini sono pronti, io sono pronto, non darmi buca @harrystyles!’
Harry rise. Dio, non vedeva l’ora di vedere Louis. Non vedeva l’ora di baciarlo, di tenergli la mano, di brindare a quella vita che li aspettava, brindare per far sapere a tutti che ce l’avevano fatta. 
Scrisse un breve commento proprio mentre sentì bussare alla porta. ‘@ Louist91 Non ci penso nemmeno. Ci vediamo tra diciotto minuti xx.’
La porta si spalancò e vide Lottie che gli sorrideva con affetto. Entrò nella stanza, la piccola mano di Ana tra la sua, la quale era sorridente e felice. 
“Sei così bello Harry,” disse Lottie e sembrò genuina. “Il bianco ti sta davvero d’incanto. Mi dispiace di averlo messo in discussione.” Gli fece l’occhiolino e lo abbracciò stretto.
“Papà!” Disse Ana mentre si lanciava verso di lui. “Oscar non voleva indossare il suo papillon. Gli ho detto che era cattivo, ma papino poi lo ha messo nei miei capelli.” Si voltò per mostrarlo a Harry. 
“Anastasia, sei bellissima,” le disse, sollevandola da terra e riempiendola di baci.
Lei ridacchiò, le sue due mani afferrarono le guance di Harry. “Papino ha detto che non vede l’ora di vederti! Sbrigati, papà!”
 




...





