Crossover
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Autore: Registe    26/01/2020    4 recensioni
Tredici guardiani. Tredici custodi del sapere.
Da sempre lo scopo dell'Organizzazione è proteggere e difendere il Castello dell'Oblio ed i suoi segreti dalle minacce di chi vorrebbe impadronirsene. Ma il Superiore ignora che il pericolo più grande si annida proprio tra quelle mura immacolate.
Questa storia può essere letta come un racconto autonomo o come prologo della serie "Il Ramingo e lo Stregone".
[fandom principale Kingdom Hearts; nelle storie successive lo spettro si allargherà notevolmente]
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Ramingo e lo Stregone'
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Bonus - Le Interviste del Narratore




Narratore: “E cosa sarebbe questa novità? Altro lavoro extra?”
Registe: “Esattamente. Ora che lo sai puoi procedere”
Narratore: “Questo è contro il contratto! Mi rivolgerò al sindacato dei Narratori Autonomi e allora vedrete!”
Registe: “Certo che è contro il contratto. Ma tu non ne hai uno, quindi a ben vedere la cosa è legale. Totalmente legale. E poi ti avevamo avvisato che ci sarebbero stati dei capitoli extra dove sarebbe stata richiesta la tua lingua sciolta e la tua disponibilità, dunque di cosa ti lamenti?”
Narratore: “Il punto è che VOI avete le idee e poi tirate in ballo ME”
Registe: “Non lo abbiamo mai negato. Ora muoviti. Il pubblico si è espresso”
 
 
Mi aspetta nella sua stanza, nove di sera in punto. Avrei sinceramente preferito essere altrove, ma ormai mi hanno incastrato e tanto vale finire al più presto questa situazione.
In piedi, appoggiato alla vetrata, le braccia incrociate per farmi capire che il mio ritardo di circa ventisette secondi sulla tabella di marcia lo sta innervosendo.
Peggio per lui. “Buonasera, Saïx”.
“Narratore, la puntualità non è il tuo forte”.
“Vuoi davvero rendermi il lavoro difficile, dì la verità!”
“No”.
Si avvicina al tavolo e sposta entrambe le sedie per fare spazio. Credo che abbia bisogno di qualche istante per ricordarsi che sono incorporeo. Si rende conto dell’inutilità del gesto ed emette un ringhio sordo. “Vorrei solo riposare un po’, tutto qui. Sono stati anni pesanti”.
“Dritto al punto. Perché è proprio di questo che dovremmo parlare”.
Io adesso non ho la più pallida idea di come i nostri lettori siano riusciti a votare in massa per questo tizio dall’aspetto affamato, lugubre e pericoloso, ma come al solito le mie perplessità non vengono mai tenute da conto. Spero solo di ottenere le mie risposte quanto prima e tornarmene alla stesura del copione della prossima serie prima che quelle due sconclusionate aggiungano pezzi melensi dei loro personaggi preferiti lasciando a me il compito di narrare tutto quello zucchero. “Sei stato selezionato come uno dei più amati di XIII Order. Un gran bel traguardo per un personaggio comparso solo in questa stagione. Come sono stati questi anni a contatto con le Registe?”
“Ho passato anni a lavorare con Nomura, Narratore” risponde, e stavolta uno strano sorriso gli appare tra le labbra “Se il set di XIII Order ti sembra un caos ti consiglio di passare qualche mese su quello di Kingdom Hearts. Quello sì che è un delirio”.
“Dici sul serio?”
“Ti sembro un tipo che scherza?”
Aggrotta la fronte, tornando di nuovo il licantropo minaccioso. La cicatrice a forma di X aggiunge un certo carico a quell’espressione che sembra trovare molto più faticoso sorridere che non combattere centinaia di nemici. “Nomura cambia il copione almeno una volta al giorno. E se non lo fa lui, ci sono gli assistenti che devono mettere bocca. Sono stato costretto a rivedere il mio ruolo nel corso degli episodi della serie, ed ammetto che non è stato semplice da interpretare”
“La situazione più problematica?”
