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Autore: Clessidrus    06/04/2020    0 recensioni
Una piccola raccolta di dieci storie dove vengono approfonditi diversi avvenimenti accaduti durante il periodo in cui Clessidrus e le apprendiste gestivano la pasticceria
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Era la fine del primo quadrimestre e la signorina Seki diede le pagelle alla classe.|

Seki: Il prossimo, vieni tu Carlo.

|Clessidrus era agitato, perché Majo Pina gli aveva promesso che se avesse preso almeno tutti voti sulla sufficienza lui e lei avrebbero fatto un viaggetto di una settimana in Italia.|

Clessidrus: Ti prego, ti prego, ti prego.

Seki: Ecco a te.

Clessidrus: Grazie maestra.

|Il ragazzo guardò la sua pagella e i suoi voti erano nella media, ma sopratutto non aveva nessuna insufficienza.|

Clessidrus: https://youtu.be/EuQ0hjU6Qis?t=21

|La signorina Seki si spaventò per l'eccessiva reazione che Clessidrus aveva avuto.|

Seki: Ehhh ti senti bene?

Clessidrus: Mai stato meglio signorina Seki, mai stato meglio.

|Più tardi al Maho, Clessidrus era al settimo cielo mentre metteva in ordine il negozio.|

Sinfony: Stai sprizzando gioia da tutti i pori.

Clessidrus: Non vedo l'ora di partire domani. Majo Pina mi porterà in Italia, il luogo in cui ha vissuto quando le streghe vivevano a contatto con gli esseri umani.

Lullaby: Non l'ho mai visitata prima d'ora, dico che sia un posto pieno di cultura e anche romantico.

Clessidrus: Non per vantarmi ma l'Italia è il paese dell'amore, e gli italiani sono persone molto romantiche.

Melody: Io pensavo fosse la Francia il paese dell'amore.

Clessidrus: Pff ma per favore. Diglielo pure tu Doremi.

|Poi notò che la ragazza era parecchio arrabbiata.|

Clessidrus: Ehhh è tutt ok?

Sinfony: Ieri ha origliato nel bagno dei ragazzi, ha sentito che Tetsuya, Kenta e Moriyawa domani mattina partiranno con le bici per raggiungere il monte Fuji.

Clessidrus: Ne avevo sentito parlare, e quale sarebbe il problema?

Doremi: Perché devono andare il bicicletta, tanto per cominciare è pericoloso. E comunque non c'è la faranno mai.

Clessidrus: Dai come puoi dirlo.........

|Ad un tratto qualcuno entrò.|

Tutti e sei: Buongiorno è benvenuto!

|Ed era Tetsuya.|

Doremi: Che cosa ci fai qui?

Tetsuya: Si dia il caso che sono venuto a comprare una cosa, frignona.

Doremi: Cos'hai detto?!

|Sinfony, Melody e Clessidrus provarono a bloccarla.|

Doremi: Fignone sarai tu! E anche sciocco se pensi di scalare il Monte Fuji...........

Tetsuya: Ma che dici, tu come lo sai?!

Doremi: Perché andare in bicicletta?! Non potete andare in macchina?! O con l'autobus?! O in treno?! Lo fate solo per preoccupare gli altri?!

Tetsuya: Tu non lo puoi capire perché sei solo una ragazza!

Doremi: Che cosa?!

|Poi Tetsuya prese un pacco di biscotti preparato da Doremi, lasciò trecento yen sul bancone.|

Tetsuya: Tieni pure il resto! Sei così stupida che non capisci che ai ragazzi piace l'avventura!

|E se ne andò.|

Doremi: Stupido a chi?! Stupido sarai tu!

Lullaby: Ha fatto tante scene, ma alla fine ha comprato i biscotti di Doremi.

Clessidrus: Eh già? Si vede che a lui le piace tanto, così come Doremi è così preoccupata per lui perché in fondo gli piace.

|In quel momento Doremi diventò una belva.|

Doremi: Che hai detto?!

|Clessidrus si spaventò e scappò via.|

Doremi: Vieni qui, che ti riduco in polpette!

