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Autore: Barby_Ettelenie_91    12/04/2020    9 recensioni
Un malinteso scatena la gelosia di Crowley, rischiando di spezzare gli equilibri dell’ineffabile coppia. Tra strani sogni, allenamenti sportivi e arcangeli invadenti, riuscirà il demone a chiarire la situazione?
Buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Azraphel aveva sempre avuto un sonno molto tranquillo, soprattutto quando si addormentava sfinito e felice dopo aver fatto l’amore con Crowley.

Quella notte però qualcosa turbava i suoi sogni, continuava a rigirarsi nervoso nel letto e sembrava non trovare pace nonostante dormisse.

Crowley allora lo abbracciò per cercare di farlo rilassare, quando a un certo punto lo sentì parlottare nel sonno.

"No... G-Gabriel per favore... ti prego, basta... non ce la faccio più!"

Il demone si allontanò di scatto come se si fosse scottato per poi alzarsi e lasciare la camera.

"Non è possibile... il mio angioletto come può fare sogni erotici su quello stronzo di Gabriel?! Dice di amarmi e poi pensa a un altro! E poi il cattivo dovrei essere io?!"

 

*

 

Il mattino dopo Azraphel si alzò e raggiunse la cucina per fare colazione.

"Buongiorno caro!" esclamò sorridendo e avvicinandosi al demone per baciarlo.

"Buongiorno un cavolo! Stammi lontano! Non provare nemmeno a toccarmi!"

L'angelo lo guardò confuso e preoccupato.

"Non capisco, perché sei arrabbiato? Che cosa ti ho fatto?"

"E me lo chiedi?! Tu penssi a un altro... ti ho sssentito parlare nel sssonno... tu sssognavi di esssere con Gabriel! Chissà magari anche quando stai con me ci pensssi!" Rispose Crowley sibilando furioso.

Azraphel si avvicinò cercando di essere conciliante.

"Crowley tesoro ma cosa dici? Lo sai che io amo solo te!"

Per tutta risposta il demone lo spinse contro il muro e lo baciò rabbioso. Quando si staccò leggermente ansante, scese sul suo collo, mordendolo fino a lasciare il segno sulla sua pelle chiara.

L'angelo, una volta libero, ridacchiò nervoso toccandosi quel marchio scuro.

"Forse non era il caso di... "

"Almeno gli altri capiscono che tu sei proprietà privata!" fu la lapidaria risposta che ricevette.

Azraphel stava per ribattere quando il suono del campanello interruppe la discussione.

Come se i suoi incubi si fossero appena materializzati, Crowley aprendo la porta si trovò davanti Gabriel in tenuta sportiva.

"Che diavolo ci fai tu qua?!"

"Neanche per me è un piacere vederti, ma cercavo Azraphel."

L'angelo sentendo le voci si palesò sulla soglia un attimo dopo.

Gabriel lo squadrò da capo a piedi con disapprovazione, notando anche il segno sul collo.

"Vedo che qua ci divertiamo... " commentò con una punta di sarcasmo. "In ogni caso non m'interessa. Come ti ho detto ieri, abbiamo notato che la tua forma fisica lascia parecchio a desiderare, un angelo deve sempre mantenere un aspetto sano e in forma. Perciò da oggi tu verrai con me allenarti."

Azraphel lo guardò confuso, se dai Piani Alti lo avessero chiamato, soprattutto per una cosa del genere, se lo sarebbe di certo ricordato.

"Azraphel il sogno! Pensi forse che ti abbia telefonato?!"

Crowley a quel punto s'intromise.

"Come ti permetti di venire qua a disturbarci per una cosa simile! Azraphel sta benissimo e, se proprio lo vuoi sapere, il sesso è un ottimo allenamento, tanto quanto le corsette che fai tu!"

Il diretto interessato arrossì come un peperone ma non osò aprire bocca.

"Demone lussurioso che non sei altro, gli affari del Paradiso non ti riguardano! Pensa agli affari dei tuoi semmai!"

"Certamente... Belzebù sarà felice di sapere che la stai rinnegando per salvarti la faccia!"

