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Autore: fenris    15/03/2020    2 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 20

 

Problemi coi jinchuriki o Il demone volpe è uno stronzo

 

“ Papà, posso chiederti qualcosa?”, domandò Naruto. Jiraya gli si rivolse quasi non curante.

 

“ Dimmi pure.”.

 

I due stavano seduti all'ombra di un albero, dopo un'oretta di intenso allenamento. Quella volta Jiraya era venuto di persona invece di creare un clone e Hiruzen haveva preso il suo posto.

 

“ Qual è il tuo cognome?”.

 

“ Che domande, Senju.”, rispose l'Hokage come fosse ovvio, facendo sbuffare Naruto.

 

“ Intendevo il tuo cognome prima di sposarti, A proposito, perchè hai preso il nome di mamma? E' perchè è una Senju?”.

 

“ Sì, in parte. Ma la ragione principale è che non ho mai avuto un cognome.”, disse il sannin con una risatina.

 

“ E la tua famiglia?”.


“ Esatto. Perchè questo nuovo intereste in me, Naruto?”.

 

“ Mi sono accorto di conoscere molto sulla famiglia di mamma, soprattutto grazie ai libri di storia, e pochissimo sulla tua, anche perchè non ne hai mai parlato.”.

 

“ Ehi, non hai mai chiesto. Poi un uomo ha diritto a un po' di mistero, no? Poi credo che prima della tua nascita la mia vita non sia così interessante.”.

 

“ Come puoi dirlo? Sei un sannin, hai allenato il mio padre biologico, lasciami decidere se è interessante o meno.”, protestò ancora Naruto, obbligando il padre ad arrendersi. Jiraya si schiarì la gola e cominciò a narrare la tutt'altro che interessante, a suo dire, storia di com'era diventato un ninja.

 

“ Cinquant'anni fa, le terre ninja cominciarono la prima grande guerra. Sarutobi, all'epoca studente del secondo Hokage, faceva parte di una squadra con quest'ultimo come leader. Si trovavano in una piccola città il cui nome è ormai dimenticato dov'erano soliti nascondersi e sanare le proprie ferite prima di tornare a Konoha. Fino ad allora, si erano nascosti piuttosto bene, ma in qualche modo i nostri nemici scoprirono che il villaggio ci stava aiutando e lo ridussero in macerie. Quando il sensei e i suoi compagni vi tornarono, trovarono un terribile massacro con un solo superstite: un bambino di neanche un anno coi capelli bianchi. Sensei prese quel bambino e lo portò a Konoha dove crebbe in un orfanotrofio. Quando compì cinque anni seppe del suo villaggio distrutto, dei genitori che non avrebbe mai conosciuto, e di essere stato salvato da un ninja. Decise quindi di diventare egli stesso un ninja.”.

 

“ E quel ninja eri tu, vero?”, chiese ancora Naruto eccitato. Jiraya rise.

 

“ Piuttosto ovvio no? Ora sai perchè fino a qualche anno fa non avevo un cognome. E anche se l'avessi avuto, non potevo certo far abbandonare a Tsunade- hime il proprio, considerando l'importanza che i Senju hanno avuto sia a Konoha che nell'intero mondo ninja.”.

 

“ E io? Non avrei dovuto prendere anch'io il cognome dei Senju?”, chiese ancora il giovane ninja, ma Jiraya negò.

 

“ No, gli Uzumaki erano un clan troppo importante prima della caduta di Uzushiogakure. E avevi bisogno di qualcosa che ti collegasse a Minato e Kushina. Sono certo che renderai il nome del tuo clan di nuovo famoso.”.

 

“ E riguardo...?”, provò ancora Naruto prima di essere interrotto.

 

“ Basta domande, ora dobbiamo parlare di un argomento molto più serio.”, disse Jiraya alzandosi torreggiando sul figlio, che assunse un'espressione cupa, ben conscio a cosa l'uomo si stava riferendo.

 

“ Il Kyubi.”.

 

Flashback

 

Asuma, Kurenai e Anko avevano fatto rapporto come da dovere all'Hokage, ma la jonin dagli occhi rossi aveva chiesto di poter restare per faccende private.

 

“ Hokage- sama, c'è qualcosa di cui vorrei parlarle. Mi fido di Anko e Asuma, ma meglio la cosa rimanga tra noi.”, disse Kurenai. Jiraya annuì e le fece cenno di sedersi prima di formare un sigillo.

 

“ Ho attivato i sigilli d'isolamento. Niente di ciò che dirai lascerà questa sala.”. Kurenai si prese qualche secondo per prepararsi mentalmente a spiegare tutto.

 

“ Ecco, c'è stato un... incidente inaspettato durante la missione.”.

 

“ Intendi un altro?”, domandò ironico Jiraya.

 

“ Sì, brutta scelta di parole. E' che prima di arrivare a Sawa Town ci siamo fermati alla Valle della fine. Naruto diceva che il Kyubi era inquieto.”, raccontò Kurenai sorprendendo non poco l'uomo di fronte a lei.

 

“ Ripeti un attimo?”.

 

“ Al Kyubi non piaceva quel posto. Per evitare problemi ce ne siamo andati subito e ho deciso di parlargliene appena tornati.”.

