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Autore: fenris    19/02/2020    0 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 19

 

Prima missione di rango C, parte 4 o Arrivederci al Paese del riso

 

Dopo aver salutato i loro amici, la squadra tattica cominciò ad aiutare i cittadini coi loro bagagli. Con sei armi in più e i cloni di Naruto, finirono poche ore prima del tramonto. Siccome sarebbero partiti il mattino successivo, restava solo da decidere cosa fare nel frattempo.

 

“ Forse dovremmo allenarci, nel caso arrivassero i ninja di Oto.”, propose Naruto.

 

“ Da quanto ho sentito sei appena uscito vivo dal tuo ultimo combattimento, poi hai aiutato continuamente col carico, e hai ancora energia per allenarti?- domandò incredulo Shikamaru- mi stanco solo a sentirti.”.

 

“ Forse è per questo che è così energetico, assorbe la stamina di chi gli sta intorno.”, azzardò Choji. Ino rise.

 

“ Se così fosse, non funzionerebbe comunque su Shikamaru perchè lui non ha energie. Però concordo, domani sarà un giorno molto duro e avremmo bisogno di tutto l'aiuto possibile.”.

 

“ Sono d'accordo anch'io, non mi sono neanche ripresa del tutto dalla battaglia con Mizuki...”, disse Hinata, dovendosi sforzare per non dire sensei.

 

“ A proposito, non riesco davvero a credere che si sia unito a un altro villaggio, figurarsi uno creato da Orochimaru. E pensare che era il nostro istruttore.”.

 

“ Forse lo vedremo ancora, se decidesse di finire il lavoro.”, disse Choji.

 

“ Pff, se quel lurido traditore oserà mostrare ancora la sua brutta faccia, sarò IO a finire il lavoro.”, esclamò Naruto colpendosi i palmi. Dal modo in cui parlò, era chiaro che voleva Mizuki tornasse.

 

“ Intanto non abbiamo ancora deciso cosa fare prima di andare a letto.”, ricordò Shikamaru.

 

“ Perchè non un po' di turismo culinario? E' la prima volta che esco da Konoha e voglio vedere che mangiano in altri paesi.”, propose ancora l'erede degli Amichiki.

 

“ Ci sono giusto due ristoranti in tutta la città, e sono chiusi per l'evacuazione.”, lo deluse Naruto.

 

“ Possiamo comunque andare a cena- intercedette Hinata, ben a conoscenza dell'amore per il cibo di Choji, il cui umore migliorò subito- perchè non ci andiamo ora?”.

 

“ Giusto. Andremo alla locanda, così controlleremo anche Haku.”.

 

Mentre si dirigevano verso la locanda, il gruppetto si divise in ragazzi e ragazze. Anche se sarebbe stato più corretto dire che Ino aveva preso Hinata per il braccio allontanandola dai ragazzi, intenti a chiacchierare.

 

“ Ok, Hinata, non abbiamo praticamente parlato da quando ci siamo diplomate. Dimmi tutto.”.

 

“ T- tutto cosa?”, domandò la Hyuga. Ino sorrise maligna.

 

“ Tutto riguardo lo stato della tua relazione con Naruto- disse come fosse la cosa più ovvia- sappiamo tutti che sei cotta di lui da anni. Immagino che non abbiate fatto molti progressi, ma ormai avrai superato il passaggio del 'solo amici'.”.

 

Hinata divenne estremamente rossa e gesticolò nervosa mentre pensava a una risposta.

 

“ E- ecco...”, sussurrò incerta, il che fu più che abbastanza per la fanatica di gossip di fronte a lei.

 

“ Ancora niente? Avanti, Hinata, devi fare il primo passo prima che qualche altra donna provi a prendertelo! Non è il mio tipo, ma è abbastanza carino ed è il figlio di due sannin, il che intrementerà il numero di ragazze che lo inseguono.”.

 

“ Ma Naruto è solo un amico, non so se gli piacerei in quel modo.”, protestò la timida Hyuga. Ino girò un braccio attorno alle sue spalle e avvicinò pericolosamente il volto al suo.

 

“ Cazzate. Sei una bellissima ragazza e Naruto è un idiota a non notarlo. Riusciremo a far entrare la verità in testa a quell'idiota biondo.”.

 

“ Ehi, chi sarebbe questo idiota biondo?!”, gridò il suddetto idiota indignato. Ino purtroppo non aveva realizzato il volume del loro discorso e quanto Naruto fosse vicino. Per fortuna non aveva sentito l'intero discorso.

 

“ N- nessuno. Stavamo parlando di un cugino di Ino che continua a infastidirla.”, rispose subito Hinata. Shikamaru e Choji capirono subito che era una bugia, ma il loro amico jinchuriki non se ne accorse.

 

“ Ti credo, Hinata, non parleresti mai male di me alle spalle.”, rispose Naruto con un sorriso prima di tornare alla conversazione con gli altri. Hinata sospirò malinconica, la fede del ragazzo era confortante in genere, ma la fece sentire anche peggio per avergli mentito.

 

“ Non posso credere di avergli mentito in quel modo.”.

 

“ Beh, sono stata io a chiamarlo un idiota, non tu- la rassicurò Ino prima di sogghignare- ma significa già che si fida di te.”.

 

“ Ino, c'è qualcosa che posso fare per lasciarti abbandonare l'argomento?”, domandò esasperata la Hyuga, riuscendo solo ad allargare il ghigno della genin.

 

“ Assolutamente niente.”.

 

*****

 

Residenza dei Senju, Konoha

 

Arrivato a casa, Jiraya vide che Tsunade era già lì. Dopo averla salutata, andò dritto al punto e le parlò del messaggio di Naruto. Come previsto, la donna praticamente esplose. Considerando però che la loro casa era ancora in piedi, la reazione non fu... catastrofica come l'eremita dei rospi aveva temuto.

