Un volantino che vola via nel vento che sfugge dalle mani più e più volte proprio nel momento in cui si è più vicini.

Era questa la metafora che aveva trovato per la sua vita; nell'attimo in cui è vicina a raggiungere uno dei tanti obiettivi che le sono stati imposti li vede fuggire via.
"Perché?" si chiedeva.
Forse perché non ne era in grado, forse per la forte insicurezza che ogni giorno le premeva il cervello, forse non era ancora pronta per questo mondo.
Tutti i minuti, tutti i dannati secondi la sua mente era attanagliata da un solo pensiero struggente, delle domande semplici ma con un universo nascosto...
"Riuscirò mai a fare qualcosa di buono?"
"Riuscirò a superare questi ostacoli e ad andare avanti?"
Fino ad ora un fallimento, una sconfitta ne chiamava un'altra.
Era così delusa da se stessa, così triste... Si sentiva una nullità, una buona a niente. Piano piano si avvicinava il desiderio di morte, sempre più insistente, cercava di combatterlo, cercava di essere felice, la sua mente era in continuo viaggio ma, in fondo, che motivo aveva per andare avanti? Sentiva che la sua vita stesse scorrendo senza che lei la vivesse, passava davanti ai suoi occhi e non riusciva a raggiungerla. Non aveva motivo per esistere, non c'era uno scopo per cui valesse davvero la pena.
Un calice di cristallo in vetrina.