The stars, the moon, they have all been blown out
You left me in the dark
No dawn, no day, I'm always in this twilight
In the shadow of your heart


 

 
Le due sorelle non erano mai state in sintonia, ma litigare per un oggetto o per l'approvazione dei genitori non era nulla in confronto all'odio che poteva ispirare solo l'amore per un uomo.
"È la sola cosa che ti chiedo, Andy: fai un passo indietro. Quella che non verrà scelta dovrà sposare quell’idiota di Rodolphus Lestrange e io non voglio..." sibilò Bellatrix, mentre si allacciava il sontuoso e scollato abito nero.
Era una supplica velata di minaccia; il dispetto avviluppato nella paura.
"Sono io la maggiore, Bella, non cederò l'unica cosa buona che questa dannata famiglia ha da offrirmi" ribatté l'altra con un certo distacco, allacciandosi un vestito ugualmente nero e scollato.
Non si sarebbe lasciata muovere a compassione questa volta, non per la sorella minore che detestava, non se in ballo c'era il possibile matrimonio con l'unico ragazzo che in sedici anni di vita le avesse fatto veramente provare qualcosa. Era sempre stata una ragazza ribelle, distante dalle idee conservatrici della sua famiglia, ma avrebbe potuto accettarle, se solo in cambio le fosse stato offerto qualcosa che bramava più di ogni altra cosa: l'amore. Si sarebbe arresa all'oscurità, lo avrebbe fatto, se solo avesse potuto vedere in essa la luce.
E quale luce maggiore del ragazzo con i capelli di platino che dalla luce aveva preso il nome?


 

**

Le due sorelle, dritte e composte a fianco dei loro genitori, aveva battibeccato invano nelle loro stanze. E ora, nel giardino di Villa Malfoy, invano aspettavano. Erano identiche nell'aspetto, fatta eccezione per l'espressione più maliziosa di Bellatrix e quella più dolce di Andromeda. Ma la diversità delle loro anime si sarebbe potuta apprendere solo conoscendole, e non era quello ciò che Lucius Malfoy aveva intenzione di fare. Le degnò solo di una fugace occhiata, prima di porgere sorprendentemente la mano per un ballo alla terza sorella.
Tra due ragazze che si chiamavano come stelle, preferì quella che portava lo sciocco nome di un fiore.
Avrebbe potuto avere un amore cosmico, invece scelse un prosaico amore terrestre.


 

**

Mentre Lucius veniva promesso a Narcissa, Andromeda cominciò a comprendere una verità mai sospettata: la rinuncia è liberazione, non volere è potere.
Ora non aveva più nulla che la legava al destino che avevano tracciato per lei; costretta a rinunciare all'amore, avrebbe rinunciato volentieri anche a tutto il restante fumo di etichette e convinzioni a cui mai aveva creduto. Non potendo più aggrapparsi alla luce che quel ragazzo le ispirava, si sentiva libera di lasciarsi alle spalle quell’intero mondo e scoprire nuovi orizzonti.
Così mentre Bellatrix rimase nell'oscurità e oscurità finì per diventare, Andromeda si espose alla luce, finendo anche lei alla fine per chinarsi all'amore terrestre.







NDA: So che sono ai limiti del canon, ma mi piace pensare che lucius Malfoy fosse stato proposto un po' a tutte le sorelle Black prima di essere promesso a Narcissa. In questa flash, ho voluto immaginare l'amore per Lucius avere un ruolo di primo piano nella crescita di Bellatrix e Andromeda: la prima finsice per diventare ancora più oscura dopo il rifiuto, la seconda invece si svincola ancora di più dalla sua famiglia e poi incontrerà una nuova luce (Ted). 
La storia è nata da uno specchietto di Lagherta95 (a cui devo questa piccola follia! ahah).
Situazione: A e B sono fratelli/sorelle che si innamorano di C e si trovano per la prima volta nella loro vita a discutere seriamente.
Canzone: Cosmic Love di Florence and the machine
Citazione: "la rinuncia è liberazione. Non volere è potere (Pessoa - Il libro dell'inquietudine)