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Autore: fenris    10/04/2020    1 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Capitolo 21

 

Gli esami iniziano o Siamo davvero eccitati per un esame?

 

Mancavano due giorni agli esami di selezione dei chunin, e tutti i partecipanti di Konoha avevano incrementato non poco il loro regime d'allenamento. Anche se non così comune, le persone morivano cercando di ottenere questa promozione.

 

Nessuno di loro prese missioni per potersi preparare in tutta tranquillità. E siccome la maggior parte delle squadre stava ancora facendo missioni di rango D, quasi tutti i genin e i rispettivi sensei erano libere di sbarazzarsene, anche se temporaneamente.

 

Dopo un'intensa mattina di allenamento, la squadra Kurenai stava mangiando da Ichiraku, e una volta finito sarebbero tornati ad allenarsi. Aspettando le loro ordinazioni, Naruto parlò.

 

“ Perciò, Kurenai- sensei, sia onesta. Siamo pronti per l'esame?”, domandò Naruto.

 

“ Come ho detto prima, se non avessi pensato che lo foste, non vi avrei raccomandato. State migliorando a un ottimo ritmo. Come mai questi dubbi, Naruto? Ripensamenti?”, domandò a sua volta Kurenai, conoscendo bene la risposta. Infatti Naruto si offese subito.

 

“ Ovviamente no, sono solo un po' nervoso. Mamma e papà mi hanno descritto il loro e sembra sia parecchio difficile.”.

 

“ A proposito, com'era l'esame ai suoi tempi. L' ha passato l'esame al primo tentativo, Kurenai- sensei?”, chiese Haku.

 

“ Al secondo. E non voglio fare la pessimista, ma non demoralizzatevi se non riuscite a diventare chunin la prima volta, pochissimi ci riescono.”.

 

“ Quanti anni aveva?”, domandò Hinata.

 

“ Dodici al mio primo esame e tredici quando sono stata promossa.”, rispose la jonin dopo averci pensato qualche secondo.

 

“ Quindi più o meno alla nostra età. C'è anche un esame per scegliere i jonin?”, domandò ancora Naruto, sentendosi nuovamente più deciso.

 

“ Sei ambizioso, eh, Naruto? Prima diventa chunin, poi si parlerà del prossimo passo.”.

 

“ Oh, non può dircelo?”, insistette il ragazzo e Kurenai pensò che non c'era niente di male nel dirglielo.

 

“ Un jonin in genere dovrebbe manipolare almeno due tipi di chackra, avere un taijutsu sopra la media e qualche abilità nel genjutsu, ma ci sono eccezioni.”.

 

Hinata sapeva che la maggior parte dei suoi parenti rientravano nelle suddette eccezioni, siccome ben pochi Hyuga imparavano il ninjutsu elementare o a lanciare illusioni. Ma le loro abilità corpo a corpo e il loro potere rimediava considerevolmente.

 

“ Sembra parecchio.”, osservò sorpresa.

 

“ Ovvio, essere forti non è l'unico requisito per essere jonin, servono anche grande serietà, dedizione e acume. C'è anche il rango di jonin speciali per quelli che sono quasi pronti a esserlo, ma non hanno ancora raggiunto tutti i requisiti. Probabilmente passerete anche voi per quella fase.”.

 

“ E la sua specialità era il genjutsu, vero?”, suppose Haku.

 

“ Beh, non era molto difficile da immaginare.”, sorrise la kunoichi.

 

“ Ecco i vostri piatti!”', annunciò Ayame, la figlia di Teuchi e cameriera, posando i piatti di fronte ai propri clienti, con somma delizia di un certo biondino.

 

Dopo aver finito di mangiare e qualche altra chiacchiera, il gruppo tornò ad allenarsi. Kurenai aveva deciso che il giorno successivo si sarebbero riposati, quindi meglio sfruttare quanto più possibili le ore di luce rimaste. Ma uscendo dal ristorante, Naruto si scontrò con qualcuno.

 

“ Oh, scusa!”, disse immediatamente.

 

“ Guarda dove vai, cretino... aspetta, Naruto?”, domandò la persona in cui il genin si era imbattuto, un ragazzo vestito di nero da capo a piedi con un cappuccio con orecchie da gatto, uno strano pacco sulla schiena e il volto ricoperto da tinture di guerra.

 

“ Ci conosciamo?”, domandò il genin grattandosi la testa.

 

“ Oh, dai, so che è già passato qualche anno, ma non credevo mi avresti dimenticato così presto.”.

 

“ Come può riconoscerti con quel cappuccio inquietante e il trucco?”, disse una voce familiare che Naruto riconobbe vagamente. Apparteneva a una ragazza piuttosto alta coi capelli biondi raccolti in due codini. Indossava un abito da kunoichi azzurro piuttosto coprente con calze a rete e dietro la schiena portava un grosso ventaglio.

 

“ Temari?”, ipotizzò Naruto guardando la nuova arrivata.

 

“ Esatto.”, rispose con un gentile sorriso la kunoichi.

 

“ Diavolo, sei così alta.”, commentò sorpreso e un po' intimidito il biondino. Temari si strinse nelle spalle.

 

“ Eh, mi limito a mangiare le mie verdure.”.

 

“ Quindi tu sei... Kankuro?”, domandò ancora al ragazzo di prima, che roteò gli occhi seccato.

 

“ Non posso credere tu mi abbia riconosciuto per processo di eliminazione.”.

 

“ Che ti aspettavi con quel trucco?”, fu la nuova punzecchiatura al marionettista, che si infastidì ancora di più.

 

“ Queste sono pitture di guerra, servono a terrorizzare i miei nemici.”.

 

“ Non mi sembrano così spaventose.”, affermò un Naruto tutt'altro che impressionato.

 

“ Perchè sai che a creare paura sono forza e abilità, non qualche segno sul viso.”, spiegò una voce maschile più monotona rispetto a quelle che l'avevano preceduta, di proprietà di un ragazzo dai capelli rossi che Naruto riconobbe immediatamente, raggiando di gioia nel vedere l'altro jinchuriki.

