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Autore: Violetta_Keehl_2002    22/03/2020    0 recensioni
Arthur è un giovane soldato inglese che, durante la prima guerra mondiale, decide di disertare, cosa che gli farà conoscere una bellissima ragazza
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il 1915 e tutti coloro che erano partiti per la guerra soffrivano la fame e il freddo nelle trincee. Ogni soldato aveva la nostalgia della propria casa, del proprio paese e della propria famiglia.
Tra di loro v'era Arthur, un soldato inglese dal carattere scorbutico. Era molto silenzioso e non era bravo a farsi degli amici, infatti se ne stava sempre da solo.
Un giorno, per la precisione una notte, preso dalla nostalgia di casa, decise di disertare e scappò via il più velocemente possibile, fino ad arrivare in campagna. Non era molto abitata, ma in compenso si potevano intravedere alberi, bellissimi prati verdi, un ruscello e dei fiorellini. E fu proprio lí che Arthur si fermò. Era stremato dalla fatica e respirava a malapena, tanto che cadde a terra privo di sensi.
Si risvegliò su un caldo e morbido letto. Vicino a lui si poteva intravedere una bellissima ragazza. Aveva gli occhi verdi e due lunghi capelli dorati raccolti in due code.
"Finalmente ti sei svegliato" gli disse lei "Ti ho trovato vicino alla mia casa svenuto, così ho deciso di aiutarti"
A quel punto Arthur la ringraziò e si presentò.
"Io invece sono Alice" gli disse e, guardando l'uniforme, aggiunse "Sei un soldato, giusto?"
"Si" rispose Arthur "La mia vita era un inferno ed ogni giorno avevo paura di morire, così ho deciso di scappare"
Alice, dopo aver sentito ciò, prese un suo vestito e lo diede ad Arthur, che lo indossò dopo essersi lavato per bene, dalla testa ai piedi. Anche se doveva indossare una camicia da notte a lui non importava.
Lui ed Alice cenarono con una minestra di pane e rape.
"Non è molto" gli disse la ragazza "Ma spero che ti piaccia comunque"
"Non preoccuparti, anzi" le rispose il ragazzo "Devo assolutamente ringraziarti"
Anche se si erano appena incontrati, entrambi sentirono qualcosa di profondo nascere tra loro, ma nessuno voleva ammetterlo, mentendo anche a se stessi.
A un certo punto sentirono dei passi provenire dall'esterno, così Arthur si alzò per controllare di chi fossero quei passi.
Erano del sergente maggiore Elias Jones che, una volta riconosciuto, disse ad Arthur:
"Sei un disonore per il mio battaglione e, come tutti, meriti la fucilazione"
A quel punto Jones caricò il fucile e sparò... Ad Alice. Lei aveva seguito Arthur per tutto il tempo e si era messa in mezzo tra lui e il sergente maggiore.
A quel punto Jones rimase immobile, senza sapere cosa dire o fare mentre, nel frattempo, Arthur, in lacrime, prese Alice, la strinse tra le sue braccia e le chiese:"Alice... Perché l'hai fatto?"
A quel punto la ragazza, anche lei in lacrime ma sorridente gli rispose:"Perché io ti amo, Arthur, non riesco a stare senza di te"
"Anch'io ti amo" le rispose l'ex soldato, mentre vedeva Alice che piano piano stava cominciando a chiudere gli occhi e a dormire per sempre, nelle braccia di Arthur.
A quello spettacolo Jones si mise a piangere e gli disse:"Non voglio. Non volevo ucciderti. Detesto questa guerra"
"E allora cosa vuole fare?" gli chiese Arthur, anche lui in lacrime
"Informeró agli ufficiali che tu sia morto" e aggiunse "Qualche anno fa, prima di partire, la ragazza che amavo si è ammalata di una malattia incurabile. L'ho vista morire, mano nella mano, con le
lacrime agli occhi e il sorriso sulle labbra. Ed è per questo che ti auguro tanta felicità nella tua vita. Arrivederci"
E se ne andó.
Da allora Arthur visse per sempre in quella casa, con il corpo di Alice seppellito nel giardino, ormai ricoperto di spendidi fiori colorati.
Ma, nonostante ciò, non si dimenticò mai di Alice e di Jones, morto in un assalto qualche giorno dopo il loro incontro


   
 
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