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Autore: Seekerofdreams_    23/03/2020    0 recensioni
Louis e Liam vengono selezionati per entrare in una prestigiosa scuola d'arte. Non tutto è semplice come immaginano e fin dal primo giorno entrambi troveranno una distrazione.
O semplicemente AU dove Harry è l'insegnante di danza classica di Louis e Louis non è portato affatto per questa disciplina e dove Liam dovrebbe imparare a non disturbare i pianisti eccentrici.
Mini - long Larry/Ziam
Dancer!Louis Dancer!Liam Teacher!Harry Pianist!Zayn
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«Sei stato selvaggio, un tempo. Non lasciarti addomesticare.»

(Isadora Duncan)



 

Louis abbassa la mano e si volta spazientito superando Liam, lasciandolo alle sue spalle ancora intento a salutare Niall da lontano. Affonda il naso nella sciarpa di lana nera che si ostina a portare seppur il clima non è così tanto freddo e aspetta che Liam lo affianchi per andare via. Sente il rumore delle sue scarpe eleganti avvicinarsi; è presto e l'aeroporto sembra assonnato quanto loro. Le luci dei negozi iniziano ad accendersi, i bar sono già colmi di persone fantasma che aspettano il proprio caffè per iniziare la giornata o affrontare un viaggio. Devono sembrare comici visti da fuori, Liam con un cappotto dello stesso colore del caramello appena fatto, i capelli leggermente più lunghi gli ricadono sulla fronte a far notare quei ricci che tenta di domare a tutti i costi e una camicia nera completamente chiusa fino al collo. Louis, invece, porta una giacca blu aperta davanti, a lasciar vedere quella maglia nera due volte più grande della sua taglia normale e un pantalone dello stesso colore altrettanto largo. Sembrano uno l'opposto dell'altro, ma si dirigono nello stesso posto con la stessa agitazione e lo stesso sogno.

"Potevi metterti almeno un jeans!"
"Non ne avevo voglia."

Liam sospira rassegnato. Non sanno spiegare quello che hanno provato accompagnando Niall quella mattina, non sanno e non vogliono farlo. Quello che Liam sa è che fingeranno di stare bene, fingeranno di aver accettato l'infortunio del loro amico chiudendo i pensieri negativi in un angolo remoto della loro testa, non sarà facile e sa anche che Louis crollerà e dopo di lui verrà il suo turno. "Sei pronto?"

"Se non muoio prima, sì."

Hanno un esame, il primo di metà semestre e l'unico che possono dare prima della chiusura per le vacanze natalizie. Liam ha costretto Louis a prepararsi con lui per sostenere l'esame di storia della musica, ma Louis sembra sul punto di svenire da un secondo all'altro e Liam non è più tanto sicuro di aver fatto la scelta giusta. Gli appoggia una mano sulla schiena e lo trascina in silenzio verso la fermata dell'autobus e Louis si lascia accompagnare ripetendo mentalmente delle nozioni imparate nelle settimane precedenti e si massaggia lo stomaco con la mano destra cercando di calmare la sensazione di disagio che gli pervade il corpo. Odia gli esami orali, non è bravo a parlare, non è mai stato bravo a farlo davvero. Si dimentica i concetti fondamentali e mischia le parole, sente di non essere all'altezza, ma Liam insiste che andrà tutto bene e un po' spera che sarà così perché fallire è l'ultima cosa di cui ha bisogno.

"Ci sarà Harry, pensa a questo. Non avevi detto che i suoi baci non ti fanno avere paura nemmeno degli esami?"

Liam lo punzecchia sul fianco e Louis alza gli occhi al cielo infilando le mani nelle tasche del pantalone della tuta. Aspettano l'arrivo del bus che li porterà in accademia ed entrambi si lasciano trasportare dalle nozioni studiate. Le ripetono più volte nella loro testa, persino quando si siedono sul pullman rimangono in silenzio. Venti minuti dopo scendono alla loro fermata, a pochi metri dall'accademia. Devono attraversare la strada e aspettano pazientemente che il semaforo dia loro il via per andare. Liam spalleggia Louis richiamandolo per poi inclinare la testa di lato e sporgere il labbro inferiore in fuori. Louis scuote la testa e lo schiaffeggia sul braccio prima di scoppiare a ridere. Liam sa che Louis non riesce a resistere a un faccino dolce, essere il figlio maggiore lo ha fatto finire nei guai un sacco di volte per quel gesto, ma lui proprio non resiste.

