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Autore: BeautyLovegood    26/01/2020    3 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUATTRO ANNI DOPO

 

Londra era completamente invasa dalla pioggia e la cosa non piaceva per niente a Magic.

- Voglio andare al parco!- si lamentò con Aziraphale durante la colazione.

- Mi dispiace, Magic, ma oggi non è proprio giornata per stare all’aperto.- disse lui dispiaciuto e Magic mise il broncio. Crowley la imitò mentre le accarezzava la guancia.

- Su, tesoro, non fare così.

- Volevo vedere i fiori!- protestò Magic triste.

- Potrai farlo anche stando in casa.

- Noi non abbiamo fiori in casa, Papà Cro! Abbiamo solo le tue piante!- disse Magic confusa, ma Crowley le sorrise, la prese in braccio e la portò nella stanza delle piante, che iniziarono a tremare appena videro il loro padrone.

- Come sai bene, amore, solo Papà Crowley può toccare queste piante impertinenti.

- Perché urli sempre con loro?- chiese Magic.

- È l’unico modo per farle crescere bene. Non sempre si può ottenere quello che si vuole con le maniere buone. Comunque, quali fiori ti piacerebbe vedere in questa stanza?

- Rose! Tante rose colorate!

- Allora, se ne vuoi tante, dobbiamo darci da fare.

Crowley rimise Magic a terra e schioccò le dita per far apparire una vaso rettangolare e di grandezza media, un sacco pieno di terra, un rastrello, una paletta, una cazzuola, delle forbici da giardino, due paia di guanti e un sacchetto pieno di semi di rose. Magic spalancò gli occhi meravigliata.

- Facciamo le rose insieme?

- Sì, principessina, in un certo senso.

- Prima, però, devi finire la colazione, lavarti i denti e vestirti.- intervenne Aziraphale sulla soglia della porta. Crowley lasciò andare la figlia con il compagno e poi si rivolse alle piante.

- Allora, signorine, oggi insegnerò una cosa nuova a mia figlia. Fatemi fare brutta figura e ve la farò pagare cara! Sono stato chiaro?- le minacciò mentre le bagnava.

Magic tornò pulita e vestita. Aziraphale le aveva raccolto i capelli in una coda in modo che non le dessero fastidio durante la sua prima esperienza di giardinaggio.

- Sono pronta, Papà Cro!- disse emozionata.

- Molto bene, Magic Crowley-Fell. Infilati i guanti e ascolta bene il tuo bellissimo papà demone!

Magic obbedì a suo padre, poi lo guardò aprire delicatamente il sacco di terra.

- Prendi un po’ di terra e mettila dentro il vaso.- disse Crowley porgendo la paletta alla piccola. Lei lavorò in silenzio e concentrata.

- Posso mettere un po’ di musica? Ho letto che le piante l'apprezzano.- intervenne Aziraphale a voce bassa.

- Grazie, angelo, ma la musica rende le mie piante delle pappemolle. Perciò, meglio rimanere in silenzio.- disse Crowley. Magic riempì il vaso fino a metà, poi Crowley le diede cinque semi a caso. Lei li posò delicatamente sulla terra come se fossero fatti di cristallo, poi Crowley le fece segno di coprirli con altra terra, fino ai bordi del vaso.

- E ora sistemala per bene.- disse e passò il rastrello a Magic, che accarezzò la terra come se pettinasse una delle sue bambole.

- Ultimo, ma non meno importante, bagnala, ma non esagerare.

Crowley schioccò le dita e apparve una brocca di vetro piena d’acqua ai piedi di Magic, che la prese in mano con delicatezza e verso un po’ acqua fresca sulla terra.

- Brava la nostra bella giardiniera.- disse Aziraphale sorridente.

- Ora le rose sbocceranno, Papà Cro?- chiese Magic emozionata.

- Ogni cosa ha il suo tempo, tesoro. Se vorrai vederle sbocciare il prima possibile, dovrai bagnarle ogni giorno. Ti farò sapere io quando dovrai farlo, va bene?- disse Crowley mentre faceva sparire tutta l’attrezzatura da giardinaggio.

- Sì, va bene!- disse Magic e si tolse i guanti per andare in bagno a lavarsi le mani.

- Sono molto fiero di te, Crowley. Le hai insegnato a fare una cosa con le sue mani senza batterle.- disse Aziraphale e baciò il rosso compagno sulla guancia.

- Non uso mai i miei poteri quando si tratta delle mie piante. Si monterebbero la testa, anche se non ce l’hanno.- commentò il demone lanciando uno sguardo duro alle piante tremanti.

 

UNA SETTIMANA DOPO

 

Aziraphale aveva appena messo a letto Magic. Voleva aspettare la mezzanotte per festeggiare subito il suo quinto compleanno, ma era crollata mentre il suo papà angelo le cantava Hallelujah. Dopo averle dato un bacio sulla fronte e averle rimboccato le coperte, Aziraphale raggiunse Crowley nel suo studio, dove stava dipingendo un piccolo castello di legno.

- Che cosa stai facendo, amore?- gli chiese a voce bassa per non deconcentrarlo.

- Sto finendo il regalo per il compleanno di nostra figlia.- rispose Crowley senza togliere gli occhi dal suo lavoro.

- Anche io le ho preparato un regalo con le mie mani.

- Interessante, angelo, ma devo finire prima che Magic si svegli, perciò fammi un favore: dammi un bacio e poi vai a letto a leggere un libro o a dormire.

- Veramente sarebbero due favori.- sussurrò Aziraphale. Crowley gli lanciò un’occhiataccia, ma ricevette comunque un bacio amorevole.

- Buon lavoro, caro.

