Maxi, per alcuni istanti, rimase immobile e fissò davanti a sé. Finalmente, la serenità spirava nel suo cuore. Calmo, si girò e spostò lo sguardo sulla superficie del mare. Un lieve vento si sollevò, increspando la superficie dell’acqua, e mosse le candele. Il giovane inspirò, poi espirò, godendo dell’aspro effluvio del mare. Gli sembrava di essere libero da uno stato di apatia… I suoi sensi, prima ottenebrati dalla pena, si erano acuiti, pronti a cogliere qualsiasi stimolo esterno. Fissò lo sguardo sui ceri, che, sfiorati dal vento, si allontanavano verso occidente, simili ad una flotta, palpitante di luce dorata. – Arrivederci, amici miei. – mormorò il giovane. Osservò per alcuni istanti il mare, poi girò le spalle e si allontanò a passo rapido dal porto.