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Autore: _Robertino_    20/03/2020    0 recensioni
Il baule era ben chiuso, Soldier Bob si godeva un meritato riposo dopo che Mattew aveva trascorso l’ennesimo pomeriggio a inventarsi l’ennesima guerra facendolo saltare per ogni mobile di quella modesta sala.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Il baule era ben chiuso, Soldier Bob si godeva un meritato riposo dopo che Mattew aveva trascorso l’ennesimo pomeriggio a inventarsi l’ennesima guerra facendolo saltare per ogni mobile di quella modesta sala. Mentre si sfilava lo zaino militare, si slacciava gli scarponi massicci e allentava la cintura, pensò tra sé: “aaah… menomale oggi trovo un po’ di pace e non verrò sbattuto su e giù per la stanza da quella macchina che per lui sembra un grande blindato militare. E speriamo anche che con quel laccio di scarpa non mi soffochi per poi annegarmi in quella bacinella che per lui sembra il mare. Oppure che non mi lasci appeso a qualche maniglia della cassettiera che per lui sembra una montagna. Oggi voglio riposare”
La testolina di Mattew però era sempre in fermento. Arrivò il pomeriggio e il baule si aprì di nuovo. Soldier Bob cominciò a essere preoccupato. Intanto le manine frugavano all’interno. Tirarono fuori una palla, alcune automobiline. Per Soldier Bob il riposo continuava. Mentre riposava, però, a baule aperto cominciò a gustarsi alcune scene: da prima Mattew prese a calci la palla colpendo ogni mobile, vaso, quadro e quant’altro era fortemente a rischio di rompersi. Soldier Bob, tentava di schivare tutti i colpi degli oggetti che entravano nel baule. All’improvviso si tappò le orecchie: un grande urlo che proveniva dalla cucina poneva fine a tutto quello che stava accadendo. Mattew si rifugiò in un pianto a dirotto. Tornò in sala con i lacrimoni e si sedette a terra, prese tra le mani le automobiline. Soldier Bob fece uno scatto e saltò sopra la scatola di bottoni che era nel baule e si aggrappò al bordo. Mattew aveva iniziato una specie di gran premio: da dietro la schiena lanciava le automobiline lungo in corridoio fino allo schianto nella grande finestra. Soldier Bob si divertiva un sacco a vedere quella velocità e quegli schianti.” – Vai… cosi! Fagli vedere chi è che corre…brava!” Ma anche qui il divertimento durò poco, anche quegli schianti non erano graditi.
A Soldier Bob iniziava a salire l’agitazione: “oh no…vuoi vedere che…3…2..1…” Soldier Bob venne sollevato dal fondo del baule e si ritrovò faccia a faccia con Mattew. “Ehi Soldier Bob  sei pronto per un’altra avventura?” – disse Mattew sgranando gli occhi. “Te la dovrai ancora vedere con quel mega mostro di Brainy… ieri mi sono molto divertito sai?” Soldier Bob iniziò a disperarsi, avrebbe voluto parlare al suo padrone e spiegargli che tutto quello che aveva passato il giorno precedente avrebbe preferito evitarlo ma si rendeva conto che forse lui era comunque il gioco preferito di Mattew e l’avrebbe accontentato.  Con la poca voce che aveva in corpo disse: “Ascoltami Mattew. So che i tuoi genitori ti proibiscono di fare rumore con la palla e le automobiline e dopo un po’ quindi preferisci giocare con me. E sono contento… però… però ti prego evitiamo per una volta di farmi rimanere a mollo nella vaschetta o di lasciarmi appeso su una maniglia. O mi prenderò un raffreddore o alla fine avrò due braccia lunghissime a forza di rimanere sospeso. Sai mi diverto molto quando qui davanti al baule scorrazzano le automobiline. Che bello se potessi scorrazzare anch’io. Ti va se oggi faccio il pilota?” Mattew lo guardò sgranando gli occhi e cominciò a dire: “Ma tu parli? Beh comunque il gioco lo decido io. Uffa… è vero tutto questo caos non posso farlo e ieri con quella bacinella ho allagato la sala. Hai ragione, devo inventare altro. Va bene. Oggi farai il pilota! Ma la velocità la decido io.” Soldier Bob fu sollevato. Si sistemò di tutto punto e dallo zaino tirò fuori un casco – “ Andiamo! Sono pronto!”. Mattew lo sistemò sul sedile di quella grande auto incastrando le mani sul volante e diede via a quel divertimento inaspettato per entrambi. Soldier Bob era eccitato e a ogni curva o presa di velocità faceva facce cosi buffe che Mattew rideva a crepapelle. Girarono per ore e ore per tutta la casa. Poi venne la sera e Mattew esausto si sedette con in mano Soldier Bob. Non dissero nulla né l’uno né l’altro. Non c’era bisogno di dirsi quanto si erano divertiti. Soldier Bob chiuse gli occhi soddisfatto. Mattew con delicatezza sfilò lo zaino, allento gli stivali e la cintura e rimise Soldier Bob al suo posto. “Buonanotte Bob, a domani”. Il baule diventò dolce culla per bob e cuscino per Mattew che si addormentò sognando nuove avventure.
   
 
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