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Autore: BlackHawk    13/04/2020    2 recensioni
Drake scoppiò a ridere. Una risata amara che in realtà nascondeva una grande disperazione e sofferenza.
Quando si accorse che Kailey stava per rientrare nel locale, si ritrovò a pronunciare le parole che era riuscito a dire ad alta voce solo una volta da quando aveva parlato con suo fratello. –È morta.-
- Drake mi dispiace, non volevo….-iniziò a dire Kailey, ma lui la interruppe bruscamente.
-Ieri, ma l’ho scoperto stamattina.-
Non immaginava che ne avrebbe mai parlato con qualcuno, ma con lei non era riuscito a trattenersi.
-Drake, mi dispiace.- ripeté Kailey, mostrandosi sinceramente dispiaciuta.
-Era incasinata.- si ritrovò a dire. –Però non era colpa sua. Mio padre la picchiava e quando lui se ne è andato, lei ha cominciato a drogarsi. Non riusciva a smettere.-
-Non è facile.- osservò Kailey, dopo essersi schiarita la voce.
-Davvero non ricordi nulla?- le chiese, cambiando completamente argomento.
-Per ora ricordo molto poco, Drake.- rispose. -Però…-
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Kailey sbirciò all’interno del forno per la decima volta, impaziente.
Aveva trascorso le ultime ore del pomeriggio a cucinare, ma l’ultima crostata che aveva infornato non ne voleva proprio sapere di cuocersi.
Era alta, con la marmellata scura, e forse era stato proprio quell’impasto più spesso a rallentare notevolmente i tempi di cottura.
Aspettò un altro paio di minuti e poi decise di sfornarla.
Non era dorata come piaceva a lei, ma almeno era cotta.
Fece attenzione a non bruciarsi e poi la posò sul ripiano dei fornelli, soddisfatta del risultato.
Aveva un odore buonissimo e qualcosa le diceva che probabilmente chiunque l’avesse sentito avrebbe avuto subito una gran voglia di assaggiarla.
Decise di aprire un po’ la finestra della cucina per far cambiare l’aria e poi si andò a sedere sul divano del salone per riposare un po’.
Non fece in tempo ad accendere la televisione, però, che qualcuno bussò insistentemente alla sua porta, costringendola ad a rialzarsi.
Kailey sbuffò e poi andò ad aprire, chiedendosi chi potesse essere a quell’ora.
Rischiò di richiuderla un secondo dopo quando i suoi occhi incrociarono quelli verdi e penetranti di Drake.
-Che diavolo ci fai qui?- gli chiese, arrabbiata.
Non aveva nessun diritto di presentarsi a casa sua dopo averla mollata in quel modo e lei non si sarebbe minimamente aspettata di ritrovarselo di fronte all’improvviso dopo che lui aveva detto chiaro e tondo di non poter rimanere.
-Posso entrare?-
Kailey scosse la testa.
No che non poteva entrare. Aveva perso quel diritto dieci giorni prima, quando aveva deciso di andarsene da casa sua e di non prendersi cura né di lei né di suo figlio.
All’improvviso si sentì sul punto di piangere.
Vederlo in quell’istante era troppo doloroso per lei.
Aveva cercato in tutti i modi di dimenticarsi di lui, ma il suo cuore non ci aveva provato nemmeno.
Era una parte importante della sua vita che non voleva andarsene e  sapere che lui non avesse nessuna intenzione di stare con lei gli rendeva la sua vista ancora più dolorosa.
Decise di richiudere la porta in fretta, per nulla intenzionata ad ascoltare quello che lui aveva da dirle.
-Aspetta.- la fermò Drake, bloccando la porta di casa con un braccio.
-Che vuoi ancora?-
-Parlare con te.-
-E di cosa?- sbottò Kailey, guardandolo negli occhi. –Ci siamo già detti tutto quello che dovevamo dirci l’ultima volta che ci siamo visti.-
Lo vide passarsi una mano nei capelli e in quel momento lei si concesse qualche minuto per osservarlo meglio.
Sembrava molto più magro da quando se n’era andato da casa sua e i suoi occhi verdi erano più spenti del solito.
Si era fatto crescere la barba e il volto era leggermente pallido.
Drake non stava bene per niente e in quel momento lei si chiese il perché.
-Per favore.- la supplicò. –Fammi entrare.-
Kailey chiuse gli occhi, sopraffatta dal dolore.
Non voleva rivivere un’altra volta tutto quanto.
Drake l’aveva ferita come mai nessun altro nella vita e quel dolore era ancora dentro di lei, pronto ad esplodere un’altra volta.
-Non posso.- sussurrò.
