Dal testo:
"[...] Aprendo gli occhi, vide quelli di lei luccicare in un famelico sguardo che sapeva di atroce consapevolezza, mentre la bocca le si increspava in un beffardo sorriso in sintonia con la lingua che, con lenta e studiata movenza, tracciava il contorno delle proprie labbra: labbra rosse come il sangue pulsante che, peccaminoso, le scorreva in quelle vene di Eva; labbra turgide di piacere e lussuria, insaziabilmente attraenti come lo era stato il vermiglio frutto proibito.
Allora si avventò su di esse, stregato dal forte richiamo che esercitavano su di lui: le baciò, le succhiò, le strinse fra i denti assorbendone l'ardente passione che racchiudevano al proprio interno, ritrovando l'energia sedata dall'attraente e letale martirio appena subito. [...]"