Una voce sulla spalla del sovrano gli indicò la figura candida del sacerdote cultuale, posta in disparte in una posa composta, che osservava le danze con sguardo rapito dai movimenti veloci e dalla musica, ma allo stesso tempo indifferente e immobile.
“Sire, penso stia aspettando voi.” Mormorò la figura del suo più fidato consigliere.
“Sembra terribilmente fuori posto, non trovi?” Commentò l’uomo, appoggiando il mento al pugno chiuso.