Drake la guardò con aria addolorata per un istante.
Poi prese in mano la situazione, senza chiederle il permesso.
Spinse con forza la porta che lei stava per richiudere ed entrò in casa sua, giocando sull’effetto sorpresa.
-Che diavolo stai facendo?- gli chiese a quel punto lei, arrabbiata.
Drake chiuse la porta di casa e poi la fissò intensamente.
-Ho fatto un errore, Kailey.- mormorò, senza abbassare mai lo sguardo.
Kailey trattenne il respiro.
Cosa le stava dicendo esattamente?
-Io ti amo.- le disse poi, tutto d’un fiato. –Ti amo, capito?-
Cosa? Drake l’amava?
-Più di qualsiasi altra cosa al mondo e sono stato davvero uno stupido a lasciarti andare.-
Kailey scosse la testa.
Lui non poteva farle questo. Non poteva e basta. Non dopo che lei aveva cercato in tutti i modi di convincersi che lui non l’amasse e che si fosse solamente preso gioco di lei.
-Devi andare via.- gli disse, allarmata.
Drake si avvicinò a lei. –Mi hai sentito, Kailey?- le domandò. -Io ti amo.-
-Non è vero.- protestò Kailey, sull’orlo delle lacrime. –Tu te ne sei andato via. Ci hai abbandonato.-
-Lo so e di questo mi pento amaramente tutti i giorni.-
-Non puoi farmi questo.- lo supplicò. –Non puoi...-
-Ma è la verità.-
Kailey chiuse gli occhi.
Perché Drake le stava facendo questo? Perché era ripiombato all’improvviso nella sua vita dicendole che l’amava?
-Avevo paura.- le confessò, attirando di nuovo la sua attenzione. –Avevo paura di diventare come mio padre e questa cosa mi ha spaventato a morte.-
-E quindi hai pensato bene di mollare tutto e andartene?- gli chiese lei, amareggiata.
-Non sapevo cosa fare e avevo paura di farvi soffrire.-
-Ci hai fatto soffrire lo stesso, Drake.- osservò Kailey, in tono amaro.
Aveva passato giornate intere a piangere per quello che lui le aveva fatto e questo non se lo sarebbe mai dimenticato.
-Ma adesso sono qui.- le disse Drake, in tono speranzoso. –Possiamo...-
Lei lo interruppe bruscamente. –Io e te non stiamo più insieme.- precisò. -Cosa pensi di fare esattamente? Non puoi venire qua e fare finta di niente. Sono passati dieci giorni da quando te ne sei andato e le cose non sono più le stesse.-
Vide Drake sussultare. –Ma...-
-Adesso è meglio se te ne vai.- aggiunse, distogliendo lo sguardo.
Drake si avvicinò ancora di più a lei. –Quindi non mi ami più?-
Kailey esitò.
Lei lo amava ancora, ma questo non cambiava lo stato delle cose.
Drake aveva fatto la sua scelta e lei si era adeguata.
Non aveva nessun diritto di ritornare nella sua vita e pretendere che tutto tornasse tale e quale a prima.
-Hai già fatto la tua scelta.- si limitò a dire Kailey. –E io ho fatto la mia.-
-Ma è anche mio figlio.- replicò Drake, indicando il suo addome. –Vuoi impedirmi di vederlo?-
Kailey scosse la testa. –No, certo che no.- rispose. -Non ti farei mai una cosa del genere-
-Ma non vuoi stare con me lo stesso.-
-Che cosa vuoi da me, Drake?- chiese Kailey, scuotendo la testa.
Drake le prese una mano, ma lei si liberò subito dalla sua stretta.
-Io non posso vivere senza di te.- le disse. –Io ti amo e ti amerò sempre.-
Kailey si sforzò di non pensare a quanto tempo aveva aspettato prima che lui le dicesse quelle cose.
Era stata la prima a dichiarare apertamente i suoi sentimenti e in cuor suo aveva sempre sperato che prima o poi lo facesse anche lui, con i suoi tempi certo, ma che alla fine lo facesse.
Forse ora era troppo tardi però.
-Mi dispiace.- gli disse, senza guardarlo in faccia.
Drake le prese il viso tra le mani, cogliendola totalmente alla sprovvista.
-Se non mi ami più me lo devi dire guardandomi in faccia.- le disse, incrociando il suo sguardo.
Kailey provò a liberarsi ma non ci riuscì.
Drake le teneva il viso come se fosse una questione di vita e di morte e all’improvviso tutte le sue certezze iniziarono a crollare, una dopo l’altra.
-Lasciami andare, ti prego.- si ritrovò a dire lei, in tono supplichevole.