 

“ Gaara, è bellissimo vederti.”, cominciò prima di venire interrotto da un finto colpo di tosse dei compagni.

 

“ Naruto, non ci presenti ai tuoi amici?”, disse Kurenai. Immaginando che Naruto conoscesse quei ragazzi di Suna aveva dato loro il tempo per salutarsi, ma non poteva scordarsi della sua squadra, e infatti rimediò subito.

 

“ Oh, scusa. Quelli sono Haku e Hinata, i miei compagni di squadra, con la nostra insegnante, Kurenai. Ragazzi, questi sono Gaara, Temari e Kankuro, li ho incontrati anni fa a Suna.”.

 

Tutti si scambiarono presentazioni e saluti.

 

“ Immagino siate qui per gli esami, giusto?”, domandò Kurenai.

 

“ Esatto, signora.”, rispose Temari, intristendo un poco Naruto che realizzò.

 

“ Perciò potremmo doverci combattere a vicenda...”.

 

“ Non saranno i soli. Anche i nostri amici parteciperanno.”, gli ricordò Haku.

 

“ Nel mondo dei ninja queste cose non contano molto, bugie e tradimento sono all'ordine del giorno. Comunque con tutti gli shinobi dagli altri villaggi, le possibilità che combattiate sono abbastanza basse.”, commentò comunque Kurenai non a torto. Gaara prese la parola, con un tono più determinato rispetto a prima.

 

“ Non ho niente contro di te, Naruto, ma voglio affrontarti per vedere chi è davvero il più forte.”.

 

“ Certamente, e se non ci capiterà l'occasione nel torneo, possiamo sempre avere un piccolo sparring prima che tu te ne debba andare.”, disse Naruto al suo amico dai capelli rossi.

 

“ In entrambi i casi, aspetterò quel momento con ansia.”.

 

“ E' stato bello incontrarvi, ma dobbiamo correre a sistemare i nostri bagagli. A dopo.”, salutò infine Temari.

 

“ Anche noi dobbiamo tornare al nostro allenamento. Spero vi piaccia Konoha.”.

 

“ Naruto, chi erano?”, domandò Kurenai una volta che le loro nuove conoscenze furono fuori dal loro campo visivo.

 

“ I figli del Kazekage.”, rispose Naruto come fosse una cosa da niente.

 

“ Non li avevo mai visti, ma conoscevo i loro nomi. Non tutti i genin hanno amicizie così in alto.”, commentò la sua insegnante.

 

“ Beh, la cosa è reciproca, mio padre è l'Hokage.”, appuntò il ninja.

 

“ Vero.”.

 

*****

 

Cancello nord di Konoha

 

Quattro ninja che indossavano i coprifronte di Kumo si avvicinarono alle porte di Konoha. A guidarli c'era un uomo dalla pelle scura piuttosto muscoloso con occhiali da sole e una sciarpa bianca. Dietro di lui cerano due ragazze e un ragazzo, tutti sui tredici anni.

 

Una delle ragazze, scura come l'uomo, aveva capelli rossi e occhi dorati, mentre l'altra aveva lunghi capelli biondi e una pelle più chiara. Il loro compagno, sempre scuro, aveva corti capelli biondi e occhi neri, si stava succhiando un lollipop.

 

“ Karui? Sembri teso, qualche problema?”, chiese la ragazza dalla pelle chiara.

 

“ Sarebbe più corretto chiedere cosa non è il problema, T. Stiamo andando a Konoha, sai cos'è successo neanche dieci anni fa.”, affermò la rossa, Karui.

 

“ Già, potremmo essere spediti in galera, scavare un tunnel per scappare. E senza strumenti dovremmo usare le nostre mani, che cadranno a furia di...”, si lamentò il biondino preoccupato.

 

“ E basta, Omoi- lo interruppe T- il Raikage ha già mandato un messaggio del nostro arrivo, non ci faranno niente.”.

 

“ Comunque non posso credere che A- sama ti abbia permesso di venire qui con solo tre genin, sensei.”, cambiò argomento il suddetto Omoi, la cui meraviglia era condivisa dai compagni, che ben sapevano il Raikage era piuttosto severo col fratello adottivo.

 

“ Killer B aveva bisogno di rilassarsi, ecco perchè ha chiesto un bel viaggietto al suo fratellino! E pensavo fosse una buona idea farvi combattere nuovi avversari in questi esami. Oh, yeah!”, canticchiò il jinchuriki muovendo frenetico le mani, un gesto strano cui i suoi allievi si erano ormai abituati.

 

Era stata sua l'idea di affrontare gli esami a Konoha. Inizialmente A non ne voleva sapere niente visti i rapporti burrascosi dei suoi villaggi, ma alla fine aveva acconsentito. Diversi consiglieri erano anche stati d'accordo con B per riparare lentamente la diplomazia con Konoha.

 

“ Oh, siamo quasi arrivati.”, disse Omoi, prima di essere fermati insieme ai compagni dalle due guardie.

 

“ Alt- li fermò uno dei due, con un cerotto sul naso- chi siete e cosa siete venuti a fare a Konoha?”.

 

Killer B fece un passo avanti con atteggiamento baldanzoso.

 

"Yo Yo, salve gente Sono Killer B, vengo da Kumo ma questo lo potete vedere. Siamo agli esami, siamo forti e per la fama vogliamo competere. Ehi yo, voi che mi guardate, iniziate pure a pregare I miei ragazzi sono forti, e a voii, si voi, vi faranno tremare. Yoo"(1)


 

Sentendo quella bizzarra canzone, le due guardie si guardarono a vicenda con un moccolone alla fronte.


 


 

“ Quello che il nostro sensei sta cercando di dire è che siamo venuti per gli esami di selezione dei chunin, credo siate già stati informati del nostro arrivo.”., spiegò Karui prima che le cose diventassero ancora più strane.


