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Autore: killer_joe    09/03/2020    4 recensioni
Dolores Umbridge è una donna tutta d'un pezzo. Hogwarts dovrà adeguarsi, in un modo o nell'altro. Dal testo:
"Hogwarts avrebbe riacquistato l'antico splendore, Dolores lo promise a se stessa. Queste giovani generazioni di maghi e streghe avrebbero imparato l'educazione, con le buone o con le cattive."
Storia partecipante al contest "Sincero (non mi odi più)" indetto da GiuniaPalma/LadyPalma sul forum di EFP
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolores Umbridge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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QUESTIONI DI EDUCAZIONE

 

 

Quando il Ministro della Magia le aveva affidato l'incarico di insegnante nel corso di Difesa contro le Arti Oscure nella prestigiosa Hogwarts, Dolores Umbridge aveva molte aspettative.

Invece si era trovata in una situazione che definiva, in tutta sincerità, assolutamente agghiacciante.

La Scuola di Magia e Stregoneria, che lei stessa aveva frequentato molti anni prima, era diventata un patetico surrogato di quanto non fosse stata, e non solo per la qualità – pessima – degli insegnamenti. Era un crogiolo di arroganza, promiscuità e maleducazione. Giovani maghi che si permettevano di rispondere ai professori, convinti forse di saperne di più di chi, come lei, aveva lavorato sodo a fianco del Ministro per anni. Coppie di ogni genere ed età che, inconsapevoli di quanto fossero inopportune le loro azioni, si lasciavano andare a romantiche effusioni nei corridoi. Ragazzotti sfrontati che non sapevano indossare la loro divisa, ignari del fatto che il proprio aspetto è il primo passo verso una buona impressione di sé, di fronte agli adulti come ai propri pari.

Che non venissero a raccontarle che si trattava di 'modernità'. Se questo era il risultato del passare degli anni, molto presto la mancanza di diligenza sarebbe stata la rovina dell'intero mondo magico.

Per fortuna, ora era arrivata lei.

Hogwarts avrebbe riacquistato l'antico splendore, Dolores lo promise a se stessa. Queste giovani generazioni di maghi e streghe avrebbero imparato l'educazione, con le buone o con le cattive.

 

Prima di tutto, il suo ruolo di insegnante.

Dolores era scioccata dal lavoro compiuto dai suoi predecessori. Poteva giustificare il professor Raptor, quel pover'uomo era certamente pazzo, ed era morto come tale. Ma quella serie di stolti e incapaci venuti a seguire... Gilderoy Allock, tanto logorroico quanto vacuo. Remus Lupin, un licantropo tra gli studenti, pericolo per l'incolumità dell'intera scuola. Dolores ancora non sapeva spiegarsi cosa fosse venuto in mente ad Albus Silente. A seguire l'intero fiasco con Alastor Moody, argomento sul quale l'intera Hogwarts aveva tenuto il segreto ma che aveva raggiunto il culmine con la morte di uno studente.

No, era assolutamente inaccettabile. Silente aveva perso le redini della sua stessa scuola, e a farne le spese erano stati gli allievi, le loro famiglie e, ultima ma non meno importante, la reputazione di Hogwarts.

Sarebbe stata lei, Dolores, a riportare la situazione alla più completa normalità. Nessun giovane mago si sarebbe diplomato alla Scuola di Magia e Stregoneria senza aver imparato a comportarsi come un adulto istruito e responsabile.

Si trattava di semplice educazione.

 

*

 

I suoi studenti erano insoddisfatti dalle lezioni di Dolores, e lei non sapeva se arrabbiarsi davanti alla loro insolenza o se sorridere per la loro innocente ingenuità. Questi giovani maghi si erano lamentati con il Preside, e con il resto del corpo insegnanti, perché durante Difesa contro le Arti Oscure non era permesso loro di praticare gli incantesimi. Come se la teoria, argomento su cui Dolores aveva focalizzato le sue lezioni, non fosse la base fondamentale per la pratica. Volevano agitare le loro bacchette, come rametti di legno sbattuti dal vento, pronunciando formule antiche in una lingua sconosciuta, senza saperne il significato profondo, e ignorando le conseguenze dei loro incantesimi. Su cosa credevano che sarebbero stati valutati, ai G.U.F.O.? Non insegnare loro la teoria sarebbe stato da irresponsabili.

Alla fine Dolores decise di continuare il suo programma senza dare troppo peso alle loro recriminazioni. In fondo era l'insegnante a decidere, e lo studente a seguire. Avrebbero capito le sue ragioni, prima o poi.