-Non posso farlo.-
-Perché mi stai facendo questo?- gli chiese, impotente.
-Perché ti amo e so che mi ami anche tu.-
Kailey scosse la testa e poi cominciò a tempestarlo di pugni sul petto, un debole tentativo di liberarsi dalla sua stretta.
-Non puoi farmi questo...- continuava a ripetere, con le lacrime agli occhi. –Te ne sei andato via, mi hai lasciato da sola...-
-Lo so.- disse Drake, avvolgendola tra le sue braccia.
Sembrava non fare caso a i suoi colpi, come se per lui fosse molto più importante abbracciarla che difendersi dal suo attacco.
-Non puoi...- ripeté Kailey, scoppiando a piangere.
A quel punto Drake la strinse ancora più a sé e poi immerse il viso nei suoi capelli, cullandola in quel dolce abbraccio.
-Voglio prendermi cura di te e del bambino, Kailey.- le disse, a bassa voce. –Non voglio vivere senza di voi.-
Kailey smise a poco a poco di colpirlo e continuò a piangere, come se tutto il dolore che aveva provato in quei giorni stesse riuscendo all’improvviso tutto insieme.
Pianse a lungo, avvolta tra le braccia del ragazzo che amava profondamente.
Come aveva potuto anche solo pensare di poter vivere senza di lui?
Drake era l’uomo della sua vita e questo non sarebbe mai cambiato.
Lo amava, esattamente come dieci giorni prima, e sapere che anche lui l’amava  allo stesso modo e che voleva prendersi cura di lei e del bambino non era altro un sogno che diventava finalmente realtà.
Drake continuò ad accarezzarle la testa a lungo fino a quando lei non smise di piangere.
A quel punto si scostò un po’ da lei e poi la baciò sulle labbra, come a voler confermare le parole che le aveva detto prima.
-Non è vero che non ti amo.- gli disse Kailey, asciugandosi le lacrime dal viso. –Io ti amo ancora e questo non cambierà mai.-
Drake accennò un sorriso. –Lo so e vale lo stesso anche per me.-
Kailey prese un respiro profondo e poi lo guardò negli occhi. –Mi sei mancato così tanto.-
-Anche tu.- le disse Drake. –Non sai quanto.-
-Devo dirti una cosa, però.-
Drake la fissò, preoccupato. –Che c’è?-
-Mi ricordo tutto, Drake.- ammise, rendendosi conto di non avere avuto più modo di dirglielo.
-Cosa?-
-Ricordo tutto di quella notte.-
Gli occhi di Drake si illuminarono. –Davvero?-
Kailey arrossì. –Ti sei preso cura di me.- gli disse, accennando un sorriso.
-È l’unica cosa che voglio fare davvero nella vita, Kailey.-
Kailey lo abbracciò e poi lo baciò.
Poi però si rese conto che non era abbastanza.
Doveva dirgli che aveva salvato la vita di sua madre e che forse quella scoperta l’aveva turbata a tal punto da farle perdere la memoria.
-C’è anche un’altra cosa che dovresti sapere.- iniziò a dire, schiarendosi la voce.
-Che cosa?- le chiese Drake, curioso.
-Forse ho capito il motivo per cui il giorno dopo non mi ricordavo nulla.-
Drake le accarezzò dolcemente il viso e poi le chiese quale fosse.
-Tanti anni fa stavo aspettando mia madre fuori dal supermercato. Era una sera calda, di quelle in cui ti fa piacere fare una passeggiata. Solo che non c’era quasi nessuno in giro. Forse erano tutti a cena in quel momento, chissà...- iniziò a raccontare, a disagio. –A un certo punto mi sono girata e ho visto una donna scavalcare la ringhiera di un ponte. Mi sono spaventata a morte, ma ho chiamato lo stesso i soccorsi.-
Drake rimase ad ascoltarla senza dire nulla.
-Non sapevo cosa fare, ma mi sono avvicinata a lei e ho iniziato a parlarle. Non c’era nessuno lì, ma non potevo aspettare che arrivasse l’ambulanza. Le ho detto che la vita non andrebbe mai sprecata e che è un bene troppo prezioso per essere buttato via così.-
-E lei cosa ti ha risposto?-
-Nulla, ma dal suo sguardo ho capito che era una donna piena di dolore.-
Drake annuì. –E dopo cosa è successo?-
-Sono arrivati i soccorsi e l’hanno portata via.-
-Quindi le hai salvato la vita.-
Kailey si schiarì la voce. –Credo di sì.-
-E questo cosa c’entra con noi?-
-Quella donna era tua madre.- gli disse tutt’un fiato.
