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Autore: LadyMoon89    14/02/2020    14 recensioni
Bulma and Vegeta: Valentine's Day edition. Questa breve One shot nasce dall'idea di rendere giustizia proprio il giorno di San Valentino ad una delle coppie più belle ed eterne di tutti i tempi.
"Abitava sulla terra da molti anni oramai eppure continuava a sentirsi un estraneo rispetto alle usanze che gli umani perpetuavano ed osservavano religiosamente. Come quella che stava per arrivare: un’insulsa ricorrenza per cui sua moglie Bulma andava matta. Una sorta di festeggiamento per le coppie innamorate in cui era conveniente (obbligatorio) scambiarsi dei doni."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So are you excited about Valentine's Day?
 

 
 


I terrestri avevano delle tradizioni che il Principe dei Saiyan non avrebbe mai compreso in toto.

Abitava sulla terra da molti anni oramai eppure continuava a sentirsi un estraneo rispetto alle usanze che gli umani perpetuavano ed osservavano religiosamente. Come quella che stava per arrivare: un’insulsa ricorrenza per cui sua moglie Bulma andava matta. Una sorta di festeggiamento per le coppie innamorate in cui era conveniente (obbligatorio) scambiarsi dei doni.

Tsk. Cose da femminucce.

Non aveva mai regalato nulla di materiale alla sua donna se non notti di fuoco indimenticabili che erano rimaste ben incise nelle loro menti. Come la loro prima volta avvenuta una sera d’estate di molti anni fa e che sancì l’inizio della loro relazione.

Tuttavia Bulma adorava riempire di regali il marito così Vegeta era costretto a subire le manie della moglie: gli aveva regalato così tante cose che non aveva mai utilizzato. E nonostante tutto la donna continuava imperterrita ad osservare ogni ricorrenza, riempiendo gli armadi di casa di cianfrusaglie inutilizzate.

Vegeta trovava tutto ciò uno spreco.  Eppure, per una volta, voleva stupire la sua donna. Non avrebbe mai accettato nessun compromesso ma per Bulma avrebbe fatto un’eccezione. Lo aveva accolto nella sua casa ed era entrata in punta di piedi nella sua vita fino a diventare la protagonista assoluta dei suoi pensieri.

Era cosciente che l’ombra del vecchio Principe Vegeta si stava lentamente sbiadendo. La nuova vita insieme alla sua famiglia lo aveva trasformando in meglio. Amava sua moglie Bulma e amava suo figlio Trunks. Avrebbe ucciso chiunque avrebbe fatto loro del male. Nessuno doveva sfiorarli. Erano tutta la sua vita e tutto ciò che aveva costruito dopo essere stato risuscitato sulla terra. Rappresentavano la sua seconda possibilità e non l’avrebbe mai sprecata.
 

 
 
Quel giorno di San Valentino arrivò ed il nervosismo di Vegeta aumentò a dismisura. Non era abituato a recarsi nella città dell’Ovest per fare delle “commissioni”. Aveva visto molte pubblicità in tv e si era fatto un’idea di cosa sarebbe piaciuto ricevere alle donne: fiori, cioccolati, profumi, gioielli di ogni tipo. Tutto ciò per cui Bulma avrebbe stravisto. Come minimo dopo il suo sforzo si meritava un’intensa notte di sesso senza sosta alcuna. Sua moglie non si sarebbe sottratta anzi, avrebbe sorretto ed appoggiato la sua causa.

Così quella mattina si recò in centro all’insaputa di Bulma e di quei ficcanaso dei suoi suoceri. Fu difficile per lui trovare i negozi giusti per acquistare i regali. Si innervosiva ogni secondo di più. Ad incidere maggiormente erano le miriadi di coppiette che si sbaciucchiavano in ogni angolo della città.

Dannazione!

Non solo non si capacitava sul da farsi ma quegli insulsi terrestri che amoreggiavano a destra e a manca contribuivano a rendere la sua giornata ancora più negativa. Ci volle uno sforzo immane per non lanciare un Big Bang Attack e sterminare l’intera città. Il pensiero di Bulma lo trattenne dal lasciar perdere l’impresa e tornare a casa a mani vuote.