Clessidrus: Scusa non volevo!

|E alla fine il clessidriano ricevette tante botte da Doremi, il giorno dopo Clessidrus era insieme a Majo Pina sull'aereo per Roma, la strega notò i bernoccoli che suo figlio aveva.|

Majo Pina: Certo che la tua amica ti ha conciato per le feste.

Clessidrus: Già, e meglio stare in una fossa con cinque leoni che subire l'ira incontrollabile di Doremi.

Majo Pina: Non vedo l'ora di rivedere la mia terra natia.

Clessidrus: Parlami un po dell'Italia.

Majo Pina: Oh ti piacerà, oggi visiteremo il Colosseo e la fontana di Trevi, domani invece andremo a Napoli, un luogo meraviglioso.

|Così giunsero a Roma dove fecero i turisti nella capitale, li visitarono i monumenti e poi si fermarono al bar a mangiare un gelato.|

Majo Pina: Allora ti piace?

Clessidrus: E' buonissimo, il gelato qui è superlativo. Magari potessimo prepararlo in pasticceria.

Majo Pina: Hahaha, no. Intendevo se ti piaceva il posto.

Clessidrus: Ahhhh, se devo essere sincero sì. E' un posto meraviglioso.

Majo Pina: Te l'ho detto, qui ho trascorso la mia infanzia in questi quartieri.

|Poi la strega si ricordò di quando era una bambina e di come la sua mamma si prendeva cura di lei.|

Venni accudita da Majo Margherita, era una mamma molto gentile e se non fosse stata per lei non mi sarei mai appassionata al giardinaggio. Mi faceva assaggiare tutte le migliori verdure prodotte in Italia..........

Majo Pina: E' buonissima mamma.

Majo Margherita: Questo piatto si chiama Pennette Alla Siciliana, non pensavi che le melanzane fossero così buone vero?

Majo Pina: Eh sì. Da grande voglio coltivare le verdure così tutti le potranno apprezzare.

Majo Margherita: Aw non sai quanto questo mi renda felice.

|Fine flashback.|

Clessidrus: E' incredibile che già avevi trovato la tua vocazione.

Majo Pina: Come ben sai le verdure sono importanti per la crescita di ogni essere vivente, che sia un umano oppure una creatura magica, dopotutto è grazie alle verdure che si sviluppano i nostri poteri.

|Quella sera in albergo mentre Clessidrus si lavava i denti.........|

Majo Pina: E dimmi come vanno le cose in pasticceria.

Clessidrus: Alla grande, finalmente abbiamo un attività molto redditizia. E per una volta Raganella non ci sgrida per i bassi profitti.

|La strega rise un pochino.|

Majo Pina: Non ti manca Kaji?

Clessidrus: Beh certo che mi manca, spero solo che lo accudiscano nel modo più sano possibile. Ora capisco come ti sei sentita tu quando non mi hai potuta vedere quando la regina mi esiliò nel mondo degli umani. Scusa ancora se ti ho fatta preoccupare per tutto questo tempo.

Majo Pina: Non lo dire nemmeno, e poi ormai stavi diventando grande, non potevo sempre tenerti a casa mia.

|Poi il clessidriano si mise sul letto.|

Majo Pina: Allora quando mi presenterai la tua nuova ragazza?

Clessidrus: Quale ragazza?!

Majo Pina: Come se non me ne fossi accorta. Ti sei presa una bella cotta per quella bambina dai capelli viola.

|Clessidrus da blu diventò tutto rosso.|

Clessidrus: Ma cosa mi dici mai?! Io e Lullaby siamo solo amici!

Majo Pina: Dalla tua espressione direi che tu la consideri più di un'amica.

Clessidus: Ahhhhh sì........ho una cotta per lei. Ma non so come dirglielo, e poi anche se ci riuscissi non funzionerebbe mai. E' proibito a noi di innamorarci degli esseri umani. Però non credo che tu abbia mai avuto un problema simile.

|Il clessidriano si addormentò, mentre Majo Pina pensò alle sua parole. La mattina dopo i due stavano visitando Napoli e Clessidrus fece delle foto al Maschio Angioino. Mentre passeggiava un gruppo di turisti giapponesi rimasero sorpresi e circondarono il ragazzo.|

Turista 1: Carletto un autografo!