 

Le due guardie controllarono la lista, vedendo che effettivamente sarebbe dovuto arrivare un team da Kumo. Si chiesero se Jiraya avesse fatto la scelta giusta a permetterlo, dai tempi del secondo Hokage i loro villaggi non erano mai andati d'accordo.


 

“ Bene, fatemi controllare i vostri passaporti.”, ordinò l'altra guardia. Il suo collega ricevette i passaporti dei tre genin che sembravano in regola, ma ci fu un problema con quello di B.


 

“ Questo non è il tuo passaporto, è una foto con la tua firma.”, disse mostrando il documento ricevuto, che era solo una fotografia dello shinobi mentre faceva pose rap.


 

“ Ehi, i miei fan morirebbero per avere qualcosa del genere!”, protestò il suddetto puntando un dito contro i due chunin.


 

“ Apprezzo il regalo, ma non potete entrare senza un passaporto.”, insistette educatamente la guardia. Killer B imprecò sottovoce e cercò nelle sue tasche fino a trovare il passaporto. Aveva sempre la stessa fotografia, ma fu ritenuta valida.


 

“ E' tutto in ordine, siete i benvenuti fino a quando dureranno gli esami. Se volete prolungare la vostra presenza, dovete parlare con l'Hokage.”.


 

Dopo un piccolo ringraziamento, i quattro ninja di Kumo entrarono a Konoha. Però lì vedere gente dalla loro terra non era esattamente roba di tutti giorni e si trovarono in breve oggetto di diversi sguardi, non di rado anche carichi d'odio da chi ricordava le precedenti guerre.


 

“ Mi sento a disagio.”, disse T avvicinandosi di più ai due amici.


 

“ Forza, non possiamo permettere loro di intimidirci.”, disse Karui cercando di mostrarsi forte.


 

“ Non è facile, siamo in territorio nemico.”, insistette però Omoi, facendo capire a B che il suo intervento era necessario.


“ Forza, siete ninja, per l'amore dei Kami! Non potete mostrarvi fragili in una simile situazione.”, li rimproverò lo spadaccino, facendo abbassare le teste degli studenti dalla vergogna. In fin dei conti erano anche rappresentanti del loro villaggio, non potevano far sfigurare Kumogakure.


 

“ E poi non siamo gli unici forestieri, ho visto gente da Amekagure, quelli saranno messi anche peggio di noi.”, ricordò Karui. Con quell'ultimo commento T e Omoi recuperarono un po' di confidenza. La rossa si augurò che non la perdessero, o non sarebbero andati molto lontano negli esami e avrebbero affrontato l'ira del Raikage.

 

 

*****

Sobborghi di Konoha, Caffè

 

' Come osa mostrare quel simbolo in pubblico?'.

 

' E pensare che l'Hokage li protegge.'.

 

' Non mi stupirei se lo pugnalassero alle spalle.'.

 

' Quelle ragazze non si preoccupano?'.

 

' Diamine, il loro sensei si vede con uno di loro.'.

 

“ Sasuke, ignorali.”, disse Shizune all'allievo, ben sapendo cosa stesse pensando mentre tutti sparlavano del suo clan.

 

“ Sto facendo del mio meglio, Shizune- sensei, ma non è semplice.”.

 

“ So anch'io cosa stai passando. Ogni volta che esco con Shisui riceviamo occhiatacce e ci sono persone che sparlano alle nostre spalle.”.

 

“ Hai anche il mio supporto, Sasuke- kun.”, disse Sakura prendendo la mano del compagno in maniera abbastanza ovvia.

 

“ E anche me!”, aggiunse Karin, lanciandole uno sguardo omicida. Sasuke si limitò a sospirare.

 

“ Allora, ragazzi, gli esami iniziano tra meno di due giorni, come vi sentite?”.

 

“ Pronti a spaccare culi, Shizune- sensei.”, disse ancora Sakura entusiasta.

 

“ A proposito, visto che Shisui sarà nello staff, può dirci qualcosa su cosa succederà?”, chiese Karin speranzosa di ricevere almeno qualche altro consiglio.

 

“ Mi dispiace, Karin, Shisui non è autorizzato a parlarne, neanche con me. Sarebbe favoritismo.”.

 

“ Quindi anche se è il tuo ragazzo non puoi estorcergli niente? Che schifo.”, commentò l'Uzumaki incrociando le braccia. Shizune sospirò.

 

“ Beh, se useranno lo stesso sistema delle precedenti edizioni, posso dirvi che si dividerà in tre parti: il primo serve a osservare le vostre abilità generali, il secondo è una prova di sopravvivenza e l'ultimo è un torneo a eliminazione diretta. Ma potrebbero comunque modificare il programma.”.

 

“ Meglio che niente.”, commentò Sakura.

 

“ Ho provato a chiedere qualcosa a mio fratello, ma ha detto che devo prenderli alla cieca proprio come ha fatto lui.”, mentionò invece Sasuke, sempre a braccia conserte.

 

“ Ehi, vi ricordo che vi troverete spesso in situazione simili. Questi esami servono a giudicare le vostre risorse di fronte ai continui imprevisti.”.

 

“ Beh, almeno sappiamo che gli altri team non avranno un vantaggio su di noi.”, disse Karin.

 

“ Solo quelli che prendono l'esame per la prima volta. Altri l'hanno provato più volte, quindi avranno almeno qualche idea di cosa aspettarsi. E per di più hanno più esperienza di noi.”, la contraddisse Sakura, prima che Sasuke ribattesse a sua volta.

 

“ Se hanno fallito così tante volte nel diventare chunin non possono essere così forti.”, disse arrogante prima di essere rimproverato da Shizune.

 

“ Sasuke, questa maniera di pensare può ucciderti. Affronta ogni combattimento come se l'avversario fosse più forte di te, altrimenti ti aspetterà un destino molto peggiore di fallire un esame.”.