 

“ Hai fatto bene, Kurenai. Non preoccuparti, controllerò il sigillo di Naruto e non c'è di che preoccuparsi.”, rassicurerò Jiraya, venendo però interrotto dalla sottoposta.

 

“ Non ho finito, durante lo scontro con Mizuki ne ha usato il potere. Non al punto da trasformarsi, ma abbastanza per cambiarlo, e non in meglio. Era molto più violento, direi quasi ferale.”.

 

L'Hokage si tirò indietro nella sedia, riflettendo.

 

“ Supponevo sarebbe successo. Minato ha usato il Sigillo quadrangolare perchè Naruto potesse accedere al potere del Kyubi, altrimenti l'avrebbe bloccato completamente. Il problema è che il demone può influenzare Naruto fino a un certo punto. Per quanto so degli altri Jinchuriki, sono influenzati dalle loro emozioni. Mizuki stava facendo del male ai suoi amici, doveva essere molto arrabbiato.”.

 

“ Sì, era decisamente il caso.”, confermò la jonin, non potendo dimenticare il disastro visto al suo ritorno dalla capitale.

 

“ Avevo rimandato l'allenamento di Naruto nell'usare questo potere prima per le mie paura di cosa gli sarebbe potuto succedere, poi sono diventato Hokage. Temo di non poter più rimandare.”.

 

“ A proposito, avrei dovuto chiedervelo quando sono diventata la sensei di Naruto. Cosa devo fare in queste situazioni?”.

 

“ A meno che tu non sia esperte in tecniche mentali o di sigillo, non c'è molto che tu possa fare. Creerò un sigillo per bloccare l'energia del Kyubi se Naruto perdesse ancora il controllo.”.

 

“ Grazie, Hokage- sama.”.

 

“ C'è qualcos'altro di cui vuoi discutere- domandò Jiraya, ma Kurenai scosse la testa- in questo caso sei congedata.”.

 

 

Fine flashback

 

“ Bene, Naruto, ho rimandato fin troppo a lungo. Oggi proveremo a controllare il chackra del Kyubi.”, disse Jiraya a un sorpreso Naruto.

 

 

“ Davvero?”.

 

“ Sì, non c'è altra scelta considerando quanto mi ha detto Kurenai. Ma tranquillo, ho già preso le contromisure necessarie.”, rassicurò l'uomo.

 

“ Cosa facciamo quindi?”.

 

“ Prima cosa, siediti di fronte a me.”.

 

“ Ora?”, domandò ancora il biondino una volta che fu seduto davanti al padre.

 

“ Chiudi gli occhi, respira lentamente e rilassa ogni muscolo nel tuo corpo. Raccogli tutto il chackra che puoi, ma non forzarlo, lascialo scorrere. Svuota la tue testa di ogni pensiero a parte il nove code, quindi dirigi il tuo chackra verso di lui.”.

 

La voce di Jiraya cominciò a farsi sempre più distante mentre Naruto si sentì addormentare pur stando sveglio. Era una sensazione stranissima, specie quando pensò di essere alzato nonostante non si fosse mai rimesso in piedi. Confuso, aprì gli occhi.

 

Per suo grande shock, era in quella che sembrava un'enorme fogna. Il terreno era completamente zuppo, eppure i piedi del ragazzo erano ancora asciutti. Non c'era niente di davvero importante in quel posto a parte un enorme cancello.

 

Naruto si avvicinò con cautela. La distanza tra le sbarre era sufficiente per potervi entrare, ma non voleva farlo. Specie perchè sentiva qualcosa ringhiarvi, e cercò di abituarsi alla luce per capire cosa fosse.

 

“ Salve, c'è qualcuno qui?”, chiese timidamente lo shinobi. La risposta fu un cupo rombo, seguito da due occhi rossi luminosi che sembrarono guardarlo dritto nell'anima.

 

“ Oh, guarda chi è venuto a farmi una visita.”, disse una voce cavernosa che Naruto trovò familiare. Si chiarì la gola e parlò.

 

“ Sei... il Kyubi?”.

 

“ Le tue abilità di osservazione sono impressionanti, immagino tu sia un prodigio tra i suoi simili.”, rispose sardonico il demone rivelandosi nella sua possanza. Era un'immensa volpe dal pelo rosso arancio, con occhi penetranti dello stesso colore e una moltitudine di code che si muovevano dietro di lui.

 

Naruto capì subito che il mostro lo stava prendendo in giro, ma decise di ignorarlo e continuò la discussione.

 

“ Lo prenderò per un sì. Cos'è questo posto?”.

 

“ La tua piccola mente umana è incapace di comprendere la vera natura della mia prigione. Considerala una dimensione in miniatura creata dal tuo chackra.”.

 

“ Una dimensione tascabile... dentro di me?”, ripetè confuso Naruto, non riuscendo effettivamente a comprendere del tutto il concetto.

 

“ Sono onorato che tu sia venuto a cercarmi dopo tutti questi anni- disse ancora la volpe, terribilmente sarcastica-... ma perchè sei qui?”.

 

Al biondino venne un groppo in gola. Voleva chiedere al Kyubi di prestargli ancora il suo potere quando necessario, ma non sapeva come approcciare l'argomento. La visione della più potente di tutte le bestie con le code, persino chiusa dietro quei cancelli, era troppa per lui.

 

“ Volevo... ringraziarti per avermi aiutato l'ultima volta.”, cominciò sperando che l'adulazione aiutasse un poco. La gigantesca vole sbuffò.

