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Autore: Spensieratezza    10/04/2020    2 recensioni
Sequel del Quinto Mondo.
Cosa succederebbe se due forme d'acqua, identiche in tutto a Sam e a Dean, lasciassero il Paradiso e meditassero vendetta nei confronti dei loro creatori.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Come nelle favole'
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Sam e Dean, Castiel e Gabriel cominciarono a fare anche loro le prove nella sala da ballo, adibita alle prove degli invitati, Sam si divertiva sempre molto a vedere i movimenti impacciati di Dean.
“Ops, scusa, ti ho pestato un piede, Sam?? stai bene?”

Sam dopo un po lo convinse a spogliarsi entrambi delle scarpe e provarono scalzi con solo le calze addosso, imitati subito da alcuni altri danzatori.

Cas e Gabriel ballavano al loro fianco, anche se Gabriel faceva di tutto per attirare l’attenzione su di sé, elargendo dichiarazioni smielate e altisonanti alla sua “dama.”
“Oh mia bella damaaaaaa. Lasciati prendere la mano, in questa bella giornata di soleeeee.”

Cas fingeva di essere imbarazzato, ma era divertito. Sam e Dean capirono che lo spirito goliardico di Gabriel era proprio quello che ci voleva per sbloccare un timido e tutto ingessato Castiel.
Ed è per questo che l’angelo non protestava poi molto, quando Gabriel lo faceva crollare direttamente a terra, senza smettere di muovere i movimenti di bacini, neanche quando crollò su di lui.
“E dai, muovi quei piedi Cassie.” Disse l’arcangelo sopra di lui.
“In questo movimento mi si sta muovendo qualcos’altro.” Disse lui.

Perfino Gabriel rimase sconcertato ma poi estremamente compiaciuto dallo spirito insolente del ragazzuolo.
“State dando spettacolo osceno.” Gli disse Dean all’orecchio ma sorridendo, compiaciuto del fatto che i suoi ragazzi stessero “diventando grandi.”
 
 
Nel frattempo grande assente era Balthazar , visto che aveva già avvisato loro che lui invece preferiva provare nella sala macchine.
“Ma è PROIBITO!! Vuoi farti arrestare?” l’aveva rimproverato Dean.
Anche per voi quattro andare a letto sarebbe proibito, eppure lo fate!” aveva risposto l’angelo insolente.

Una pacca sulla testa da Dean, un’altra da Sam, le altre due contemporaneamente da Gabriel e Cas.
“Ahhhh! Pietà! Scherzavo!!” disse lui tenendosi la testa.
“Noi salviamo il maledetto mondo, angelo dei miei stivali.” Disse Dean.
"E io sono un fottuto arcangelo, trickster, non ti conviene farmi arrabbiare o ti sbatto in un loop temporale.”

“Sono tuo FRATELLO, non oseresti.” Disse lui con fare angelico per poi correre via a gambe filate.
“Così impari. Come diavolo vi salta in mente di confidarvi con Balthazar??” disse Dean.

“ Castiel mi meraviglio di te!!!” disse Sam.
“Ma te l’avevo detto che gliel’avevo detto..e poi eravate palesi! E anche noi! Pensate che non sappiano cosa ci è successo nel mondo delle…”

“Non dirlo! Non dire quella parola!!” disse Dean minaccioso.
 
 
 
Balthazar stava ancora ballando con un manichino, tenendolo sollevato, fingendo fosse la sua dama.
Jack si ritrovava a guardarlo da un oblò e sorrise, per poi accorgersi che il manichino aveva le tette.

“A meno che non abbia intenzione di ballare con un ballerino transessuale, quel tipo è un grandissimo ipocrita, forse dovrei palesarmi giusto solo per rimproverarlo, perché mi ha preso in giro, mi ha fatto credere che avrebbe ballato con un ragazzo e…aspetta, in fin dei conti non l’ha mai detto! Non ha mai detto che voleva ballare con me! Beh, potrei lo stesso multarlo per atti osceni in luogo pubblico. Quel manichino non ha il reggiseno!

Jack ipotizzò per qualche minuto davvero di palesarsi per dire tutto questo, ma dei ragazzi che giocavano a pallone, lo distrassero.
Ehi, non è permesso giocare a pallone in questa nave!! Incoscienti! Smettete subito!”
Balthazar, che stava ancora provando, si immobilizzò a sentire la sua voce. Guardò fuori sulla passatoia ma non lo vide.
 
 
Due giorni dopo, Jack era tornato sulla strada, stava quasi per decidere di andare da lui, ma la voce del mostro, lo fermò.
Jack, ti ho cercato dappertutto, sei sfuggente. Ti stai dando da fare per prendere l’energia che ci serve da regalare al nostro Grande Sovrano?”

Jack rimase senza fiato. La missione. Si stava completando dimenticando la missione.
“Certo che lo sto facendo.”
“Sei sicuro? Perché vedo che qui sono ancora tutti belli arzilli e la gara di ballo è solo tra due giorni.”
“Bene.” rispose lui.