Dopo un paio di giri (ma che sembrarono essere trascorse intere ore) la fortuna finalmente baciò il Saiyan. Trovò ciò di cui aveva bisogno. Si ricordò persino di pagare il commesso prima di andare via e scappare da quella città piena di sbaciucchiatori ambulanti. Quando Bulma lo avrebbe scoperto sarebbe stata fiera di lui. Tutte quelle volte in cui gli spiegava come comportarsi nella società aveva portato i suoi frutti. Un altro punto a suo favore per sfociare in una lunga notte di sesso.

Volò alla velocità della luce fino alla Capsule Corporation. Nascose i regali ed i fiori nella stanza degli ospiti e ritornò a fare quello che faceva tutti i giorni senza destare nessun sospetto. Il figlio era chiuso in camera a svolgere i compiti e sarebbe stato impegnato per tutto il pomeriggio. Trunks adorava studiare e trascorreva la maggior parte del tempo con la testa china sui libri. Tranne che per il fine settimana poiché quei giorni si allenava insieme al padre. Così aveva stabilito Bulma perché non voleva avere in casa “un altro scimmione selvaggio che pensa solo alla lotta”.

Quella donna gli avrebbe fatto perdere la testa prima o poi!

E proprio la protagonista dei suoi pensieri si trovava ancora nel suo laboratorio e se Vegeta non la conoscesse bene stava per terminare la sua giornata lavorativa. Di sicuro avrebbe fatto un bagno caldo per rilassarsi prima di dedicarsi alla sua famiglia. Non l’aveva ancora incontrata da quella stessa mattina a colazione, dunque non sapeva se era arrabbiata con lui per non aver trascorso la giornata insieme.

Si sarebbe fatto perdonare.

Si intrattenne nella camera gravitazionale per un altro paio di minuti. Era nervoso per quanto stava per succedere, essendo la prima volta in cui organizzava una sorpresa per la sua Bulma. Il vecchio Vegeta avrebbe provato ribrezzo all’idea di regalare un dono ad un altro essere. Piuttosto avrebbe preferito uccidere innocenti che prestarsi a simili sciocchezze. Ma di quel Vegeta non vi era più traccia. La sua donna lo aveva cambiato, donandogli il suo amore ed un figlio di cui andava fiero.

Si asciugò il sudore della fronte con il dorso del braccio. Gli allenamenti per quel giorno potevano bastare. Si recò nella camera degli ospiti per fare una doccia veloce e recuperare i regali che aveva preso alla moglie a causa di quella stupida festa.

Tsk.

Il Principe dei Saiyan sbuffava mentre si recava in camera da letto dove avrebbe trovato Bulma. Non osava immaginare le urla di eccitazione che avrebbe emesso la donna per la sorpresa di ricevere il primo regalo da parte sua. Indugiò qualche minuto dietro la porta della camera. Poteva scappare e fingere di non ricordare la ricorrenza e continuare ad essere il solito marito burbero e scontroso. Ma il pensiero di Bulma, la sua Bulma, con gli occhi grandi pieni di felicità lo fece desistere dal mandare all’aria la sorpresa.

«Maledizione!» borbottò, prima di aprire la porta della camera e richiuderla alle sue spalle.

Il danno era fatto. Aveva scelto di portare avanti l’impresa. La loro camera da letto era in ordine e la porta del bagno era socchiusa da cui proveniva la voce di Bulma che canticchiava una canzone. Non era per nulla intonata e ciò lo fece sorridere impercettibilmente e smorzare leggermente la tensione. Rimase impalato vicino l’ingresso della camera con in mano un bouquet di rose rosse, una confezione di cioccolatini a forma di cuore ed una scatola contenente il regalo, una collana d’oro con un ciondolo anche esso a forma di cuore. Si sentiva uno stupido o magari lo era davvero.

La stanza era impregnata dal profumo della crema idratante con cui Bulma si cospargeva il corpo armonioso e sensuale. Una delle caratteristiche che più adorava di quella donna con i capelli turchini. Era un miscelato di seduzione e sensualità che faceva impazzire il Principe Vegeta e per cui, a causa di ciò, spesso aveva perso la razionalità. Trattenersi quando si aveva una moglie vulcanica, seducente ed eccitante come la sua era difficile. Per giunta il suo l’odore lo aveva sempre attratto come una calamita conducendolo molte volte a lasciar perdere i suoi impegni per assecondare l’istinto di accoppiarsi ed unirsi con lei.

