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Autore: Fujiko91    08/03/2020    1 recensioni
Questa è una raccolta di storie soprannaturali!
- Un insolita amicizia. (Corinne una vampira stringe un'amicizia con una volpe...)
- Ying e Yang (Ying e Yang sono due sorelline e...)
-L'indifferenza alla morte (una sala gremita di persone che danzano e un delitto...)
-Regolamento di conti (un'uomo chiama il suo amico detective, ma...)
E molte altre ...
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione dei piccoli errori! :*

 

Dire che Moonlight fosse una bella cittadina era esagerato. Forse perché pioveva sempre e l'umidità o l'odore nascente di muffa non ti lasciava le narici. Quindi volevo solo andartene via, invece rimanevo lì ad aspettare il momento giusto.

Personalmente Moonlight mi dava tanto, tipo il mio salario. Facevo il detective a tempo pieno, non mi lamentavano mai perché non avevo tempo, anche se c'erano diversi motivi per lamentarsi. Tipo di notte non potevo dormire in quanto, i vampiri attaccavano sempre persone innocenti.

Di giorno c'era da tenere d'occhio i licantropi, le streghe e altre creature simili. Il mio unico momento di svago era andare alla vecchia taverna e scolarmi un paio di birre.

Quel giorno, mi trovavo proprio lì quando li vidi entrare. Erano in tre un uomo, un bambino e una bambina. Tutti e tre avevano i capelli biondo cenere, indossavano abiti di colore nero, con vari merletti. L'uomo sulla testa indossava un cappello a cilindro e la bimba tra le braccia teneva una bambola di porcellana.

Sì andarono ad accomodare a uno dei tavoli, quello all'angolo immerso nell'oscurità.

Mi voltai verso il bancone. E notai che non c'era Tom, ma sua figlia Rose.

"Tuo padre non c'è?"

"No, oggi è andato fuori città, ma ci sono io!" Facendomi capire che se la sapeva cavare più che bene.

Le feci un sorriso e infine mi alzai e dopo aver pagato me ne andai. La giornata sarebbe stata lunga, dovevo andare dal signor Graham, mi aveva fatto sapere che intorno alla sua proprietà erano capitati alcuni avvenimenti sinistri. Salii su una delle carrozze e mi feci portare alla villa.

La carrozza si fermò davanti a un enorme cancello, su entrambi i lati vi erano due enormi statue di due leoni, con la lingua biforcuta.

Pagai il cocchiere e mi avvicinai al cancello, per fortuna era aperto. Quindi entrai, all'interno il giardino aveva visto epoche migliori, ora era tutto terribilmente trascurato. Tipo la fontana al centro, era ricoperto di muschio, al suo interno della semplice acqua piovana, il putto da dove un tempo scorreva l'acqua ora era avvolto dall'edera.

Le rose erano soffocate da altre piante, mi destreggiai un po', ma alla fine arrivai alla porta e lì bussai.

Quando finalmente mi venne ad aprire una signorina, vestita da cameriera.

"Il mio signore la sta aspettando nel salone, mi segua."

E la seguii, l'interno invece era tutto in ordine e pulito, un uomo stava pulendo l'argenteria.

Mi accomodai su una delle poltrone, e venni raggiunto dal signor Graham, era un uomo alto, con una corporatura giusta. I capelli castani, gli occhi verdi, le labbra sottili, ma non troppo di un tenue rosa. Un uomo affascinante, che piaceva alle dame.

Sì accomodò davanti a me. "Come avrai potuto notare, il mio giardino è in degrado" mi dava del tu, poiché eravamo stati compagni di classe, quando eravamo dei baldi giovanotti.

"Sì, l’ho notato."

Il suo sguardo si fece improvvisamente serio e triste. "Alcuni miei giardinieri sono stati uccisi, ogni volta che mando qualcuno in giardino non rientra più in casa, almeno non vivo."

"Uhm, Gareth hai fatto qualcosa?"

"Tipo?"

"Non so… ti sei fatto coinvolgere in qualcosa di losco?"

Sì alzò e andò vicino alla finestra. "Sì, un mese fa ho scacciato dalle mie terre una famiglia. Sai ero più che sicuro che fossero dei vampiri."

"Avresti dovuto dirmelo. Sarei venuto qui e avrei parlato con loro."

Gareth mi guardò felice, per ciò che avrei fatto per lui. "Ti ho chiamato perchè mi sto per sposare. Con la figlia di Tom, si chiama Rose."

Nella mia mente mi balenò l'immagine della ragazza che avevo visto alla taverna. Ma era sicuramente una ventenne.

"Non è troppo giovane?"

"Non mi aspettavo questo tipo di discorsi puritani da te."

"Già, ma ho una figlia della sua stessa età e non la vorrei mai vedere al fianco di un tipo come te."

"Apprezzo la tua sincerità."

Ripensai alla faccenda, di certo Tom avrebbe avuto più o meno, le stesse mie idee, ma era un uomo troppo pacifico per uccidere e poi avrebbe ucciso Gareth, non di certo dei servitori.

La mia mente tornò su quei vampiri. E chiesi maggiori dettagli.

Mentre lui li descriveva, impallidii: erano loro i tre sconosciuti entrati nella taverna. Ora erano lì con Rose!

Mi alzai, dissi semplicemente che avevo un altro impegno e corsi fuori. Per fortuna, il cocchiere mi aveva davvero aspettato.

Lo feci correre. Ma quando raggiungemmo la taverna c'era un'enorme folla radunata intorno a qualcosa. Mi avvicinai e la vidi, a terra senza vita c'era il cadavere di Rose.

Mi trascinai verso il muretto di una casa. E mi ci sedetti sopra.

Mi sentii osservato alzai lo sguardo e me li trovai davanti.

Provavo un misto di rabbia e dolore.

Ma prima che potessi parlare, l'uomo dai capelli biondo cenere mi disse: "Il suo amico ha ucciso mia moglie e il bambino che stava per nascere. Gli dica che siamo pari." Tutti e tre scomparvero nel nulla.

Rimasi lì arrabbiato, venni riportato alla realtà dall’urlo disumano di Tom.

Erano passati alcuni giorni. Avevo parlato con Gareth e lui non aveva negato nulla, solo non me ne parlò.

Me ne stavo seduto sul divano, a guardare mia moglie che cuciva e ad ascoltare mia figlia leggere. Quando qualcuno bussò alla porta, era uno di Scotland Yard. "Signore, la volevo informare che il signor Graham è stato ucciso."

"Da chi?"

"Dal signor Tom Wood, il padre di Rose."

Il giovane se ne andò, ed io tornai dalla mia famiglia.

"Caro, è successo qualcosa?"

"Nulla, sono semplicemente pari!"

Mia moglie tornò al suo cucito e io ad ascoltare mia figlia.


Angolo dell'autrice:
questa raccolta non ha un'uscita regolare perché scrivo una storia ogni tanto quando mi viene l'idea giusta!
Quindi abbiate pazienza, però spero che vogliate lasciarmi ancora una vostra recensione! Grazie! :*
Fatemi sapere cosa ne pensate. A presto!
Fuji.

 
  
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