 

*

 

Nonostante i suoi numerosi e puntigliosi decreti, la situazione non sembrava migliorare. Gli studenti, invece di adattarsi al nuovo regime regolamentare, avevano mosso lamentele sempre più pressanti. Dolores non avrebbe voluto arrivare a tanto da obbligarli a seguire le normative, davvero. Se solo avessero rinunciato a queste inutili prese di posizione e si fossero limitati ad eseguire le direttive, lei non sarebbe stata costretta ad ordinare loro di farlo. Era così semplice, e tuttavia così frustrante.

Non aveva avuto altra scelta che rafforzare il suo potere nel cuore della scuola, fortunatamente sostenuta dal Ministro della Magia. Il povero Cornelius temeva per la sua posizione, convinto della volontà di Silente di sostituirlo nel suo ruolo istituzionale. Dolores, che in principio aveva concesso al Preside il beneficio del dubbio, cominciava a crederlo anche lei. Quale altro motivo avrebbe avuto di assecondare le bugie del giovane Potter altrimenti?

Harry Potter era un altro problema che Dolores era stata costretta a gestire. Il 'ragazzo che è sopravvissuto' era una mina vagante all'interno di Hogwarts, sempre al centro delle proteste, sempre pronto al conflitto aperto con lei, la sua insegnante. E, come se questo non fosse bastato, il resto degli studenti guardava a Potter come fosse un leader indiscusso, senza nemmeno fermarsi a riflettere se quello che gli usciva di bocca avesse un senso logico. Forse era stata la pressione dell'intero mondo magico, e la sua storia senza dubbio drammatica, a far credere a Potter di essere migliore degli altri, ma Dolores non era pronta a chiudere un occhio davanti all'arroganza del giovane grifondoro.

Era stata costretta ad usare il pugno di ferro con il ragazzo, e di questo non poteva dirsi felice, ma forse la piuma speciale avrebbe avuto l'effetto, se non di ottenere la fiducia di Potter, almeno di ottenerne il timore. La paura della punizione era un forte alleato quando il proprio obiettivo era tanto distante da sembrare utopico, e Dolores non aveva mai rinunciato ad usarsene per raggiungere lo scopo. Senza contare che in questo modo avrebbe insegnato a Potter un po' di educazione. Una virtù rara di questi tempi.

 

*

 

Quando era venuta a conoscenza dell'Esercito di Silente, Dolores era rimasta come paralizzata. Era incredibile, ma era la verità, Albus Silente stava foggiando un esercito di giovani con lo scopo di sovrastare il potere del Ministero.

Silente, la serpe in seno, era riuscito a sfuggire alla giustizia. In compenso il suo 'esercito' era rimasto ad Hogwarts, che ora era finalmente diretta da qualcuno che aveva a cuore il bene delle nuove generazioni di maghi.

Dolores, come Preside di Hogwarts, avrebbe riportato l'ordine, e gli studenti come gli insegnanti si sarebbero adeguati ad un modello di responsabilità ed educazione. Dolores avrebbe usato ogni mezzo a sua disposizione per far si che il suo progetto si concretizzasse in realtà.

 

Il resto degli insegnanti la guardava con sospetto, ma Dolores non aveva intenzione di fare alcun cambiamento al personale. Ai programmi, magari, incrementando la teoria e limitando tutte quelle dimostrazioni pratiche che erano più pericolose di un troll lasciato libero nel castello. Quel grifondoro, Finnegan, aveva fatto esplodere più mobilia lui di un intero sciame di folletti della Cornovaglia, e le mandragole della professoressa Sprite avevano causato fin troppi svenimenti per i gusti di Dolores. Decisamente più teoria, ne avrebbe discusso con i colleghi il prima possibile.

Licenziare Sibilla Cooman era stato necessario. Quella donna era deleteria, con le sue false profezie e la testa sempre tra le nuvole. Divinazione era una materia che Dolores non aveva mai capito, né approvato, e che Silente avesse permesso venisse insegnata la faceva andare in collera. Purtroppo la Cooman non era stata allontanata dal castello quando Dolores era ancora Inquisitore supremo di Hogwarts. Tuttavia, anche nel suo ruolo di Preside, Dolores le permise di restare. L'importante era che non fosse più in posizione di avvelenare le giovani menti degli studenti con le sue assurdità, non certo che vegetasse nella sua stanza tra sfere di cristallo e fondi di tè. Certo che la donna rimaneva un esempio di stravaganza che Dolores avrebbe relegato al San Mungo, non ad una scuola.

