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Autore: CatherineC94    22/04/2020    1 recensioni
"N-noi s-siamo morti Albus.."singhiozzò Lily.[...]
"Non credo che sia esatto"disse il vecchio preside.
I due coniugi Potter si guardarono straniti.
"Potrete tornare"disse con semplicità.
James rise amareggiato.
"Albus, nessuna magia può ridestare i morti, lo sai" disse Lily.[..]"La vostra morte non è oggi, ma credo che dopo qualche nipotino da parte di Harry"disse ridendo.
"Ancora non è la nostra ora"disse piano Lily.
E se James e Lily riuscissero a tornare in vita? Leggete e scoprirete :)
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Mary MacDonald | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie '~ «You'll stαy with me?» - «Until the very end.» ϟ'
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Capitolo venticinquesimo parte seconda
 
 
Agosto 1997
Il sole si era alzato pigro quella mattina, anche se tutto era in fermento; finalmente Bill Weasley avrebbe sposato la sua Fleur alla Tana circondato da tutti i suoi familiari ed amici. Harry, poggiato sul davanzale della sua finestra a Godric’s Hollow, non riusciva a trovare in sé stesso nemmeno un briciolo di allegria o eccitazione per l’evento, anche se tutti intorno erano entusiasti. Guardò camera sua, già camera sua; era strano anche pensarlo. Avere una camera, una famiglia, i genitori; era sempre stato un sogno folle ed impossibile che gli dava l’idea di sfiorare l’assurdo. Eppure da bambino ci aveva sperato davvero e quando era successo  aveva creduto che la felicità fosse qualcosa che avrebbe potuto avere anche lui; era meraviglioso sapere di aver qualcuno che lottasse al suo fianco. Però, con il passare degli anni si era  anche reso conto che avrebbe dovuto lottare con tutte le sue forze per mantenere questa felicità; soprattutto quando si trattava  di Ginny; sbuffò, ormai mancava poco. Sarebbero partiti all’insaputa di tutti alla ricerca degli Horcrux, lui Ron ed Hermione; senza alcun aiuto o supporto esterno. Harry, che negli ultimi due anni aveva bramato questa possibilità adesso si sentiva quasi colpevole del dolore e della preoccupazione che avrebbe causato ai suoi genitori e a Remus e Sirius; ma era tutto necessario ed obbligatorio, Dumbledore era stato chiaro. Non c’era modo di svicolare o di alleggerire alcun peso anche se, con un moto di orgoglio, Harry pensò che avrebbe fatto di tutto per salvare il mondo in cui viveva.
“Ragazzo, ora io non voglio metterti fretta però mi sa che dovresti darti una mossa”disse all’improvviso suo padre spuntando nella sua stanza. James Potter era alto quasi quanto lui, i capelli arruffati pieni di gel nel vano tentativo di domarli; indossava per quell’occasione un gilet color melograno che Harry  non gli aveva mai visto. “Sembra che mi sposo io”grugnì Harry alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso il bagno; James soffocò una risata e rispose :”Se continui  a fare l’eremita non ti sposerai mai”. Harry lo fulminò con lo sguardo e si chiuse in bagno mentre James ormai rideva liberamente; appoggiata ad uno stipite c’era Lily Potter, che  aveva osservato la scena senza che i due uomini di casa se ne fossero accorti. Per il matrimonio del giovane Weasley indossava un lungo vestito nero da strega adatto alle occasioni come quella; aveva assunto un’aria guardinga di fronte alle reazioni del figlio che ormai quasi non riconosceva più.