La voce di Bulma diventava sempre più forte man mano si avvicinava all’uscita del bagno adiacente alla camera da letto. Vegeta deglutì pronto per affrontare l’uragano di sua moglie.

La donna uscì dal bagno con una tovaglia avvolta attorno al corpo ed una attorcigliata a mo’ di turbante sulla testa. Sebbene indossava sempre abiti succinti e tacchi vertiginosi, Vegeta la trovò più sexy che mai. La preferiva così: struccata, semplice e, soprattutto, senza vestiti.

Bulma si accorse con la coda dell’occhio della presenza di Vegeta. Era arrabbiata con lui perché non si era fatto vivo per un giorno intero. Desiderava trascorrere un po' di tempo con lui per lasciarsi coccolare dal marito. E invece quello scimmione di un Saiyan si era rinchiuso nella camera gravitazionale, saltando anche il pranzo. Aveva preparato i suoi piatti preferiti che finirono dritti nella spazzatura per fargliela pagare per essersi assentato il giorno di San Valentino. Non era una di quelle donne romantiche e sdolcinate che pretendeva di festeggiare quel giorno. Aveva perso ogni speranza dato che si era innamorata di un uomo che snobbava qualsiasi tradizione umana. Eppure le sarebbe piaciuto passare una giornata a letto con lui, lasciando fuori dalla loro camera ogni sorta di problema. Ma la testardaggine del marito l’aveva obbligata ad abbandonare questo desiderio per cui anche per quell’anno il 14 febbraio avrebbe rappresentato un giorno qualsiasi.

Era intenzionata a tentare e sedurre il marito vestendosi in modo provocante per poi lasciarlo in balia dei bollori senza adempiere ai doveri di moglie. Gliela avrebbe fatta pagare. Non era vendicativa ma quel giorno la sua assenza la fece imbestialire parecchio. 

«Ah. Sei qui.» disse atona ma si bloccò e sbatté le palpebre più volte, incredula per la visione.

Vegeta, suo marito, si trovava al centro della stanza con in mano un mazzo di rose ed altri pacchi. Dal suo cipiglio seccato era percepibile l’imbarazzo che stava provando per la situazione inusuale. Bulma sorrise, dimenticandosi in un batter d’occhio della sua arrabbiatura, e le si riempirono gli occhi di lacrime, ma fu brava a ricacciarle via. Il cuore le scalpitava forte nel petto e le tremarono leggermente le mani per l’emozione. Avanzò verso suo marito con un sorriso da una parte all’altra del viso.

Vegeta fu piacevolmente colpito dalla reazione composta della moglie, che non era sfociata in un urlo isterico. Ma non era abituato ad essere l’artefice di una sorpresa. Si rese conto del battito accelerato della donna e delle lacrime che le avevano velato gli occhi per un secondo. Tutta via era avvezzo a tali situazioni per cui reagì in modo inopportuno.

«Non guardarmi con questa faccia, Bulma. O giuro che distruggo tutto.» replicò in modo burbero.

Bulma lo conosceva bene e sapeva che il suo essere scontroso era una protezione causata dal suo imbarazzo. Si avvicinò al marito e gli tolse dalle mani i fiori, i cioccolatini e la scatola blu, riponendoli sulla consolle al lato della porta. Liberato dall’ostruzione gli gettò le braccia al collo e adagiò le sue morbide labbra su quelle del guerriero. Vegeta rispose istintivamente avvolgendo i fianchi della donna con un braccio e togliendo la tovaglia dalla testa con la mano libera, per affondare le dita tra i capelli turchesi, da poco tagliati corti, ed assumere la conduzione del bacio. Bulma lo lasciò fare e ben presto si trovò avvinghiata a lui, con le bocche fuse in una mentre le lingue sfociavano in una danza sensuale e ritmata.