"Bene, stasera scelgo io il film perché tu fai lo stronzo!" dice Louis avviandosi sulle strisce appena il semaforo diventa verde. Liam lo segue blaterando qualcosa che l'amico non sta ascoltando. Quando raggiungono l'aula dove si svolgerà l'esame Liam non ha ancora smesso di disturbare Louis. "Dai, Lou. Sono due settimane che scegli tu! Trovi sempre una scusa!"

Louis alza le spalle e fa per sedersi contro il muro imitando alcuni ragazzi presenti. Manca ancora un quarto d'ora all'appello, ma sembrano essere tutti lì. Lascia scivolare la schiena contro la parete fredda senza preoccuparsi di sporcarsi. Liam, però, gli afferra un braccio e se lo trascina contro, facendogli il solletico. "Smettila Liam! Sei un orso, dio mio!"
Louis si lamenta ma non basta a far smettere Liam. 

"Parola d'ordine LouLou!"

"Fanculo Liam!"

"Ehi! Non si fa così!"

"Shh, sto ripassando!" Un ragazzo li richiama e Louis non riesce a trattenere una risata che soffoca nel collo del suo migliore amico. Liam ha disegnato sul viso un'espressione malandrina, si guardano prima di abbracciarsi. C'è più di un nascondere le risate degli altri, c'è una promessa di esserci. Restano fermi in quella posizione per  diversi minuti fino a quando Liam alza lo sguardo e incontra un paio di occhi dello stesso colore della sabbia bagnata che lo guardano intensamente. Si irrigidisce e questo porta Louis ad alzare lo sguardo verso di lui. "Che succede?"

Liam lo guarda. "Pensi che ci uccideranno?"

"Eh? Chi?" Louis segue lo sguardo di Liam fino a quando nella sua visuale entrano Zayn e Harry. Il riccio indossa un pantalone nero elegante e una maglietta di una band rock degli anni 80. Lo sta scrutando, l'espressione seria in volto, le mani in tasca e gli occhi fissi su di lui lo fanno deglutire rumorosamente. Non si farà intimidire, Harry è il suo insegnante e lì dentro Louis è in balia delle sue provocazioni, mentre in quel momento è lui a tenere le redini del gioco. Sfoggia un sorriso malizioso nella sua direzione prima di sussurrare qualcosa a Liam. 

"Puoi sceglierlo tu il film stasera" dice ma lo fa sembrare chissà cosa. Liam ridacchia prima di stringerlo per i fianchi. "Se ci arrivo a questa sera" sussurra anche lui nell'orecchio di Louis. Si staccano e Louis alza le sopracciglia divertito in direzione del riccio e vede Zayn ridere al suo fianco prima di fare un occhiolino in direzione di Liam. 
Si danno un contegno solo quando l'assistente del loro professore di Storia della Musica inizia a fare l'appello. Louis e Liam sono tra i primi dieci così entrano in aula con il primo gruppo di ragazzi mentre gli altri vengono smistati in diversi orari per i prossimi giorni. Louis riesce a cogliere lo sguardo di Harry prima di entrare e quello basta per scaldarlo un po'. Non riesce a stare fermo sulla sedia, è agitato e sta sudando. Liam sta rispondendo perfettamente alle domande che gli vengono poste, ma su questo Louis non aveva dubbi. Liam è in grado di trovare una risposta anche quando non la sa. Lui fa difficoltà, si blocca e prima di trovare qualcosa da dire, il suo interlocutore ha già cambiato domanda. Ha una parlantina notevole quando è sicuro di un argomento o quando deve discutere di qualcosa che per lui è importante, ma odia parlare davanti ai suoi compagni di studio, ha paura di fare una figuraccia e l'agitazione triplica quando Liam si alza e il professore fa il suo nome. Respira e mentre scende le scale dell'aula per accomodarsi alla cattedra Harry entra nell'aula. Trattiene il respiro, aspettando che la mente si annebbi, ma strizza gli occhi quando la sensazione che prova dentro non è agitazione di sbagliare, ma voglia di fare bene. Saluta il professore e cerca di sedersi in modo composto, si pente immediatamente di aver messo una tuta, non vuole sembrare disinteressato. 

