Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: VenoM_S    08/02/2020    0 recensioni
Tre bambini si ritrovano nella sala da tè di un grande palazzo per passare un po' di tempo insieme. Sarebbe tutto normale, se non fosse che i tre sono la personificazione delle stagioni.
Genere: Fantasy, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia partecipa al COW-T di "Lande di Fandom"
Settimana: prima
Missione: M2
Prompt: Pioggia, Sereno, Neve
N° parole: 1533
 
----------------------------------

Era un pomeriggio tranquillo nel Palazzo delle Stagioni, uno di quelli perfetti per prendere il tè. Ed era proprio per questo che i quei tre si erano dati appuntamento nella piccola sala rotonda con il tavolo basso e largo, ricoperto di tazzine, teiere, biscotti di ogni forma e dimensione, spezie e aromi da infondere nell’acqua bollente.
Non era così raro che si incontrassero, dopotutto erano gli unici ad abitare in quel luogo, ma spesso e volentieri passavano le giornate nei loro rispettivi piani, circondati da ambienti fatti su misura per loro. Quella sala da tè invece era un luogo perfettamente neutrale, arredato in maniera decisamente pomposa: alti muri color crema facevano da cornice a due grossi specchi rettangolari, posti ai due lati della stanza per farla sembrare più grande; la parete opposta all’ingresso era occupata da una finestra imponente che mostrava il grande giardino esterno, sulla quale ricadeva una pesante tenda color oro ricca di ricami scuri. Al centro si trovava il tavolo da tè, mentre su tutti i lati si allungavano morbidi divanetti colmi di cuscini, su ognuno dei quali era puntata una lampada.

«Certo che avrebbero potuto scegliere qualcosa di meno noioso!» esclamò il ragazzino entrando.

O almeno era quello che sembrava. Dall’aspetto chiunque avrebbe potuto scambiarlo per un giovinetto di circa dodici anni, ma Hare era vecchio forse quanto il Tempo stesso. Aveva un corpo apparentemente esile ma tonico, la pelle ambrata da un’abbronzatura eterna, corti capelli biondi che splendevano come il sole estivo e grandi occhi dello stesso blu del cielo limpido. Teneva le mani nelle tasche dei suoi jeans corti, mentre le maniche della variopinta camicia azzurra con stampe di palme e fenicotteri erano arrotolate fin sopra i gomiti. In viso aveva stampato un perenne sorriso scanzonato, e sembrava che nulla al mondo potesse intaccare la sua serenità d’animo mentre trotterellava scalzo per la stanza e cercava di aprire le tende il più possibile per accogliere la luce del sole.

«A me non dispiace, sembra caldo e accogliente, e a me piace il caldo» gli rispose una voce flebile alle sue spalle, seguita da un forte starnuto. Yuki all’apparenza era di un paio d’anni più piccolo, e tutto di lui ricordava l’intenso freddo invernale: sia la pelle che i capelli erano di un bianco candido, e questi ultimi erano perennemente scompigliati e portati davanti al viso, con le punte che assumevano sfumature azzurrine che li facevano sembrare ghiacciati. Gli occhi nerissimi erano spesso coperti da un ciuffo ribelle di capelli, e guardavano il mondo svogliati e sonnolenti come le mattine di dicembre, quando il Continente veniva ricoperto da una spessa coltre di neve che attutiva i suoni e spingeva le persone a restare sotto le coperte fino a tardi. Aveva sempre addosso abiti pesanti come se soffrisse perennemente il freddo, e quel pomeriggio non aveva fatto eccezioni imbacuccato com’era in una grossa sciarpa viola scuro che si portava fin sul naso e stretto in un lungo cappotto di lana.

«Non so davvero come fai a stare conciato in quel modo Yuki!» lo apostrofò Hare mentre saltellava sui cuscini di uno dei divanetti.
«Ed io non so come fai tu ad essere così attivo, dovresti risparmiare le tue energi…iiih…iiih...iiietciù!»
«Smettetela voi due, Hare scendi da quel divano e vieni a sederti con noi, prendiamoci una tazza di tè»

Ame era probabilmente il più posato dei tre, probabilmente perché rappresentava una stagione di passaggio, come Hana che in quel momento era assente perché impegnato nel suo turno sul Continente.
Appariva della stessa età di Hare, ma a differenza sua aveva la pelle di uno strano grigio su cui sembravano muoversi perennemente ombre più scure, come nuvole cariche di pioggia, ed in effetti guardandolo attentamente per qualche minuto si poteva scorgere qui e là un bagliore sotto la sua pelle ad indicare un lampo. Portava i capelli più lunghi degli altri due, di mille sfumature d’arancio e rosso come le foglie cadenti degli alberi, raccolti morbidamente in un bun alto. Gli occhi verdi incorniciavano perfettamente il viso, e solitamente il suo abbigliamento consisteva in un impermeabile colorato, un maglioncino abbinato nascosto in parte da una salopette di jeans chiara e due ingombranti stivali di gomma. Sembrava sempre appena uscito da un temporale.
I tre si sedettero attorno al tavolo ed iniziarono a scegliere i dolci da accompagnare alle bevande. Ame e Yuki si versarono l’acqua ben calda ed il secondo circondò subito la sua tazza con le mani per scaldarle, mentre Hare decise di prendere un bel tè ghiacciato, accompagnandolo con una fetta di torta alle mele.