 

“ Naruto esce per la sua prima missione fuori dal villaggio, e incappa nel covo segreto di Orochimaru- gridò Tsunade mettendosi le mani tra i capelli- sapevo che non avrei mai dovuto dargli quel dannato ciondolo!”.

 

 

“ Amore, non potevamo sapere cosa sarebbe successo. E poi ho già mandato i rinforzi, starà benissimo.”, provò a rassicurarla Jiraya.

 

“ Hai mandato un'altra squadra di reclute e la vecchia pupilla di Orochimaru. I kami sanno quanti ninja ha sotto il suo comando.”, contrabattè la donna.

 

“ La ribellione degli Uchica ha ridotto le nostre forze più del previsto, era il meglio che potessi mandare al momento.”, dovettè puntualizzare Jiraya, seccato quanto preoccupato.

 

“ Non il meglio, avresti potuto mandare me.”, rispose ancora Tsunade inarcando il suo cipiglio. Jiraya s'irritò.

 

“ Amore, non possiamo ignorare le nostre responsabilità ogni volta che Naruto sarà di fronte al pericolo. La vita di un ninja è pericolosa, lo sappiamo. E siamo necessari qui.”.

 

“ Lo so... ma non posso fare a meno di preoccuparmi. E' ancora un bambino.”, replicò preoccupata il ninja medico strofinandosi le braccia.

 

“ Lo sono anch'io. Ma ho qualcosa per alleviare la tua ansia.”, affermò l'Hokage srotolando una mappa sul tavolo raffigurante le nazioni ninja. Con un sigillo apparvero svariati simboli, la maggior parte concentrati dentro Konoha.

 

“ Cosa sono?”, domandò Tsunade incuriosita.

 

“ Sigilli che ho messo su certe persone per mostrarle su questa mappa in ogni momento- spiegò l'uomo indicando i puntini luminosi, finendo su uno nel Paese del riso- questo è Naruto, ed essendo il sigillo collegato alla sua forza vitale sappiamo che è ancora vivo.”.

 

“ Perciò Naruto sta bene- disse sollevata Tsunade, prima di allarmarsi- ehi, su quante persone hai messo il marchio? Spero di non essere una di loro.”, l'eremita dei rospi però rise.

 

“ Tranquilla, Hime. L'ho messo solo su Naruto, Hagane, Kaida e altre persone di cui ancora non mi fido totalmente.”, rise Jiraya, tranquillizzando la moglie giusto un po'.

 

“ Perciò per ora nostro figlio è al sicuro. Ma la situazione potrebbe cambiare in ogni momento.”.

 

“ Per quanto ne so, sta tornando a Konoha insieme agli altri. E non appena tornerà, ho intenzione di mandare uno dei nostri jonin più potenti.”.

 

“ Intendi Itachi?”, domandò Tsunade, ricevendo un no con la testa.

 

“ Non era disponibile inizialmente purtroppo, ma ha quasi finito la sua missione insieme al resto della squadra. Ho mandato loro un messaggio affinche si dirigano subito verso il Paese del riso. Son ANBU, dovrebbero bastare”.

 

“ Se lo dici tu.”. Vedendo quanto fosse ancora dubbiosa, Jiraya le diede un piccolo bacio sulla guancia.

 

“ Avanti, hime, abbi fede in Naruto. Sono certo che tornerà domani sera e rideremo di quanto eravamo spaventati.”.

 

“ Ok, cercherò di non essere troppo preoccupata.”, annuì Tsunade.

*****

 

Sawa Town, il mattino dopo

 

I due jonin e la jonin speciale erano svegli già due ore prima che il sole si alzasse, Asuma anche di più avendo preso l'ultima ronda notturna. Svegliarono i loro sei genin e ordinarono di fare lo stesso coi civili, per cominciare l'evacuazione il prima possibile. I ragazzi fecero quanto detto loro, ma ci volle comunque un'ora per preparare tutti. Con un ultimo malinconico sguardo a Sawa Town, i suoi ex abitanti furono pronti ad andarsene.

 

La squadra tattica fu messa alla testa della carovana come sentinelle. La squadra d'assalto nel mezzo, con i cloni di Naruto e il Byakugan di Hinata per evitare ulteriori minacce. I veterani erano più indietro, dov'era più probabile che fossero cominciati gli attacchi.

 

L'atmosfera era molto tesa, non solo da parte dei civili. I nove ninja sapevano di essere in un territorio ostile e che non sarebbero stati al sicuro finchè non avessero raggiunto il Paese del fuoco. Anko decise di cominciare una conversazione, sia per alleggerire l'aria che per scoprire quanto possibile su Orochimaru.

 

“ Quindi, Kurenai, che hai visto esattamente nella capitale?”,.

 

“ La città era completamente rasa al suolo. C'erano segni di scontro, ma sembrava più il lavoro di un enorme animale che di un'armata di ninja.”, ricordò Anko, ancora scossa dalla visione.

 

“ Mhh, ricorda in maniera disgustosa il lavoro di un serpente evocato- suppose la kunoichi- probabilmente Manda, il loro re. Orochimaru non si è mai guadagnato il suo rispetto e deve soddisfarlo con continui sacrifici. Immagino l'abbia chiamato per soddisfarlo con tutte le persone nella capitale, prendendo due piccioni con una fava.”.

 

“ Bastardo- ringhiò Asuma- quelle persone non hanno mai avuto una speranza, vero?”.

 

“ Sembra di no. Queste potrebbero benissimo essere le ultime persone libere del Paese del riso.”, osservò triste Kurenai.

 

“ Ehi, hai fatto un grande lavoro.”, provò a consolarla Anko.