“Uff, tutto” ringhia, lanciando uno sguardo oltre la vetrata.
In effetti ha davvero l’aria un po’ stanca. “Mi aveva scritturato per un personaggio malvagio, leale, molto carismatico. Tormentato per l’assenza di cuore, anche. Un bel ruolo, semplice ma incisivo, in cui sinceramente mi rispecchiavo molto e grazie al quale anche le Registe mi hanno notato. E poi qualche mese fa mi sono ritrovato a recitare una scena in cui morivo tra le braccia di Axel con delle frasi da adolescente invidioso … giuro, mi sarei trafitto da solo per la vergogna!”
“Già, la questione dell’amicizia con Axel …”
Devo ammettere che non ho parole per spiegare a tutti i miei lettori l’espressione del possente licantropo a questa affermazione; potrebbe essere classificata banalmente come una smorfia di disgusto, ma sono convinto che vi sia qualcosa di divertito tra quei denti appuntiti e bianchissimi. “Fidati, ad Axel la cosa è piaciuta ancora meno che a me. Quando abbiamo interpretato quella scena si era sbronzato per bene, altrimenti non ce l’avrebbe mai fatta. Una cosa da vomitare. Per questo ti dico che con XIII Order non mi sono trovato male”
“Non l’avrei mai detto”.
“Certo, il dietro le quinte è disorganizzato e le Registe spesso non si tengono a freno, ma mi sono trovato bene. È stata la mia prima esperienza con loro e devo dire che non ho avuto problemi ad ambientarmi sul set: Axel lavora con loro da tantissimo tempo e mi ha aiutato nelle prime scene a prendere il ritmo” risponde. “Da fuori non si direbbe, ma sul set io ed Axel abbiamo una discreta sinergia. Con Kingdom Hearts abbiamo lavorato a decine di coreografie di duelli, e su quello Nomura è sempre stato molto pignolo. Ogni tanto quell’imbecille improvvisa e deve arrivare il tecnico degli Effetti Speciali con l’estintore, ma devo dire che sono sempre soddisfatto delle scene. Solo che rendiamo molto bene come avversari, meno in quelle cose melense che sono comparse nel copione di Kingdom Hearts 3”.
“Molti fan vi vedrebbero bene come duo romantico!”
Aggrotta le sopracciglia, e credo che se non fossi incorporeo mi sarei ritrovato il voluminoso fermacarte posto sulla scrivania ben piazzato al centro della fronte. Dopo solleva gli occhi al cielo, e credo che gli scarsi secondi di silenzio abbiano appena evitato una lunga serie di insulti. “Sì, lo so, me ne hanno parlato. Ma la risposta è no. No, e ancora no. Sarebbe terrificante”
“Eppure numerosi altri autori hanno ingaggiato Axel per storie romantiche. Qualcuno anche in dei porno”
“Ecco, e gradirei tenermene fuori. Già è abbastanza imbarazzante salire sulla Torre dell’Orologio e mangiare quello schifo di gelato al sale marino con un vestito da adolescente, immagina il resto …”
“I tuoi fan hanno un’immaginazione molto fervida, te lo assicuro …”
La sua faccia è davvero uno spasso. “Va bene, Saïx, non girerò il coltello nella piaga. Parliamo di altro, che qui le righe di Word a disposizione stanno finendo. La tua interpretazione da licantropo della famiglia demoniaca in XIII Order è stata apprezzata in modo caloroso dal pubblico a casa, e sappiamo che è stato un punto su cui entrambe le Registe sono state entusiaste. Come ti sei trovato in questi panni?”
