17/03/2020
2 recensioniFREDDO
Quella mano è pesante, scomoda. Un ornamento per rimpiazzare ciò che vi era un tempo, un futile tentativo di farlo tornare ad essere l’uomo che era prima.
Prima di conoscere il mondo vero, quello in cui non è più di se stesso: la sua ricchezza, il suo nome, sono deboli, insulsi se paragonati ad un pugnale che cala a privarti di una parte di te.
Prima di incontrare lei.
Cerca di muovere quel braccio, quella mano d’oro, il meno possibile. Ancora si vergogna. Ancora lo disgusta.
Non è difficile stare fermo: l’acciaio pesa e lui è stanco. Preferisce dimenticare quell’arto, quell’inutile parte di sé con cui non può toccare, non può sentire.
Sa che è fredda, lo sente contro la sua pelle sensibile, oltre il piccolo pezzo di stoffa che dovrebbe fungere da protezione, ma che è solo un ulteriore ingombro. Il gelo del Nord l’ha resa ancora più fredda e non vuole toccarla con quell’oggetto. Lei è calda e lui brama quel calore, così nuovo, così familiare. Può farlo solo con la mano sinistra e gli dovrà bastare.
Ma lei lo sorprende, ancora una volta, come sempre.
È lei a toccare quel freddo metallo e Jaime se ne accorge solo perché ha smesso di baciarlo. Non lo guarda mentre scioglie i lacci che permettono a quella mano fasulla di stare al suo posto.
Vorrebbe fermarla, ma non riesce a dire niente. Non riesce a fare altro che restare a guardarla, mentre lei lo libera di quel fardello, facendolo sentire improvvisamente più leggero.
Ha un sussulto e solo allora Brienne lo guarda con i suoi grandi occhi blu. Ha il volto arrossato e le labbra gonfie, le sopracciglia aggrottate in un’espressione preoccupata. È l’incarnazione del Guerriero e della Fanciulla in terra.
«Ti ho fatto male?» gli chiede.
Jaime non risponde. Le prende il volto tra le mani, o con ciò che ne resta, e cattura di nuovo le sue labbra, con dolcezza, con passione. Lei è pronta a riceverlo stavolta e lo segue in quella danza che conoscono solo loro, posando le mani sulle sue.
Jaime sospira nella sua bocca, mentre il calore di lei si espande in tutto il suo corpo, liberandolo dal freddo che aveva conosciuto fino a quel momento.
Perché sempre fredde sono le mani dell’oro, ma sempre calde sono le mani di una donna.