 

“ Quanto manca al confine con il Paese del fuoco?”, domandò Asuma.

 

“ Un paio d'ore al massimo, ma non escluderei che Orochimaru ci abbia lasciato una trappola proprio lì. O che insegua fin nell'entroterra.”, affermò Anko, ben conoscendo la passione del suo vecchio sensei per le trappole.

 

“ Sarebbe un suicidio. Orochimaru sarà anche pazzo, ma sa benissimo che fare una cosa simile significherebbe dichiararci guerra.”, notò Kurenai, venendo però contraddetta dalla compagna d'armi.

 

“ Beh, voi siete entrati prima nel suo territorio.”.

 

“ Perchè abbiamo ricevuto una richiesta da una dei suoi villaggi- protestò rumorosamente l'esperta di genjutsu- se Orochimaru davvero vuole usarlo come scusa per dire che l'abbiamo invaso...!”.

 

“ KURENAI- SENSEI!”, esclamò la voce di Naruto, o meglio, uno dei suoi cloni, che si fermò davanti ai tre jonin ansimando.

 

“ Naruto, che succede?”.

 

“ Hinata ha visto avvicinarsi un serpente enorme.”. Anko, Asuma e Kurenai si scambiarono tre sguardi molto preoccupati.

 

“ Quant'è lontano?”.

 

“ Il limite visivo del Byakugan è un chilometro, quindi ci vorrà qualche minuto prima che arrivi.”, chiarì il biondino. Kureanai riflettè.

 

“ Naruto. Anko, Asuma e io penseremo al serpente. Tu e gli allievi di Asuma proteggerete la carovana. Potrebbe essere un modo per distogliere la nostra attenzione, quindi se vi attaccano mandate subito un segnale.”.

 

“ Shikamaru conosce qualche jutsu di fuoco, dovrebbero bastare.”, disse il maestro del ragazzo.

 

“ E' tutto chiaro?”.

 

“ Proteggere la carovana, chiamare se abbiamo bisogno di aiuto.”, ripetè Naruto.

 

“ E proteggetevi anche l'un l'altro.”, aggiunse la sua sensei, prima che la terra cominciasse a tremare e lei si mettesse in guardia insieme ai colleghi.

 

“ Sta arrivando.”.

 

La terra si spaccò e ne emerse un enorme serpente, obbligando i ninja a saltare indietro mentre preparavano un sigillo dpo l'altro.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica della grande fiamma!”. Asuma emise un grande getto di fuoco contro l'avversario.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del drago di fuoco!”. Anko creò fiamme che presero la forma di un drago.

 

“ Arte del vento: Tecnica della grande esplosione!”. Muovendo le braccia Kurenai creò forti raffiche di vento che si unì alle tecnice di Asuma e Anko per incrementarne il potere distruttivo. Una volta colpito, il serpente gigante urlò di dolore mentre le sue scaglie prendevano fuoco. Per salvarsi dovette gettare via la propria pelle e ritirarsi, quindi due figure atterrarono sulla sua testa.

 

“ Kukuku... spettacolo impressionante. Credo siate abbastanza per mettere alla prova le mie nuove abilità.”.

 

Il sangue di Anko congelò nel sentire quella voce. In cima all'animale bruciato si trovava Orochimaru con addosso il vestito nero a nuvole rosse dell'Akatsuki, che sorrideva maligno alla vecchia allieva. Accanto a lui c'era un ragazzo dai capelli d'argento e con gli occhiali cui nessuno fece caso.

 

“ Orochimaru?”, domandò uno shockato Asuma.

 

“ Sapevo che aveva conquistato queste terre, ma non avrei mai immaginato avesse deciso di mostrarsi in prima persona.”, sussurrò Kurenai, intenta a cercare di non tremare troppo. Sapeva che quello di fronte a loro era un nemico leghe avanti. Anko, vedendo lo stato dei due amici, cercò di riscuoterli.

 

“ Non abbiate paura di lui, è quello che vuole. Nel profondo non è così forte.”. Orochimaru si limitò a ridacchiare.

 

“ Non così forte? Ferisci i miei sentimenti, Anko- chan- disse formando un ghigno malevolo- l'ultima volta che ci siamo incontrati avevo i tempi stretti, ma ora ho tutta la libertà del mondo. E sono curioso di vedere quanto tu sia cresciuta.”.

 

“ Orochimaru- sama, cosa facciamo riguardo i genin e i civili?”, chiese il suo lacchè.

 

“ Occupati di loro, Kabuto. Uccidere meri civili e genin non è un buon modo per provare i miei nuovi poteri.”.

 

“ Sì, signore.”, disse Kabuto saltando dal serpente e dirigendosi verso la carovana. Kurenai provò a fermarlo, ma Orochimaru corse davanti a lei in un battito di ciglia, circondando lei e gli altri assieme al suo serpente.

 

“ Purtroppo non posso lasciarvi interferire con la missione di Kabuto. Ma se tenete al bene dei vostri studenti, non dovrebbe essere una buona motivazione per battermi?- rise maligno il sannin dei serpenti- ma tutta la motivazione del mondo è inutile senza il potere e l'abilità adeguati ad accompagnarla.”.

 

“ Non dobbiamo batterlo, solo creare un'apertura per aiutare i nostri allievi.”, suggerì Asuma.

 

“ Per quanto mi piacerebbe una buona conversazione, credo abbiamo parlato abbastanza.”, affermò il loro nemico, preparandosi allo scontro così come il suo serpente gigante.

