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Autore: Athelye    10/04/2020    5 recensioni
“Non è colpa mia se il tuo migliore amico è un idiota.” Commentò, mentre l’altro lo faceva entrare nella stanza, richiudendo la porta alle sue spalle.
“Quale dei due?”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo respiro era regolare, perfettamente in sincronia con il flusso di energia che gli attraversava il corpo. La calma lo avvolgeva, come ogni sera, insieme alla tranquillità del silenzio in cui era solito meditare.
Tuttavia, la sua meditazione serale quotidiana venne interrotta da un lieve bussare alla sua porta.
Aprì piano gli occhi, rilassando i muscoli e abbandonando la posizione composta, stringendosi nelle vesti per coprirsi meglio. L’ora del coprifuoco non era ancora scattata, certo, però non mancava molto, e non pensava che l’avrebbero cercato ancora, quindi vestiva solo quelle da notte, e anche i suoi capelli neri gli ricadevano sciolti sulle spalle.
Si diresse alla porta, facendola scorrere per aprirla. Sospirò con rassegnazione non appena vide la figura oltre la soglia.
“Jin Ling... Ancora?”
Il ragazzo aveva un’espressione a metà fra lo scocciato e lo stizzito, ma non era tanto quello a catturare l’attenzione, quanto piuttosto le sue labbra sanguinanti. Beh, il sangue in realtà era secco ormai, ma lo squarcio era presente.
“Non è colpa mia se il tuo migliore amico è un idiota.” Commentò, mentre l’altro lo faceva entrare nella stanza, richiudendo la porta alle sue spalle.
“Quale dei due?” Fece lui, facendo sbuffare l’altro, mentre si avvicinava a una scatolina di legno nero laccato, dalle morbide rifiniture floreali di madreperla. Era un accessorio decisamente insolito da vedere in una stanza di quella Scuola.
Tirò fuori un piccolo barattolo con una pomata, poi si rivolse di nuovo all’amico con un altro sospiro, indicandogli un cuscino. “Siediti.”
Jin Ling obbedì, prendendo posto accanto al tavolino basso vicino all’ingresso della stanza.
Lan SiZhui si inginocchiò davanti a lui, posando la pomata sul mobile, in modo da arrivarci facilmente. Si sporse verso di lui, sollevandogli dolcemente il mento con un dito, prima di prendere uno sbuffo della medicina con l’indice dell’altra mano. “Cos’hai fatto stavolta, Jin Ling?”
“Perché dev’essere per forza colpa mia?!” Protestò quello, distogliendo lo sguardo. Lan SiZhui era così... Vicino.
“Perché continui a provocarlo, ecco perché.” Gli rispose pacatamente lui.
“Questo non lo puoi sapere.”
“Dici?” Inarcò un sopracciglio, mentre Jin Ling emise un mormorio contrariato.
“Lan JingYi lo fa apposta, e poi non è corretto! Continua a zittirmi!”
Lan SiZhui sorrise, divertito dall’aria seriamente seccata dell’amico, mentre iniziava a picchiettare con delicatezza la pomata sul labbro inferiore del ragazzo.
Jin Ling sibilò fra i denti, increspando per una frazione di secondo i bei lineamenti.
“Brucia?” Chiese, guardandolo con premura.
Quello mosse appena la testa. “No, pizzica appena.”
“Bugiardo.” Commentò Lan SiZhui, abbozzando una risatina.
“No, davvero pizzica soltanto. Ormai ci ho fatto l’abitudine.”
Il moro emise uno sbuffo divertito, prendendo un altro sbuffo di quella crema di un leggerissimo verde chiaro. “Perché non riesci ad aspettare neanche qualche minuto che svanisca?”
La applicò con attenzione sullo squarcio, tenendo gli occhi puntati su quella bocca che sembrava disegnata con un pennello. “A volte mi viene il dubbio che tu lo faccia di proposito.”
Le labbra a malapena schiuse del giovane Jin si mossero quasi impercettibilmente, ma Lan SiZhui pensò che fosse per la sensazione di bruciore della medicina. Tuttavia quello non rispose.
“Sa di menta.” Disse Jin Ling, quando il silenzio iniziò a pesargli.
“Beh, è uno degli ingredienti.”
“E anche un po’ di sangue.”
“Quella è colpa tua.” Lan SiZhui incurvò le labbra all’insù. “Comunque non mi hai risposto.”
“Uh?”
“Cosa gli hai detto?”
Jin Ling fece roteare gli occhi, allontanando un poco il viso, mentre univa le labbra per far assorbire un po’ la crema. “Mi stava spiegando una cosa. Avevo difficoltà a capirla, quindi gli stavo facendo delle domande, mi ha detto che dovevo smetterla di riempirlo di domande e cercare di seguire. Gli ho detto che non è così che dovrebbe fare un insegnante e lui mi ha zittito.”
Lan SiZhui rise dolcemente, prima di sollevargli di nuovo leggermente il mento per curare anche il labbro superiore. Sentiva il suo respiro caldo sulle dita, mentre con il polpastrello si dedicava a quell’azione con riguardo.
“Cerca di essere paziente con Lan JingYi, per favore..”
“Devi dirlo anche a lui, mica solo a me!” Rispose con uno sbuffo il ragazzo.
“Certo, e lo farò. Ma sei tu che continui a spaccarti le labbra, non lui.”
“Ci sei sempre tu a medicarmele, però. No?” Accennò appena un sorriso, per non ostacolare le cure.
“Attento, Jin Rulan... La mia pazienza non è mica infinita.” Disse con tono scherzoso, facendo incurvare di più le labbra dell’altro.
I due stettero ancora in silenzio, mentre Lan SiZhui finiva di applicare la pomata. Sollevò per un millesimo di secondo gli occhi a incrociare i suoi, trovandoli a fissarlo con incredibile intensità.
Rimase interdetto per un istante, sentendo pizzicare dolcemente le proprie guance.
“Ha un buon sapore, sai?” Disse Jin Ling a bassa voce, allacciando lo sguardo ambrato alle sue iridi cineree.
Lan SiZhui non riusciva a distogliere gli occhi da quelli magnetici del ragazzo. I loro visi... Erano sempre stati così vicini?
Forse era una sua impressione, e molto probabilmente era solo tutto frutto della prospettiva, ma la bocca definita di Jin Ling sembrava improvvisamente troppo vicina.
Le sue ciglia, folte, nere, a incorniciare due spicchi di oro fuso dai riflessi ipnotici. Con quel profumo, che gli invadeva i pensieri e li faceva annegare in qualcosa di morbido.
Troppo vicina, come il suo respiro, rovente sulle proprie labbra, che gli toglieva l’aria.
 