“Narratore, essere un licantropo era già insito nel mio primissimo ingaggio con Nomura, o quantomeno un mio lato Berserker. Su quello mi sono trovato a mio agio. Mi sono confrontato con il Grande Satana, Hadler e Zaboera per conoscere ed interiorizzare i tratti principali della famiglia demoniaca, specie la loro dedizione alla gerarchia ed all’onore, e mi sento di aver fatto un buon lavoro. Sono stati davvero pazienti, e devo ringraziarli dei loro consigli. Anche se non ero preparato alla veemenza che Mistobaan riesce a mettere nelle orazioni, quella volta nella Sala dei Troni mi ha davvero spiazzato! È davvero bravo come dicono”
In effetti sì, ricordo che quel pezzo è stato davvero un incubo. Specie per il Muro del Suono, che una di queste volte secondo me chiede alle Registe un risarcimento così grande da costringerle a vendere i loro polmoni. Anche se è stata una bella scena, devo complimentarmi con me stesso per come la ho descritta. “Siamo in chiusura, Saïx, quindi ti chiedo solo un’ultima informazione: cosa devono aspettarsi i tuoi fan nel futuro?”
“Beh, a Gennaio uscirà il nuovo DLC di Kingdom Hearts 3 -se quel pazzo schizzato di Nomura non ritarda ancora la data di uscita- e senza ombra di dubbio mi rivedrete lì. Per il futuro … chissà. Dalle parti della Square si vocifera di ambientazioni ai tempi della caduta di Radiant Garden, ma tanto lì dietro fanno e disfano copioni in continuazione”.
“E per i fan della serie Il Ramingo e lo Stregone c’è qualcosa che bolle in pentola?”
“Oh, Narratore, tu lo sai meglio di me”
Beh, in effetti è vero, e quando incrocia le braccia mi fa capire in modo fin troppo esplicito che ha passato a me la famosa patata bollente. “Sai che non mi piace fare spoiler, anche se …”
Si allontana dalla scrivania, e con questo l’intervista è chiaramente terminata. C’è però una strana espressione sulla sua faccia.
“… ammetto di essere emozionato. Non avevo idea che sarei piaciuto così tanto”.
 
 
Il bastardo mi accoglie con l’immancabile sorrisetto che gli increspa un angolo delle labbra sottili. Quello tipico di quando è compiaciuto, di quando le cose procedono secondo i suoi piani o ha appena compiuto una scoperta importante.
Il mio ingresso nel suo laboratorio è una vittoria per lui, perché io lo so, lo so che per quanto possa ostentare di continuo superiorità e disprezzo nei confronti del resto del genere umano, a suo dire nient’altro che un gregge di pecore prive di genio e intelletto, nel profondo del suo cuore lui ama essere adulato. Basta il più piccolo complimento, il minimo accenno alle sue doti di intuito e perspicacia affinché il suo ego si innalzi nei cieli come un pallone aerostatico.
“Buonasera, Vexen. Un sondaggio tra i lettori ti ha selezionato come uno dei personaggi più amati di XIII Order. Guarda un po’, non se lo aspettava nessuno.”
“Che cosa vorresti insinuare con questo?”
Il suo tono è annoiato, e a stento solleva lo sguardo dal taccuino su cui sta appuntando alcune note nella sua grafia fitta e inintelligibile.
“Ansiamo, sai benissimo di essere un privilegiato.”
Saïx sarà riuscito a farsi apprezzare dal pubblico con le proprie forze, ma anche un cieco capirebbe che nel caso di Vexen è in atto sin dal primo capitolo una campagna propagandistica con i fiocchi, un vero e proprio complotto mediatico da parte delle diaboliche Registe per far scintillare il loro beniamino più di qualsiasi altro personaggio sotto le luci della ribalta. Vexen è il Tyrion Lannister di questa storia: le Registe vogliono farcelo amare a tutti i costi, e ce lo propinano a forza e con roboanti squilli di fanfare.
“Se essere privilegiati significa rischiare la vita una pagina sì e l’altra pure… “
“Come se non lo sapessi che alla fine tanto ti salvi sempre.”
“Sì, ma a che prezzo?”
