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Autore: Sambyeol    15/04/2020    0 recensioni
[Z-O-M-B-I-E-S]
Hey, qui è il vostro zombie preferito Zed che parla! Cosa? Pensavate che le cose a Seabrook si fossero calmate? Beh, mi dispiace dirvelo, ma qua la situazione non sarà mai abbastanza calma. Beh, almeno non siamo una cittadina noiosa! Secondo voi cos'altro potrà mai accadere? Dopo zombie e licantropi, quali altre creature verranno a disturbare la nostra quiete?
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Heyla! Bello rivedervi, è passato un po’ di tempo, non vi sarete dimenticati del vostro caro amico zombie Zed, vero? Sapete, le cose qui a Seabrook sono diventate abbastanza monotone da quando Addison è partita insieme alla sua vera famiglia. Chi l’avrebbe mai detto che le sue radici venivano dal cielo. A scuola le cose sono migliorate moltissimo, umani, zombie e licantropi vivono serenamente, si può dire che l’integrazione sia riuscita al meglio. Ciò mi fa pensare ancora di più a tutto quello che Addison ha fatto per noi… So che partire era la cosa più giusta per lei, ora potrà sapere chi veramente è, anche se questo le è costato molto, ha dovuto lasciarsi indietro la sua vita per fuggire nell’ignoto. Vi dirò la verità, mi manca davvero tanto. Fin dal primo momento in cui ci siamo conosciuti abbiamo fatto di tutto per poter stare insieme, e nel momento in cui ci siamo finalmente riusciti, il fato ha voluto qualcosa di diverso per noi. In ogni caso le ho promesso che avrei proseguito con la mia vita, che non mi sarei dovuto perdere nessuna esperienza, soprattutto ora che sono all’ultimo anno di liceo. Chissà, magari tutta questa quiete sarà solo momentanea.-

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Come ogni mattina presi il mio zaino, salutai la mia dolce sorellina Zoe e mio padre e attesi l’arrivo dei miei migliori amici ai cancelli di Zombietown, Eliza e Bonzo. Saremo anche cresciuti esteriormente, ma dentro eravamo rimasti noi stessi, solo un po’ più maturi… credo.
-Allora, pronti per il nostro ultimo anno? Insomma, ora siamo i grandi della scuola, dobbiamo dare il buon esempio alle matricole, ma soprattutto farci rispettare.- mentre Bonzo sembrava allegro come suo solito, l’unica risposta che ricevetti da Eliza fu un’occhiataccia -Eddai, questo sarà il nostro anno! Per di più tu e il tuo lupacchiotto Wyatt avete finalmente deciso di uscire insieme. Direi che era anche ora, non facevate altro che lanciarvi occhiatine d’intesa.- prontamente Eliza mi diede una gomitata sul braccio.
-Non chiamarlo lupacchiotto… ognuno ha i propri tempi. Non tutti si incontrano per la prima volta e sono subito rose e fiori, qualcuno di noi ha bisogno di tempo per conoscersi meglio.- subito dopo aver finito la frase Eliza mi guardò preoccupata -Scusa, non volevo-
-Scusa di che cosa?- sapevo benissimo il perché di quel suo sguardo -Sentite, quante volte devo dirvelo ancora Solo perché Addison è partita senza nemmeno sapere se tornerà, non vuol dire che non si possa più parlare di lei in mia presenza. Questa è la vita, c’è chi viene e c’è chi va.- feci spallucce, non volevo che la mia malinconia condizionasse la loro vita. Per fortuna più il tempo passava e meno ci andavano con le mani di velluto con me. I primi tempi erano stati difficili, tutti si preoccupavano per me e mi chiedevano come stavo, quando magari tutto quello che mi serviva era stare un po’ per conto mio. Però gli ero grato per essermi stati accanto.
-Barzugamen igati.-
-Esatto Bonzo, le ho promesso che sarei andato avanti con la mia vita, ed è quello che farò. Ciò non significa che la dimenticherò, ma nemmeno che rimarrò aggrappato ai nostri ricordi senza fare passi avanti.- per fortuna tutte le persone che camminavano nei corridoi della scuola riuscirono a distrarmi. Viste tutte le nostre avventure, quasi tutti a scuola ci conoscevano e ci stimavano, ogni volta che entravo a scuola mi sentivo come una rockstar, da ogni angolo della scuola spuntava qualcuno a chiedermi come avevo passato l’estate, cosa avrei fatto il prossimo weekend.
-Direi che è ora di andare in classe, a quanto pare i professori non si bevono più la scusa dello “zombie che fa fatica a camminare” per quando arriviamo tardi in classe.- Eliza diede enfasi alla frase formando delle virgolette con le dita -Ci vediamo a pranzo? Solito tavolo vicino ai bidoni.-
Ci salutammo pronti per andare in classe quando mi resi conto di essermi dimenticato il libro di algebra nell’armadietto. Stavo per inserire la combinazione nel lucchetto quando sentii un rumore dietro di e, ma non vidi nessuno. Non ci feci molto caso, presi il libro e mi diressi verso la mia classe, pronto a sfoggiare tutto il mio fascino da zombie per evitare una ramanzina dal professore a causa del ritardo. Saranno anche cambiate molte cose, ma Seabrook rimase sempre la stessa cittadina dove tutto doveva essere preciso e perfetto… e puntuale.

