Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Ricorda la storia  |       
Autore: Feisty Pants    30/01/2020    1 recensioni
Elsa e Anna sono due sorelle comuni che, ormai autonome e adulte, condividono lo stesso appartamento, le stesse passioni e lo stesso passato burrascoso dovuto alla morte dei propri genitori. Elsa, pacata e tranquilla, è una promettente dottoressa mentre Anna, agitata e speranzosa, custodisce il sogno di poter utilizzare le sue competenze musicali per creare un lavoro più dignitoso. Il passato che cercano di nascondere, però, irromperà di nuovo nelle loro vite mostrandone imbrogli e segreti ai quali entrambe cercheranno di dare risposte e soluzioni.
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PROLOGO
“Buongiorno sorellina, sei già intenta a studiare?” domanda una ragazza dai capelli rossi irrompendo in cucina sbadigliando e cominciando a prepararsi un caffè.

“Maledetto il giorno in cui decisi di studiare medicina” risponde l’altra intrecciando le dita tra i setosi capelli biondi e spingendosi la nuca verso il foglio, come a voler imprimere meglio i concetti nella propria mente.

“Almeno sei riuscita a diventare dottoressa!” afferma la più piccola sedendosi al tavolo pronta ad assaporarsi una calda tazza di caffè bollente e cingendone i bordi tra le mani per scaldarsi dal freddo inverno.

“Hai dimenticato il dottorato, il tirocinio, la specializzazione, il master e chi più ne ha più ne metta?” commenta la maggiore alzando il volto per stiracchiarsi il collo e specchiando i propri occhi in quelli azzurri della sorella.

“D’accordo Elsa, hai vinto tu” si arrende la più piccola sconvolta da tutte quelle indicazioni, afferrando un biscotto ed immergendolo nella bevanda.

“Che cosa fai oggi?” domanda poi Elsa rubando la busta di dolci dalle mani della sorella.

“Devo dare delle lezioni di pianoforte in Conservatorio” sbuffa la più piccola riappropriandosi dei biscotti al cioccolato per terminare la colazione.

“Anna, dai stai serena…prima o poi troverai un lavoro con cui potrai esprimerti al meglio” la consola la più grande notando la smorfia e la tristezza sul volto dell’amata sorellina.

“Sì, vedremo…intanto smettila di mangiarmi i biscotti! Lo sai che sono i miei preferiti!” si lamenta Anna guardandola torva in volto per cambiare argomento e iniziando un banale litigio tra sorelle.

“Lo sai che amo anche io il cioccolato!” si lamenta Elsa giocherellando con la biro tra le proprie dita della mano sinistra.

“Ok, allora prima di tornare a casa stasera vado a fare la spesa. Serve altro oltre ai biscotti?” chiede poi Anna alzandosi in piedi, sistemando la tazza nella lavastoviglie e dirigendosi verso la propria camera.

“Sì, l’ammorbidente e dei funghi” urla Elsa per farsi sentire meglio, riportando la testa tra i libri.

“Dei funghi?!” chiede Anna schifata tornando indietro e facendo capolino sulla porta della cucina.

“Sì, dai facciamo un risotto!” le risponde la maggiore propositiva ricevendo l’occhiataccia della sorella minore già a conoscenza dei tentativi culinari della parente.

“Ah Anna…vorrei anche delle fragole, con panna!” aggiunge Elsa con tono scherzoso alludendo alla citazione di un cartone che vedevano sempre quando erano piccole.

Anna si limita a sorridere e, dopo aver guardato amorevolmente la persona più importante della sua vita, ritorna in camera per prepararsi in vista della giornata.

Elsa e Anna erano due sorelle magnifiche, forgiate e temprate nel corpo e nello spirito grazie a un passato burrascoso. Elsa, di ormai 27 anni, era alta, bionda con dei meravigliosi occhi celesti ed aveva appena conseguito la laurea in medicina. Determinata e dotata di un’intelligenza geniale, era già pronta ad intraprendere altri esami, tirocini e dottorati per poter accrescere la propria carriera.

Anna, invece, musicista nell’anima, si era laureata al conservatorio con il massimo dei voti e, appena ventiquattrenne, aveva già ottenuto un lavoro come insegnante di primo strumento a diversi ragazzi del conservatorio.

Elsa e Anna, due donne ormai formate, mature e responsabili capaci di gestire autonomamente la propria vita e camminare insieme giorno dopo giorno.

La loro vita cambiò radicalmente quando, all’età di 18 e 15 anni, i genitori persero la vita in un incidente stradale ed Elsa, vista la ricca eredità genitoriale e la possibilità di mantenersi grazie a qualche lavoro saltuario, decise di trasferirsi con la sorella in un piccolo appartamento per ricominciare da capo la propria esistenza.

La morte dei genitori le legò molto ma, nonostante il loro meraviglioso carattere e la loro forza, non era sempre semplice accettare i momenti in cui i ricordi bussavano alla porta riportando un’ondata di dolore capace di permeare nelle ossa e trafiggendo i loro cuori.