 

“ Tieni la tua gratitudine per chi la merita, moccioso. Le mie intenzioni erano tutt'altro che altruiste.”.

 

“ E perchè mi avresti dato i tuoi poteri se non volevi aiutarmi?”.

 

“ Era nel mio interesse che tu restasti vivo.”, affermò il demone. E sebbene fosse parzialmente la verità, non era che un minimo pezzo.


“ Cioè?”.

 

“ Il mio chackra erode poco a poco il sigillo posto sul tuo corpo, e le tue emozioni sono così forti che potrò prendere sempre più spesso il sopravvento su di te- pensò maligna la creatura, non che lo avesse detto al suo carceriere- Poi immagino tu non sia venuto solo a ringraziarmi, vero?”.

 

Naruto imprecò mentalmente, le sue intenzioni erano così ovvie?

 

“ N- no, ma... visto che il tuo potere è così utile, potresti prestarmelo ancora in futuro per salvare la mia vita o quella dei miei compagni?”.

 

Il Kyubi dovette fare del suo meglio per trattenere la rabbia. La richiesta di Naruto aveva toccato i bottoni giusti, e lui lo capì subito. Certo, fare come lui chiedeva avrebbe accelerato la fuga del demone, ma questi aveva comunque un immenso orgoglio, e non si fece problemi a dire la sua.

 

“ Sempre la stessa cosa, il mio potere! Ascoltami bene, umano, io non sarò il vostro schiavo! Mai più!”.

 

“ Che vuol dire mai più?”.

 

“ Niente che ti riguardi, vattene!”.

 

“ Andarmene?! Questo posto è fatto col mio chackra,decido io chi viene e chi va.”. La volpe ridacchiò.

 

“ Preferisci che io me ne vada? Bene, rilascia il sigillo e non mi vedrai mai più.”.

 

“ Oh, che intelligenza- ribattè Naruto- Non ti permetterai mai di uccidere liberamente degli innocenti.”.

 

“ Nessuno di voi è innocente, sto facendo al mondo un piacere liberandomi della tua schifosa specie. Non siete che una piaga su questo mondo.”.

 

“ Non stiamo andando da nessuna parte.”, sospirò Naruto capendo che non si andava da nessuna parte.

 

“ L'hai realizzato solo ora? Come ho detto, possiedi davvero una mente privilegiata.”.

 

“ Puoi piantarla col sarcasmo? E' fastidioso.”.

 

“ Proprio come te. E non ho avuto molto divertimento negli ultimi decenni, quindi assecondami un po'.”.

 

“ Ok, ho provato a essere gentile, ora basta. Prenderò il tuo chackra con la forza.”.

 

“ AHAHAHAH, QUESTA E' BUONA! Lieto di provare quando vuoi, piccoletto.”.

 

“ Papà mi ha detto che altri Jinchuriki possono farlo, non so perchè io non ci sia mai riuscito. Prestemo vedremo chi ride.”.

 

“ Per adessono sono io. A presto, moccioso.”, lo salutò il Kyubi. Naruto fu sul punto di contraddirlo quando il terreno gli sparì sotto i piedi e cadde nel vuoto.

 

“ AHHHH!”, gridò a squarciagola pensando che fosse la sua fine finchè qualcuno non lo prese per le spalle e parlò con la voce di Jiraya.

 

“ Naruto, calmati, sono qui.”.

 

“ Uh?”, chiese Naruto confuso, accorgendosi di essere ancora assieme al padre, preoccupatissimo, nello stesso campo dove si trovavano prima.

 

“ Naruto, stai bene?”.

 

“ C- che è successo?”.

 

“ Volevo farti la stessa domanda. Eri seduto immobile fino a quando non hai cominciato a urlare come se avessi visto il diavolo in persona.”.

 

“ Perchè ho visto il diavolo in persona. O almeno la cosa più vicina, la volpe.”.

 

“L'hai davvero vista in un solo secondo?”, domandò il sannin stupefatto dall'affermazione.

 

“ No, abbiamo parlato per qualche minuto- rispose ironico il biondino prima di realizzare- Quanto tempo è passato qui?”.

 

“ Praticamente niente, come avete fatto a parlare in così poco?”.

 

“ Dal mio punto di vista è passato diverso tempo.”.

 

“ Dev'essere un effetto delle dimensioni tascabili.”.

 

“ Come ciò che viene messo in una pergamena e rimane lo stesso anche quando viene tirato fuori?”.

 

“ Sì. Quindi che hai scoperto da questa visita al tuo coinquilino?”, domandò Jiraya sinceramente curioso. Non capitava tutti i giorni di incontrare un demone secolare.

 

“ Che il Kyubi è uno stronzo.”.

 

*****

Ospedale di Konoha

 

Mentre Naruto aveva una conversazione col suo sgradevole ospite peloso, Ino e Hinata lasciarono l'ospedale dopo una delle loro lezioni di medicina con Tsunade. Sakura e Karin avrebbero avuto un'ulteriore classe, che permetteva loro di fare progressi molto più velocemente rispetto alle colleghe.

 

Con Shino in missione, le due eredi avevano avuto l'insegnante tutta per loro, ed erano certe che in breve sarebbero arrivate al livello di Sakura e Karin.