 

“ Concordo, ma prima pareggerò il campo di battaglia. Tecnica del richiamo!”, lo corresse Anko mordendosi il dito. Da una nuvola di fumo apparve un'altro serpente. Sebbene non fosse grande quanto quello di Orochimaru, entrambi furono piuttosto sorpresi di vedere un loro simile. I due animali si guardarono e annuirono come avessero raggiunto un mutuo accordo prima di sparire in altre due nuvole di fumo, confondendo non poco Asuma e Kurenai.

 

“ Molto intelligente, Anko- chan.”, si complimentò Orochimaru con la vecchia studentessa seppur il suo sorriso strafottente non cambiò.

 

“ Anko, cos' hai fatto?”, domandò Kurenai.

 

“ Semplice, due animali della stessa tribù non possono combattersi. Se degli evocatori sono in conflitto, le evocazioni si rifiuteranno di venire fino alla fine dello scontro. E siccome Orochimaru può evocare serpenti molto forti, gli ho tolto un vantaggio importante.”.

 

“ Il tuo costante sottovalutare le mie abilità era interessante all'inizio, ma ora è irritante. E' ora che vi mostri l'enorme differenza tra le nostre abilità- commentò il moro prima di formare nuovi sigilli-Tecnica dell'ombra della serpe!”.

 

Una miriade di serpi infuriate fuoriuscì dalle maniche del ninja per dirigersi contro il trio di Konoha, i cui membri saltarono in tempo per evitare le zanne velenose.

 

' Diamine, il bastardo può ancora usare i jutsu basati sui serpenti. Ma posso fare lo stesso.', pensò Anko mentre spazzava via i serpenti. Asuma non perse tempo nel rispondere a sua volta.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica delle cenere brucianti!”. Emise dalla bocca una fitta coltre di cenere che ricoprì completamente il suo avversario. Un ultimo sigillo causò un'esplosione che avvolse qualsiasi cosa dentro la nuvola, ma il sannin scappò quasi indenne.

 

“ Spada di Kusanagi!- gridò prima di espellere un serpente dalla bocca che gli diede la suddetta spada- Uccidervi sarà un buon modo per far incazzare il mio sensei.”.

 

Asuma dovette tirare fuori i suoi pugnali per bloccare un attacco di quella spada, cui seguirono molti altri che forzarono Asuma sulla difensiva a causa dell'approccio aggressivo di Orochimaru. Fortunatamente Anko e Kurenai non stettero a guardare.

 

La kunoichi dagli occhi cremisi prese un kunai per mano e assalì il leader di Oto con diversi fendenti. La Kusanagi però tagliò le sue armi come burro e lei stessa evitò a malapena la leggendaria katana.

 

Anko si accorse della sua guardia aperta e gli lanciò contro uno shuriken infuso di chackra infuocato. Prima che il proiettile potesse raggiungere Orochimaru, la kunoichi attuò un altro jutsu.

 

“ Tecnica degli shuriken infuocati!”. Il primo shuriken si moltiplicò in molte altre lame che si diressero sul loro obbiettivo, che però vide l'attacco in tempo e con velocità incredibile puntò la Kusanagi nel terreno per formare un'altra tecnica.

 

“ Arte del vento: Barriera d'aria!”. Un tornado si creò dal nulla avvolgendo il sannin e proteggendolo da ogni danno. Dopo aver spedito via gli shuriken ed estinto le loro fiamme, il vento scagliò via anche i ninja di Konoha.

 

“ Diamine.”.

 

“ Oh, temevo di dovervi uccidere senza poter sperimentare i miei nuovi poteri. Lieto che non sarà il caso.”, diss il ninja in un modo quasi orgasmico.

 

“ Come hai visto il mio attacco? Sapevo fossi veloce, ma era troppo per i tuoi standard.”, domandò Anko dopo essersi rimessa in piedi.

 

“ Perchè questi occhi possono vedere ogni cosa, mia cara Anko.”, disse lui sadico.

 

La kunoichi non capì inizialmente, ma poi notè che gli occhi dell'uomo serpente erano diventati rossi con tre tomoe. Impallidì, il loro nemico in qualche modo aveva ottenuto lo sharingan. Le loro chance di sopravvivenza si attenuavano sempre di più.”

 

 

*****

 

“ Arte del vento: Tecnica dell'uragano!”.

 

Kabuto evitò facilmente l'attacco di Naruto e osservò i sei rivali con un ghigno strafottente.

 

“ Se è il meglio che sapete fare, risparmiatevi i guai e arrendetevi subito.”, li prese in giro senza neanche degnarsi di assumere la sua guardia. Dopo che Hinata l'aveva visto arrivare, i due team avevano deciso di combatterlo tutti assieme, mentre i numerosi cloni di Naruto avrebbero portato gli esuli al sicuro. Non sembravano esserci altri nemici nelle vicinanze, quindi sarebbero dovuti essere al sicuro fino ai confini del Paese del fuoco.

 

Ora come avrebbero fatto a sconfiggere questa minaccia a quattr'occhi? Non erano ancora sicuri sul come risolvere il problema.

 

“ Arrendermi? Non è ancora nato quello che mi farà arrendere- annunciò fiero Naruto prima di formare dei sigilli- Tecnica dei cloni ombra!”. Una decina di cloni gli apparve incontro per buttarsi contro Kabuto, il cui sorriso crebbe ulteriormente.

 

“ Sembrate essere un gruppetto divertente. Sono certo che Orochimaru- sama non si arrabbierà se allungo lo scontro per divertirmi un po'.”, disse ingaggiando i cloni. Mentre era occupato Haku prese una pergamena da cui uscì una pozzanghera d'acqua. Contemporaneamente Shikamaru pensava a un piano, sapendo che i cloni del compagno non avrebbero trattenuto Kabuto a lungo.

