Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Il solitario    04/04/2020    1 recensioni
Anche se mi hai fatto soffrire, ti sono grato per il regalo che mi hai fatto.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una sera di metà luglio, una leggera brezza rinfrescante giunge dal mare, a pochi metri dalla terrazza; il tramonto, con i suoi caldi colori, riflette sulle vetrate delle finestre, illuminando parzialmente il luogo.
Il tutto appare ai miei occhi come un bellissimo quadro in cui a farla da padrone sono i colori, i soli a modulare lo spazio.
Tutto diventa indistinguibile, giorno e notte si mescolano tra loro, spazio e tempo diventano relativi e sembrano perdere il loro dominio sulla vita di noi uomini; una realtà in cui ogni oggetto, come ogni pensiero, perde la propria forma e in cui l’animo nobile può abbandonarsi a se stesso e, per quel breve momento, far pace con i propri demoni.
La sfumatura che amalgama due entità rendendole parte di un’unica grande cosa, il breve…brevissimo momento in cui è concentrata tutta la bellezza dell’universo.
L’unico momento in cui si smette di lottare, abbandonandosi all’atmosfera surreale, perché si capisce di essere così piccoli, e i propri problemi così insignificanti, rispetto alla Natura; una briciola nell’immensità.
Seduto sulla poltroncina color perla, una birra ghiacciata poggiata sul tavolino, ricordo con malinconia, i giorni in cui eri con me a goderti questo spettacolo tra un bacio ed una risata; ricordo di come mi hai fatto amare tutto questo, proprio tu…che dopo essere ritornati dalla spiaggia, al tramontar del sole, mi prendevi, stringendomi forte il polso, poi, portandomi sul terrazzino, mi facevi sedere su questa stessa poltroncina e, mettendoti sopra le mie gambe e abbracciandomi il collo, mi chiedevi di guardare il tramonto insieme.
Tutte le sere, non sapendo per quale motivo, avevamo quello strano rituale; ricordo tutte le mattine in cui chiedendoti perché ti piacesse tanto guardare il sole calare ti limitavi a rispondere: -Mi tranquillizza - e null’altro, poi, alzandoti, correvi verso la riva, guardandomi con sfida per spingermi ad alzarmi e seguirti dentro l’acqua; ricordo anche ciò che succedeva sopra a quel terrazzo, l’amore che consumavamo, le nostre anime che si fondevano in una cosa sola…di quelle giornate di luglio ricordo tutte le risate, le lacrime, i baci, le grida, i sussurri in piena notte, i tuoi “Stupido” detti dolcemente ogni volta che facevo qualcosa che non ti piaceva, i scherzetti che ti facevo per farti arrabbiare…così piccolina e così energica…ricordo anche, con malincuore, gli ultimi strazianti silenzi, colmi di un risentimento che mai avrei creduto tu possedessi nei miei confronti.
Di te mi resta solo questo meraviglioso tramonto in cui mi abbandono a quei meravigliosi giorni estivi che adesso sembrano eterei, surreali…e forse, solo ora, riesco a capire perché amavi tanto guardare il tramonto…e soffro pensando che tutto questo potrebbe non essere più nostro.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Il solitario