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Autore: foschi    01/03/2020    4 recensioni
{STORIA PARTECIPANTE AL CONTEST “DISNEY SONG!” DI LAILA_DAHL NEL FORUM EFP}
{AsumaxKurenai}
Una folata di vento più forte e fredda la costrinse ad aprire d’improvviso gli occhi, strappandola a quei recenti ricordi. Cos’era quel terrore che l’aveva colta, ora che il suo sguardo incontrava la corolla recisa di quel fiore sul davanzale? Cosa stava cercando di comunicarle il vento? Si sporse a raccogliere quel fiore per preservarlo dalle raffiche di vento che ora la intimorivano, quale tragedia si sarebbe abbattuta su di loro?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuma Sarutobi, Kurenai Yuhi | Coppie: Asuma/Kurenai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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~ The message of the wind ~

 

 

 

 

Titolo: ~ The message of the wind ~

Raiting: Verde

Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste

Personaggi: Asuma Sarutobi, Kurenai Yuhi

Note dell’autore: Questa fan fiction partecipa al contest “Disney song!” indetto da Laila_Dahl sul forum di Efp

 

 

 

 


 



 

  Le palpebre si abbassarono lentamente sugli occhi vermigli della donna che, inquieta, sfogliava le pagine di quel libro che non era riuscito a catturare la sua attenzione. Da quanto tempo stava leggendo la stessa riga? Da quanto tempo non riusciva a coglierne il senso? E da quanto il cuore batteva veloce, incatenato da spine che lo ferivano, ogni volta che sussultava pensando a lui?

Corrugò le sopracciglia castane e con un gesto stizzito chiuse il libro, lasciandolo sul divano mentre lei si avvicinava alla finestra, inquieta come se qualcosa di tragico dovesse accadere. Chiuse gli occhi lasciando che un tiepido raggio di quel sole primaverile le accarezzasse il volto riscaldandola dolcemente, trovando sollievo in quel vento che giocava con le sue ciocche corvine e ribelli; le ricordavano i giorni in cui, tra appuntamenti ed abbracci, lei ed Asuma si erano amati dolcemente ed intensamente. Il calore di quel sole le ricordava le braccia forti di Asuma che dolcemente si chiudevano intorno al suo corpo privo di indumenti; le ricordava quello dei loro corpi che sfregavano passionalmente l’uno contro l’altro, unendosi in uno solo. E ricordava quel vento che li avvolgeva e cercava di calmare il battito accelerato dei loro cuori mentre lei lo teneva stretto a sé, la testa appoggiata al suo seno nudo. Lo amava e lo ammirava. Lo ammirava come ninja per la sua forza e la sua bontà; lo amava con tutti i suoi vizi e le sue virtù. Lo amava puramente, come una moglie che aspetta pazientemente a casa il proprio marito, in attesa di vederlo solcare la soglia di casa e di stringerlo a sé. Lo amava anche quando, pochi giorni prima, avevano litigato per quel dovere che li avrebbe costretti a dividersi. Le lacrime avevano solcato le sue guance quando lui le aveva detto che sarebbe andato in missione.

«Sarà solo per qualche giorno, tornerò presto.» aveva detto spegnendo la sigaretta che teneva fra i denti.

La jonin aveva abbassato lo sguardo, stringendo un pugno «E se ti chiedessi di rimanere? Di rifiutare la missione e stare qui... con noi?» era stato poco più che un sussurro, ma Asuma l’aveva sentito ed aveva sospirato mentre lo sguardo di onice seguiva la mano della compagna che si soffermava lì dove batteva il cuore di loro figlio.

«Tornerò presto, te lo giuro.» un altro sospirò lasciò le sue labbra mentre le braccia si chiudevano intorno al corpo della compagna scosso dai singhiozzi.

In quel momento, Kurenai aveva sperato che il tempo si fermasse perché, anche se era una ninja, anche se il suo compito era quello di mettersi al servizio del Villaggio, lei era prima di tutto una donna ed i suoi sentimenti avrebbero sempre avuto la priorità su tutto.

   

  Una folata di vento più forte e fredda la costrinse ad aprire d’improvviso gli occhi, strappandola a quei recenti ricordi. Cos’era quel terrore che si era impossesato di lei, ora che il suo sguardo incontrava la corolla recisa di quel fiore sul davanzale? Cosa stava cercando di comunicarle il vento? Si sporse a raccogliere quel fiore per preservarlo dalle raffiche di vento che ora la intimorivano, cosa sarebbe successo?

Istintivamente lo sguardo si alzò alla ricerca di quegli occhi che tanto amava, che la rassicuravano. Un brivido di terrore le increspò la pelle delle braccia che l’abito rosso lasciava scoperte e le sopracciglia si arcuarono preoccupate mentre i pensieri si rincorrevano, cercando una spiegazione al terrore che le attorcigliava le membra. Perché ora temeva il peggio, nonostante fosse stato il ninja stesso a rassicurarla? Avrebbe voluto correre, precipitarsi da lui ed implorarlo di non partire, di restare con lei perché, vedendo quella corolla rossa come il sangue distruggersi in mille petali portati via dal vento, aveva capito che non ci sarebbe stato nessun lieto fino per loro. Asuma non avrebbe mai capito le sue paure, le avrebbe solo regalato un ultimo bacio di addio e l’avrebbe lasciata singhiozzante lì, senza accorgersi del suo cuore sanguinante d’amore e di dolore per quell’addio; se ne sarebbe andato senza asciugare le sue lacrime.

 Lasciò vagare lo sguardo nel cielo limpido alla sua ricerca, ma, ormai lo aveva capito, non avrebbe trovato risposte a quella paura se non con una lenta e paralizzante agonia.

 



*****

 



   La lapide di marmo bianco si ergeva davanti al suo sguardo ormai asciutto; tutte le sue lacrime erano ormai terminate, solo il suo cuore non smetteva di sanguinare.

«Ora mi è difficile vedere solo il tuo nome inciso su questo marmo; ora mi è difficile respirare quest’aria.» lo sguardo rimase fermo sulla lapide mentre si chinava a poggiare ai suoi piedi un mazzo di fiori rossi - come il sangue che aveva ricoperto il suo corpo quando lo avevano riportato a Konoha.

«Ti amo.» il vento portò via quel sussurro e quelle lacrime, sperava che, ovunque fosse, quelle parole lo raggiungessero.

 

 





 

 

 


Angolo dell’autrice

 


 

 


Buonasera!

Era tanto tempo che desideravo scrivere su questi personaggi la cui storia mi ha sempre commossa. Ho cercato di soffermarmi sui sentimenti di Kurenai, sulla dolcezza trasmessa dai suoi ricordi con Asuma e sulla tristezza data da quell’addio – personalmente mi ha fatto molta tristezza che non ci sia stato un addio ‘diretto’ tra Asuma e Kurenai, nonostante la scena della finestra che ho un po’ rielaborato mi sia piaciuta.

La canzone a cui ho fatto riferimento per questa fan fiction è “Il lamento di Sally”, dal film The Nightmare before Christmas.

Dal punto di vista stilistico, l'uso del corsivo e del trapassato prossimo indica un flashback.

 

Ringrazio Laila_Dahl per aver indetto questo contest e chiunque sia arrivato fin qui, spero vi sia piaciuta!

Alla prossima,

foschi

   
 
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