Un gong lontano li risvegliò bruscamente da quell’illusione in cui sembravano essere caduti entrambi, facendoli sobbalzare.
Lan SiZhui deglutì, aprendo di più gli occhi, che non ricordava di aver quasi chiuso. L’espressione di Jin Ling in confusione almeno quanto la sua, con un leggero rossore a tingergli il viso appena sotto gli occhi.
“Sta... Sta per scattare il coprifuoco.” Disse, con imbarazzo, schiarendosi leggermente la gola.
“Ah, sì, è... È meglio, sì, uhm, che... Che vada.” Rispose l’altro, impacciatamente, in leggera difficoltà a capire come muoversi.
Lan SiZhui ritrasse velocemente la mano, ancora sotto il suo viso, per portarsi una ciocca corvina dietro l’orecchio, voltandosi leggermente da un lato, mentre l’altro si alzava.
Si alzò a sua volta, accompagnandolo alla porta.
“Ah... Ehm... Grazie, allora.” Disse, in modo leggermente esitante, Jin Ling quando furono sulla soglia.
“Figurati.” Gli sorrise lui, appoggiandosi con una mano allo stipite.
“Allora... Mh... Buona notte.” Lo salutò con un cenno della testa, prima di trovare il verso di girarsi per andare verso la propria stanza.
“Mh-mh. Buona notte.”
Lan SiZhui lo guardò imboccare il corridoio dopo un attimo di disorientamento. Poi un pensiero, come un lampo nella sua mente. Non riuscì a controllare la propria lingua in tempo, che la voce era già sfuggita.
“Ah! Jin Ling..!”
Quello si girò, stupito. “Mh?”
“Ahm... Se... Se vuoi, domani, posso provare a rispiegartelo io. Quello che non capivi.”
Il volto del ragazzo si illuminò. “Sì! Cioè, uhm, sì, grazie.”
“A domani, allora.” Emise un sospiro felice.
“Sì, a domani.” Gli sorrise raggiante di rimando, prima di allontanarsi.
 