 

O almeno era ciò che pensava Ino fin quando Hinata non le ricordò che anche loro avrebbero avuto Tsunade per loro, oltre che Shizune.

 

“ Urghh, che schifo! Il divario tra me e fronte spaziosa si farà sempre più grande! Proprio come la sua fronte!”.

 

“ Questo perchè Sakura- san si sta sforzando il più possibile per diventare un medico. Noi dobbiamo anche pensare alle tecniche dei nostri clan.”.

 

“ Giusta osservazione, ma non la rende più sopportabile.”.

 

“ Solo perchè Sakura ci sorpassa in un solo campo non significa che sia una miglior Kunoichi di noi. Siamo ancora più abili in taijutsu e ninjutsu, no?”, osservò Hinata, che comunque non era interessata se qualcuno la sorpassava in un'ipotetica classifica.

 

“ Ancora buona osservazione.”, concedette Ino. La Hyuga quindi si schiarì la gola. A differenza della compagna non era una ficcanaso, ma c'era qualcosa su lei e Hinata che la incuriosiva e voleva approcciare l'argomento.

 

“ Ino- san, scusa se te lo chiedo, ma cos'è successo tra te e Sakura? Mi ricordo che eravate inseparabili al primo anno.”.

 

Il viso di Ino si incupì, confermando le ipotesi di Hinata, che però sospettava ci fosse più di quanto credeva.

 

“ Le persone dovrebbero stare attente a quelli silenziosi. Vi comportate come se non foste neanche qui, ma ascoltate e vedete tutto, vero?”.

 

“ Beh, è questo il marchio di un ninja, no?”, domandò Hinata con un sorriso.

 

“ Terza giusta osservazione in un giorno, oggi sei infuocata, ragazza mia. Beh, sì, fronte spaziosa e io eravamo migliori amiche una volta, cominciando da quando la difendei da altre ragazze che la prendevano in giro per la suddetta fronte. Non lo sopportai e andai in suo soccorso.”.

 

“ E poi?”.

 

“ Come sai abbiamo cominciato a litigarci le attenzioni dello stesso ragazzo, che neanche ricambiava. Non potevamo essere amiche e rivali al tempo stesso, quindi la nostra amicizia è finita.”.

 

“ Ma a te non piace più Sasuke- kun, giusto?”.

 

“ Esatto! Ma Sakura continua a stargli dietro. Non posso essere amica di qualcuno che ama il figlio dell'assassina di mio padre.”.

 

“ Mi sembra... un po' sleale. La sua situazione è molto simile a quella di Naruto- kun.”.

 

“ Che vuoi dire?”.

 

“ Dentro Naruto è sigillato il Kyubi. Molti lo incolpano ancora per i danni causati dal suo attacco, altri pensano che diventerà malvagio a causa della sua influenza... ma niente di quello che il demone ha fatto è stata colpa di Naruto.”.

 

“ So che vuoi dire. Ma ogni volta che vedo Sasuke, il simbolo del suo clan o lo Sharingan non posso fare a meno di pensare alla notte dell'insurrezione.”.

 

Hinata le mise una mano sulle spalla.


“ E' stato così anche per me, Ino. Non ti sto dicendo di perdonare subito Sasuke- kun, ma almeno non giudicarlo in questo modo.”.

 

“Ok, ma non aspettarti che sia gentile con lui o simili.”.

 

“ Ora che questo problema è risolto, pensi che tu e Sakura possiate seppellire l'ascia di guerra?”.

 

“ Non è così facile, Hinata. C'e tanto cattivo sangue da ripulire... e poi perchè improvvisamente sei così interessata alla mia amicizia con fronte spaziosa?”.

 

“ Perchè prima di conoscere Naruto- kun non avevo amici neanche nel mio clan. Non so cosa farei se mi trovassi nella vostra situazione, e non voglio veder finire così un'amicizia così bella.”.

 

Ino sospirò.

 

“ Ma non posso semplicemente andare da Sakura e chiederle di mettere da parte gli ultimi cinque anni di sfuriate.”.

 

“ Forse lei si sente come te.”, ribattè Hinata.

 

“ Forse, ma per il momento non voglio fare questo passo.”.

 

“ Ovviamente, non voglio costringerti a fare niente che tu non voglia.”.

 

“ Comunque- cominciò la biondina guardando il cielo, prima di riscuotersi- oh, devo andare, o farò tardi agli allenamenti di Asuma- sensei.”.

 

“ Va bene, devo andare anch'io.”.

 

“ E la prossima volta parleremo di qualcosa di privato della TUA vita!”, minacciò Ino puntando un dito alla Hyuga, che sapeva fin troppo bene a cosa si stesse riferendo.

*****

 

Takikagure

 

Anche la squadra animale di Kakashi aveva preso la sua missione di rango C, dovendo scortare il giovane leader di Takikagure a casa. Non accadde niente di importante, neanche un attacco da parte di bambini, e i cinque ninja arrivarono al villaggio senza alcuna ferita.

 

Dopo il loro ben svolto lavoro, Kakashi voleva tornare subito a Konoha, ma i suoi studenti l'avevano pregato di restare almeno un giorno per vedere meglio il villaggio e conoscere altri ninja. Un po' anche per rimediare alla noia della missione. Non vedendo nessun problema nel dar loro un giorno di libertà, Kakashi aveva permesso loro di visitare tranquillamente il villaggio.