 

“ Ok, questo tipo sembra forte quanto i nostri insegnanti, dobbiamo stare attenti. Naruto e Chojii sono i nostri migliori combattenti corpo a corpo, noi li supporteremo da dietro- spiegò - abbiamo il vantaggio del numero e dobbiamo sfruttarlo al massimo. Attaccando da ogni angolo potremmo riuscire a infliggere qualche colpo.”.

 

Purtroppo mentre spiegava la sua dubbia strategia, l'ultima copia fu distrutta.

 

 

“ Ok, vediamo... dovrei assicurarmi di neutralizzare il jinchuriki, la Hyuga e lo Yuki senza troppi danni- disse Kabuto voltendosi poi verso la squadra tattica- voi sembrate l'ultima incarnazione della formazione Ino- Shika- Cho. Visto che i vostri corpi sono abbastanza ordinari, Orochimaru non sarà così arrabbiato se uso meno tatto con voi.”.

 

“ Naruto- kun, penso sarebbe una buona idea chiamare rinforzi.”, disse Hinata. Sebbene la squadra tattica non capì cosa intendesse, Naruto annuì e si morse il dito, sperando che Gamazaku fosse abbastanza forte da cambiare gli equilibri della battaglia.

 

“ Tecnica del richiamo!”. Purtroppo per i sei genin, dalla nuvola di fumo che conseguì apparve un rospo molto più piccolo di quello con cui avevano combattuto giorni prima.

 

“ Ciao, sono Gamatatsu, grazie per avermi evocato. Hai degli snack per caso?”, domandò il giallo e grassottello rospo evocato da Naruto, che in preda all'orrore si strinse la testa tra le mani.

 

“ AAAARGH?! DOV'E' GAMAZAKU?!”.

 

' Naruto- kun non ha evocato il rospo che voleva?- si chiese Hinata preoccupata, notando in quel momento che c'era qualcosa di strano nell'amico- la sua rete del chackra sembra irregolare. Forse Mizuki gli ha fatto qualcosa.'.

 

“ Perciò non volevi evocarmi? Oh, che peccato.”, commentò il deluso Gamatatsu.

 

“ Sono certo che Naruto- Kun non volesse offenderti. Ma stiamo combattendo un nemico molto forte e ci serve un rospo capace di aiutare.”, gli disse Hinata gentile come sempre.

 

“ Beh, non ho mai combattuto finora. Ma sono stato allenato, potrei aiutare.”.

 

“ Meglio te che niente.”, gli concesse Naruto, trovandosi quindi l'evocazione in spalla, e si girò verso Kabuto pronto ad affrontarlo di nuovo.

 

“ Vediamo come Konoha addestra i suoi genin ora. Comincierò da te, Nara.”, disse minaccioso al pigro moretto, che preparò la sua tecnica.

 

“ Ovviamente doveva mirare a me che primo, che seccatura. Tecnica del controllo dell'ombra.”.

 

La sua ombra si estese verso quella di Kabuto formando una larga linea, ma l'albino si limitò a spostarsi di lato continuando a correre. L'ombra quindi si divise in numerosi fili che tentarono ancora di prendere l'ombra del braccio destro di Orochimaru, ma lui continuò a schivare abilmente e in breve ingaggiò in corpo a corpo il genio pigro di Konoha.

 

“ Deludente. Ora muori!”, disse creando lame di chackra con cui tentò di sgozzare Shikamaru. Ma il Nara si ritrovò protetto da una barriera di ghiaccio e Chojii ne approfittà per afferrarlo e saltare via.

 

“ Assomigliano agli scalpelli di chackra di mamma e Shizune- osservò Naruto- Ragazzi, non lasciate che vi tocchi, può causare danni all'interno.”.

 

“ E' la mia occasione- gridò Hinata buttandosi verso Kabuto- Arte del fulmine: Tecnica del palmo folgorante!”.

 

Le mani della mora si infusero d'elettricità statica con cui provò a colpire Kabuto una volta avvicinatasi abbastanza. Riuscì a parare il colpo e tentò un contrattacco che lei bloccò a sua volta, dando tempo ad Haku.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica dei proiettili perforanti!”.

 

Vari frammenti di ghiaccio piovvero sul ninja di Oto, che ne frantumò alcuni e ne schivò altri. Ma gli altri genin non intendevano dargli un attimo di respiro.

 

“ Proiettile umano travolgente!”.

 

“ Arte del vento: Tecnica del'uragano!”.

 

Ancora una volta Kabuto riuscì appena a schivare l'enorme massa di carne che Chojii era diventato, così come la tecnica di vento eseguito da Naruto. Così facendo perse di vista Shikamaru, ed era proprio quello che lui voleva, intrappolando il nemico con la propria ombra.

 

“ Tecnica del controllo dell'ombra, riuscito!”. Purtroppo la gloria fu vissuta poco poiché l'occhialuto avversario cominciò a liberarsi in fretta.

 

“ Le mie congratulazioni per avermi preso, Nara, ma questo patetico jutsu non basterà a contenermi.”.

 

“ Allora forse questo basterà- esclamò Ino- Tecnica dell'urlo mentale!”.

 

Proprio come suggerito dal nome, Kabuto sentì un terribile urlo dentro la sua testa. Tentò istintivamente di portare le mani alle orecchie per fermarlo, ma la tecnica di Shikamaru glielo impedì.

 

“ Ragazzi, attaccatelo con tutto quello che avete!”, ordinò il Nara. Haku, Naruto e Hinata non persero tempo nel preparare le rispettive tecniche.

 

“ Arte del vento: Pistola del rospo!”. Gamatatsu sparò un grosso getto d'acqua che venne spinto ulteriormente in avanti da un colpo di vento di Naruto.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica del colpo perforante!”, esclamò Haku creando una lancia di ghiaccio.