 Ha persino il coraggio di lamentarsi, sicuro com’è della sua imbattibilità. È proprio vero che chi ha tutto finisce per non accontentarsi mai e volere sempre di più.
“Sarai anche il cocco delle Registe, ma qui le domande le faccio io” meglio accelerare sull’intervista e farla finita il prima possibile con questa farsa. “Dunque… ne Ramingo e lo Stregone godi di grande popolarità, ma lo stesso non si può dire del fandom di Kingdom Hearts. Qualche commento in proposito?”
Con la mano compie un gesto stizzoso, come a voler scacciare una mosca fastidiosa: “Il fan medio di Kingdom Hearts ama storie melense, dialoghi diabetici ed equivoche storie d’amore tra personaggi con le facce… com’è che dicono i ragazzini di oggi? Ah sì, pucciose.”
Sembra che gli vada di traverso un cucchiaio di aceto mentre pronuncia quella parola.
“È chiaro che non è un pubblico idoneo ad apprezzare contenuti più profondi. Tanto è vero che si lascia abbindolare da quelle storie assurde di viaggi nel tempo e cuori che trasmigrano di corpo con la frequenza con cui una persona normale si cambia le mutande.”
“Eppure sembra che in Kingdom Hearts III ci sia stata un’inversione di tendenza, almeno per quel che riguarda il tuo ruolo.”
Puntuale come un orologio, ecco tornare il sorrisetto infido.
“Semplicemente, Nomura si è accorto di essersi legato da solo mani e piedi con la sua trama caotica, e gli serviva una persona seria per sbrogliare la matassa. Tutti quei ragazzini buoni solo a brandire a caso chiavi giganti, e poi chi è dovuto entrare in scena per dare un contributo concreto alla storia e salvare la situazione? Senza di me sarebbero ancora tutti a domandarsi dove trovare una Replica.”
Ad essere sinceri, ho il forte sospetto che Nomura abbia ricevuto minacce in vero e proprio stile mafioso da due certe Registe di mia conoscenza, perché altrimenti non mi spiego come gli sia saltato in mente di dare il ruolo eroico di antagonista redento a uno che fino a cinque secondi prima veniva usato nelle fanfiction come maniaco di turno e incarnazione di tutti i vizi più riprovevoli dell’universo. Decido però di tenere per me queste considerazioni, perché vorrei davvero che questa odiosa intervista finisse il prima possibile.
“E dei fan che ti vorrebbero vedere in una relazione romantica con Marluxia cosa ne pensi?”
“Due parole: fatevi curare.”
“Incantevole come al solito. E invece cosa vorresti dire ai lettori riguardo il tuo lavoro con le Registe?”
“Le Registe sono diverse dal pubblico medio. Sanno guardare più in profondità. Tuttavia… “ un’improvvisa esitazione si infila nella sua voce, e per la prima volta dall’inizio dell’intervista il suo manto di sicumera sembra afflosciarsi, lasciar trapelare uno spiraglio di incertezza. Le mani dalle dita affusolate (una delle Registe mi chiede sempre di aggiungere il particolare delle dita affusolate quando narro di Vexen, ora sapete a quali bassezze devo prestarmi per mantenere questo mio precario posto di lavoro), dicevo, le sue mani richiudono il taccuino in un gesto automatico, rimanendo qualche istante a giocherellare con la penna.
“A volte è molto faticoso. Devo interpretare scene… impegnative. A livello emotivo, soprattutto.”
“Dunque il grande scienziato non è all’altezza del compito?”
Il taccuino sbatte sul tavolo con uno schiocco secco, facendo rotolare la penna sul pavimento.
La crepa di incertezza si è richiusa.
“Io sono sempre all’altezza del compito, Narratore. E credo di averti concesso fin troppo tempo stasera.”
Non credevo che sarebbe mai avvenuto, ma per la prima volta io e lui concordiamo totalmente su qualcosa.
  
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