 

“ Lo vedremo.”.

*****

 

Torre dell'Hokage, primo giorno d'esami

 

Il mattino successivo tutti le squadre partecipanti si riunirono alla torre dell'Hokage, cui davanti si trovava un enorme podio. Molti erano arrivati prima, infatti la squadra di Kurenai trovò molte facce amiche.

 

“ Ehi, Shikamaru, Chojii, Ino!”, gridò Naruto salutando tutta la squadra tattica.

 

“ Oh, ragazzi, che c'è?”, domandò Shikamaru.

 

“ Lieto di vedervi.”, disse Chojii ricambiando il saluto.

 

“ Perchè hai detto il mio nome per ultimo?!”, si lamentò Ino, venendo ignorata.

 

“ Pronti per gli esami?”.

 

“ No, ma questi due non possono prenderlo da soli, quindi dovrò fare la mia parte.”, disse Shikamaru col suo solito tono seccato.

 

“ Farai meglio a svolgerla bene! Non ho la minima intenzione di risultare peggiore del team di fronte spaziosa.”, lo sgridò Ino.

 

“ Considerando quanto duramente Asuma- sensei ci abbia allenato, sono certo non accadrà.”, disse un ottimista Choji.

 

“ Ah, continua a sognare, Ino.”, disse una nuova voce femminile che precedette l'arrivo della squadra medica.

 

 

“ Lieta che tu non sia scappata, Sakura- disse la Yamanaka con una gioia estremamente falsa, ricevendo uno sguardo di sfida- avrò modo di batterti personalmente.”.

 

“ Come stavo dicendo, Ino, continua a sognare. Non succederà finchè avrò Sasuke- kun al mio fianco. E anche Karin.”, aggiunse all'ultimo dopo aver notato lo sguardo tagliente della rossa.

 

“ Certo, con quell'ass...- cominciò la Yamanaka prima di vedere lo sguardo di Hinata, che fu sufficiente a bloccare il suo insulto- già, Sasuke sembra forte. Sarà un piacere battervi tutti e tre.”.

 

Le due kunoichi furono sorprese dall'improvvisa cortesia di Ino, così come Sasuke, che però nascose meglio il sentimento. Shikamaru e Haku, più osservatori rispetto agli altri, notarono il modo in cui Ino aveva guardato Hinata e dedussero che quest'ultima centrasse qualcosa.

 

“ Anch'io voglio combattere con te, Sasuke- disse Naruto battendosi il petto- spero anche tu ti sia allenato duramente, o la mia vittoria non avrà senso.”.

 

“ Combattevamo sempre all'accademia, e non mi hai mai sconfitto. Anche se sei sempre stato l'unico a darmi filo da torcere, quindi ricambio il sentimento.”, rispose Sasuke con un ghigno, prima che un'altra voce si intromise.

 

“ E io vi batterò entrambi!”.

 

Voltandosi Naruto e Sasuke videro un ragazzo coi capelli a scodella neri, sopracciglia molto folte e vestito con una tuta verde.

 

“ Uh... chi sei?”, domandò curioso all'appena proclamato rivale.

 

“ Oh, scusate, mi chiamo Rock Lee. Uso solo il taijutsu e voglio provare a tutti di poter provare a tutti di poter essere lo stesso un grande ninja. Ecco perchè voglio sfidare il prodigio degli Uchica e il figlio dei sannin.”, si presentò determinato il giovane assumendo una posizione da combattimento . Ma prima che uno scontro potesse prendere luogo, qualcuno colpì lì sulla nuca.

 

“ Lee! Vuoi farci squalificare prima degli esami? Non puoi combattere ora!”, lo sgridò una ragazza coi capelli castani raccolti in due dango.

 

“ Scusami, Tenten, ma sono troppo eccitato dal vedere i due migliori ninja di questa generazione mostrare la loro rivalità!”.

 

A tutti venne un moccolone vedendo le maniere eccessivamente teatrali di Lee.

 

“ E' sempre così?”, domandò Shikamaru.

 

“ A dire il vero oggi sembra alquanto rilassato.”, chiarì Tenten con un imbarazzato sorriso di scuse.

 

“ Tsk, che seccatura, come se non avessimo già un pazzo iperattivo. Senza offesa, Naruto.”.

 

“ Nessuna offesa per cosa?”, domandò confuso il biondino.

 

“ Comunque è un piacere conoscervi. Quando anche il nostro ultimo compagno di squadra arriverà, la squadra della giovinezza sarà al completo.”, affermò ancora fiducioso l'artista marziale.

 

“ Lee, in qualunque modo tu e il sensei insistiate non è il nome della nostra squadra.”, protestò Tenten.

 

“ Avanti, Tenten, ammetterai anche tu che squadra della giovinezza è un nome migliore di team combattimento ravvicinato, che per di più ti esclude.”.

 

“ Per caso il vostro ultimo compagno è Nejii Hyuga?”, domandò Hinata.

 

“ Sì, come lo sai?”.

 

“ Sono sua cugina, mi parla spesso di voi. Comunque sono Hinata Hyuga, è un grande piacere conoscervi.”, si presentò la mora con un lieve inchino.

 

“ Il piacere è nostro. E non essere così formale, Hinata.”, le disse Tenten.

 

“ E' nella sua natura.”, disse un'altra voce maschile molto più calma di Lee, anticipando l'arrivo di Nejii.

 

“ Ben arrivato, quasi non riuscivo più a sopportarlo.”, lo salutò Tentent.

 

“ Scusa se sono rimasto indietro, non volevo farmi coinvolgere da Lee. Sospettavo sarebbe successo appena visti Naruto e Sasuke.”.

 

“ Per fortuna ha finito.”.

 

“ Già, ma temo abbia ricominciato con qualcun altro.”.

 

“ Sakura, il mio nome è Lee. Per favore, concedimi un appuntamento!”.