"Mi parli della musica nella Roma antica sotto l'influsso del modello Greco."

Si prende un attimo di silenzio per ricercare le informazioni nella sua mente, sa di sapere la risposta, l'ha fatta lui stesso a Liam la sera prima durante il ripasso generale. Annuisce prima di iniziare a parlare degli strumenti introdotti dai romani ponendoli a confronto con quelli utilizzati dai greci. Pone differenze e somiglianze, infatti, spiega come la musica romana abbia ereditato la teoria e il sistema musicale proprio dalla musica greca. Parla e argomenta per dieci minuti, il professore lo guarda intervenendo ogni tanto, annuisce, fa un appunto e poi torna a guardarlo. Louis non sa da dove stanno arrivando tutte quelle nozioni che sta snocciolando, probabilmente ha assimilato più di quello che pensava.

"Secondo lei..." lo interrompe il professore. "...la differenza sostanziale tra le due qual è?"

"La differenza sostanziale..." Louis si guarda per un secondo le mani, poi alza il volto. "Beh, secondo me la differenza sta nel modo in cui la musica veniva vista."

Il professore sorride. "Cioè? Si spieghi meglio, continui." Fa un cenno con la mano per spronarlo a parlare. E Louis lo fa. "Per i greci la musica era un'arte complessa, che comprendeva anche la poesia, la danza, la medicina. Era fondamentale per la loro educazione mentre nel caso dei romani, la musica era popolare, rumorosa, accompagnava gli spettacoli dei gladiatori era vista come un qualcosa con cui divertirsi non come qualcosa di educativo."

"E lei cosa ne pensa? Con quale visione è d'accordo?"

Louis si morde il labbro, le domande personali lo mettono sempre in soggezione, sembra quasi che il suo cervello si spenga in quei momenti. Non può giocarsi l'esame in quel modo. Prende un respiro più profondo degli altri e si schiarisce la voce muovendosi sulla sedia. 

"Credo una fusione delle due. La musica come educazione al divertimento e come un qualcosa di divertente per venire educati" dice. Non è sicuro di quello che ha detto, non sa se ha un senso il suo ragionamento, ma il professore sembra apprezzarlo. "Interessante."

Risponde a un'altra domanda tentennando nella spiegazione sulla nascita della scrittura neumatica e la nota musicale moderna. Nonostante le incertezze riesce a portare a termine l'esame e quando capisce di averlo superato si alza sorridendo. Stringe la mano al professore e corre letteralmente fuori dall'aula. Liam l'ha preceduto e ora lo aspetta nel corridoio appoggiato alla balaustra del primo piano con le braccia aperte. Louis ci impiega cinque secondi a fiondarsi su di lui ridendo. Liam gli scompiglia i capelli mentre Louis parla alla velocità della luce come se l'amico non avesse assistito al suo esame. 

"Sei stato bravissimo!" 

"Anche tu Lee!" Stanno ancora parlando dell'esame quando Zayn si intromette tra loro. Allunga un braccio verso Liam con un casco tra le mani. Non dice nulla, lo sta solo guardando negli occhi.