 

Taki era un piccolo villaggio costruito vicino a un fiume, a sua volta circondato da un delta con un grande albero proprio al centro. Le sue fronde erano abbastanza fitte da bloccare il cielo, neanche gli alberi giganti della Foresta della morte erano così grandi.

 

Gli alberi erano una barriera naturale per il villaggio e lo nascondevano. Si poteva accedere solo da un passaggio nascosto dietro una cascata, rendendo Taki l'unico villaggio nascosto davvero nascosto.

 

Non ci volle comunque molto al gruppo di genin per rimpiangere la loro richiesta, siccome non c'era niente da fare lì'. E rimpiansero ancora di più lamentarsene. Su insistenza di Kakashi, Shibuki diede loro una missione di rango D: raccogliere la spazzatura nel fiume.

 

“ Qualcuno mi può spiegare come siamo finiti a fare un'altra missione di rango D? Avevamo chiesto di scortare Shibuki per smettere con quelle.”, si lamentò Tamaki buttando una lattina vuota sulla riva del fiume.

 

“ Penso sia una punizione per il nostro comportamento. Prima insistiamo per restare, poi ci lamentiamo.”, ipotizzò Shino, non a tortò.

 

“ Ah, un'altra lezione nascosta da imparare, vorrei che Kakashi non fosse un enigma con le gambe. Perchè per una volta non va dritto al punto.”., disse incazzato Kiba, ripensando al loro vero esame da genin, che consisteva nel prendere alcune campanelle dall'uomo. Sarebbe servito a testare il loro gioco di squadra, ma essendoci solo due campanelle uno studente sarebbe dovuto tornare in accademia, cosa che di suo avrebbe reso più difficile lavorare insieme.

 

Alla fine passarono quando Kakashi finse di dare loro una seconda possibilità, per vedere se Shino e Tamaki avrebbero condiviso il loro cibo con Kiba( che aveva cercato di rubare il bento altrui e venne pertanto legato a un albero), cosa che fecero.

 

“ Beh, indossa continuamente una maschera, credo gli piaccia essere misterioso.”, affermò Tamaki.

 

“ E come lui ha detto, siamo ninja, non possiamo sempre cercare l'ovvio. Si deve scavare sempre più a fondo e...”, disse Shino interrompendosi improvvisamente con sorpresa dei due compagni.

 

“ Shino, tutto bene?”, domandò ancora Tamaki

 

“ L'avete sentito?”, domandò l'Aburame. Nessuno capì a cosa si stesse riferendo, finche sia la ragazza gatto che Kiba non sentirono uno strano ronzio. Sembrava quello di un insetto, ma molto più rumoroso. E sebbene Shino fosse molto esperto di insetti, inclusi quelli giganti, non aveva mai sentito questo suono.

 

“ Sembra si stia avvicinando.”, osservò l'Aburame, alquanto entusiasta nonostante il suo tono stoico come sempre.

 

Un'ombra improvvisa passò sopra il gruppetto, che alzò lo sguardo stupefatto. Non era un insetto, ma una ragazza con ali che spuntavano dalla schiena, e la videro dirigersi verso il grande albero al centro del villaggio.

 

 

 

“ Cos'era?”, chiese Kiba, mentre Shino era rimasto senza parole.

 

“ Shino?- lo chiamò Tamaki, capendo cosa gli stava passando per la testa- Se vuoi va a cercare quella ragazza, io e Kiba faremo la tua parte.”.

 

“ Hei!”, si lamentò ancora l'Inuzuka, non volendo che si parlasse a nome suo. Ma Shino si riscosse dal suo stupore.

 

“ No, sarei un pessimo ninja e compagno di squadra se vi obbligassi a fare il mio lavoro, anche se voglio scoprire di più su quella ragazza.”.

 

“ Shino interessato a una ragazza? Incredibile. Comunque vari pure, tanto ormai abbiamo già praticamente finito.”, disse stavolta Kiba rimangiandosi le parole, sapendo che questa era un'occasione irripetibile.

 

“ Grazie, non lo dimenticherò.”.

 

*****

 

Konoha, campo d'allenamento numero dieci

 

La squadra tattica si era allenata per tutto il pomeriggio, e ora i quattro membri si stavano riposando sotto un albero in attesa di riprendere. Chojii stava mangiando i suoi snack preferiti, Shikamaru guardava le nuvole come al solito e Ino si stava sistemando le unghie, finchè non alzò la testa di scatto.

 

“ Ino, che c'è?”, le chiese Chojii.

 

“ Il mio senso gossip pizzica... come se un ragazzo che conosciamo abbia sviluppato una cotta su una ragazza cha ha appena incontrato.”.

 

“ Puoi avvertire le relazioni? Che seccatura!”, si lamentò Shikamaru.

 

“ Penso spaventoso sia la parola più adatta.”, concordò il suo paffuto amico.

 

*****

 

Non ci volle a Shino per ritrovare la misteriosa ragazza con le ali, trovandola seduta felicemente sulla base di un albero a fissare il cielo. La studiò brevemente. Aveva più o meno la sua età, con capelli color menta, pelle scura e occhi arancioni. Indossava una maglietta a maniche corte che arrivava fino allo stomaco, protetto da una cotta di maglia a scaglie di pesce.