“James io fossi in te eviterei le risate. Harry è troppo strano ci sta nascondendo qualcosa “disse  Lily mentre scendeva dalle scale diretta verso la cucina. Il marito, James sbuffò alzando gli occhi al cielo e le rispose mesto” Ormai è quasi un uomo, avrà i suoi pensieri”; dicendo questo prese la giacca del vestito e la indossò. “Ma che figurino il mio Prongs!”urlò una voce dalla porta sul retro e Lily seppe che Sirius da lì a poco avrebbe fatto irruzione in casa loro; così rassegnata si mise a sedere aspettando Mary ed il piccolo Phil. James si mise a ridere guardando suo fratello Sirius entrare; per l’occasione aveva addosso un completo da mago così sontuoso che nemmeno lo sposo Weasley avrebbe indossato; Mary dal canto suo sorridente e con in braccio il piccolo si avvicinò a Lily mentre quest’ultima strabuzzava gli occhi di fronte al bambino, era cresciuto ed era identico al padre. “Walburga sarebbe fiera di te, amico canide”disse James cingendogli le spalle con un braccio provocandolo; con una risata simile ad un latrato rispose:”La vecchia megera in questo momento mi starà mandando così tante maledizioni.. in effetti ho un torcicollo tremendo”così dicendo si massaggiò il collo facendo una smorfia dolorante.
“Quella è la vecchiaia non tua madre”puntualizzò Lily, mentre faceva volare il piccolo che rideva come un matto; Sirius la fulminò con lo sguardo e le disse :” Non scordare che sono evaso da Azkaban ed ho affrontato i dannati Dissennatori tutto da solo”. James prese un paio di burrobirre e rispose “Si certo caro fratello, ma l’altra volta stavi per essere mangiato da un velo!”; a quel punto Sirius incarcò le sopracciglia irritato ribattendo che almeno lui non era un verme nudo su una scopa come James. A quel punto l’amico sbiancò; si era completamente dimenticato di quell’episodio che prepotente riaffiorò nella sua mente…
Era il settimo anno ad Hogwarts e James ne ricordava esattamente il periodo, la fine di novembre aveva portato con sé pioggia e ghiaccio. Ma quel sabato, James sentiva solo caldo, calore eccitazione o qualsiasi sintomo di “un infarto prematuro”come aveva detto saggiamente prima Remus mentre Sirius e Peter annuivano di rimando. Ma James non aveva nessun sintomo fisico, bensì tutto il contrario; quel giorno sarebbe uscito per la prima volta con l’amore della sua vita, Lily Evans la donna più bella del ‘Potter-Universo’ come lo definiva Sirius. James aveva fatto di tutto per lei, si era calmato (apparentemente) e l’aveva convinta a dargli una chance; così dalle cinque di  quella mattina che girava come un pazzo  nel dormitorio, mentre Sirius gli lanciava tutto quello che gli capitava a tiro, perfino Peter. James indisturbato aveva continuato a fare l’anima in pena fino alle undici, fin quando la Evans non si era presentata tutta sorridente di fronte a loro nella sala comune. Sirius sollevato  e un po’ compiaciuto disse:” Allora Prongs mi raccondo, non fare cilecca come al solito”;  James con gli occhi ridotti a due fessure disse arrabbiato  :”Io non farò cilecca, e se sarà così giuro che mi faccio un giro nudo sulla scopa!”. Lily lo guardò scettica e tirandolo per il colletto lo trascinò fuori dal buco del ritratto dicendo:” Se non ti sbrighi Potter, cambio idea”; Sirius si mise a ridere trascinando dietro a sé gli altri membri Grifondoro presente nella stanza. Dopo cena Remus, Sirius e Peter si misero sulle poltrone della sala comune; spaesati si misero a cercare James ma videro solo la Evans che entrava compiaciuta. “Evans dov’è James?”chiese Sirius con gli occhi accesi di curiosità mentre Remus staccava gli occhi dal suo librone e Peter scartava beatamente una cioccorana; lei sorrise e puntò la bacchetta  aprendo la finestra. In quel momento, come un fulmine passò qualcosa anzi qualcuno; “Per le mutande di Merlino è nudo”urlò una ragazzina del terzo anno mentre Sirius, Remus e Peter si sganasciavano dalle risate. “Tu  si che sei perfetta per mio fratello Madama Prongs!”disse Sirius ridendo come un matto, mentre il buon Frank faceva foto dell’evento. “ Ma quindi avrà fatto davvero cilecca?”chiedeva dubbioso Peter a Sirius che urlava :” Attento ai gioielli di famiglia Potter, Prongs!”.
 