 

Come primo decreto da Preside Dolores punì i membri dell'Esercito di Silente, istruendoli a scrivere un lungo testo con le sue penne speciali. Era stato senza dubbio doloroso, ma purtroppo necessario. Ogni azione ha una conseguenza, questa è una lezione che va imparata il prima possibile per il proprio bene. Questi giovani stolti avevano seguito il comando di Silente, e la guida di Potter, senza il minimo spirito di criticità, e per questo avrebbero pagato con il sangue. Sarebbe sembrata loro una punizione forse esagerata, ma non era affatto tale: il mondo, quello esterno all'atmosfera protetta di Hogwarts, fosse quello magico come quello babbano, non ha alcuna pietà per gli errori né per errate valutazioni. Un giorno anche questi giovani maghi, che ora la guardavano con un misto di rabbia ed orrore, avrebbero capito la ragione delle sue azioni. Avrebbero capito il valore di quello che stava insegnando loro, qualcosa che andava al di là della semplice esecuzione di incantamenti. Dolores stava dando loro una lezione di vita che avrebbero fatto bene a cogliere il prima possibile, per il bene loro e per quello dell'intero mondo magico.

Dolorosa, ma necessaria. Questa era l'essenza dell'educazione.

 

*

 

Dolores si stese sul materasso, e raccolse dai piedi del letto la morbida coperta rosa. Dalla posizione supina poteva vedere la sua collezione di piattini decorativi, dentro ai quali i gattini dipinti prendevano posizione per la notte, chi acciambellato su se stesso, chi steso su un fianco. Dolores sorrise davanti alla scena, delicata e adorabile. Tutto il contrario di quella che era stata la sua giornata.

Dolores non aveva centinaia di occhi, capaci di tenere sotto controllo l'intera area del castello. Aveva istituito una squadra speciale perché fosse i suoi occhi e le sue orecchie, certo, però cercava comunque di essere il più presente possibile ad ogni attività sospetta.

Lo stava facendo per loro, per gli stessi studenti che la osservavano con odio e rancore. Senza capire l'enorme sacrificio di Dolores, che non voleva altro se non prepararli per un radioso futuro.

Dolores era stanca, dopo il tiro mancino dei due terremoti Weasley. Interrompere i G.U.F.O. solo per farle un dispetto, come avevano potuto? Uno spettacolo pirotecnico che non faceva altro se non dimostrare la loro immaturità, mancanza di rispetto e maleducazione. Almeno ora erano andati per sempre, in una futile manifestazione di superiorità culminata da una auto-espulsione dalla scuola. Anche in questo caso, sarebbero stati i gemelli a soffrire le conseguenze del loro sciocco scherzo. Il giorno successivo la vita ad Hogwarts sarebbe proseguita con la solita routine mentre loro sarebbero stati, tra vent'anni, i maghi senza un diploma. Ma Dolores si era stancata di lottare contro i mulini a vento. Se i gemelli Weasley preferivano il loro scellerato atto di autarchia rispetto al diploma, lei non se ne sarebbe preoccupata più. Con un sospiro, si tirò la coperta fino al collo e spense la luce.

 

Crescere i giovani studenti era difficile, ma era il suo compito. In fondo, si trattava di semplice educazione.




Note dell'autore
*fa capolino da dietro la porta* Buongiorno, fandom di Harry Potter!
Questa è la mia primissima fic sul fantastico mondo creato da J.K. Rowling, nonostante io sia una sfegatata fan dagli esordi (ricordo 'Harry Potter e la pietra filosofale' al cinema, con il mio povero papà che mi copriva gli occhi davanti alla scena di Raptor che si toglie il turbante xD). 
Questo è un esperimento, che ho intrapreso invogliata dal bellissimo contest indetto da GiuniaPalma. La giudice ha chiesto di prendere un villian da un'opera (un cattivo vero, di quelli odiati da tutti sia nell'opera orginale sia sul fandom) e cercare di sviscerarne il carattere, spiegando le sue motivazioni. L'obiettivo è, se non di renderlo simpatico, almeno di smuovere nel lettore un minimo di empatia, di far capire le ragioni dietro al suo terribile comportamento.
Non so se sono riuscita nell'impresa (non facile, perché la Umbridge è davvero odiosa xD), ma spero che questa storiella vi abbia comunque interessato. Mi farebbe molto piacere leggere un vostro commento, per capire dove migliorare in questo fandom su cui fin'ora non ho avuto occasione di scrivere. 

Ringrazio chiunque leggerà e apprezzerà questa storia. 
Alla prossima
killer_joe

   
 
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