Il mio amore per Linton è come il fogliame nei boschi: il tempo lo cambierà, ne sono consapevole, come l'inverno cambia gli alberi. Il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce eterne che stanno sotto quegli alberi: una fonte di piacere ben poco visibile, ma necessaria. Nelly, io sono Heathcliff!
(Cime tempestose, Catherine I)
Quante lacrime ci ho speso e ci spendo tuttora su questo libro, ormai ingiallito dal tempo e dal consumo. Odora di vecchio, odora di buono, per me che ho amato così tanto le sorelle Bronte e in particolare Emily, portandole anche alla maturità. Sarà l'incanto di quei luoghi, la Tempestosa il cui solo nome evoca in me precipizi naturali e psicologici. Sarà questo amore più grande della vita stessa, che tormenta Catherine ed Heathcliff oltre la morte. Sarà la struggente passione con cui avverto che è stata scritta ogni singola parola. Mi arriva così tanto che è come se lei non fosse mai morta, e vivesse per sempre attraverso il suo unico, terribile romanzo tanto criticato alla sua epoca e tanto amato oggi. Il paradosso che accompagna quasi ogni artista degno di questo nome.