“Paddy”disse isterico James” Questa storia ormai la conoscono tutti”terminò minaccioso, mentre Harry entrava in cucina. “Cosa papà? La storia del verme nudo?”chiese l’ultimo arrivato. James deglutì, mentre Harry diceva “Io ho visto la foto  anche! Certo avrei dovuto fare anche io la foto a Ron ed inviarla alla signora Weasley quando non voleva indossare il suo vestito da cerimonia..”. Ci fu uno scoppio di risate generale e James, rassegnato disse “Ok ho capito, siete tutti contro di me però adesso andiamo. E tu”continuò indicando Sirius “Dannato canide pulcioso  stammi lontano”.
 
 
Poco tempo e drink dopo, James Potter aveva già scordato le minacce violente di morte subitanea al suo migliore amico mentre facevano scontrare due bicchieri di Whiskey Incendiario Ogden Stravecchio. Lily li guardava irritata mentre un’euforica Alice, provava a tenere a bada la madre dello sposo Molly nonché sua cugina; intanto Harry, Ron ed Hermione confabulavano in un angolo remoto del giardino dei Weasley. Lily dal canto suo li guardava da lontano insospettita; in realtà sapeva che c’era qualcosa sotto dall’estate, quando Dumbledore aveva deciso di parlare da solo con Harry. A nulla erano valse le sue dimostranza, il preside si era dimostrato irremovibile e non aveva detto niente a nessun membro dell’Ordine prima della sua scomparsa. “ Neville è cresciuto davvero tanto”disse Alice sorridente mentre Molly  si precipitava in casa “ Sono così fiera di lui, assomiglia molto a suo padre”aggiunse guardando suo marito che impacciato provava a tenere a bada  Sirius e James che ormai ballavano sul posto un bizzarro twist alcolico . Lily prese una tartina e rispose placida” Si, anche io ritrovo molto di James in Harry. Anche se il ragazzo sembra molto più responsabile del cervide”concluse ridacchiando. “Certo che manca solo il topastro e poi sarebbero proprio loro”disse Mary arrivando con Phil in braccio; Lily sospirò e Alice rispose mesta :” Ma voi immaginate cosa sarebbe successo se le cose non fossero andate così?”. Lily deglutì e con un groppo in gola sussurrò :” Non riesco a capacitarmene. Peter sembrava uno di noi..”; Mary annuì e aggiunse sicura :”Evidentemente non lo era, perché in caso contrario sarebbe qua. Ma parlando di cose serie, Remus e Tonks dove si sono cacciati?”. “Sono  là in fondo che parlottano fra di loro. Tonks è molto pallida, il lupacchiotto avrà  iniziato a sproloquiare di nuovo ed avranno litigato”disse Lily con un filo di nervosismo; odiava sentire Remus in quel modo, lui era un uomo di valore ,un leale e buon amico.
 