I loro corpi combaciavano alla perfezione e ben presto la temperatura della camera – e non solo –  salì vertiginosamente. I due coniugi continuarono a baciarsi, incapaci di fermarsi e staccarsi. Bulma morse il labbro inferiore del suo uomo ed un ringhio riverberò nel petto di Vegeta. L’animo selvaggio del Saiyan scalpitava per prendere il sopravvento ed attendeva solo un cenno da parte della moglie per essere liberato. Bulma, per nulla impaurita, assecondava le reazioni del marito. Lo conosceva fin troppo bene e ne amava ogni sfumatura.

Vegeta stava per spingere la moglie sul loro letto matrimoniale quando in un minuto di razionalità si ricordò dei regali alle loro spalle.

«Hai un regalo da scartare.» mormorò con voce roca, rammentandole la sorpresa.

Bulma sorrise sulle sue labbra ed infilò le mani curate sotto la t-shirt dell’uomo. «È quello che sto facendo, infatti.» sussurrò con quel tono di voce carezzevole capace di sciogliere chiunque.

Vegeta rabbrividì di piacere per quel tocco inaspettato e sorrise soddisfatto, lasciandosi denudare dalla donna che amava. Da lì a poco si ritrovarono sul letto, senza vestiti, uniti in un legame indissolubile, per amarsi incondizionatamente, senza nessun ostacolo, pregiudizio, blocco, rimorso. C’erano solo loro due dentro la loro bolla d’amore.

Vegeta sotto quella scorza da duro nascondeva una indole infuocata che prendeva fuoco nel momento in cui entrava in contatto con la sensualità e la passionalità di Bulma, l’unica donna che lo aveva baciato sulla bocca e che gli aveva dato piacere in mille modi. Ma, soprattutto, era la donna che gli aveva insegnato ad amare e che aveva curato le ferite causate dai numerosi anni di solitudine.

Bulma e Vegeta si lasciarono andare ad un amplesso appassionato e notevolmente dinamico. Fortunatamente le mura della Capsule Corporation erano insonorizzare, per cui il linguaggio del loro amore restò ben protetto all’interno della camera da letto, udito solo dai due amanti.

La donna, ancora ansante si distese per metà sul corpo del marito e per metà sul materasso. Sapeva di non recare nessun disturbo all’uomo, abituato a sopportare pesi ben maggiori del suo che a confronto sembrava una piuma. Chiuse gli occhi e si strinse di più a lui, estasiata per il sesso e per la sorpresa dell’uomo. Si rilassò e godette di quel momento di intimità che aveva anelato per molto tempo.

Vegeta osservò la donna. Quel taglio sbarazzino che sfoggiava da pochi giorni la rendeva ancora più sexy, ma non le confessò mai cosa pensava veramente del suo nuovo look. Era fatto così, teneva tutto per sé e non le dava la soddisfazione di averlo stupito. La donna mugolò come un gattino e Vegeta sorrise espirando dal naso.

«Perché ridi?» si informò sollevando il capo per guardarlo negli occhi.

Vegeta ricambiò la sua occhiata ma non rispose. Si cibò della visione di sua moglie rilassata sul suo corpo e del suo odore inconfondibile che lo mandava fuori di testa. Bulma non ricevette mai la risposta alla sua domanda ma le andava bene così. Suo marito le aveva organizzato una bellissima sorpresa dopo tanti anni di matrimonio. Non l’avrebbe mai dimenticato. Gli afferrò il mento con le dita e si avvicinò alle sue labbra.  

«Buon San Valentino, Principe dei Saiyan.» sussurrò prima di sigillare quelle parole con un bacio mozzafiato che li condusse, ancora una volta, nel vortice della passione.



 

Buongiorno e buon San Valentino a tutti. 
Come già anticipato nella presentazione della storia ho voluto dedicare questa ricorrenza ad una delle mie coppie preferite. Bulma e Vegeta rappresentano una delle sfumature dell'amore più complesse: l'andare oltre le diversità, contro i clichè imposti dalla società per fregarsene altamente e vivere una storia d'amore bellissima ed intensa. Li ammiro molto per questo e spero di aver reso un po' di giustizia a questa meravigliosa coppia. 
Grazie di cuore a chiunque leggerà questa One shot.
LadyMoon
   
 
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