14/02/2020
2 recensioniSi ringrazia naturalmente la mia beta Juliet per averla controllata!
Buona lettura ;)
Chokorēto to yuki
Una cioccolata calda fumante mentre la neve cade fuori è un’ottima alleata. Specialmente se la si sorseggia in buona compagnia, e Touya e Yukito stavano facendo esattamente quello. Chiacchieravano di cose futili, mal celando entrambi il rossore che imporporava le loro guance quando erano a stretto contatto da qualche tempo a quella parte. Puntualmente, per evitare entrambi l’imbarazzo che li coglieva quando erano insieme, finivano a parlare della giovane Kinomoto. E in quel momento di lei stavano parlando.
“Sakura ti adora. E anche se faccio il fratello maggiore protettivo e scorbutico, sono felice che adora te e non un altro.”
“Ah, sì?” chiese Yukito, prendendo a due mani tutto il coraggio che aveva “A me interessa di più quello che prova il fratello di Sakura.” affermò, nascondendo il sorriso dietro la tazza di cioccolata, fingendo di sorseggiare. In realtà, era in trepidante attesa della risposta dell’altro.
Touya dal suo canto avvampò, non aspettandosi una simile affermazione da parte dell’amico. Amico… che parola restrittiva. Quello che provava per Yukito non era affatto amicizia, ma molto di più. Avrebbe fatto bene a dirglielo? Ci pensò su per forse cinque secondi, poi sorrise e disse: “Ti adoro anch’io.”
E quando si trovò le labbra di Yukito sulle proprie, fu allora che si lasciò andare e ricambiò il bacio.
La neve continuava a cadere e la cioccolata si stava raffreddando, ma per loro questo non era importante: si erano trovati.
“Sakura ti adora. E anche se faccio il fratello maggiore protettivo e scorbutico, sono felice che adora te e non un altro.”
“Ah, sì?” chiese Yukito, prendendo a due mani tutto il coraggio che aveva “A me interessa di più quello che prova il fratello di Sakura.” affermò, nascondendo il sorriso dietro la tazza di cioccolata, fingendo di sorseggiare. In realtà, era in trepidante attesa della risposta dell’altro.
Touya dal suo canto avvampò, non aspettandosi una simile affermazione da parte dell’amico. Amico… che parola restrittiva. Quello che provava per Yukito non era affatto amicizia, ma molto di più. Avrebbe fatto bene a dirglielo? Ci pensò su per forse cinque secondi, poi sorrise e disse: “Ti adoro anch’io.”
E quando si trovò le labbra di Yukito sulle proprie, fu allora che si lasciò andare e ricambiò il bacio.
La neve continuava a cadere e la cioccolata si stava raffreddando, ma per loro questo non era importante: si erano trovati.