“Il ministro della magia  mi sembrava fuori di sé”ammise Ron turbato, mentre Hermione annuiva; Harry rispose: “ La spada  è fondamentale, non capisco chi abbia potuto prenderla”. Pochi giorni prima, il ministro aveva convocato i tre perché Dumbledore aveva lasciato degli oggetti in eredità; a Harry il primo boccino catturato , la spada di Grifondoro; a Ron il Deluminatore ed a Hermione una copia delle fiabe di Beda il Bardo. Tutto questo aveva lasciato di sasso un po’ tutti, allarmando i coniugi Potter e Weasley facendogli capire che in realtà c’era sotto un piano più grande che non li contemplava. “Harry”disse una voce dietro al giovane, che voltandosi sentì lo stomaco attorcigliarsi quando si rese conto che Ginny, la piccola di casa Weasley gli sorrideva radiosa. E’ bellissima si disse fra sé il giovane Potter, che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, mentre Ron con le orecchie rosse veniva trascinato via da Hermione. “Quindi non tornerai ad Hogwarts”disse lei con decisione; Harry a disagio annuì dicendo :” Non possiamo.. Abbiamo una missione  da compiere”. Ginny inarcò le sopracciglia e gli rispose temeraria: “Fammi venire con voi, potrò darvi una mano”; Harry la guardò triste e le strinse una mano. “No Ginny, non puoi.Sarebbe troppo pericoloso; se ti so  ad Hogwarts”balbettò”so che sarai al sicuro”cocluse mesto Harry mentre vedeva Ginny infervorarsi ad ogni parola che pronunciava. “Tu sai quello che provo, ma forse sarebbe meglio che tu andassi avanti. Io ecco non so se..” Se tornerò vivo, voleva aggiungere ma le parole gli rimasero in gola. Ancora una volta lei lo guardò e lui quasi avrebbe voluto implorarla di non farlo, non in quel modo perché avrebbe ceduto; “Sapevo che avresti detto tutto questo ma per me non cambia nulla” ribatté furiosa andando via. Harry rimase inebetito mentre Sirius abbracciandolo gli disse un po’ alticcio :” Piccolo cucciolo di prongs, alle donne devi regalare fiori!”. La cerimonio fu molto bella anche se Harry forse era un po’ di parte visto che in tutta la sua vita non aveva assistito a nessuna cerimonia prima di quel  giorno; fu molto emozionante per tutti gli invitati vedere due giovani innamorati che nonostante tutto e tutti si amavano senza limiti.  “Ce ne vuole per fare altri cattivi ragazzi come voi eh James!” urlava Hagrid assieme a suo padre, al suo sconsiderato Padrino e a Remus che sorrideva di sbieco; “Hagrid i tuoi dolci mi hanno perforato un dente”rispondeva James ridacchiando, mentre Sirius borbottava  frasi del tipo “Ma se ti portavi sempre due nel dormitorio”. Harry ormai era abituato a tutto questo, poteva giurare che non avrebbe desiderato altro al mondo anche se, una nuova consapevolezza l’aveva assalito: proteggere il tutto e doveva uccidere di riflesso Lord Voldemort. Eppure ciò che Dumbledore  gli aveva detto non sembrava abbastanza; Elphias Doge poco fa gli aveva dato la prova che in realtà l’anziano preside fosse un enigma. Non sapeva che aveva vissuto a Godric’s Hollow oppure della presenza del fratello, niente; gli sembrava tutto così impreciso e nebuloso. Bevve un sorso di vino , guardando Ginny ballare con un ospite; chiuse gli occhi e bevve ancora esausto. All’improvviso, mentre tutti ballavano un patronus irruppe nella folla dicendo :”Il ministro è caduto. Arrivano”.
Quello che successe dopo fu molto sfocato. I mangiamorte irruppero distruggendo ogni cosa; un paio di invitati riuscirono a scappare, mentre Harry Ron ed Hermione sparirono dalla circolazione.
“James!! Non trovo Harry! Stupeficium!”urlò Lily mentre provava a schiantare un mangiamorte; James dal canto suo era spalla con spalla con Sirius che,  in preda all’ira provava a stendere qualsiasi nemico a tiro. La battaglia imperversò per un bel pò, finché non arrivarono i membri del ministero per interrogare i presenti; tutti i rimasti furono stipati nella piccola cucina della Tana. Lily in preda al panico si era resa conto che mancavano all’appello Harry, Ron ed Hermione; James le cingeva le spalle teso. “Cosa volete? E’ un reato anche celebrare un matrimonio in una proprietà privata” disse Sirius infervorato e sputando ai piedi del funzionario ministeriale; “Signor Black, si calmi a meno che non voglia far ritorno alla cella numero nove ad Azkaban”. Mary trattenne Sirius decisa, mentre il piccolo Phil sonnecchiava noncurante del baccano intorno; “Stai tranquilla Lily, loro sanno che fanno”bisbigliò Remus. Arrivarono nella cucina tutti i mangiamorte e gli uomini del ministero facendo segno di non aver trovato nulla; “Se cercate mio figlio, beh”disse all’improvviso James beffardo”Non lo prenderete mai”concluse, mentre Sirius rideva beffardo. “Fossi in te Potter”disse un mangiamorte, uno dei Carrow” Starei zitto. Già, perché sennò te ne ritorni all’inferno”. Lily socchiuse gli occhi preoccupata, sperando con tutte le sue forze che i ragazzi fossero al sicuro.
 
 
 
Continua…
 
 
 
Allora allora..mea culpa! Sono scomparsa per troppo tempo e vi chiedo scusa. Finita l’università ( ho conseguito anche la laurea Magistrale), ho deciso di darmi da fare e di pubblicare capitoli a più non posso. Come potete notare anche il mio stile è molto cambiato, quindi spero che il tutto sia di vostro gradimento. Vi ringrazio davvero tanto!
Cath

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