 

Il cervello di Sakura era così confuso che si era paralizzato, Karin invece stava ridendo quasi fino al punto da soffocare.

 

“ Emhhh... mi dispiace, Lee, ma non ti conosco ancora così bene.”, dovette ammettere la rosata.

 

“ Non importa, lavorerò duro finchè non sarò degno del tuo affetto, Sakura- san.”.

 

“ Avanti, Sakura, questo ragazzo sembra incredibile.”, disse Karin prendendo l'amica per la spalla, continuando a ridere.

 

“ Vuoi lo faccia solo per avere Sasuke- Kun tutto per te.”, la rimbeccò Sakura.

 

“ Beh, Sasuke- kun è ovviamente fuori dalle tue possibilità, quindi perchè non dai a Lee una chance?”.

 

“ Perchè non gli dai TU una chance se è così incredibile?”.

 

“ Perchè lui ha una cotta su di te e odio mettermi in mezzo al vero amore.”, la prese per il culo Karin. Mentre le due ragazze continuavano a litigare, anche l'ultima squadra di Konoha arrivò.

 

“ Oh, siamo gli ultimi ad arrivare.”, si lamentò Kiba.

 

“ Sembra che Kakashi- sensei ci abbia contagiato- disse Tamaki prima di vedere un certo Uchica- ehi, Sasuke, pronto a trionfare in questi esami?”.

 

“ Mhh.”, rispose il suddetto.

 

“ Fai così quanto vuoi, Uchica, niente ti fermerà da un pienamente meritato calcio in culo.”, gli disse Kiba, ricevendo un guaito concordante di Akamaru.

 

“ Kiba, come sempre can che abbaia non morde. Ma se potrò tapparti quella bocca fastidiosa, sarò più che lieto di accontentarti.”, gli rispose Sasuke sardonico, costringendo Shino a intervenire.

 

“ Meglio preoccupardsene dopo, tanto non ci combatteremo per questa parte dell'esame.”.

 

“ Mphf.”, sbuffò Kiba, non condividendo le parole dell'Aburame.

 

“ Ha ragione, lo sai.”, gli disse Tamaki, causando una reazione molto infastidita.

 

“ Ovviamente ti alleeresti con lui, se significa stare contro di me.”, ribattè furioso, inarcando un cipiglio della domatrice di gatti.

 

“ Senti, piccolo bastardo, la mia vita non gira attorno a te, posso decidere la maggior parte delle mie decisioni senza pensarti.”.

 

“ Questo è un brutto comportamento quando lavori in squadra.”, la contraddisse ancora Kiba.

 

“ Per questo ho detto maggior parte.”, chiarificò la ragazza.

 

“ SHINO!”, li interruppe un'altra voce, femminile e incredibilmente felice. Una scia verde e bianca precipitò dal cielo come una meteora, atterrando proprio in mezzo alla squadra animale. Ma non era una meteora, bensì una ragazza che i tre genin avevano conosciuto molto bene.

 

“ F- FU!”, balbettò sorpreso Kiba.

 

“ Sono così lieta di avervi trovati prima dell'inizio degli esami.”, disse lei girandosi eccitata tutt'attorno, trovando tante facce nuove.

 

“ Ciao anche a te, Fu.”, le rispose calmo l'Aburame, non sorpreso quanto gli altri dall'arrivo della kunoichi.

 

“ Non sapevo avessi così tanti amici, Shino, me li presenti?”, disse quest'ultima mettendo un braccio attorno al collo di Shino, facendolo sussultare non poco.

 

“ Infatti, moriamo dalla voglia di sapere chi è questa ragazza così interessata a te.”, intervenne Ino sorniona, sentendo i suoi sendi da gossip andare in tilt.

 

“ Mi chiamo Fu, vengo da Taki e sono qui sia per diventare una kunoichi migliore che per farmi nuovi amici. Se volete, potete anche toccare le mie ali”.

 

“ Oh, Shino, diavoletto. Chi si aspettava che dietro un'aria così quieta si nascondesse un simile seduttore?”, rise ancora la Yamanaka.

 

“ N- non è come pensi.”, la contraddisse il povero entomologo, desiderando di potersi sotterrare.

 

“ Ci siamo incontrati una settimana fa durante una missione a Takikagure. A proposito, Fu, dove sono i tuoi compagni di squadra?”.

 

“ Oh, non saranno lontani- disse Fu volendo continuare il suo piccolo tour dei compagni di Shino prima di vedere Naruto... sentiva qualcosa di familiare in lui, come un parente perduto da tempo- tu.”.

 

“ Emh, io?”, chiese incerto il biondino notando l'intensità con cui Fu lo stava fissando.

 

“ Tu... hai qualcosa di familiare...”, disse la giovane camminando verso il biondino, prima d'essere interrotta.

 

“ Fu!”, gridò uno di due uomini col coprifronte di Takikagure che le corsero incontro.

 

“ Sai quanto ci hai fatto preoccupare? Che ti è venuta in mente di girare sola in un villaggio stranier?”, domandò furioso l'altro, castano e ben coperto dalla sua giacca. L'altro era più smilzo, coi capelli violacei.

 

“ Su, volevo solo salutare Shino e i suoi amici.”, si lamentò Fu.

 

“ Fu, hai promesso a Shibuki- sama di essere attenta! Pensa ti succedesse qualcosa di male!”.

 

“ Lo so, mi dispiace- sospirò la ragazza abbassò triste il capo- ciao, ragazzi, è stato bello rivedervi. Spero ci potremmo incontrarci ancora.”.

 

“ Sarà un piacere.”, la salutò Tamaki agitando la mano. Akamaru abbaiò piano nell'orecchio del suo padrone.

 

“ Ragazzi, secondo Akamaru il chackra di quei tipi è molto oltre quello di un normale genin. Meglio stare attenti.”, avvertì Kiba, ricevendo un assenso da chi aveva notato che quei due sembravano molto più grandi di Fu. In quel momento partì l'ultimo annuncio.