 

Sulle gambe teneva shorts dello stesso tipo, sottostanti una gonna. Sul braccio teneva, similmente a Shikamaru, un coprifronte col simbolo di Taki, quindi doveva essere una ninja del villaggio.

 

Dopo un po' d'indecisione, Shino decise di presentarsi.

 

“ Ciao.”, disse laconico avvicinandosi. La ragazza fu sorpresa all'inizio, ma poi gli sorrise e ricambiò il saluto.

 

“ Oh, salve, sei nuovo? Non ricordo di averti mai visto.”.

 

“ Infatti, mi chiamo Shino Aburame e vengo da Konoha. Sono venuto in missione col mio team per scortare il leader di Taki.”, rispose il giovane shinobi prima che gli venisse offerta la mano.

 

“ Mi chiamo Fu e sono di questo villaggio, ma immagino tu l'abbia già capito.”.

 

Shino ricambiò la stretta, notando che nonostante la corporatura esile, Fu era molto forte.

 

“ Piacere, Fu.”.

 

“ Ah, non per fare la maleducata, ma questo è il mio posto segreto, come l'hai trovato?”, domandò la verdolina.

 

“ Ti ho visto volare in questa direzione e ti ho seguito.”, spiegò ancora Shino.

 

“ Quindi hai visto una bella ragazza e l'hai seguita così? Che stalker che sei.”, scherzò la ragazza dandogli un piccolo pugno nella spalla.


“ Non lo faccio con tutte le ragazze che vedo.”, si difese l'Aburame.

 

“ Oh, qualcosa di me ha attirato la tua attenzione? Posso sapere cosa?”.

 

“ Le tue ali. Scusa se sono troppo diretto, ma potresti mostrarmele?”.

 

“ Non ti preoccupare, non è un problema, puoi anche toccarle- disse la giovane shinobi voltandosi e mostrando le ali da insetto verd arancio che le spuntavano dai fianchi- ti piacciono? Puoi anche toccarle se ti va.”.

 

“ Preferisco di no. Come le hai avute però?”, domandò ancora Shino cercando di non arrossire. Fu in risposta ritirò le ali, sembrando improvvisamente più cupa mentre si strofinava le braccia.

 

“ Mi piacerebbe molto dirtelo, ma Shibuki mi ha ordinato di non rivelarlo a nessuno fuori dal villaggio.”.

 

“ Capisco, puoi almeno dirmi se posso impararlo?”.

 

“ Scusa, Shino, credo sia un'abilità unica per me.”, ridacchiò la giovane.

 

“ Ah, quindi è un'abilità innata, capisco perchè il vostro leader non voglia si diffonda. Scusa per l'insistenza.”, disse veramente dispiaciuto l'entomologo, ma il sorriso di Fu crebbe più che mai.

 

“ Tranquillo, sei il primo a interessarsi così alle mie ali, quindi è un vero onore. Per ricambiare posso farti fare un volo, solo dall'alto puoi vedere quant'è bella Taki.”.

 

“ No, preferisco... EHI!”, fu interrutto l'Aburame prima di essere afferrato dalle forti braccia della ragazza e sollevato di peso in aria.

 

“ So che molte persone hanno paura di volare, ma sono certa che ti divertirai.”, rassicurò Fu.

 

Shino fu troppo spaventato per protestare o urlare.

 

*****

 

Campo d'allenamento numero otto

 

“ Arte del vento: Tecnica del tornado!”.

 

Un vortice si formò attorno a Naruto similmente alla sua barriera di vento, con la differenza che si estese verso l'esterno.

 

“ Ottimo lavoro, Naruto- si complimentò Kurenai- continua a lavorare e lo renderai più grande a ogni tentativo.”, disse prima di rivolgersi a Hinata, intenta a preparare la propria tecnica.

 

“ Arte del fulmine: Tecnica della saetta!”. Una miriade di scariche elettriche si propagò dalle dita della Hyuga, bruciando l'erba e spaccando buona parte del terreno.

 

“ Non male, Hinata, ora hai un'arma per la lunga distanza.”, disse ancora Kurenai volgendosi poi verso Haku.

 

“ Arte illusoria: Prigione di ghiaccio!”.

 

La jonin si ritrovò bloccata da un blocco di ghiaccio che lasciò esposta solo la sua testa, ma il genjutsu durò solo pochi secondi prima che Haku stesso lo annullasse.

 

“ Allora?”, domandò il criocineta, curioso dal risultato della sua performance.

 

“ Impressionante, ma non capisco perchè hai modificato la versione originale.”, commentò l'insegnante, che gli aveva passato il suo Albero illusorio della morte.

 

“ Perchè il ghiaccio è più adatto a me. E credo sia un buon metodo per confondere i miei nemici, non distingueranno tra le tecniche reali e quelle finte.”.

 

“ Ottima osservazione, Haku, applaudo la tua inventiva- si complimentò Kurenai- sapete, avevo le mie riserve all'inizio, ma credo che siate pronti.”.

 

“ Pronti per cosa, Kurenai- sensei?”, chiese Hinata.

 

“ Una missione pericolosa? Per favore, ditemi che è una missione pericolosa.”, pregò Naruto con tutto il cuore

 

Kurenai ridacchiò lieta. L'ultima esperienza non aveva scoraggiato Naruto dal voler fare missioni molto difficili. Ma in fondo non aveva combattuto Orochimaru, l'onore era ricaduto su lei, Anko e Asuma.