Lan SiZhui stava per far scorrere di nuovo la porta e chiuderla, quando una voce alla sua sinistra gli fece alzare gli occhi al cielo, con l’ennesimo sospiro della serata.
“Lo stai viziando.”
Guardò il ragazzo vestito di bianco, con le braccia incrociate al petto, appoggiato a una colonna di legno della struttura.
“Cosa cambierebbe, se anche non lo facessi?”
Quello si diede una spinta con la spalla per staccarsi dal suo appoggio, avvicinandosi al ragazzo. Lo squadrò da capo a piedi, notando la sua figura in déshabillé.
“Ma gli hai aperto in camicia da notte? Che sconsiderato, chissà cos’avrà pensato quel piccolo pavone! Dai, fammi entrare, ho bisogno di parlare e sfogarmi con qualcuno.”
Ah, tu hai bisogno di sfogarti?, pensò Lan SiZhui, ricollegando solo in quel momento quello che era appena quasi successo.
E mentre diceva così, Lan JingYi entrò nella stanza dell’amico senza aspettare davvero il suo permesso. Lan SiZhui lanciò un’altra occhiata al cielo, pregando qualunque divinità fosse disposta ad aiutarlo con quei due.
Espirò pesantemente. Ormai la sua meditazione di quella sera era definitivamente saltata.









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Note dell’Autrice
Buon salve! Come vi va la vita?
Io per ora sto pseudo-riacquistando la mia sanità mentale, sono tornata più o meno alla mia vita delle medie, in cui scrivevo e guardavo anime e.. boh, respiravo?
E niente, questa piccola slice of life perché.. Beh, perché no? E' corticina, però mi sono divertita a scriverla, anche se più la rileggo e meno mi convince lol, ma ormai non passa giorno senza che io butti giù almeno una parola su questi due tesorini :33
In più amo le dinamiche di questi tre, quindi presto avrete anche una storia con tutti e tre together. Ho già qualche colpo in canna per le prossime settimane, così da rompervi le scatole ancora a lungo u.u

Che altro dire? Che ho una relazione Odi et Amo con i baci mancati, quindi ve ne ho spalmato qua un altro così, a spregio, lol.
Ah, e anche che questa storia si colloca piuttosto indietro, ma decisamente dopo la fine della novel, durante un'ipotetica permanenza di Jin Ling ai Meandri di cui ho fatto cenno da qualche parte in un'altra fic, ahahah!
Dunque, piccola nota sulla scatolina intarsiata eccecc, avete presente no? Ecco, sappiate che gliel'ha regalata Jin Ling. Non lo dico nella storia, ma sapendolo io, volevo che lo sapeste anche voi uwu
Avevo pensato a un carillon inizialmente, ma i Cinesi nonostante il loro progresso non avevano ancora un arnese del genere T^T
Ok, detto ciò passo rapidamente ai saluti, che vi ho trattenuti già troppo per neanche 1500 parole di fic!

Ringrazio la mia beta, che pazientemente legge e corregge, anche sotto minaccia esame. Luv ya <3
Grazie alle mie carerrime amiche DiscepolinE, che conosco e a cui mi affeziono ogni giorno di più, Lilith e Deb, a Evelyn e a Juuzou per il sostegno e l'amicizia! Infine, grazie a tutti i miei lettori, silenziosi e non, che aggiungono alle raccolte e che, in generale, leggono le mie storie. Fatemi contenta, se mi volete almeno un cincinino bene, ditemi che ne pensate qua sotto o per MP o via piccione, mi sparereste veramente al settimo cielo *^*
Vabbè via, ora fuggo!

Un abbraccissimo, ci si legge presto!!

Athelyè ~ 
   
 
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