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Autore: Iron_Captain    23/03/2020    0 recensioni
Nel fermare un furfante che aveva rubato una polvere magica particolare, Tigre si ritrova catapultata in un mondo totalmente diverso...dove arti marziali, magia e tecnologia sono mischiati tra loro, e dove la violenza è ovunque.
[Eventi antecedenti al terzo film, e posto durante gli eventi di Kung Fu Panda Mitiche Avventure]
Genere: Azione, Dark, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tigre
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Catturata

Non appena attraversò le prime due stanze, la guerriera di kung fu si ritrovò in una specie di salone rotondo, con le pareti rosse che sembravano formare una cupola, e due enormi occhi versi che sembravano osservarla; e c'erano degli esseri con una maschera a forma di teschio sul viso, il corpo tatuato con degli strani segni blu, e non avevano peli e coda, ed erano armati di spade e lance. Oltre a non riconoscere la specie animale alla quale appartenevano quegli esseri bipedi, maestra Tigre si preparò a combattere; ma in quel preciso istante fu di nuovo immobilizzata e sospesa per aria.
“Non di nuovo!” esclamò irritata.
Quando la felina venne scaraventata a terra da Ermac, Reptile approfittò del momento per immobilizzarla. Naturalmente la guerriera di kung fu, dimenandosi, riuscì a liberarsi dalla presa del rettile, ma si ritrovò a fronteggiarsi contro il pericoloso Signore delle Anime.
“Non riuscirai mai a fuggire da noi.”
“Di sicuro non riuscirete a catturarmi con tanta facilità.” fu la risposta di maestra Tigre, che si preparò ad affrontare quel raccapricciante guerriero.
Sapendo di cosa era capace di fare, la guerriera di kung fu si preparò ad affrontarlo e ad anticipare le sue mosse di “stregoneria"; tuttavia non si aspetto di ricevere un pugno sul viso, che deviò senza alcuna difficoltà. A quel punto la felina iniziò a tempestarlo di pugni e calci. L'avversario riuscì a parare alcuni suoi colpi, ma al contempo colpì anche lui la guerriera di kung fu. Improvvisamente Ermac usò di nuovo quel suo attacco magico che immobilizzò la combattente, e dopo averla sollevata da terra, la scaraventò per terra. A fianco del Signore delle Anime sopraggiunse anche Reptile; entrambi squadrarono Maestra Tigre, che nel frattempo si stava rialzando in piedi.
“Sembra che abbia bisogno di una bella lezione.” suggerì il sauriano.
“Allora gliela daremo.” fu la risposta di Ermac.
“Io non ho fatto nulla di male!” protestò la felina accerchiata dai suoi nemici.
“Ti sei intrufolata nel mio covo.”
“E hai attaccato dei consiglieri dell’imperatore Kotal Khan; la pena per questo crimine è la morte.”
“Io non so chi sia questo vostro imperatore, o quali siano le vostre leggi, che non avevo alcuna intenzione di infrangere; ma se intendete uccidermi sono pronta a difendermi!” ribatté maestra Tigre preparandosi a combattere ancora, poiché aveva la sensazione che non volessero sentire ragioni.
A quel punto il sauriano cacciò fuori la propria lingua e afferrò con forza sovrumana il braccio sinistro dell’avversaria e la attirò a sé. Prima che potesse reagire, Ermac usò nuovamente i poteri telecinetici su di lei e la scaraventò contro il muro alla sua sinistra.
Maestra Tigre non aveva avuto modo di difendersi dai loro attacchi, e quando subì i loro colpi si ritrovò distesa a terra, battuta da entrambi. Avrebbe potuto rialzarsi, ma il risultato non sarebbe cambiato...era sola, in un luogo sconosciuto e circondata da vari nemici, uno dei quali possedeva dei poteri telecinetici.
“D'accordo, mi arrendo…ma voglio chiedere udienza con il vostro imperatore.” disse infine la guerriera del kung fu, decidendo di tentare a giocare la carta della diplomazia. Oltre ad aver bisogno di risposte a numerose domande che aveva iniziato a porsi, voleva anche trovare un modo per tornare a casa…e magari loro avrebbero potuta aiutarla.
Mentre i guerrieri Osh-Tekk andarono a legare i polsi di quella strana creatura, Reptile e Ermac la squadrarono.
“Tu non avrai alcuna udienza con l’imperatore del Regno Esterno. Sarai condannata a morte!” esclamò il sauriano.
“No: la porteremo dal nostro imperatore, e sarà lui a decidere la sua sorte.” ribatté il Signore delle Anime.
“Cosa ti prende: lei si è intrufolata nel mio covo…”
“Non mi sono intrufolata nel tuo rifugio! E mi ero difesa da te!” intervenne la felina mentre i soldati l’avevano fatta alzare in piedi dopo averle legato i polsi.
“Sarà il nostro imperatore a decidere la sua sorte, dopo aver raccontato a lui i fatti.” insistette Ermac dopo aver ascoltato le parole della guerriera di kung fu. “Comunque devi venire a Z’Unkahrah: l’imperatore Kotal Khan ti vuole al suo cospetto.”
Dopo aver annuito, anche se contrariato, Reptile si unì al gruppetto, lasciando così il proprio covo per dirigersi al palazzo di Kotal Khan.

Nei pressi della valle della pace…

“Fermiamoci qui.”
Dopo aver detto quelle parole, i due coniglietti fattorini fermarono il carretto del cibo. Erano diretti verso il villaggio della Valle della Pace per consegnare le scorte di cibo al ristorante di Ping, ed erano in viaggio da una settimana. Era notte fonda, e perciò dovevano accamparsi per la notte; tuttavia non temevano le fastidiose visite a sorpresa dei briganti perché entrambi sapevano difendersi con le arti marziali.
“Questa volta è il mio turno andare a recuperare la legna.” disse il giovane fattorino.
Mentre Chen andò a raccogliere la legna, Jin-Su dispose e raggruppò le pietre fino a formare un cerchio per impedire al fuoco di espandersi per la foresta e provocare un enorme un incendio. Dopo qualche minuto il silenzio fu interrotto.
“Jin-Su!”
Senza perdere altro tempo, il coniglietto rimasto a sorvegliare il carretto si affrettò a raggiungere il proprio aiutante. Dopo averlo raggiunto, vicino a lui vide un mammifero a terra enorme.
“Chen, che cosa…o mio dio!”
I due coniglietti osservarono il panda svenuto, il quale aveva la faccia piuttosto malridotta.
“Che facciamo?” chiese Chen, indeciso se aiutarlo oppure no; poiché sapeva fosse il Guerriero Dragone.
“Dobbiamo aiutarlo: forse è uno sventurato che sarà stato aggredito da qualche banda di furfanti.”
“Ok."
Detto ciò, i due coniglietti trascinarono il panda fino al loro carretto e medicarono in modo superficiale le ferite.
Dopo aver superato la notte senza alcun inconveniente, i due fattorini costruirono una barella di legno sul quale caricarono il panda e ripresero il loro viaggio verso la Valle della Pace.

   
 
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