 

“ Palmo del vuoto!”, disse invece Hinata creando una potente onda d'urto con un movimento del palmo.

 

“ E ora tocca a me- aggiunse Shikamaru preparando il suo nuovo jutsu- Arte del fuoco: Tecnica del filo esplosivo!”.

 

L'erede del clan Nara sputò un piccolo getto di fuoco che si propagò sul filo d'ombra e corse fino a Kabuto. A quel punto gli attacchi dei quattro si unirono in un'enorme esplosione.

 

“ Wow! Siete stati grandi, ragazzi!”, esultò Ino alzando un pugno in aria, ma il suo entusiasmo non fu condiviso da Hinata, che vide cosa successe veramente tramite il Byakugan.

 

“ Ha usato in qualche modo la Tecnica della sostituzione del corpo- avvisò la Hyuga utilizzando il Byakugan sul terreno- Haku, è sotto di te!”.

 

Lo Yuki riuscì a balzare giusto in tempo prima che Kabuto potesse afferrargli le gambe.

 

“ Devo ammettere che voi mocciosi siete più forti di quanto mi aspettassi- ammise il ninja uscendo dal terreno- ma la finiremo qui.”.

 

“ Concordo.”, lo interruppe una voce femminile. Improvvisamente un albero crebbe dietro Kabuto coi rami che si avvolsero attorno ai suoi arti immobilizzandolo completamente.

 

“ Cosa, l'Arte del legno?- disse stupito il ninja prima di realizzare- No, è un genjutsu.”.

 

“ Molto bravo a realizzarlo, ma non ti sarà di nessun aiuto.”, disse Kurenai apparendo dal nulla.

 

“ Che ci fai qui? Non è possibile che tu e i tuoi compagni abbiate già sconfitto Orochimaru- sama!”, ringhiò Kabuto tentando inutilmente di liberarsi.

 

“ No, purtroppo non ce l'abbiamo fatta. Ma vedo che i nostri Genin non avevano bisogno di aiuto.”.

 

“ Grazie, Kurenai- sensei!”, disse un rosso Naruto.

 

“ Che facciamo con lui?”, domandò invece Hinata.

 

“ Sembra essere un ufficiale di Orochimaru, quindi avrà informazioni importanti. Lo porteremo al villaggio per interrogarlo. Tranquillo, non farà male, al tuo risveglio sarai in una cella.”.

 

“ Col cavolo!”, esclamò Kabuto colpendo la donna nello stomaco e una volta libero sparì in una nuvola di fumo.

 

“ Kurenai- sensei, sta correndo a un centinaio di metri di distanza in quella direzione! Se si sbriga può raggiungerlo!”, informò Hinata.

 

“ No, è quello che vuole. Dobbiamo andare ad aiutare Anko e Asuma.”, contrabattè la jonin rialzandosi.

 

“ D- dovremmo andare con lei?”, chiese una spaventata Ino.

 

“ No, Orochimaru è troppo potente per voi. Ritornate dai rifugiati, ormai dovrebbero essere vicini al confine.”.

 

“ E voi? Se Orochimaru è davvero forte come dite?”, protestò Chojii, ricevendo un caldo sorriso dalla donna.

 

“ La tua preoccupazione è toccante, Choji, ma tranquillo. Possiamo prenderci cura di noi stessi. Ora andate.”.

*****

 

Come membro dei Sannin, Orochimaru era considerato tra i più potenti ninja Konoha avesse mai avuto. Jiraya era un genio del duro lavoro che non si arrendeva mai mentre Tsunade veniva da un'antica e potente dinastia di shinobi, ma Orochimaru era un prodigio. Intelligente, forte e senza pietà. Pochi osavano combatterlo.

 

Lo Sharingan era una delle più terribili abilità innate esistenti, persino senza considerare lo Sharingan ipnotico. Con un singolo sguardo, il possessore avrebbe potuto copiare jutsu senza l'addestramento necessario e predirre i movimenti avversari con incredibile precisione.

 

Perciò chiunque avrebbe concordato che affrontare Orochimaru in possesso dello Sharingan era un assoluto suicidio. Il suicidio di un povero idiota.

 

Asuma Sarutobi non si era mai sentito così idiota nella sua vita. La sua divisa presentava vari tagli che avevano raggiunto la sua pelle, le sue armi erano state distrutte( fortunatamente teneva sempre due lame di riserva) e le sue riserve di chackra si stavano rapidamente esaurendo.

 

Non poteva stare sulla difensiva per sempre. Sapeva che se voleva una speranza di sopravvivere doveva cominciare ad attaccare. Forse Anko avrebbe potuto fornirgli un'apertura, visto che stava formando dei sigilli. Ma guardando la compagna, Orochimaru riuscì a causargli l'ennesimo taglio sulla spalla.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del fiato del drago!”. Anko sputò dalla bocca una corrente di fuoco dalla forma di un drago che Orochimaru schivò abilmente come fosse una semplice seccatura. Asuma saltò indietro e preparò a sua volta un contrattacco ignorando il dolore.

 

“ Arte del vento: Tecnica della nuvola di polvere.”.

 

Anko sentì due voci esclamare il nome della tecnica, e capì d'avere ragione quando entrambi i contendenti sputarono una sferzata di polvere che si scontrò contro l'altra nel mezzo. Purtroppo l'attacco di Orochimaru era più potente e spedì indietro Asuma, che fortunatamente non era solo.

 

“ Arte del fuoco: Tecnica del fiato del drago!”. La tecnica di Anko si unì a quella dell'amico, creando un vortice fiammeggiante che assaltò senza pietà Orochimaru, costretto all'ultimo a usare la Tecnica della sostituzione.

 

“ Non male, come aspettarsi dal figlio di Sarutobi- sensei.”.

