Goku e Vegeta sono entrambi soldati.
Due uomini che hanno
affrontato la guerra, ma che
Dedicata ad Esmeralda Pendragon che
mi aveva richiesto una
Goku/Vegeta.
Scritta per
#12DAYSAFTERCHRISTMAS2019EDITION.
Fandom: Dragon Ball
Personaggi: Goku/Vegeta
Prompt: 30 Dic: Personaggio X
è stato esposto ad un gas
letale (o qualcosa di simile); viene salvato appena in tempo da
personaggio Y.
Personaggio X, dopo un periodo di ripresa, sembra star bene, ma in
realtà, il
gas ha lasciato dei segni che cominceranno a manifestarsi nel tempo.
Decidere
quali sono e come farà personaggio Y ad aiutare personaggio
X far fronte ad
essi.
Gas nervino
Goku sospirò, sedendosi
sulla poltrona. Indossava un pigiama
verde-acqua, che faceva contrasto con la divisa mimetica che indossava
in
diverse foto nella casa.
“Cos’ha detto il
dottore?” chiese. Guardando Vegeta, di
fronte a lui, su un divanetto.
Vegeta incassò il capo tra
le spalle. “Umphf” borbottò,
fissando il tavolinetto che li separava.
“Sto morendo?”
domandò Goku, cercando lo sguardo del
compagno.
L’altro negò con
il capo. “Tutto questo è colpa mia”
ringhiò. Le sue iridi color ossidiana erano liquide.
Son gemette: “Non
capisco…”.
Vegeta si passò la mano
sul volto, delle gocce di sudore gli
scendevano lungo la fronte spaziosa.
“Ti ricordi quando ti hanno
quasi ucciso con il gas?”
domandò roco.
Goku rabbrividì.
< … Il gas
nervino…. Dannata guerra > rifletté,
mordendosi l’interno della guancia.
“Come faccio a
dimenticarlo. Mi sono appena ripreso. Tu
dovresti saperlo…
Non sei stato proprio tu a prenderti
cura di me?” domandò.
Vegeta alzò lo sguardo,
abbassando la mano e gli sfiorò il
ginocchio.
“Sì…”
esalò.
Goku si alzò e si
andò a sedere accanto a lui, Vegeta
s’irrigidì mentre l’altro lo abbracciava.
“Beh, ti devo ringraziare.
Se non fosse stato per te, sarei
morto allora” gli sussurrò Goku, chiudendo gli
occhi.
Vegeta si mosse lentamente,
abbracciandolo. Lo cullò contro
di sé, lentamente, tentando impacciato a fare dei movimenti
gentili.
“Quando ti ho somministrato
l’antidoto, non sono stato
abbastanza veloce” ammise con voce roca.
Goku lo guardò in viso,
con un occhio socchiuso e l’altro
spalancato.
“Si può sapere
cosa stai cercando di dirmi? Io ci vedo, i
miei problemi non sono legati a quello” borbottò.
< Ricordo come ieri il
bruciore insopportabile. Mi
sembrava che le palle degli occhi sarebbero esplose. Che mi sarei
sciolto, la
mia pelle sembrava un liquame.
Pensavo che avrebbero trovato un
corpo squagliato, con le
orbite cave e gli occhi spappolati nel sangue >
pensò, rabbrividendo.
Vegeta lo guardò con aria
seria.
“Non c’entrano
gli occhi. Il gas ti ha danneggiato il cuore.
Ci vorrebbe un trapianto” gli svelò,
accarezzandogli la guancia.
Goku ingoiò un gemito.
“… Non abbiamo
tutti questi soldi e le file sono
chilometriche per avere gli organi” sussurrò,
massaggiandosi le spalle.
Vegeta gli fece voltare la testa e
gli posò la fronte contro
la sua.
“Io voglio affrontarla con
te. Possiamo trasferirci
all’estero. Forse lì…”
propose.
Goku gli posò un bacio
delicato sulle labbra, guardandolo
l’altro rabbrividire.
“Hai detto che non stavo
morendo. Invece mi sembra di sì”
sussurrò flebilmente.
Vegeta, recuperando una coperta da
sopra il divano, ve lo
avvolse. “Risolveremo” promise.
Goku si scostò da lui.
“Per rimanere collegato
tutta la vita ad un macchinario che
al primo sbalzo di corrente o malfunzionamento mi
ucciderà” gemette,
adombrandosi.
Vegeta gli accarezzò le
spalle.
Dicendogli con decisione:
“Non permetterò che accada. Mi
occuperò di te, sempre”. Lo sentì
sospirare. “Fidati di me. Mi sto già mettendo
d’accordo con un’associazione per i reduci di
guerra”.
< Reduci, scarti, disadattati.
Sembriamo giovani, ma
dentro siamo questo. Il peggior male che si insidia dentro di noi
è proprio
l’aver vissuto la battaglia > pensò Goku.
“Mi fido sempre di
te” sussurrò.