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Autore: Soul Mancini    19/01/2020    5 recensioni
Frammento dopo frammento, giorno dopo giorno, la vita di Ives scivola via e la sua anima si spegne pian piano. Quell'anima che era così pura e luminosa, ma che come la fiammella di una candela tremola a ogni soffio di vento.
Dai suoi primi giorni di vita, una serie di momenti che l'hanno portato a bucare la sua pelle con l'ultimo, fatale ago.
[Il capitolo "VIII" si è CLASSIFICATO SESTO al contest "November Rain" indetto da MaryLondon e giudicato da Juriaka sul forum di EFP.]
[Il capitolo 'XII - Like a crystal tear' si è CLASSIFICATO SECONDO al contest "This is our place, we make the rules" indetto da mystery_koopa sul forum di EFP.]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Needles'
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Prologo





Flashback
Silhouette of the memory
Your eyes are getting heavy
[Tomahawk – Flashback]




La mia pelle è ricoperta da uno strato di umidità e sudore, forse fa freddo ma io non lo sento. Sdraiato sul duro pavimento che si scontra con le mie ossa troppo sporgenti, con un ago premuto sul braccio, lascio scorrere lo sguardo attraverso la confortante penombra dello stanzino e penso che questa potrebbe essere l’ultima dose che mi sparo in vena. Già, potrei morire solo, senza nemmeno sapere dove mi trovo, ma la cosa non mi fa paura, così come non mi ha fatto paura negli anni precedenti. Sono così tranquillo, vedete? Finché l’eroina si mischia al mio sangue, nulla può andare storto.
Sono Ives Mancini, o meglio, sono ormai il suo fantasma sbiadito. Se anni fa mi avessero detto che sarei finito in queste condizioni, non ci avrei mai creduto; proprio io, il ragazzo allegro e sempre sorridente, ottimista e gentile con tutti.
Ma forse nessuno è mai riuscito a scorgere il mondo dietro i miei occhi azzurri, quegli stessi occhi che ora si fanno pesanti; le palpebre insistono per serrarsi, ingabbiandomi in un’oscurità ancora più profonda, a cui solo sfocati e luminosi fotogrammi possono avere accesso. Sono così tanti i ricordi, si mischiano e si inseguono nella mia testa, definendo ancora una volta la mia triste storia, sbattendomela in faccia.

   
 
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