 

“ Ha... ha copiato la mia tecnica!”, disse stupefatto Asuma, ora a conoscenza di come si sentivano i nemici di Kakashi.

 

“ Lo sharingan è davvero utile, vero?- disse Orochimaru sardonico- non vedi davvero il mondo se non attraverso questi occhi. Non che voi vedrete molto nel futuro prossimo.”.

 

“ Asuma! Anko!- gridò Kurenai affannata- i civili e i genin hanno già oltrepassato il confine. Dobbiamo sbrigarci!”.

 

“ Giusto! Asuma, ti serve aiuto?”.

 

“ Le mie spalle fanno male da morire, ma credo di farcela.”, affermò l'uomo preparandosi alla fuga.

 

“ Che carini, pensano di poter fuggire dal loro predatore. Pensate di riuscirci con questi occhi?”, domandò Orochimaru trasformando il suo sorriso malevolo in un ringhio feroce.

 

“ Lo Sharingan è tutt'altro che invincibile e te lo proveremo, traditore bastardo.”, esclamò Anko prendendo due bombe fumogene dalla sua borsa degli attrezzi, usandole per creare una grossa nube di fumo. Sapeva che Orochimaru doveva comunque vedere i suoi avversari per usare lo Sharingan. Lo disgustava sapere che una mera bomba fumogena fosse sufficiente a rendere inutili i suoi occhi.

 

“ State solo ritardando l'inevitabile.”, disse comunque divertito e cominciò a correre trovando in breve la sua prima vittima, Asuma, che era il più lento a causa delle sue ferite. Probabilmente aveva anche detto a Kurenai e Anko di lasciarlo indietro per qualche stupido senso di cavalleria.

 

Le pallide mani di Orochimaru provarono a formare una tecnica che però non si concluse mai grazie a una tempoesta di kunai e il suo Sharingan incontrò un'altra coppia di occhi rossi.

 

Era stata tutta una trappola con Sarutobi come esca, quindi anche Anko non era lontana, ma non avrebbe cambiato il risultato. Siccome Asuma sembrava molto attaccato a Kurenai attaccò quest'ultima per attirare anche la sua ex allieva. Che come previsto gli lanciò contro un'altra raffica di kunai non appena tentò un altro jutsu.

 

Orochimaru imprecò mentalmente, quello scontro si stava prolungando fin troppo. Se avesse potuto evocare i suoi serpenti, la caccia sarebbe già finita. Ma non era un'opzione fino a quando Anko fosse rimasta in vita, Sarebbe dovuta morire, anche se i suoi partner non gli avrebbero permesso di toccarla.

 

Ancora una volta il sannin cambiò il suo obbiettivo aspettandosi una risposta da Asuma o Kurenai. Ma non venne, e Anko approfittò del tempo usato per lanciare una tecnica di vento per allungare la distanza tra loro.

 

“ Continuate a correre, posso vedere il confine.”, disse Asuma per incoraggiare le ragazze.

 

“ Pensate che un mero confine tra nazioni possa fermarmi? Simili trivialità non mi interessano e voi non vedrete la prossima alba.”.

 

 

 

“ Quelle forse no, ma noi sì- disse una voce improvvisa- Arte del legno: Tecnica della prigione lignea!”.

 

L'inseguimento di Orochimaru fu fermato da pilastri di legno che formarono un largo e duro muro di fronte al sannin. Diversi ANBU atterrarono sulle pareti, circondando il loro obbiettivo.

 

“ Oh, che paura!”.

 

“ Così, hai deciso di mostrare la tua faccia per la prima volta in dieci anni. E' stato il tuo primo errore, Orochimaru.”, disse il leader della squadra, un uomo dai capelli castani con addosso una maschera da gatto.

 

“ Kukuku- rise maligno il sannin, ben sapendo chi fosse quell'uomo nonostante la maschera- chi si rivede, la mia vecchia cavia da laboratorio. E' bello sapere che stai facendo questo uso del mio dono.”.

 

“ Il tuo cosiddetto dono ha causato la morte di più di cinquanta bambini, ed è solo la punta dell'iceberg- contrabattè l'ANBU formando nuovi sigilli mentre i suoi compagni sfoderavano le spade- Arte del legno: Tecnica dei legacci di legno.”.

 

Altre radici emersero dal terreno stringendo gli arti di Orochimaru come( ironicamente), serpenti attorno alla preda. Allo stesso tempo metà degli shinobi presenti saltarono nella gabbia con le armi sguainate. Eppure il sannin non sembrava affatto spaventato.

 

“ Immagino non ci sia modo che possa liberarmi, vero?”. Alla domanda il capitano del gruppo sorrise dietro la maschera.

 

“ Esatto.”.

 

“ Allora sarà meglio che mi congedi con una ritirata strategica. Arrivederci.”. Improvvisamente il prigioniero si sciolse in una pozza di fango tra l'ira degli agenti. Questi stavano per inseguirlo, ma il loro leader li fermò con un gesto.

 

“ Lasciamolo andare, seguendolo ci prenderebbe uno a uno. Portiamo i civili al sicuro.”.

 

Gli Anbu seguirono subito gli ordini del loro capitano.

 

*****

 

Ore dopo i ninja arrivarono a Konoha. La vista dei cancelli fu un regalo per tutti, Kurenai non potè evitare di emettere un sospiro di sollievo.

 

“ Non avrei mai pensato di essere così felice nel rivedere il villaggio- commentò l'esausta jonin- prima missione e incappiamo in Orochimaru.”.

 

“ Sono certa che altri ninja hanno avuto problemi simili nella loro prima missione. E' il nostro modo di vivere.”,le rispose Anko prima che l'amica lanciasse un'occhiata omicida ai suoi genin.