 

“ Anche meglio, Naruto, gli esami di selezione dei chunin. Si terranno entro un paio di settimane e se passate sarete promossi a pieno titolo.”, informò il suo entusiasta allieva.

 

“ Decisamente è molto meglio!”.

 

“ Però la decisione di partecipare è vostra, ma non penso vogliate perderveli, vero?”.

 

“ Anche i nostri compagni parteciperanno?”, domandò Hinata. Kurenai si strinse nelle spalle.

 

“ Dipende da loro e dai rispettivi sensei. Potrebbero pensare che non siano pronti o che loro non vogliano partecipare. Comunque vi raccomanderò all'incontro istituito da Hokage- sama.”.

*****

 

Residenza dei Senju

 

Era alquanto raro vedere tutti i componenti di casa Senju cenare insieme, considerando i numerosi impegni dei capo famiglia. Ma quella sera era un'eccezione, che capitava a fagiolo siccome Naruto voleva annunciare la sua partecipazione agli esami.

 

“ Ehi, papà, Kurenai- sensei ha detto che gli esami di selezione dei chunin arriveranno presto, giusto?”.

 

“ Già, e avranno luogo qui, quindi sarà mio dovere assicurarmi che tutto si svolga senza problemi.”, confermò il sannin. Tsunade si schiarì la gola.

 

“ Kurenai ha detto che vi raccomanderà?”.

 

“ Puoi scommetterci che lo farà- rispose eccitato il jinchuriki- non vedo l'ora che comincino, mostrerò a tutti quanto sono diventato forte dopo l'accademia.”.

 

“ Non pensare che siano come gli esami che hai affrontato solo tre mesi fa, le persone muoiono cercando di ottenere quella promozione.”.

 

“ Beh, ho una missione di rango S all'attivo, significherà qualcosa- commentò Naruto, prima di vedere il terrificante sguardo della madre- ovviamente continuerò a stare molto attento.”.

 

Il volto severo della donna si trasformò in un dolce sorriso, prima di ricordarsi un'altra cosa e si rivolse alla sua apprendista.

 

“ Shizune, che pensi di fare riguardo la tua squadra? Li nominerai?”. Shizune annuì.

 

“ Sono diventati molto più forti da quando li ho presi, e anche il loro gioco di squadra è molto migliorato. Sakura e Karin non litigano neanche così tanto ormai.”.

 

“ Dici che Sasuke è più forte di me?”, le domandò un indispettito Naruto. Shizune lo guardò comprensiva.

 

“ Beh, è difficile dirlo, siete entrambi molto forti. Dubito di poter dare un vincitore senza vedervi combattere.”.

 

“ C'è una soluzione facile per fortuna! Sfiderò domani Sasuke.”, ruggì determinato.

 

Jiraya scosse la testa.

 

“ Naruto... dovresti smetterla di essere così ossessionato dal battere Sasuke. Una rivalità può essere una buona motivazione per crescere, ma non la sola.”. Tsunade rise a squarciagola e gli diede un piccolo pugno.

 

“ Senti chi parla, tu eri fissato col sconfiggere Orochimaru e me quando eravamo genin.”.

 

Jiraya le lanciò uno sguardo tutt'altro che divertito.

 

“ Quella era una questione di principio, e comunque alla fine vi ho superati entrambi.”.

 

Tsunade lasciò cadere la forchetta, infuocando lo sguardo nei confronti del marito.

 

“ Scusami, questo quando sarebbe successo? Sono ancora molto più forte di te.”.

 

Shizune cominciò a sudare copiosamente, girando rapidamente gli occhi da un genitore all'altro. Non le piaceva dove la situazione stava andando, se avessero cominciato a combattere la casa sarebbe finita in macerie.

 

Kaida e Hagane dal canto loro stavano tifando silenziosamente per il loro preferito.

 

“ Vuoi scommettere, amore mio?”, domandò ancora l'albino. La moglie si limitò a ridacchiare e continuò a mangiare.

 

“ Mi piacerebbe, ma non voglio umiliarti di fronte ai bambini mentre stiamo avendo una cena così simpatica.”,

Jiraya decise di non insistere più del dovuto, ma c'era un altro problema di cui doveva occuparsi e si rivolse al figlio.

 

“ Comunque, Naruto, perchè così determinato nel battere Sasuke? E' perchè era il più forte dei tuoi compagni di classe? Haku aveva ricevuto la nomina a pari merito.”.

 

“ Non solo- rispose il ragazzo- è quella sua aria da ' sono così figo e forte, voi siete inferiori a me'.”.

 

“ Beh, Sasuke è un ragazzino complicato- s'intromise Shizune- non vuole far del male a nessuno, è la sua maniera di... gestire il proprio trauma. Ovviamente perdere così tanti membri della sua famiglia l'ha affetto molto negativamente e il modo in cui le persone lo trattano non aiuta. Ma ci stiamo lavorando, ha solo bisogno di un'influenza più positiva.”.

 

“ Beh, anche Hinata ha perso suo padre e non si comporta come Sasuke.”, insistette Naruto, mettendo il broncio.