"Ciao Zayn!" dice Louis sorridendo per farlo indispettire. Zayn si gira a guardarlo e alza gli occhi al cielo prima di lasciarsi sfuggire un sorriso. "Ciao Louis". Il tono che usa è quasi fraterno e Louis e Liam si guardano sorpresi prima di afferrare il casco nello stesso istante. Ridono della faccia sconvolta del ragazzo davanti a loro, poi Louis molla la presa e scrolla le spalle. "Era solo per vedere se mi avresti ucciso, è tutto tuo. Ci vediamo dopo a casa Lee."
Louis si allontana, ma riesce a sentire il sussurro di Zayn. "Forse."
Abbozza un sorriso, dà un ultima occhiata ai due ragazzi, stanno camminando accanto, le loro mani a sfiorarsi, sente Liam ridere e capisce che è il momento di spostare lo sguardo. Si dirige verso le scale che conducono alla mensa, visto che è lì ne approfitta per mangiare qualcosa, ma la sua corsa viene interrotta da uno strattone. Louis si ritrova in trappola tra una porta e il corpo muscoloso di Harry. Trattiene il respiro, il cuore che batte prima per lo spavento, poi per la consapevolezza di quello che sta succedendo. Sbatte le ciglia e quando le riapre le loro labbra sono incollate. Sente una mano risalire il suo fianco per poi insinuarsi al di sotto. La pelle di Harry a contatto con la sua lo fa tremare, inclina la testa poggiandola contro la parete mentre il resto del corpo è attaccato a quello del riccio. Sembra quasi un passo di danza, con le mani di Harry sotto il suo ginocchio a sorreggere la gamba accanto al suo bacino. Louis sa che la gamba sinistra cederà sotto la pressione, lo sa perché la sente tremare violentemente come dopo una corsa faticosa. Sposta le mani dietro il collo di Harry e lentamente accarezza la sua nuca fino a raggiungere la crocchia di capelli ben raccolti, ci mette un attimo a disfarla. Sente Harry mugugnare sulle sue labbra, si staccano per riprendere fiato, ma Louis tira dolcemente quei ricci e si spinge in avanti per baciarlo. 

"Mi fai diventare matto." Harry respira a fatica. Louis coglie l'occasione per riportare la sua gamba destra a terra. Si appoggia completamente alla parete, le mani di Harry sono strette sui suoi fianchi, le loro fronti ora si sfiorano. Ansimano ed entrambi pensano ai guai che passeranno quando qualcuno li scoprirà perché qualcuno li scoprirà, ne sono sicuri, ma non se lo dicono. 

"Sei stato bravissimo" sussurra Harry. Louis non può fare a meno di arrossire mentre un sorriso sincero spunta sul suo viso. "Grazie H. Pensavo che sarei morto quando ti ho visto entrare in aula, invece mi hai spronato a dare il meglio." Non sa perché si sta esponendo in quel modo, ma non gli importa, gli accarezza i capelli portando una ciocca dietro il suo orecchio. Harry chiude gli occhi. "Ed eri terribilmente sexy mentre rispondevi con enfasi alle domande." Lo dice senza guardarlo e Louis si spinge contro le sue labbra senza esitazione. Gli fa perdere l'equilibrio e ne approfitta per capovolgere la situazione, ora è Harry a essere intrappolato. Louis gli morde il labbro inferiore mentre si sporge al suo fianco e fa scattare la serratura della porta. Non è mai entrato nell'ufficio di un professore e di certo non si aspettava di farlo in quel modo, ma la situazione lo stuzzica all'inverosimile. Si spinge contro il corpo di Harry prima di iniziare a baciare il suo collo. Lascia una scia di baci tra l'orecchio e il pomo d'Adamo, si sofferma in alcuni punti quando lo sente ansimare. Harry se lo spinge letteralmente addosso e ringrazia silenziosamente il riccio per aver indossato una tuta. Riesce a sentire l'effetto che ha su di lui e sa che se non si fermeranno ora non lo faranno più. Harry a fatica cerca di staccarsi da lui, ma Louis sa come stupirlo. Lo vede abbassarsi a baciare il suo petto coperto da una camicia nera con piccoli pois bianchi. La lentezza con cui appoggia le labbra sulla sua pelle lo fa ansimare più forte, l'attesa gli sta logorando il corpo. Gli occhi di Louis cercano i suoi e quando li trova sorride sornione abbassandosi e tirando giù la lampo dei suoi jeans. 
Harry sa che non potrà più tornare indietro.

 

   
 
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