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Autore: Gala    14/02/2020    1 recensioni
Castiel scopre il fandom!
Per il COW-T 10 con il tema Meta-fandom
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Titolo: Letture della domenica pomeriggio

-Autore: Gala

-Fandom: Supernatural

-Genere: Commedia

-Personaggi: Dean Winchester, Castiel

-Warnings: Slash, What if

-Raiting: giallo

 -Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della rispettiva autrice. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.

-Note dell'autore: Questa storia partecipa al COW-T 2020 con il prompt Meta-fic




Quella domenica pomeriggio Castiel si trovava da solo davanti al pc di Sam, curioso di capire se avesse potuto trovare tramite il motore di ricerca, da cui il minore dei Winchester riusciva a ricavare sempre tante informazioni, qualche indizio su dove potesse essere Dio e per quale motivo sembrava come scomparso dalla faccia della terra.

Sam e Dean erano andati a comprare da mangiare e cercare probabilmente un posto che facesse una crostata decente, lasciando l’angelo da solo alla noia in una camera di motel.

Iniziò a digitare parole a caso, senza molto successo, ma non appena inserì il proprio nome e quello dei due fratelli, iniziarono ad apparire molti link che portavano ad un sito di nome “Supernatural Main Hall”.

Sapeva del profeta Chuck e del vangelo dei Winchester, ma non aveva idea che la cosa avesse avuto quel seguito in tutti quegli anni. Quando lesse tra le varie sezioni una con il suo nome e quello di Dean, l’aprì curioso.

Era tenero che gli esseri umani analizzassero il rapporto che c’era tra lui e il cacciatore di mostri. Voleva molto bene a Dean, era il suo umano preferito in tutto il pianeta e avevano creato un legame profondo e speciale.

Si ritrovò a leggere una “fanfiction” di una ragazza che si faceva chiamare Destiel666.

Più andava avanti nella lettura, più si ritrovava sconcertato e a disagio.

Lui e Dean non avevano mai fatto niente di quello che veniva descritto in quel racconto. C’erano sì momenti intensi con sguardi profondi, ma i baci e i tocchi narrati in quelle parole non corrispondevano al vero.

Quando Sam e Dean tornarono, Castiel aveva letto tutte le storie presente su quel sito che parlavano di lui e il maggiore dei Winchester.

«Ehi, Cas! Tutto bene?», chiese Dean, vedendo l’espressione dell’angelo concentrata sullo schermo. Non si era nemmeno voltato a guardarli.

Sam, incuriosito gli si avvicinò e si mise a spiare cosa stava guardando.

«Oh-oh», disse solo, chiudendo d’impulso lo schermo del suo laptop.

«Cosa oh-oh? Che succese?», chiese Dean, avvicinandosi preoccupato.

«Castiel ha scoperto le fanfiction sul lavoro di Chuck. Ora esistono le Destiel a quanto pare», commentò Sam, vedendo le sopracciglia di Dean contrarsi.

«Come scusa?»

«Dean slash Castiel. Almeno hanno smesso di mettere insieme me e te», sbuffò Sam, mentre suo fratello sbiancava.

«Cas, Cas! Non è reale, ok? Sono cose che scrivono ragazzine arrapate, non ci stare a pensare», disse Dean, afferrando l’angelo per le spalle.

Quando Cas abbassò lo sguardo al proprio cavallo dei pantaloni, Dean imprecò.

Aveva la stessa faccia di quando aveva guardato un porno per la prima volta.

«Cazzo, Cas!», sbottò, tirando poi l’angelo dentro il bagno, sotto lo sguardo perplesso di Sam.

Dean si affrettò ad aprire l’acqua della doccia per fare rumore, cercando poi gli occhi blu di Castiel che lo guardava smarrito.

«Cosa mi succede?», chiese completamente perso. Capiva la reazione del suo corpo a una stimolazione visiva, come gli era successo quella volta che aveva visto per caso un porno in compagnia di Dean, ma quella volta aveva reagito al pensiero di fare quelle cose davvero con l’altro.

Il cacciatore sembrava terrorizzato a quella domanda e ancora non aveva tolto le mani da Castiel, come se avesse paura che sparisse in quelle condizioni.

«Cas, dimmi cosa hai letto», provò allora Dean, facendo sedere l’angelo sopra il coperchio del wc.

«Ricordi quando mi preghi e io vengo da te?», cominciò l’angelo, cercando gli occhi di Dean, vedendolo annuire.

«Anche questa storia iniziava così, solo che poi tu mi stringevi e mi baciavi e facevi cose che non ho capito, ma sembrava così reale. Quel Dean diceva cose che avresti detto anche tu. Mi ha fatto battere forte il cuore», ammise Castiel arrossendo, cercando una posizione comoda seduto, con l’erezione che gli gonfiava i pantaloni.

«Tu vorresti che noi facessimo quelle cose?», chiese Dean, dopo essersi schiarito la gola e leccato appena le labbra. Castiel capiva che era nervoso. Lo capiva dai suoi gesti, dal suo sguardo che rifuggiva il suo. Ma le sue mani erano ancora ancorate alle sue braccia. Poteva sentirne il calore ustionante attraverso i vestiti.

«Non lo so. Forse… ma dovrei provare per capirlo», ammise l’angelo, vedendo un piccolo sorriso esasperato sulle labbra di Dean.

«Cas, non si può più tornare indietro se proviamo», mormorò Dean, facendo salire lentamente le mani alle spalle di Castiel.

L’angelo non rispose, sporgendosi solo in avanti per far combaciare le loro labbra.

Fu un bacio fin da subito affamato e vorace da parte di entrambi. Era come se finalmente si fosse infranto un tabù o spezzata una maledizione. Era come se tutto quel girarsi intorno in tutto quel tempo non fosse stato altro che il cammino per quella ovvia conclusione.

Dean iniziò a strattonare via i vestiti di Castiel, spingendolo poi sotto la doccia, il tutto senza separare mai le labbra.

Si spogliò a propria volta, cercando di tenere sotto controllo il proprio respiro e soffocare ogni sospiro dalle labbra di Castiel.

«Non voglio che Sam ci senta», mormorò Dean, con il fiato corto, facendo poi un sospiro tremulo quando fece combaciare il proprio corpo con quello dell’angelo.

«Basta andare da un’altra parte», sorrise l’angelo, teletrasportando entrambi a una nuova destinazione.

Un posto dove non ci sarebbero state orecchie od occhi indiscreti a spiarli.

   
 
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