 

“ Naruto- kun, ognuno ha un suo modo di comportarsi con le sue perdite e tragedie. Ed è ingiusto aspettarsi che ognuno gestisca la cosa allo stesso modo.”, lo rimproverò Shizune.

 

“ Non sarebbe così male se le ragazze non si comportassero come se lui fosse la cosa più interessante del mondo.”. Tsunade sorrise maligna e si avvicinò al figlioccio.

 

“ Oh, quindi è questo il problema. Forse qualche ragazza che ti piace ha una cotta su Sasuke?”. Per poco Naruto non si strozzò col suo cibo.

 

“ Cosa?! ASSOLUTAMENTE NO!- gridò prima di diventare rosso- ma non sarebbe male essere popolare quanto lui, le ragazze sembrano adorare il terreno su cui cammina e lui sembra fregarsene.”.

 

“ Naruto nii- san, che dici di Hinata- san? E' molto carina.”, lo interruppe Kaida.

 

“ Già, e non le interessa Sasuke.”, concordò Hagane. Naruto divenne bluastro guardando i mostri che avevano preso il posto dei suoi fratelli.

 

“ CHE?! MA HINATA E' UN'AMICA!, gridò tornando rosso per la gioia della madre.

 

“ Oh, guardalo, è tutto rosso! Adorabile.”, disse divertita mentre i gemelli cominciarono a cantare.

 

“ Naruto e Hinata, seduti sotto un'albero a baciarsi!”.

 

Per quanto Jiraya avrebbe voluto unirsi al divertimento, decise di dare un po' di respiro a Naruto.

 

“ Cambiamo argomento, va bene? Naruto non è a suo agio, alla sua età le ragazze sono un argomento delicato.”.

 

“ Qual è il problema con la mia età?”.

 

“ Niente, solo si sta avvicinando il tempo di una certa discussione. Non ti devi preoccupare.”, disse sornione l'eremita, confondendo ancora di più Naruto.

 

 

*****

 

Taki, mattino successivo

 

La squadra animale era pronta per tornare a Konoha. Alla fine era stata una bu ona idea rimanere, dovette ammettere Kakashi. Un ex jonin di Taki, Suien, aveva deciso di attaccare il villaggio per prendere l'Acqua dell'eroe, un elisir che incrementava il potere di chiunque la bevesse, anche se spesso con un costo fatale.

 

I genin del team riuscirono a bloccare gli scagnozzi di Suien dal rapire civili da usare come ostaggi, mentre Kakashi e Shibuki si occuparono di lui in prima persona, e cadde sotto la Lama del fulmine del ninja copia.

 

“ Grazie davvero, avete fatto più di quanto vi avevamo chiesto.”, disse Shibuki prendendo la mano di Kakashi.

 

“ Nessun bisogno di ringraziarci, eravamo solo nel posto giusto al momento giusto. Poi quei cretini non potevano essere una grande minaccia a un villaggio ninja.”, rispose Kakashi grattandosi la nuca. Mentre i due uomini continuavano a parlare, Fu stava salutando Kiba, Shino e Tamaki.

 

“ E' un peccato voi dobbiate andarvene così presto. Shibuki non mi lascia quasi uscire perchè è troppo pericoloso, e non ci sono molti ragazzi della mia età in giro.”, disse triste la ragazza.

 

“ Puoi sempre scriverci, no?”, suggerì Tamaki.

 

“ O possiamo visitarti noi, Konoha non è così lontano da Taki.”, aggiunse Kiba.

 

“ Come hanno detto i ragazzi, fai del tuo meglio per stare in contatto.”, concluse Shino. Commossa, Fu li prese tutti e tre in un abbraccio spacca ossa.

 

“ Oh, siete così teneri, vi voglio bene- disse prima di sussurrare all'orecchio dell'Aburame- però potremmo rivederci prima di quanto tu pensi.”.

 

 

*****

 

Ufficio dell'Hokage

 

Jiraya era nel suo ufficio a sbrigare le solite scartoffie, quando qualcuno bussò alla porta. Era Hiruzen, visibilmente preoccupato e con una pergamena tra le mani. Jiraya interruppe il suo lavoro e fece cenno al vecchio sensei di parlare.

 

“ Jiraya, abbiamo un messaggio da Kumo.”.

 

L'attuale Hokage si allarmò. Non aveva sentitò niente da Kumo dopo il tentato rapimento di Hinata quasi nove anni prima. Cosa volevano stavolta?

 

“ Cosa dice, sensei?”.

 

“ Riguarda i prossimi esami di selezione dei chunin. Vogliono spedire qui diverse squadre.”.

                                                                                                                                      *****

Salve a tutti, mi auguro come sempre di non avervi fatto aspettare troppo per questo capitolo, che segna l'entrata in scena di un personaggi che avrà un grande peso più avanti in diverse situazioni: la carinissima Fu. L'attacco a Taki di cui si parla è narrato in qualche Oav che non ho mai visto e di cui anche Ander si è lamentato non poco. Ma tornando a noi, spero la storia continui a piacervi e prometto di continuare ad aggiornarla abbastanza regolarmente, nel frattempo restate il più possibile al sicuro fino a fine emergenza. Anch'io sono abbastanza seccato dalla situazione perchè mi ha bloccato uni ed esami, ma ho almeno la fortuna di vivere in campagna e pertanto posso uscire abbastanza regolarmente senza farmi fermare dalla polizia. A presto.

  
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