Drake sussultò. –Cosa?-
Kailey lo condusse fino al divano e poi si sedettero entrambi.
-La sera che ci siamo conosciuti, mentre tu dormivi, io mi sono svegliata. Avevo sete e quindi sono andata a prendermi un bicchiere d’acqua.- gli spiegò Kailey. –Mentre ritornavo da te però ho visto una foto di tua madre e mi sono ricordata tutto quanto. Solo che non ho avuto il tempo di dirtelo perché il giorno dopo già non mi ricordavo più niente.-
Drake si passò una mano nei capelli, sconvolto.
-Tu lo sapevi che tua madre aveva provato a togliersi la vita?-
-No.- le rispose, in tono schietto.
-Mi dispiace, io...-
Drake non le diede il tempo di dire nulla.
Si avventò sulle sue labbra per baciarla e poi la strinse forte a sé, come se avesse paura che lei potesse scappare da un momento all’altro.
-Tu credi al destino?- le chiese poi, guardandola negli occhi.
Kailey lo fissò con aria interrogativa. –Che intendi?-
-Ci credi o no?-
-Non lo so.- rispose Kailey, confusa. –E tu?-
-Da oggi sì.- le rispose Drake.
L’abbracciò un’altra volta e poi le sorrise.
 
Nove mesi dopo
 
Drake non ne poteva più di aspettare.
Ma quanto diavolo durava un parto?
Erano ore che stava lì fuori ad aspettare che qualcuno venisse a dirgli che suo figlio era nato, ma in tutto quel tempo non si era affacciato nessuno neanche una volta.
Osservò a lungo la fede che portava all’anulare sinistro e poi sorrise.
Erano passati mesi da quanto aveva detto a Kailey di amarla e in quel momento non poté fare a meno di ripensare a tutto quello che era successo.
Drake le aveva chiesto finalmente di sposarlo e poi erano partiti per un lungo viaggio in Europa, felici come non lo erano mai stati.
Suo fratello si era ufficialmente fidanzato con Caroline e sua sorella Mia era diventata parte integrante delle loro vite.
Kailey l’aveva adorata fin da subito e lui non aveva potuto fare a meno di pensare che la sua famiglia non era mai stata così unita.
Si era dedicato anima e corpo a sua moglie, fino a quando quella mattina non aveva dovuto accompagnarla in fretta in furia all’ospedale a causa delle doglie.
Ora camminava su e giù nella sala d’attesa dell’ospedale, teso come una corda di violino.
-Ti vuoi dare una calmata?- gli disse a un certo punto suo fratello, richiamando la sua attenzione.
Drake si girò.
C’erano tutti quella sera.
C’erano i genitori di Kailey, che lo guardavano con apprensione, c’era suo fratello Max con Caroline e Mia e c’erano persino i suoi amici, contenti per quello che stava per accadere.
Ma lui non ce la faceva più ad aspettare.
Era preoccupato per Kailey ed emozionato al pensiero di vedere suo figlio per la prima volta.
-Ma perché ci sta mettendo così tanto?- chiese a Dana, preoccupato.
La madre di Kailey sorrise. –Non è una passeggiata tesoro-
Drake scosse la testa.
Non fece in tempo a dire nulla che un’infermiera si avvicinò a loro, con un sorriso stampato in faccia.
Drake sentì il cuore accelerare. –Ci siamo?-
L’infermiera sorrise un’altra volta.
Drake si voltò a guardare tutti i presenti, emozionato.
-Che aspetti, figliolo?- gli chiese Robert, felice.
Suo fratello gli diede una pacca di incoraggiamento sulla spalla e poi gli disse di andare.
A quel punto Drake si diede una mossa.
Seguì l’infermiera e poi prese un respiro profondo.
Era davvero pronto per tutto quello?
Poi sorrise.
Era una vita che si stava preparando.
Entrò nella sala e poi si avvicinò a sua moglie, che teneva tra le braccia suo figlio.
-Ehi.- le disse, accarezzandole il viso.
-Ciao.- gli rispose Kailey sorridendo.
Era esausta, ma non smetteva di sorridere.
Drake osservò il neonato che aveva fra le braccia e poi sorrise ancora una volta.
Era il bambino più bello che avesse mai visto, ma non era un bambino qualunque.
Era Connor, suo figlio.
Chiese a Kailey se potesse prenderlo in braccio e poi lo strinse a sè come se fosse la cosa più preziosa che avesse.
Guardò prima sua moglie e poi suo figlio.
Alla fine sorrise un’altra volta.
Ecco la sua felicità.
   
 
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