"Come osi! Io e i demoni non abbiamo niente a che spartire!"

"Oh un Arcangelo che dice le bugie, non si fa... È inutile che menti, vi ho sentiti! Quando quest’affare dell'Armaggedon sarà sistemato, torna qui... mi piace sentire il tuo corpo angelico bruciare quanto le fiamme dell’Inferno insieme al mio!  No, dai la prossima volta vieni tu da me, ti aspetto!"

A quel punto Gabriel non poté fare altro che tacere ammettendo la sconfitta.

"Bene, se non hai altro da dire, io e il mio angioletto abbiamo da fare!"

"Stupido demone... questa storia non finisce qui!" borbottò l'arcangelo prima di scomparire.

 

*

 

Una volta rientrati in casa arrivò il momento delle spiegazioni.

"... quindi io mi sono fatto i peggiori porno film su di te e quell'Arcangelo da strapazzo e invece... "

"... e invece era un messaggio celeste per dirmi che devo smettere di peccare di gola e darmi alla ginnastica! È stato bruttissimo, Gabriel continuava a darmi dello scansafatiche e non la smetteva di farmi correre, anche quando mi mancava il fiato! Ma ti giuro che quando mi sono svegliato non ricordavo più niente! Mi dispiace che tu abbia pensato male di me!"

"Ma no, sono io che mi devo scusare, sono stato geloso e stupido!"

Dopo che un dolce bacio siglò la pace ritrovata, Crowley sorrise malizioso.

"Però in effetti Gabriel ha ragione... un po' di ginnastica non ti farebbe male!" esclamò strizzando un fianco morbido di Azraphel.

L'angelo si scansò ridendo.

"Tu dici? Cosa dovrei fare secondo te?" chiese poi stando al gioco.

"Se vieni in camera te lo faccio vedere!" rispose il demone prima di ricominciare a baciarlo.

 

*

 

Nel frattempo, sottoterra...

"Te l'ha mai detto nessuno che sei uno stronzo?!" esclamò Belzebù furiosa.

"Scusa, ma ci sono già quei due che danno abbastanza spettacolo e non fanno che crearci problemi, ci manca solo che noi... "

"Noi cosa?! Crowley ha la lingua biforcuta, ma non ha mica tutti i torti su di te!"

Gabriel sospirò esasperato, quel giorno non gliene andava veramente dritta una.

"Nemmeno hai il coraggio di rispondere... e meno male che Lassù sei un pezzo grosso! Io non capisco come diavolo... "

Prima che finisse di parlare, Gabriel la strattonò per poi zittirla con un bacio.

Belzebù si divincolò e gli mollò un ceffone.

L'Arcangelo sorrise massaggiandosi la guancia sotto il suo sguardo irato, in fondo se lo aspettava. Rimase invece sorpreso quando il Principe dell'Inferno tornò a baciarlo con prepotenza.

"Sai, secondo me all'Inferno tu ci saresti stato proprio bene!" esclamò Belzebù sulle sue labbra.

Gabriel rise prima di ricominciare a baciarla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice

Questa storia prende spunto dalla Ineffable Quarantine Challange #IneffableQuarantInk, prompt sports/training, che trovate QUI su Twitter. In realtà sarebbe una challenge di disegno, ma visto che io purtroppo non so disegnare, ho ripiegato sulla scrittura! Se qualcuno ci vuole provare, trovate un sacco di idee carine su cui creare fanart e fanfic!

Con un tempismo perfetto ho finito oggi di scrivere, quindi colgo l’occasione per fare tanti auguri di buona Pasqua a tutti voi lettori! Visto che quest’anno non potremo trascorrere questa bella giornata di sole all’aria aperta potete almeno consolarvi con qualche nuova lettura! :)

Last but not least, voglio fare un mega ringraziamento a Nao Yoshikawa che mi ha aiutata a inserire le immagini come dio comanda nelle storie, in dieci anni di fanwriting non sono mai stata capace! xD Grazie mille cara! <3

Alla prossima!

Barby

   
 
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