Turista 2: Ti amo!

Turista: Sei il migliore!

|Clessidrus era circondato e non sapeva che fare.|

Majo Pina: A quanto pare i tuoi ammiratori non ti lasciano in pace nemmeno in vacanza.

|Ad un tratto sentirono il fischietto di un poliziotto.|

Poliziotto: Si muovetevì, lasciàt o' ragazzò. Circolarè, circolarè.

|I turisti si allontanarono e l'agente si avvicinò al clessidriano e alla strega.|

Poliziotto: Tuttò appostò? Perchè chelli turìst te avevàn circondàt?

Clessidrus: Eh?

Majo Pina: E' tutto apposto agente, non fateci caso. Il mio ragazzo è molto famoso in Giappone, è un cantante.

Poliziotto: Ah site nu' cantantè? si a' cosà può interessàrv chesta sera a Piazzà Plebiscìt ci sarà na' seratà karaòk si vi interessà.

Majo Pina: Una serata karaoke? Tu che ne dici Carlo?

Clessidrus: Perché no? Dopotutto non mi hai mai sentito cantare.

|Dopodiché si fecero la litoranea e videro l'immensità del golfo di Napoli.|

Clessidrus: Wow, ma è meraviglioso.

Majo Pina: Quelle che vedi all'orizzonte solo le isole di Capri, Ischia e Procida.

Clessidrus: Sembrano così vicine tra loro, se potessi portare Lullaby qui se ne innamorerebbe di questi luoghi.

Majo Pina: Come lo sono stata io quando ho conosciuto lui.

Clessidrus: Lui chi?

Majo Pina: Il mio primo amore.

Clessidrus: Cosa?!

Majo Pina: Successe tutto circa seicento anni fa se non erro.

|Flashback.|

A quell'epoca avevo si e no solo undici anni e in un estate di quelle Majo Margherita mi portò qui a Napoli per far visita ad una sua cara amica, mentre io passeggiavo per le strade della città per farle la spesa. Ad un tratto tre brutti ceffi mi circondarono.

Ladro: Dammi qua marmocchia.

Majo Pina: No, lasciatemi! Questa roba serve alla mia mamma!

???: Lasciatela in pace, vili marrani.

|Poi giunse un ragazzo in soccorso di Pina.|

Ladro: Ah davvero? Altrimenti che fai?

???: Vi prendo a calci nel didietro.

|Il ragazzo si azzuffò con loro ma alla fine ne uscì sconfitto e i tre ladri se la filarono con la refurtiva.|

Ladro: Così impari a fare il gradasso.

|Pina aiutò il suo eroe, se così si poteva dire, a rialzarsi.|

???: Mi dispiace, ho potuto salvare solo questa zucchina. Pleah, odio le zucchine.

Pina: Come puoi dirle, le hai mai assaggiate?

???: No, però tutto quello che è verde non lo sopporto, la sola loro vista mi fa venire il voltastomaco.

Pina: Non fare il bambino.

|Poi Pina prese l'ortaggio.|

Pina: Le zucchine fanno molto bene e sono anche molto saporite. Ho deciso verrai a casa mia a provarle, non appena comprerò di nuovo le altre verdure .......... però come faccio? Non ho abbastanza soldi.

???: Posso darteli io.

Pina: Non è il caso.

???: Invece sì, mi devo pur sdebitare per non essere riuscito ad evitare il furto.

Pina: Oh beh, se proprio insisti. A proposito, io mi chiamo Giuseppina Maiori, Pina per gli amici.

???: Domenico D'Augusto, aspirante poeta.

Pina: Sei un poeta?

Domenico: Beh diciamo che ci provo, mio padre vorrebbe che seguisse le sue orme............

Così mentre mi accompagnò a casa parlammo del più e del meno. Quel giorno insieme a mamma preparammo un piatto di spaghetti e zucchine per il nostro ospite.

Pina: Su coraggio, provale.

|Il ragazzo era un po spaventato però si fece coraggio per non offendere coloro che l'avevano ospitato. Dopo una prima forchettata esplose di gioia.|

Domenico: Ma sono buonissime! I miei complimenti!