«Secondo voi come se la sta passando Hana? Ormai dovrebbe aver sciolto tutta la neve portata da Yuki, anche se deve essere stata una bella fatica. Ti eri dato parecchio da fare eh?» Hare pungolava il braccio di Yuki mentre parlava, con un largo sorriso stampato in faccia, mentre l’altro roteava gli occhi avvicinando il viso alla tazza bollente.
«Eddai Yuki, non ignorarmi! Ti ho fatto un complimento, fammi un sorriso! Ame, digli qualcosa!»
«Hare, sai che in questo modo non lo scioglierai mai…» Rispose Ame, nascondendosi il viso con la mano per mascherare il sorrisetto che gli era spuntato a quella battuta ben poco originale, mentre un piccolo lampo gli attraversava il dorso della mano. Per tutta risposta Yuki lo guardò storto spostandosi il lungo ciuffo candido dagli occhi.
«Dovremmo fargli un dispetto! Andiamo, sarebbe divertente, pensate alla faccia che farebbe Hana giù nel Continente se per qualche giorno le sue giornate fresche e limpide venissero turbate da una bella nevicata o un temporale con i fiocchi! No, io non posso farlo e lo sapete, io porto il caldo quindi sarebbe controproducente» Hare era praticamente saltato sulla sedia mentre parlava, era incredibile come tutto quello che faceva fosse sempre sopra le righe.
«Non guardare me, io ho appena finito con il Continente per quest’anno e poi Hana mi è simpatico, molto più di te. Sarei più propenso a far nevicare ad agosto» Yuki non lo stava nemmeno guardando, era molto concentrato nell’inzuppare un biscotto al burro nel suo tè.
«Allora tu, Ame. Lo so che da qualche parte c’è un po’ di simpatia dentro quel corpicino nuvoloso, forza!» Hare diede un morso alla torta che aveva in mano e si sporse verso il centro del tavolo, guardando il compagno con occhi imploranti.
Ame sembrava assorto nei suoi pensieri mentre sorseggiava piano il tè caldo, come se stesse prendendo una decisione infinitamente importante. Dopo un po’ alzò lo sguardo verso Hare che ormai si era sporto talmente in avanti sul tavolo per osservarlo che rischiava di cadere, e gli fece un rapido occhiolino prima di alzarsi in piedi e sparire per quelli che sembrarono pochi secondi. Tornò con l’impermeabile zuppo d’acqua, si sedette nuovamente sulla sedia e riprese a sorseggiare il suo tè.

«Lo hai fatto! Lo hai fatto!» disse Hare battendo le mani «adesso dobbiamo dare un’occhiata»
Il biondino si alzò dalla sedia e corse fuori dalla sala da tè, rientrando pochi minuti più tardi con in mano un grosso specchio tondo che posizionò di fronte agli altri due, appoggiandolo all’alto vaso da fiori dorato che si ergeva al centro del tavolo. I tre si misero a guardare i loro riflessi, che pochi istanti dopo iniziarono a tremolare sempre più vistosamente, finché la superficie riflettente si fece opaca per poi mostrare lo scorcio di una foresta davanti la quale si trovava proprio Hana, seduto su una roccia e bagnato fradicio, intento a strizzare con forza il suo maglioncino color lavanda. Sentendosi evidentemente osservato, il ragazzo abbassò lo sguardo probabilmente sulla pozzanghera in cui erano apparsi i suoi compagni.

«Potevi almeno avvisarmi Ame, mi sarei messo un impermeabile, e invece guarda qui! Questo era il mio maglioncino preferito!»
Hare non riuscì a trattenere una risatina
«Non arrabbiarti Hana, l’idea è stata tutta di Hare»
«Zitto Yuki, non sai mai stare al gioco!»
«Sei tu ad avere sempre queste idee antipatiche» disse il ragazzino inzuppando un secondo biscotto nel suo tè.
«Dai Hana, se ti avessi avvisato non sarebbe stato divertente!» intervenne Ame rivolgendo un sorriso dolce al ragazzo dall’altro lato dello specchio «quando toccherà ad Hare avrai la tua rivincita, te lo prometto»
«Sarà meglio, e voglio anche un maglioncino nuovo!»

Hana si alzò, e guardando nella pozzanghera fece una serie di smorfie che fecero scoppiare tutti a ridere, persino Yuki, dopodiché si avviò a passo svelto verso la foresta per continuare a svolgere il suo compito nel Continente. Lo specchio tornò a riflettere teiere, biscotti e dolci, ed i volti dei tre ragazzi ancora sorridenti che finivano il proprio tè. Ormai era quasi scesa la sera quando si alzarono dai loro posti e si avviarono nuovamente verso i diversi piani a loro assegnati, salutandosi nel corridoio che portava alle diverse scalinate.
Ame si avviò lungo il corridoio, dopo aver arruffato un po’ i capelli di Yuki chiedendogli di godersi un po’ di riposo mentre quest’ultimo scendeva una ripida rampa di scale dalla quale saliva un vento gelido. Hare invece salutò gli altri due ridendo e saltando, poi si mise a correre salendo le scale che portavano al suo ambiente perennemente caldo.
Si sarebbero rivisti per prendere di nuovo il tè, questo era sicuro.
-------------------------------------------
 
Ho pensato di utilizzare come nome per i protagonisti la traduzione di una caratteristica delle stagioni che rappresentano: Hana (fiore-primavera), Hare (sereno-estate), Ame (pioggia-autunno), Yuki (neve-inverno)
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: VenoM_S