 

“ Attenzione, il primo esame sta per cominciare.”.

 

Tutti i ninja presenti si rivolsero verso il podio, dov'era apparso un uomo dai capelli neri.

 

“ Salve a tutti, io sono Shisui Uchica e sarò l'esaminatore in questa prima prova.”.

 

' Un Uchica, proprio la mia fortuna.', pensò Ino roteando gli occhi.

 

 

“ Prima di tutto, qualsiasi team iscritto, ma non presente sarà immediatamente squalificato- cominciò lo shinobi prima che un gruppo di suoi compagni che si trovavano sulla torre dell'Hokage saltassero accanto a lui, tutti con addosso una versione gialla dell'uniforme di Konoha- ognuno di questi ninja possiede una pergamena che dovete prendere. Non combatteranno, si nasconderanno e basta, ma non potete né ucciderli, né utilizzare una forza eccessiva. Ora vi saranno distribuite delle radioline per tenervi in contatto coi vostri compagni di squadra, le ritornerete a fine esame. Ci sono domande?- diverse mani si alzarono in aria, facendo sospirare il povero Uchica- no, nessuno nasconderà la pergamena nel proprio retto.”, rispose facendo abbassare più di metà delle mani.

 

 

“ Da quanto vedo non ci sono abbastanza pergamene per tutti.”, osservò un altro ragazzo di Konoha.

 

“ Esatto, questo esame è strutturato per ridurre il numero dei partecipanti.”, spiegò Shisui prima che Kankuro alzasse la mano a sua volta.

 

“ Quindi possiamo anche prendere la pergamena di un altro team?”.

 

“ No, non solo una squadra passerà non appena prende la pergamena, ma combattere tra voi è strettamente proibito. E non pensate di ingannarmi, ho occhi ovunque.”.

 

“ Già, a parte su metà della tua faccia.”, scherzò un incauto genin. Shisui lo sentì subito e con un sigillò arrivò davanti a lui con la Tecnica del trasferimento istantaneo, guardandolo nella maniera più minacciosa possibile.

 

“ Qual è il tuo nome, ragazzino?”.

 

“ M- maseo...”.

 

“ La squadra di Maseo è eliminata- stabilì fermo l'Uchica, rendendo il ragazzo vittima degli sguardi omicidi dei suoi compagni- se qualcun' altro vuole ridurre il carico dei propri rivali, non deve fare altro che insultarmi.,irritarmi o infastidirmi Chiaro?- lo shinobi fece senno ai suoi sottoposti di partire, quindi creò quattro cloni ombra- Bene, cominciamo la festa.”, disse prima di partire.

 

 

*****

 

La squadra tattica di Asuma aveva già individuato uno dei portatori di pergamene e lo stava inseguendo.

 

“ Il mio senso da gossip tintinna impazzito. Un'altro ragazzo che conosciamo ha sviluppato una cotta su qualcuno appena conosciuto.”, disse Ino.

 

“ Tu e il tuo stupido gossip, pensa ad altro- rispose seccato Shikamaru- poi è ovvio si tratta di Rock Lee.”.

 

“ Non Lee, qualcun altro.”, chiarì la Yamanaka. Nel frattempo anche il team di Kurenai aveva trovato un custode di pergamene grazie al Byakugan di Hinata.

 

“ Che cosa pensi di quella Tenten?”, domandò Haku a caso.

 

“ Non lo so, sembra simpatica.”, rispose Naruto indifferente. Hinata annuì concorde.

 

“ Non le ho parlato molto, ma mi ha fatto una buona impressione. Perchè chiedi, Haku- kun?”.

 

“ Oh, niente.”, disse lo Yuki alquanto rosso.

 

*****

 

Così cominciò la caccia alle pergamene. Molti pensarono sarebbe stata una missione facile, anche se solo metà delle squadre sarebbe passata in ogni caso.

 

Un genin di Konoha lanciò una raffica di shuriken al suo obbiettivo, che sparì istantaneamente. Le stelle metalliche avrebbero rotto una finestra se un ANBU non fosse arrivato in tempo per fermarle. Shisui apparve subito.

 

“ Hai causato danni eccessivi. Team Tadaki di Konoha espulso.”, disse stentoreo. L'Uchica non stava infatti scherzando quando aveva detto di avere occhi ovunque. Diversi ninja, Hyuga in particolare controllavano gli esaminati per assicurarsi che tutto proseguisse secondo le regole e avvisavano Shisui quando una squadra passava o doveva essere espulsa.

 

Cosa che accadde a tutti coloro che volontariamente o meno ruppero le regole stabilite da Shisui.


“ Avete messo civili in pericolo. Team Oeki di Suna espluso!”.

 

“ Troppa forza contro un portatore di pergamena. Team Kuro di Konoha espulso!”.

 

“ Troppi danni. Team Kaede d Ame espulso!”.

 

“ Avete attaccato un altro team. Team Hiroshi di Konoha espulso!”.

 

Con così tanta competizione eliminata, le squadre rimaste trovarono molto più facile completare il loro lavoro. Kankuro stava inseguendo un altro chunin, che non sapeva anche Temari lo stesse attendendo al momento giusto.

 

“ Tecnica del grande vento!”, esclamò la ragazza creando una forte raffica di vento che mandò l'uomo in aria, dove un bozzolo di sabbia si formò accanto a lui lasciando libera solo la testa. La pergamena uscì quindi dal suo nascondiglio e venne recuperata da Gaara.

 

“ Team Baki da Suna, passato!”, disse Shisui apparso improvvisamente sul posto per verificare prima di sparire di botto.

 

*****

 

Kiba stava correndo a quattro zampe con Kiba dietro di lui, rincorrendo un ninja lungo una strada stando ben attenti a non colpire dei civili. Tamaki gli saltò di fronte obbligandolo a cambiare strada e l'Inuzuka tentò di lanciargli un kunai che venne afferrato a mezz'aria per essere poi rimandato a mittente. Tuttavia l'arma si divise in decine di insetti che tornarono verso di lui.