Pina: Che ti dicevo?

|Margherita rise un pochino.|

Così dopo quell'incontro cominciammo a frequentarci, io gli insegnai le meraviglie della natura mentre lui mi mostrò il mondo dell'arte. Il suo sogno era diventare un grande poeta e disse che prendeva ispirazione da tutto ciò che lo circondava, i suoi modi mi incuriosirono e per tutta l'estate esplorammo più bei posti della città. Nell'ultimo giorno della mia permanenza a Napoli ci ritrovammo a parlare nei giardini di casa sua.|

Pina: Sai mi ha fatto piacere conoscerti, peccato che non tornerò qui almeno fino alla prossima estate.

Domenico: Teniamoci in contatto.

Pina: Come?

Domenico: Una volta al mese ci spediamo delle lettere per raccontarci quello che abbiamo passato. Che ne pensi?

Pina: Davvero? L'idea mi piace tantissimo.

|E si abbracciarono.|

Così quando tornai a Roma decidetti che ogni primo del mese di spedire delle lettere a Domenico, io gli raccontai che stavo diventando un'ottima agricoltrice e anche una cuoca provetta, mentre lui che stava studiando con uno dei migliori poeti del suo paese e ogni volta mi mandava delle poesie molto dolci. Piano piano il mio affetto amichevole nei suoi confronti si trasformò in qualcosa di più profondo. I mesi sembravano non scorrere mai e finalmente un'altra estate era arrivata e lo potetti rivedere ancora e ancora. Un giorno mi porto in un punto per farmi vedere il golfo e io ne rimasi incantata.

Pina: Domenico è bellissimo.

Domenico: Bellissimo, ma non perfetto con quello che ho davanti a me.

Pina: Che vuoi dire?

Domenico: Ecco, sono molto bravo con le parole però non ho mai avuto il coraggio di scrivertene alcune.

|Poi prese una poesia e la decantò.|

DOMENICO

Gioia bella.
pe’te vedé
c’aggio fatto
nun può sapé!

Si putesse parlà stu core,
quanta cose vulesse di’;
ma, chiagnenno pe’ lu dulore,
io m’ ‘o scippo, pe’ n’ ‘o sentì!

Napule e nenne belle,
addio v’avimm’ ‘a di’…
Sentite ‘a retirata?
Ce n ‘ avimmo da trasi!

Dice ‘a gente
parlanno ‘e me,
ca si parto
mme scordo ‘e te!

A ‘sta gente stu core mio,
pe’ risposta tu fa’ vede’,
e dincello ca, si part’io,
tiene mmano nu pigno ‘e me.
Napule e nenne belle,
addio v’ avimm’ ‘a di’…
Sentite ‘a retirata?
Ce n ‘ avimmo da trasì!

Gioia bella,
te l’aggi’ ‘a di’
ca dimane
s’ha dda partì!

Statte bona, può sta sicura
c’ ‘a medaglia voglio turnà!
A stu core tiénece cura,
si nun torno nun ‘o jettà!

Napule e nenne belle,
addio v’avimm’ ‘a di’…
Sentite ‘a retirata?
Ce n avimmo da trasì!

|Pina si commosse e capì che Domenico l'amava così prima si abbracciarono e poi si diedero un bacio.|

Era un emozione che non avevo mai provato in vita mia, ero così felice che lo dissi a Majo Margherita, ma............

Majo Margherita: Ti sei innamorata di un essere umano?! La cosa non funzionerà mai!

Pina: Perché no? Tu l'hai visto, è un ragazzo sensibile e poetico.

Majo Margherita: Lo so tesoro ma vedi...........

Pina: Se è per il fatto che sono una strega glielo dirò.

Majo Margherita: Non è per quello.

Pina: Oppure rinuncerò ad essere una strega.

Majo Margherita: Lo sai che è vietato per una strega rinunciare ai propri poteri pena la cancellazione della memoria!

Pina: E allora qual'è il problema?!

Majo Margherita: Mentre tu vivrai per chissà quanto tempo lui morirà dopo meno di un secolo!

Pina: Cosa?

