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Autore: laurakovac    06/04/2020    8 recensioni
Tutti noi la stiamo aspettando, tutti la vogliamo. Una cura per questo brutto virus che sta affliggendo il mondo intero.
Con questa piccola ff senza pretese, spero di poter esprimere le emozioni di tutti, con Benji che si fa portavoce delle nostre ansie e delle nostre speranze.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Stai seduta sugli scalini di casa nostra. Hai lo sguardo fisso, perso nei tuoi pensieri.
I tuoi capelli castani sono accarezzati dal vento e vengono tutti scompigliati.
So benissimo quali emozioni e quali riflessioni invadono la tua mente in questo momento.
Sei talmente concentrata che non mi hai neanche sentito arrivare. Mi siedo al tuo fianco, ti cingo le spalle.
Ti volti quasi spaventata.
"Benji sei... Sei tu…Non mi sono accorta che..."
Sorrido. Mi avvicino e ti avvolgo. Sparisci dentro alle mie braccia.
Ti senti al sicuro, ti conosco so che è così.
Ma per me vale lo stesso. Vederti, toccarti, parlarti, solo così mi sento vivo.
Alzi lo sguardo. Io mi perdo nei tuoi occhi e tu nei miei.
Uniamo le nostre labbra. Un bacio lento, carico d’amore e di tutte le emozioni che stiamo vivendo.
"Tieni questo è per te"
Le porgo un piatto, all'interno un panino e una fetta di torta.
Ti illumini. Il tuo sguardo si fa vivo "Per me? Lo hai fatto tu?"
Sorriso sghembo
"Certo! Sto seguendo uno dei tanti corsi online a cui mi hai iscritto!"
Ti apri in un meraviglioso sorriso.
Addenti il panino, e in poco tempo lo divori.
"Immagino che non tocchi cibo da..."
"Pensi giusto. Ma siamo vicini... Ne sono sicura... E ora io devo tornare"
Sospiro. Ti prendo per mano e ci alziamo in piedi insieme.
Ti stringo ancora forte, quasi per rassicurare me più che te.
Nei tuoi occhi leggo la determinazione di sempre, la stessa di quando ti ho conosciuto.
"Devo... Andare ora... Ci vediamo stasera" mi baci e fai per scendere le scale. Ti blocco, ti volti.
"Aspetta solo un attimo" entro di corsa in casa, poco dopo esco e ti porgo un pacchetto.
"E’... La fetta di torta. Mangiala prima di entrare all'università"
Mi sorridi dolcemente e mi baci ancora.
Annuso il buonissimo profumo di miele che i tuoi capelli emanano. Li bacio.
"Dimmi che la troverete... Dimmi che troverete la cura per questo dannato virus"
Ti stacchi da me, incrociamo i nostri sguardi.
Fronte a fronte.
Alzi il pollice, mi sorridi e poi te ne vai di corsa.
Questo gesto vale più di mille parole
Il tuo gruppo di ricerca sta facendo il massimo e io lo sento, lo so... Una cura è ormai vicina.
....
Salgo in macchina trattenendo a stento le lacrime. Sono partita di tutta fretta, per non farmi vedere da te.
Per non farmi vedere a piangere, lacrime amare, lacrime per allentare la tensione.
Guido e gli occhi sono appannati. Per fortuna l’università è poco lontana da casa.
Fermo l’auto nel parcheggio, stringo forte il volante e chiudo gli occhi.
Respiro profondamente.
Lacrime di tensione, troppe morti, troppa gente innocente ha fatto questo nemico invisibile e silenzioso.
Freneticamente il mio gruppo di ricerca come tanti altri nel mondo, stiamo provando a cercare una cura.
Apro gli occhi, sono più calma e determinata adesso.
Noto sul sedile accanto a me il pacchettino che mi hai preparato.
Lo apro, ne esce un biglietto.
"CE LA FARAI. ANDRÀ TUTTO BENE"
Sorrido. Tu sei stato la mia cura quando ti ho conosciuto qualche anno fa.
Tu mi hai aiutato ad aver fiducia di nuovo nel genere umano e in particolare in quello maschile.
Tu la mia medicina, tu il rimedio a tutti i miei mali.
Ti ho amato fin da subito, tu così unico e speciale.
Hai acconsentito ad abitare in una casa più piccola, in quanto a me che piace vivere nell’anonimato.
Mi hai permesso di continuare a lavorare nel mondo della ricerca, sapendo quanto per me fosse importante.
Mi hai aiutato ad avere fiducia in me, rendendomi ogni giorno migliore.
Assaporo ogni piccolo pezzetto di questa torta che hai fatto con tanto amore.
Un piccolo dolce, semplice, ma importante.
Frutto dei tanti corsi a cui ti ho iscritto per questo periodo di quarantena per te forzata.
Ora solo pensando a te e a tutti i bellissimi gesti che hai nei miei confronti, mi sono rinfrancata nello spirito e nell'animo.
Scendo dall'auto più determinata che mai e mi avvio verso l’ingresso dell'università.
Ne sono certa, noi una cura a questo virus la troveremo.


NOTA DELL'AUTRICE: Con questa piccola ff ho voluto dar voce le paure e le speranze di ognuno di noi per questo virus che ci sta colpendo.
Il tutto raccontato senza pretese e dal punto di vista di una ricercatrice, che rappresenta il mondo da cui io provengo dato che sono una biologa. 
 
   
  
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