 
Louis era in piedi davanti all’altare improvvisato per quell’occasione, i suoi piedi nudi sepolti nella sabbia. Guardò i loro ospiti prendere tranquillamente i loro posti, e salutò ciascuno di loro. Fece un respiro profondo, mentre aspettava che gli amori della sua vita apparissero dall’interno della casa. La musica suonava dolcemente e l’allegro officiante, Alice, continuava a dargli delle pacche sulla schiena per incoraggiarlo. Ieri, quando l’avevano finalmente incontrata dopo tante e-mail dall’estero, aveva detto loro che non aveva mai incontrato una coppia così perfetta. Louis non fu sorpreso da quell’affermazione, ma era comunque piacevole sentirselo dire. 
Finalmente, quando tutti i posti tranne tre furono riempiti, la musica cambiò e Louis guardò mentre Oscar usciva dalla porta scorrevole della casa e si faceva strada attraverso la sabbia, seguito da Olivia che lanciava fiori principalmente dietro la sua testa. Tutti si sciolsero di fronte a quella scena, perché erano assolutamente adorabili mentre si dirigevano verso Louis. Olivia prese posto accanto a Liam e Oscar porse la scatola degli anelli a Louis. 
Eccoci qui, quindi. Tra un secondo, sarebbe arrivato Harry e finalmente avrebbero coronato il loro sogno.
Guardò la porta aprirsi di nuovo ed eccolo lì. Harry, il suo Harry, insieme ad Ana che gli teneva la mano, e iniziarono a camminare verso di lui. Quando li vide il suo cuore iniziò a battere furiosamente ed il suo sorriso era impossibile da nascondere. Harry era… era assolutamente meraviglioso, da togliere il fiato nel suo completo bianco, i ricci che incorniciavano il suo viso come un angelo, gli occhi verdi due pozze in cui affondare, le labbra a forma di cuore che ora erano aperte in un sorriso perfetto. Il riccio camminava scalzo verso di lui, i suoi occhi luminosi. Erano felici. Louis lo sapeva, ma c’era comunque qualcosa di magico nel radunare tutti qui, in questo luogo pieno di significato e condividere quella felicità con loro. 
“Ciao papino!” Disse Ana quando erano solo a pochi passi di distanza. 
Louis sorrise. “Ciao amori miei,” disse. 
Quando raggiunsero la fine della navata, Harry si chinò per prendere in braccio Ana. La avvicinò a Louis, il quale le baciò dolcemente una guancia, proprio mentre anche il riccio si sporgeva per baciarla. La folla intorno a loro fischiò e Harry rimise giù Ana e lei corse al suo posto, tra Jay e Anne. 
“Ciao,” sussurrò Harry, incontrando lo sguardo di Louis. 
Merda, pensò Louis mentre afferrava il polso di Harry e lo tirava abbastanza vicino a sé così da potersi sporgere per baciare una delle fossette di Harry, che erano entrambe in bella mostra. Questo era il miglior giorno di sempre. 
“Calmo Louis,” lo rimproverò il loro ufficiale, con un sorriso sul viso. “Non ti ho ancora detto che puoi baciarlo.”
Harry sorrise luminoso, proprio nel modo in cui piaceva a Louis. Si chinò, poi baciò Louis sulla guancia. “Mi sei mancato,” sussurrò.
Louis intrecciò le loro dita e poi entrambi si girarono verso la donna che alla fine li avrebbe sposati. 
“Grazie a tutti quelli che sono venuti qui oggi,” iniziò. “Amici e parenti di Louis e Harry, siamo qui riuniti per unire questi due meravigliosi uomini in matrimonio.”
Mentre Alice continuava a parlare, Louis iniziò a pensare ed estraniarsi da tutto. L’unica cosa che lo teneva concentrato ed ancorato a quel momento era la mano di Harry stretta alla sua. 
Non riusciva a credere che fossero finalmente arrivati a questo. Dopo cinque meravigliosi anni in cui avevano gestito una libreria, cresciuto una figlia che era l’incarnazione della perfezione e aver allevato un cucciolo di cane dolce e affettuoso, erano finalmente lì. Cinque anni meravigliosi che erano volati in un batter d’occhio. Cinque anni che erano impressi nella sua memoria, insieme a quei sei anni in più che aveva imparato a memorizzare e amare. Non c’erano molte persone che potevano dire di essersi innamorate della stessa persona due volte, ma Louis poteva dirlo. Sapeva che il loro matrimonio, che la loro vita insieme sarebbe sopravvissuta a qualsiasi cosa il mondo gli avesse lanciato, perché come poteva non farlo? Erano collegati e legati insieme a livelli che forse nemmeno lui e Harry avevano compreso appieno.
Quindi aveva più che senso il fatto che avessero finalmente messo in atto quelle parole simbolo della loro storia d’amore e fatto volare la loro famiglia e i loro amici attraverso l’Oceano Atlantico per vederli sposarsi sulla spiaggia che nessuno dei due aveva mai visto.
Ci vediamo a Montauk. 
Tanti anni fa Harry aveva sussurrato quelle parole, e quello era un ricordo che Louis sapeva di aver conservato. Era un ricordo di cui aveva compreso il significato quando aveva scarabocchiato quelle esatte parole su un pezzo di carta e l’aveva messo sopra la scatola di tazze che aveva nascosto nel retro del suo armadio. Era un ricordo che aveva conservato quando aveva trovato quella nota un mese dopo e aveva sentito il peso dell’importanza di quelle parole, così tanto che aveva chiamato il suo negozio Montauk. 
E ora eccoli qui, cinque anni dopo e un milione di sfide in più, mano nella mano sulla stessa spiaggia che una volta li aveva allontanati, e si stavano sposando. Louis sapeva che una storia come la loro non sarebbe mai potuta davvero finire, perché si sarebbero ritrovati anche nelle loro prossime vite, ma se avesse dovuto scrivere un finale da favola per loro? Sarebbe proprio questo. Piedi nella sabbia, insieme alla loro bellissima figlia, famiglia e amici al loro fianco per celebrare tutte le prove del loro amore, quell’amore che li aveva portati in quel luogo. Ogni giorno con Harry era stato il giorno più felice della vita di Louis, ma questo potrebbe essere il più felice. 
Ce l’avevano fatta.
















Ebbene, eccoci qui. Ho messo la parola fine a Meet Me In Montauk. Io non so cosa dire, giuro sto piangendo. Questa storia è una delle mie preferite, quando l'ho letta la prima volta mi ha fatta emozionare così tanto, non provavo certe emozioni mentre leggevo da tanto, tanto tempo ormai. E spero di essere riuscita, con il mio larovo, a trasmettervi almeno un po' di ciò che ho provato io e di ciò che hanno provato questi Harry e Louis, che nonostante le mille avversità si sono ritrovati. 
Io vi ringrazio dal profondo del mio cuore, grazie per avermi seguita, per aver letto questa storia, per i commenti, per tutto davvero. Grazie infinite volte, siete la mia forza. Vi saluto, e spero davvero di avervi fatte emozionare. Mi mancheranno questi Harry e Louis, sono i più belli di cui abbia tradotto. 
GRAZIE INFINITE, alla prossima. 
Sil xx

 
 
   
 
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