Ma che diavolo stava facendo? Doveva tornare a concentrarsi sulla sua missione.
Girò l’angolo e riprese a camminare, gettò solo un’ultima occhiata al vagone sulle sue spalle e poi riprese il cammino.
 
 
 
*

La gara di ballo era cominciata e Baltahzar continuava a guardarsi intorno.
“No. Lui non c’è.” Disse Sam con un sorrisetto.
“Oh, so benissimo che non c’è l…oh insomma, di chi state parlando??” disse Balthazar scocciato.
I quattro ridacchiarono.

“Del nostro affascinante capitano che ti fa uscire pazzo da una settimana, quello a cui volevi mostrare quanto ballavi bene.” disse Gabriel ancheggiando i fianchi.
“Piantala!! Non mi assomigli per niente!”
“Oh, non è quello che voglio, innamorarmi così come un liceale a una pessima cotta.” Disse Gabe.

“Guarda che io non ho una cotta.” Disse Balthazar.
“Certo Balthie, ci crediamo tutti.”
“Schhh. Piantatela, sta iniziando.” Disse Castiel.
 
Dame e cavalieri si presero le mani e cominciarono a danzare seguendo un valzer sensuale e armonico, fortunatamente nessuno pestò i piedi a nessuno, Balthazar si era quasi rassegnato a invitare una dama a caso, che si ritrovò davanti il Capitano.
“Credevo che questa fosse una giornata fatta per ballare, quindi perché stai seduto?”

Balthazar guardò a bocca aperta Jack, lo squadrò da capo a piedi.
“Non..non hai la divisa.”
“Certo che no. Non sono qui in linea da capitano.”
“Ti..ti sta bene quest’abito.”
“è un modo carino per dirmi che in bianco faccio schifo?”
“N-no! Non è quello che avevo in mente.”

Jack sorrise facendo un brindisi.
“Spero che a ballare tu sia più bravo che a parlare. Sarebbe un peccato che tutti quegli esercizi siano andati persi.”
“Tu…mi hai visto?”
Jack fece un cenno vago.
“Un capitano non vede. Giudica, osserva. Ti può bastare come risposta?”

“No, ma me lo farò bastare.” Sorrise di rimando.
“Bene, quindi adesso vieni qui e balliamo.”
“Cosa?? Chi ti dice che voglio ballare con te?” Balthazar rise strafottente.
Jack sembrò smarrito.
“Perché mi avresti chiesto di venire a vederti altrimenti?”
“Per avere una consulenza!”
“Una consulenza? Balli da schifo, ecco la mia consulenza.” mentì Jack.
“Wow, non ci vai leggero.” disse Balthazar sogghignando, il quale, aveva un'autostima così alta che ci voleva ben altro per fargliela calare.

“Però ballo leggero. Vuoi che ti insegno?”
Balthazar si leccò le labbra.
“So riconoscere una manipolazione emotiva quando ne vedo una..ma..sono anche curioso. Quindi sì, accetto.”
Jack gli prese la mano allora e ballarono come se non ci fosse il pavimento tra di loro.
Ballarono come se fossero sospesi nel tempo, in un’altra dimensione.
Tutti si sentirono così.

Per poi avvertire un’altra sensazione dentro di loro.
 
“Dean, che cosa mi sta succedendo? Mi sento strano.”
“Anch’io, Sammy.”
Cas e Gabe si avvicinarono a loro, subito.
“Dobbiamo allontanarci subito. Qualcuno sta cercando di assorbire le energie delle persone presenti qui.” disse Cas.
“Dei MOSTRI.”
“COOOSA?”
 
Dean e Sam, Cas e Gabe si allontanarono subito, cercando Balthazar, ma non lo trovavano.
“Maledizione. Andate a trasformarvi, non devono vedervi in pubblico. Noi continueremo a cercarlo.” Disse Gabe ai fratelli.

“D’accordo.” Dissero in coro.
 
 
Nel frattempo, Balthazar stava avendo dei giramenti di testa e sentiva il fiato quasi mancargli, Jack al suo fianco appariva costernato.
“Cos’hai? Ti senti male??”
“Non capisco..mi..manca l’aria..”
“M-ma tu non..” ma Jack non diede voce al suo vero pensiero, anche perché anche lui avvertiva dei malesseri.

“Io..” Maledizione..
Si stava sentendo male anche lui e sentiva che stava anche perdendo le sue sembianze fittizie.
“Balthazar..io devo andare..non posso..”
“Baltahzar, ti abbiamo cercato dappertutto.  Devi venire con noi. Subito.” Disse Gabe con tono urgente.
“S-scusami. “ disse lui rincorrendo gli amici.

Jack li perse di vista, appena furono fuori dal suo campo visivo, si mescolò tra la folla, ma alzò lo sguardo, appena vide il mostro che cominciava a parlare e la gente crollava svenuta una dopo l’altra.
Anche se MOLTI rimanevano in piedi.
A quanto pareva non c’erano poi molte persone innamorate in quella crociera.
   
 
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