Alle sette di mattina, Crowley finì di dipingere il castello, lo posò sopra il vaso di rose di Magic, agitò delicatamente le mani e raggiunse il biondo compagno in camera loro. Stava dormendo con il libro aperto appoggiato sul petto. Il demone glielo tolse dalle mani e si sdraiò vicino a lui per riposarsi un po'. Riaprì gli occhi un'ora dopo e svegliò Aziraphale con un bacio.

- Buongiorno, bello addormentato.

- Buongiorno a te, Geppetto. È tutto pronto?

- Sì, Magic passerà un altro piacevole compleanno.

La piccola raggiunse da sola i suoi papà in cucina. Aziraphale stava versando un po’ sciroppo d’acero sui pancake e Crowley stava bevendo il suo caffè.

- Buongiorno, bellissima festeggiata!- esclamò appena si accorse di sua figlia e la prese in braccio per darle un grosso bacio sulla guancia. Le fece anche una lunga pernacchia sul collo per farla ridere.

- Buon compleanno, principessina!- disse Aziraphale quando Crowley gli permise di baciare Magic.

- Grazie, Papà Cro. Grazie, Papà Azi.- disse lei con voce ancora un po’ assonnata.

- Scommetto che non vedi l’ora di goderti la festa che abbiamo organizzato al parco con tutti i tuoi compagni dell’asilo, vero?- chiese l’angelo mentre serviva alla piccola un pancake tagliato a quadretti.

- Sì, molto.

- Prima, però, Papà Azi ed io vorremmo darti i nostri regali.

Magic spalancò gli occhi, completamente sveglia.

- Dove sono? Dove sono?- chiese guardandosi intorno.

- Non c’è fretta, amore. Prima finisci con calma la colazione.- disse Aziraphale. Magic sbuffò e mangiò il suo pancake. Crowley controllava che non s’ingozzasse neanche con la sua tazza di latte caldo.

- Ho finito.- disse mostrando il piatto e la tazza vuoti. Crowley sorrise, bendò Magic con un lungo fazzoletto nero e la prese per mano insieme ad Aziraphale.

- Andiamo a vedere i tuoi regali.

I tre si diressero nella stanza delle piante. Crowley si posizionò dietro Magic, s’inginocchiò per essere alla sua altezza e poi le tolse il fazzoletto dagli occhi.

Magic non credeva ai suoi occhi: non solo le rose che aveva piantato erano sbocciate. I petali brillavano come se fossero pietre preziose, soprattutto quella in mezzo, la più grande, rossa e splendente come un rubino. E dietro la rosa bianca c’era il piccolo castello di legno.

- Papà Cro… sono bellissime!

- Il merito è solo tuo, amore mio. Le hai coltivate tu stessa.- disse Crowley abbracciando da dietro sua figlia e la baciò di nuovo sulla guancia.

- Anche il castello è bellissimo! È come quello della Bella e la Bestia!- aggiunse Magic emozionata.

- Lo so. Che razza di padre sarei se non conoscessi i gusti di mia figlia?

Magic si girò per abbracciare forte il suo papà demone e gli ricoprì entrambe le guance di baci.

- Grazie, Papà Cro!

Poi si staccò per guardare da vicino le sue rose.

- Posso bagnare un po’ la terra?

- Certo, tesoro, ma stai attenta a non toccare le foglie e i petali, potrebbero rovinarsi.- disse Crowley e fece apparire un bicchiere pieno d’acqua fresca. Lei fece come il demone le aveva detto di fare. Stava per sfiorare la rosa rossa, ma poi preferì lasciarla stare per paura di rovinarla.

- Dov’è il tuo regalo, Papà Azi?- chiese al suo papà angelo.

- È in camera tua.

I due si presero per mano e andarono in camera insieme. Sul tavolino di Magic c’era un regalo quadrato e sottile impacchettato con carta verde e un fiocco rosso. La bambina lo aprì e trovò un quadernino fatto a mano pieno di disegni fatti a matita.

- L’ho fatto con le mie mani, tesoro. Ho disegnato personalmente tutte le tue cose preferite.- spiegò Aziraphale mentre Crowley teneva un braccio intorno alle sue spalle. Magic trovò tra le pagine del quadernino il disegno del Piccolo Principe con la volpe, un unicorno, un’anatra, un cono gelato, un mazzo di fiori, gli occhiali di Crowley, il papillon di Aziraphale, una bandiera inglese, una ballerina in tutù, un cane, un gatto ecc.

- Grazie, Papà Azi! Stasera li coloro tutti!- disse mentre abbracciava il suo papà angelo.

- Sei sicura, tesoro? Sarai molto stanca dopo la tua festa!

- E invece no!

 

*

 

Quando anche l’ultimo bambino uscì con i suoi genitori dalla libreria, Aziraphale e Crowley risero a voce bassa alla vista della loro bambina addormentata sul divano della stanzetta privata.

- La signorina Sempre Sveglia.- commentò Crowley mentre la prendeva in braccio. Appena tornarono tutti e tre a casa, Magic si svegliò di colpo.

- Papà Cro… voglio vedere le rose, per favore…

Crowley la portò nella stanza delle piante. Le rose splendevano ancora, ma Magic batté con fatica le mani per bagnare un po’ il terreno.

- Buonanotte, rose.- disse e chiuse di nuovo gli occhi.

- Sono così fiero di nostra figlia. Sta già diventando una signorina responsabile.- disse Aziraphale a voce bassa.

- Anche io lo sono, ma è ancora la nostra bambina. Non deve avere fretta di crescere.- commentò Crowley e portò Magic in camera sua per metterla a letto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non sono esperta di botanica, spero di non aver scritto cavolate in questo capitolo, ma lo "dovevo" a Crowley! XD

  
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