Majo Margherita: Vedi cara, noi creature magiche invecchiamo molto lentamente rispetto agli esseri umani, certo tra una ventina d'anni non si noterà questa differenza, ma quando avrete sessant'anni? O settant'anni? Tu rimarrai giovane e bella, mentre lui invecchierà e lo perderai per sempre, perché la loro vita è breve e frivola.

|Pina non potette credere a quello che aveva sentito e cominciò a riflettere.|

Majo Margherita: Ascoltami io non voglio costringerti a prendere una decisione. Puoi scegliere di continuare su questa strada e accettare l'amaro destino che toccherà prima o poi a Domenico, oppure troncare la relazione e non vederlo più per non soffrire. La scelta spetta a te.

Le parole di Majo Margherita mi fecero riflettere, alla fine però presi un'amara decisione. Non volevo soffrire per ciò che sarebbe successo così gli scrissi una lettera e gli mentì dicendo che non lo amavo più e che non avrei voluto mai più vederlo e Majo Margherita, per non farmi soffrire decise di lasciare il paese e ritornammo nel mondo delle streghe.

|Fine Flashback. Clessidrus pianse come una fontana.|

Majo Pina: Dai non fare così, è una ferita che ormai mi sono ricucita.

Clessidrus: Non è per quello, è solo che ora mi rendo conto che tu provi la stessa cosa che sto provando io.

Majo Pina: Quindi rinuncerai a confessare il tuo amore per Lullaby.

Clessidrus: Ma che dici no!

Majo Pina: Eh cosa?

Clessidrus: Solo perché lei è umana e io una creatura magica, per favore. E poi dopo a partire dal diciassettesimo secolo tale legge fu abrogata, quindi anche se nella peggiore delle ipotesi Lullaby non diventerà mai una strega io rinuncerò ad essere un clessidriano.

Majo Pina: Sicuro di questa tua decisione?

Clessidrus: Assolutamente.

|Sua madre rise un po.|

Majo Pina: Sei proprio una testa dura, allora speriamo che la tua amica diventerà una strega così potrai mantenere il tuo aspetto da clessidriano, sai se un po bruttarello nelle sembianze umane.

Clessidrus: Grazie..................ehy!

|La strega rise molto e Clessidrus le mise il broncio. Quella sera nella grande piazza Clessidrus si esibì e in onore della città napoletana decise di cantare qualcosa di un po diverso dal suo repertorio.|

CLESSIDRUS

Puorte o cazone cu 'nu stemma arreto
'Na cuppulella cu 'a visiera alzata
Passe scampanianno pe' Tuleto
Camme a 'nu guappo pe' te fa guardà
Tu vuò fa l'americano
Mmericano! Mmericano
Siente a me, chi t'ho fa fa?
Tu vuoi vivere alla moda
Ma se bevi whisky and soda
Po' te sente 'e disturbà
Tu abballe 'o roccorol
Tu giochi al basebal'
Ma 'e solde pe' Camel
Chi te li dà?
La borsetta di mammà
Tu vuò fa l'americano
Mmericano! Mmericano
Ma sì nato in Italy
Siente a mme
Non ce sta' niente a ffa
O kay, napolitan
Tu vuò fa l'american
Tu vuò fa l'american
Comme te po' capì chi te vò bene
Si tu le parle 'mmiezzo americano?
Quando se fa l 'ammore sotto 'a luna
Come te vene 'capa e dì "I love you!?"
u vuò fa l'americano
Mmericano! Mmericano
Siente a me, chi t'ho fa fa?
Tu vuoi vivere alla moda
Ma se bevi whisky and soda
Po' te sente 'e disturbà
Tu abballe 'o roccorol
Tu giochi al basebal'
Ma 'e solde pe' Camel
Chi te li dà?
La borsetta di mammà
Tu vuò fa l'americano
Mmericano! Mmericano
Ma sì nato in Italy
Siente a mme
Non ce sta' niente a ffa
O kay, napolitan
Tu vuò fa l'american
Tu vuò fa l'american
Whisky and soda e rocchenroll
Whisky and soda e rocchenroll
Whisky and soda e rocchenroll
  
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