Anna camminava lungo le vie della sua cittadina con le cuffie nelle orecchie ascoltando ed analizzando i brani che avrebbe insegnato quel giorno. La musica era la sua vita. La musica era la sua essenza, la sua migliore amica e la sua più importante alleata capace di allontanare da lei la negatività e il dolore. Oltre a un ottimo metodo di studio, Anna possedeva il dono di avere l’orecchio assoluto, motivo per cui si laureò velocemente al conservatorio e ne ricevette anche la cattedra.

“Ciao Annie!” annuncia una voce alle sue spalle.

“Alice! Eccoti!” risponde Anna felice togliendosi le cuffie ed abbracciando la cara amica.

“Vai in Conservatorio?” domanda l’amica dai capelli biondi e gli occhi verdi prendendo il suo stesso passo.

“Sì, mi aspettano i due allievi più noiosi e lazzaroni!” si lamenta Anna ancora svogliata all’idea di quella lunga giornata chiusa in un’aula a bacchettare studenti.

“Ma di cosa ti lamenti? Hai una laurea, un buon lavoro, un ottimo stipendio! Insomma, ti manca solo un uomo!” afferma l’amica ricevendosi l’occhiataccia dell’altra.

“Vorrei un lavoro migliore, uno che possa avere a che fare con la vera educazione musicale capisci? Io non sono fatta per stare seduta e insegnare la tecnica strumentale, la mia vita è fatta di esperimenti, innovazioni con l’intento di aiutare gli altri a capire che la musica può diventare la vera essenza della vita!” fantastica la rossa sgranando gli occhi celesti e sognando il suo ipotetico lavoro.

“Sì…d’accordo, te e i tuoi momenti filosofici…ormai li conosco. Senti, domani sera vieni in un bar con me? Fanno una serata country!” propone Alice dopo aver guardato in modo strano l’altra a causa delle sue congetture.

“Va bene ci sto! Amo la musica country!” risponde Anna estasiata per poi salutare l’amica ed entrare nel Conservatorio per dare il via alla sua lunga giornata stressante.

La sera…

“Eccoti, ma dove eri finita?” domanda Elsa preoccupata guardando l’orologio posto sopra il frigorifero.

“Scusami, giornata pesante e supermercato affollato!” risponde Anna abbandonando la borsa sul pavimento e correndo in bagno a struccarsi. La giovane, infatti, odiava rendersi elegante per il lavoro e il leggero filo di matita nera le appesantiva gli occhi per colpa della scarsa abitudine.

“Ok, niente risotto…pizza?” propone Elsa cercando di tirare su di morale l’altra che appare piuttosto distrutta.

“Buona idea” acconsente Anna illuminandosi all’idea di potersi gustare uno dei suoi piatti preferiti, senza dover cucinare e di conseguenza pulire la cucina.

La serata, quindi, trascorre serenamente con le due sorelle sul divano intente a gustarsi birra, pizza, un buon film e condividendo riflessioni sugli studenti svogliati del conservatorio alternate da diverse risate sui temi più disparati.

La giornata giunge al termine velocemente e per Anna non è difficile cadere nelle braccia di Morfeo, soprattutto vista la fatica e il nervosismo che aveva masticato nel corso dell’attività lavorativa.

Quella notte, però, la sua mente si agita e gli incubi irrompono in lei. Il sogno è sempre lo stesso: uno schianto, una luce accecante, pianti, urla, grida, litigi e tanta disperazione.

“Anna, Anna svegliati è tutto ok!” sono queste le parole di Elsa che, accortasi delle convulsioni notturne della sorella, accorre velocemente al suo letto e la desta con tranquillità.

Anna apre gli occhi e boccheggia, guardandosi intorno per comprendere dove si trovi. La giovane si alza lentamente asciugandosi le guance che avverte bollenti e bagnate dalle lacrime versate inconsciamente.

“È finito, è finito” la consola Elsa abbracciandola e accarezzandole i capelli sudati, per poi porgerle una pastiglia e un bicchier d’acqua.

“No Elsa, lo sai che non finiranno mai” risponde Anna con tranquillità accettando la medicina, ormai abituata a quelle notti ricche di incubi che, nonostante gli psicofarmaci assunti, non volevano allontanarsi da lei.  

NDA:
Lo so, lo so avevo detto che probabilmente per un po' non mi sarei fatta più sentire, ma come si fa a sparire quando si ha una lettrice e un'amica come Ivy01 con cui condividere storie e drammi in grado da rilassarci e mostrarci una realtà alternativa a quella che viviamo?
In realtà questa è una storia che avevo in testa da tempo, con Anna ed Elsa nel nostro mondo come due normalissime sorelle legate da un passato oscuro. Non so ancora bene quando riuscirò ad aggiornare, se con costanza o a singhiozzi, anche perché devo sviluppare ancora tutte le idee che ho in testa. Intanto eccovi il prologo...
Buona lettura a tutti e un bacio a te Ivi
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Feisty Pants