 

“ Ahh! Che diavolo sono questi insetti?! Levatemeli di dosso!”, urlò il povero chunin.

 

“ Posso dire ai miei insetti di lasciarti stare, se ci consegni la pergamena.”, gli disse Shino, apparso proprio in quel momento accanto all'uomo.

 

“ Squadra animale di Kakashi, promossa.”, annunciò ancora Shisui. Tamaki e Kiba sbatterono il cinque, mentre il loro compagno fece un piccolo sorriso.

 

 

*****

 

Anche Sasuke stava cercando la propria pergamena, inseguendo uno shinobi su vari tetti. Fermatosi un istante, chiamò le due compagne alla radio.

 

“ Karin, l' obbiettivo arriverà tra poco. Sta attenta.”.

 

“ L'ho avvertito proprio ora, Sasuke- kun, non preoccuparti.”, rispose l'Uzumaki. Mentre il portatore di pergamena stava saltando l'ennesimo tetto, diverse catene lo bloaccarono a mezz'aria lasciandolo alla mercè della forza di gravità e a una sicura morte dolorosa, se Sakura non l'avesse afferrato prima che toccasse il terreno per evitare un uso eccessivo di forza.

 

“ La pergamena, ora.”, intimò Sasuke dopo che Karin ebbe bloccato l'uomo con un kunai alla gola. Questi sospirò e diede loro l'agognato premio. Shisui apparì subito.


“ Squadra medica di Shizune, passata”, disse semplicemente.

 

“ Ottimo lavoro.”, disse Sasuke alle compagne, che divennero subito rosse.

 

*****

 

Un'altro chunin stava scappando da due ninja di Taki in una zona boscosa. Pensava di averli seminati quando fu afferrato e trascinato in aria da due braccia femminili eppur molto forti.

 

“ Che diavolo?!”, urlò il ninja.

 

“ Ti piace la vista? A me di sicuro- disse sardonica Fu- che ne dici se ti lascio atterrare in cambio della pergamena?”.

 

All'uomo non era permesso attaccare gli esaminati, quindi non potè che sospirare e dare la pergamena. Purtroppo nel prenderla Fu lasciò andare la sua povera preda e riuscì quasi per colpo di culo a prenderlo a un metro dal suolo.

 

“ Team Fu di Taki, passato.”, disse ancora Shisui.

 

“ YEAH!”, esultò Fu, lasciando cadere per sbaglio l'altro esaminatore di faccia e costringendosi a scusarsi per quanto possibile.

 

*****

 

C'era una cosa che Shisui aveva tralasciato di dire. Gli esaminatori che avevano perso la loro pergamena sarebbero rimasti in gioco per farsi inseguire inutilmente da altri team fino a quando non avrebbero scoperto il loro errore.

 

Fortunatamente la squadra Gai aveva Nejii che poteva scoprire qualsiasi inganno col suo Byakugan.

 

“ Tenten, mi sto avvicinando alla tua posizione.”, annunciò Rock Lee, intento a inseguire uno degli esaminatori ancora forniti.

 

“ Sono in posizione- rispose la castana vedendo il suo obbiettivo arrivare, e non esitò a formare i suoi sigilli- Prigione di lance!”.

 

Tenten srotolò un'altra pergamena sull'esaminatore, facendogli cadere addosso una pioggia di lance che si infilarono nel terreno attorno a lui. Fu sul punto di prendere in giro la ragazza per averlo mancato, ma si accorse di essere in trappola.

 

“ La pergamena.”, gli intimò Lee arrivato sul posto.

 

“ Non ce l'ho, me l'hanno fregata dei ragazzi di Ame.”.

 

“ Sta mentendo, è nella tasca destra.”, lo contraddisse Nejii. Tenten controllò senza indugi trovandola e Shisui apparve subito.

 

“ Squadra combattimento ravvicinato, passata.”, disse sbrigativo per la gioia dei ragazzi.

 

“ Forza, andiamo a vedere quanti sono passati.”, annunciò allegra Tenten correndo via insieme agli altri.

 

“ Ehi, non lasciatemi qui.”, si lamentò però il povero chunin ancora intrappolato.

 

*****

 

La squadra d'assalto stava inseguendo un altro esaminatore, che Naruto stava guidando verso una trappola mentre Hinata osservava i progressi dell'amico.

 

“ Haku- kun, l'obbiettivo si sta avvicinando a te e Naruto- kun. La trappola è pronta?”.

 

“ Li vedo. Quell'uomo cadrà nella mia trappola tra tre, due, uno...”, annunciò Haku mentre il chunin scivolò su qualcosa cadendo sul suo sedere

 

“ Ghiaccio...?”.

 

“ Arte del ghiaccio: Tecnica della prigione gelata”, annunciò lo Yuki dopo aver formato vari sigilli, imprigionando l'uomo in una prigione di ghiaccio da cui presero la pergamena.

 

“ Team Kurenai, pass.... WHOO!”, gridò Shisui dopo essere scivolato a sua volta.

 

“ Emh... passeremo comunque?”.

 

*****

 

Alcuni esaminatori, con o senza pergamena, cominciarono a notare che c'erano sempre meno squadre a cercarli e troppo rilassati caddero preda di nuove trappole.

 

“ Tecnica del controllo dell'ombra!”, disse Shikamaru, usando il classico jutsu della propria famiglia per bloccare il chunin appena scoperto. Questi corse il più possibile per schivare il filo d'ombra, ma il Nara trovò rapidamente altre ombre di cui approfittare. Dopo un lieve inseguimento l'esaminatore si imbattè in Ino e Chojii, che aveva ingigantito le mani per sbatterlo a terra. Provò a saltare via, ma si ritrovò bloccato.


“ Come mi hai preso senza che me ne accorgessi?”, domandò tentando senza successo di muovresi.