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Le ore passarono una dopo l’altra come al solito, tra una lezione di storia e una di scienze, ma finalmente era arrivata l’ora di pranzo. Presi il mio vassoio in attesa della mia razione per poi raggiungere i miei amici al nostro solito tavolo, anche se ultimamente era diventato un po’ più affollato. Accanto a Bonzo sedeva Bree, ormai quei due facevano faville, stavano davvero bene insieme. Davanti a loro c’erano Eliza e Wyatt, l’intesa tra loro era ovvia, eppure non riuscivano a rilassarsi e a lasciarsi andare.
-Meno male che a farmi compagnia ci sono anche Wynter e Willa, altrimenti sarei stato addirittura il quinto in comodo.- risero tutti tranne Eliza e Wyatt, loro si limitarono a guardarsi imbarazzati -Sempre se questi due decideranno di fare sul serio una volta per tutte.- Eliza mi diede un pugno sul braccio.
-Aspetta che arrivi la primavera, avremo anche un aspetto apparentemente umano, ma rimaniamo pur sempre in parte animali.- sapevo che se dovevo cercare supporto nel prendere un po’ in giro la coppietta, potevo contare su Wynter. Ovviamente Wyatt non era del mio stesso parere vista l’occhiataccia che le aveva lanciato.
-Prima che mi dimentichi, questo sabato ci sarà uno Zombie Mash per festeggiare l’inizio del nostro nuovo anno. Posso contare sulla vostra presenza come sempre, vero?- strizzai per bene il cartone del succo di frutta e lo lanciai nel bidone effettuando un canestro perfetto.
-Certo che ci saremo, è compito di noi licantropi far capire a voi zombie chi è che comanda quando si tratta di ballare e divertirsi, siamo pur sempre forze della natura.- rispose Willa con tono canzonatorio.
-Certo, speraci. Devo per caso ricordarti che noi zombie siamo stati creati grazie ad una Lemon Soda e alla vostra preziosa pietra lunare?- diedi un morso alla mela sentendomi già vincitore della discussione.
-Parlano quelli che devono stare attenti a non perdere qualche arto per strada mentre ballano. Oh, e come va con le scarpe ortopediche, so che siete abituati a trascinare un po’ i piedi.- la battuta di Wynter si meritò un cinque dalla sua alpha. La vedevo già carica per sfoderare le sue battutine migliori quando la campanella mi salvò la reputazione.

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Di una cosa ero certo, nessuno si sarebbe permesso di fare alcuna battutina su di me sul campo da Football, soprattutto perché ero diventato il capitano della squadra. Probabilmente perché ogni tanto manomettevo ancora il mio Zband per delle piccole vittorie facili, ma anche i migliori hanno le proprie strategie ed i propri trucchetti. Quando ero sul campo riuscivo a buttare fuori qualsiasi preoccupazione, un placcaggio dopo l’altro, la mia mente riusciva a svuotarsi di qualsiasi preoccupazione. Devo ammettere che sono migliorato parecchio negli ultimi tempi, ogni volta che mi sentivo giù o irrequieto, mi allenavo così da estraniarmi completamente dal mondo. Sicuramente il Football era stato la medicina migliore dopo la partenza di Addison.
Dopo l’allenamento fui l’ultimo a rimanere nello spogliatoio, ci saremmo anche integrati ma continuavo a preferire la doccia da solo e non circondato dai miei compagni, anche perché ero comunque l’unico zombie della squadra. Mi cambiai e mi diressi verso l’uscita quando sentii una musica risuonare per i corridoi. Cercai di seguire quella melodia per scoprire da dove venisse, ma la Preside mi fermò prima che potessi arrivarci.
-Zed, cosa fai ancora a scuola? Gli allenamenti sono finiti da quasi mezz’ora.-
-Oh salve Preside, le ho mai detto che con questo completino rosa sta veramente un incanto?- le lusinghe avevano sempre funzionato per ammorbidirla, infatti arrossì appena e mi diede un colpetto sulla spalla -Stavo solo cercando di capire da dove viene la musica.-
-Quale musica? Nessuno stava suonando.- la Preside mi guardò con aria sospettosa. Come poteva non aver sentito la musica, ero sicuro di non essermela immaginata -Forza forza, vai a casa prima di beccarti un richiamo.-
-Sarà fatto, a domani.- feci un cenno con la mano da bravo soldatino e uscii. Eppure qualcosa io lo avevo sentito, sicuramente tornato a scuola il giorno dopo avrei chiesto informazioni ai miei amici.
   
 
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