 

“ E voi, se vi azzardate ancora a lamentarvi delle missioni di rango D, giuro che vi userò come manichini per testare i miei genjutsu più potenti, chiaro?”.

 

Hinata e Haku annuirono terrorizzati, ma Naruto non mancò di controbattere.

 

“ Ehi, volevamo solo un po' di divertimento in più, nessuno di noi voleva combattere ninja di rango S.”.

 

“ A proposito- lo interruppe Shikamaru- sensei, sapeva che avremmo affrontato ninja di tale calibro? Anche noi siamo usciti per la prima volta dal villaggio.”. Asuma sospirò, cercando di sopprimere il suo senso di colpa.

 

“ Sì, ma intendevo tenervi il più lontano possibile dagli scontri. Voi avreste dovuto scortare i civili mentre noi facevamo il grosso del lavoro. Non potevamo aspettarci che Orochimaru stesso sarebbe venuto.”.

 

“ Ma ne siamo usciti tutti vivi, ed è ciò che conta. Vivere per spaccare culi un altro giorno!”.

 

“ Considerando chi dovevamo combattere, non mi aspettavo fossi così allegra, Anko.”.

 

“ Tendo a pensare in maniera positiva. Se non ci riuscissi non potrei più alzarmi dal letto. E poi mi affido al desiderio di far pagare quel bastardo con le mie mani un giorno.”.

 

La discussione si concluse lì, i ragazzi tornarono a casa mentre gli adulti si diressero da Jiraya per fare rapporto.

 

*****

 

Residenza dei Senju

 

“ Sono a casa- gridò felice Naruto una volta rientrato- Mamma? Shizune- neechan? Kaida? Hagane?”.

 

“ Naruto, sono così felice che tu sia tornato!”, esclamò Tsunade felice andando ad accogliere il figlio adottivo.

 

“ Non è niente, mamma. So che la missione è andata un po' sottosopra, ma niente d'irreparabile.”, rispose il giovane shinobi con un sorriso. La madre si sedette sul divano e gli fece a sua volta cenno di sedersi.

 

“ Forza, dimmi tutto, è stata pur sempre la tua prima missione fuori dal villaggio.”.

 

“ Ok, dunque, dopo un giorno di viaggio siamo arrivati in questa cittadina...”.

 

La storia di Naruto cominciò in maniera innocente, ma prese una via piuttosto cupa già all'arrivo di Mizuki, il che implicava anche che Orochimaru fosse in possesso del rotolo proibito. Ma quanto venne dopo fu persino peggio.

 

“ Aspetta, Orochimaru in persona è venuto a combattervi?!”, domandò la donna in preda all'orrore.

 

“ Sì, Kurenai- sensei, Asuna e Anko l'hanno tenuto. Per di più ha ottenuto uno Sharingan in qualche modo, come Kakashi.”.

 

“ COS'HA Orochimaru?”, domandò ancora la sannin, vicina all'iperventilazione. Il fatto che Naruto fosse sopravvissuto era nientemeno che un miracolo.

 

“ Dai, mamma, ti ho già detto che è andato tutto bene. Gli ANBU sono arrivati in tempo per mandarlo via.”.

 

“ Lo so, ero solo preoccupata per te. E' stata la tua prima missione fuori dal villaggio e hai dovuto affrontare uno dei peggiori ninja traditori del continente. Ma sia tu che i tuoi compagni siete tornati senza un graffio. Però quanto mi hai detto riguardo Orochimaru e Otokagure è... preoccupante, quantomeno. Tuo padre dovrà prendere misure serie, o questo problema ci esploderà in faccia.”.

*****

 

Ufficio dell'Hokage

 

Nel frattempo Anko, Asuma e Kurenai avevano dato il loro rapporto, praticamente identico alla storia di Naruto, ma molto più ricca di dettagli.

 

“ Perciò non solo Orochimaru ha lo Sharingan, ma possiede un suo paese- sbuffò il sannin albino- non ci può mai essere una pausa.”.

 

“ Cosa facciamo, Hokage- sama?- domandò Anko- se posso dire la mia ce ne dovremmo occupare il prima possibile, o Otokagure diventerà una minaccia troppo grande da gestire.”.

 

“ Condivido la tua idea, ma non sarà facile. Orochimaru potrebbe chiedere aiuto ad altri villaggi usando come scusa un nostro tentativo di impedire a un villaggio emergente di svilupparsi con la nostra superiore forza militare, e il conflitto potrebbe diventare una guerra enorme. Dobbiamo dimostrare che è una minaccia per tutti prima di prendere azioni contro di lui.”, spiegò seccato l'Hokage. Anko sbuffò sottovoce, ma si sforzò di restare calma.

 

“ Che suggerisce di fare quindi?”.

 

“ Manderemo spie a cercare informazioni. Una volta ottenute abbastanza sceglieremo il nuovo corso d'azione. Voi intanto avete bisogno di riposo, rilassatevi pure per il resto della giornata.”.

 

“ Sì, Hokage- sama.”, dissero i tre jonin all'unisono mentre Jiraya si voltò pensoso verso la finestra.

 

' Perciò le voci erano vere. Hai creato un tuo villaggio, Orochimaru. Se vuoi la guerra tra di noi, sarò più che lieto di accontentarti. Batterti al tuo stesso gioco sarà molto soddisfacente'.

 
                                                                                                            *****

Salve a tutti, mi scuso per il ritardo, ma la sessione è stato un assoluto incubo, spero che il capitolo vi abbia soddisfatto e che possa farmi risentire presto. Intanto vi avviso che assieme alla mia cara amica Elara Vlad Tepes ho iniziato una nuova storia, Sangue di Re. Consigliata a tutti i fan di splatter, buon erotismo e del fantasy in generale. A presto.

  
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