 

“ Guarda la mia ombra.”, gli rispose Chojii, le cui braccia proiettavano un'enorme ombra utilizzata da Shikamaru.

 

“ Ora Ino, si gentile.”. La Yamanaka utilizzò una sua tecnica sull'esaminatore, che lasciò andare la pergamena, facendo apparire come sempre Shisui.

 

“ Squadra tattica, passata.”.

 

*****

 

La prova terminò un'ora prima del tempo limite, quando l'ultimo team senza scroll fu espluso per l'uso eccessivo di forza. Tutti quelli che avevano riuscito nell'impresa si trovavano di nuovo di fronte al podio di Shisui, che iniziò il suo discorso lieto di vedere tante facce familiari tra i venti team su cinquantadue passati.

 

“Le mie congratulazioni per essere arrivati fin qui. Molti pensano che la pura forza sia la sola cosa necessaria a un ninja, scordendo che controllarla è ben più importante. Potreste dover catturare un prigioniero vivo per le informazioni che possiede, o combattere dentro il vostro villaggio senza ferire i civili. Persone che combattono senza limitarsi quando necessario non meritano di essere chunin. Voi avete mostrato di poter lavorare fuori dagli schemi, risolvendo un problema con la mente. Ora procederete alla seconda parte. Vi presento il nuovo esaminatore, Zabusa Momochi.”.

 

I genin cominciarono a mormorare tra loro, chiedendosi chi fosse questo nuovo esaminatore e dove fosse. La risposta fu un'enorme spada caduta dal cielo che infilzò il podio prima che il suo proprietario vi cadesse davanti, un enorme uomo vestito di bianco con la bocca coperta che rilasciò un'intensa ondata di istinto omicida.

 

“ Salve, Marmocchi, il mio nome è Zabusa Momochi. Chi di voi pensa di essere già un chunin solo per aver completato la prima prova verrà parecchio deluso. Il mio test separerà i deboli dai forti, spingendovi oltre ogni limite. Riposatevi per quanto possibile e presentatevi domani al campo d'allenamento numero trentanove. Portatevi provviste per almeno una settimana e le pergamene raccolte oggi, dovrete impare la dura realtà del mondo dei ninja. E' tutto.”.

 

*****

 

Sera. Residenza Senju

 

L'intera famiglia Uzumaki- Senju stava cenando unita per festeggiare la fine della prima prova. Sia la squadra di Naruto che quella di Shizune erano state promosse, un'impresa niente male considerando che più di metà dei partecipanti erano tornati a casa. Entrambi sapevano comunque che il peggio doveva arrivare.

 

“ Quindi Naruto nii-san è un chunin, ora?”, domandò Kaida, venendo risposta dal fratello gemello, intento a divorare le proprie verdure.

 

“ No, ha solo passato la prima prova, c'è molto altro da fare.”.

 

“ E' comunque sulla buona strada. Questi esami separano il grande dal mediocre, e fortunatamente tende al primo.”, osservò lieta Tsunade.

 

“ A proposito, quanti dei tuoi compagni di classe sono riusciti a passare?”, chiese invece Jiraya, curioso di quali modifiche avessero portato i suoi cambiamenti.

 

“ Tutti.”, lo informò il figlioccio, rendendolo felice come una pasqua.

 

“ Ah, lo sapevo, con la mia riforma le nuovi generazioni di genin saranno i migliori ninja di Konoha. Sono un Hokage fantastico!”, esultò gagliardo l'eremita dando il cinque a Naruto e Hakane mentre le donne di casa roteavano gli occhi.

 

“ A proposito, perchè hai permesso a Zabusa di essere un esaminatore?”, domandò però l'Uzumaki, che aveva visto di sfuggita l'assassino con Haku un paio di volte, ma vederlo comportarsi così era tutt'altra cosa.

 

“ Aveva idee interessanti. Gli esami a Kiri sono più brutali e pensavo potessimo prendere in prestito giusto qualche dettaglio.”.

 

“ Jiraya, spero tu non stia pianificando di trasformare il nostro villaggio in un'altra nebbia insanguinata.”, affermò fredda Tsunade rimproverando il marito che però mise le mani a mò di difesa.

 

“ Per niente. Semplicemente visto che i nostri ninja sono diventati più forti serviva una sfida più all'altezza e così ci assicureremo meno ninja stranieri passino alla fase finale.”.

 

“ Comunque, che pensi degli esami finora? Facili, difficili?”, chiese ancora Shizune al fratello adottivo.

 

“ Non è stato difficile come credessi, ma i veterani hanno detto che la prima parte è sempre la più facile, e Zabusa mi ha inquietato un po'.”, ammise quest'ultimo con un piccolo brivido. Tsunade gli diede un piccolo colpetto incoraggiante sulla guance.

 

“ Avanti, piccolo mio, pensavo che dopo gli scagnozzi di Orochimaru questo non fosse molto impegnativo.”.

 

“ Già, immagino tu abbia ragione.”, le rispose il ragazzo.

 

“ Questo è lo spirito!”.

 

“ E poi non tutti hanno la fortuna di essere stati addestrati da un ninja fantastico come me- disse borioso Jiraya prima di ricevere un'altra occhiataccia dalla moglie- o da tua madre.”.

 

“ In ogni caso sono sicura ci renderai fieri.”, concluse quest'ultima.

                                                                                                                                      *****

1) Avuto qualche problema a riportare le rime in italiano, quindi ho chiesto aiuto alla sempre disponibile Elara, che mi ha fatto questo motivetto.

                                                                                                                                     *****

Salve a tutti, ragazzi, come al solito spero di non avervi fatto aspettare troppo e che la traduzione sia di vostro gusto, se non l'ho già detto questi esami saranno meno frenetici del canon e allo stesso tempo molto di più. Mi auguro inoltre che stiate tutti bene e che finita l'emergenza possiate tornare alla solita vita. Buona pasqua intanto.

  
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