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Autore: Iron_Captain    24/04/2020    3 recensioni
Tratto dal testo:
La volpe andò subito a controllare all'interno del tabaccaio con la vetrina distrutta, seguito poco dopo da Judy, che con un po' di fatica era riuscita a rialzarsi. Dopo aver acceso le torce iniziarono a dare un’occhiata: era tutto fracassato, ma…non c'era nessuno.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Aiutati di nuovo dal Velocista Scarlatto

Una volta scesi alla fermata dell’autobus prestabilita, i due piccoli mammiferi, sospesi dal servizio, cominciarono a camminare. Per tutto il tragitto, Nick non aveva fatto altro che parlare con la propria partner, che a differenza sua era rimasta in silenzio, limitandosi a fare qualche sorrisetto e smorfia. Era demoralizzata e giù di morale perché non aveva la possibilità di poter indagare su quella tigre velocista, dalla quale era stata ferita alla mandibola. Avrebbe voluto acciuffarla e prenderla a pugni…o comunque avrebbe voluto sfogarsi in qualche modo.
“Allora, che ne pensi?” chiese Nick alla coniglietta, sperando che avesse sentito la proposta su come trascorrere il resto della giornata.
“Oh…Si, va bene.” rispose distrattamente Judy.
Squadrandola bene, la volpe notò che la sua migliore amica non aveva prestato attenzione alle proprie parole, e poiché la conosceva molto bene, intuì subito verso cosa erano rivolti i suoi pensieri.
“So che ritieni ingiusto i rimproveri del nostro amato capitano, ma al suo posto cercherei di proteggerti anch’io…”
“Tu non capisci!...argh!” esclamò con tono alterato la leporide, avvertendo subito dopo il dolore alla mandibola.
“Che cosa dovrei capire? La tua frustrazione per non essere riuscita a catturare quella pericolosa criminale dalla velocità soprannaturale? Hai quasi rischiato di rimanere muta per l'eternità e di venire uccisa; e questo mi basta ad avere il pensiero di proteggerti!” ribatté Nick con tono severo.
“Io so badare a me stessa.” fu la risposta istintiva di Judy, senza alzare il tono della voce...anche se avrebbe desiderato farlo.
La volpe vide la sua migliore amica, e partner, distogliere lo sguardo da lui e incrociare le braccia. A quel punto scosse leggermente la testa.
“Toglimi una curiosità: voi coniglietti siete così impulsivi...o tu sei un caso a parte?” chiese con tono in parte serio e in parte sarcastico.
Se l'attenzione di Judy non fosse stata catturata da uno strano fatto, non ci avrebbe pensato due volte a dare una gomitata sul fianco di Nick. Vide che uno di quei furgoni che trasportavano torte e altri tipi di dociumi era parcheggiato di fronte a un venditore di armi da fuoco, dall'altra parte del marciapiede; ma ciò che la lasciò perplessa fu il fatto che quell'automezzo apparteneva a un predatore di sua conoscenza...un predatore che non abitava a Zootropolis, e che non aveva alcun motivo plausibile per venire in quella caotica megapoli.
Con passo svelto e furtivo, la piccola agente fuori servizio andò a nascondersi dietro le enormi auto parcheggiate vicine, poi sporse il proprio sguardo per cercare di vedere chi sarebbe mai uscito dal negozio.
“Che sta succedendo Carotina?” sussurrò Nick dopo averla raggiunta; anche lui aveva notato il mezzo sospetto.
“Quel furgoncino non dovrebbe trovarsi qui.” si limitò a rispondere Judy, sperando che non appartenesse al predatore a cui stava pensando.
Dopo pochi istanti, dall'ingresso del negozio uscì una volpe con indosso un tipico grembiule bianco da pasticciere, e sotto di esso una maglietta verde chiara e dei pantaloni beige, che mise dentro l'automezzo un sacco marrone chiaro; era teso e nervoso. Dopo essersi guardato da tutte le parti velocemente e con espressione di chi temeva di essere scoperto a compiere un crimine, rientrò dentro il venditore di armi.
“Un pasticciere alquanto sospetto...almeno non sono l'unica volpe che era implicata in affari illeciti.” disse Nick con un punta di sarcasmo, ma quando rivolse lo sguardo verso la coniglietta, la quale aveva un'espressione profondamente turbata. “Va tutto bene?”
Invece di rispondere alla domanda del proprio patner, la leporide uscì fuori dal nascondiglio e si diresse verso il piccolo edificio. Nel momento in cui Nick fece per chiamarla e provò ad uscire anche lui allo scoperto, la volpe che era entrata un momento fa nel negozio fu sbattuta fuori, demolendo il vetro della porta d'ingresso.
“Woah!” esclamò Judy colta di sorpresa, che dopo aver fatto un piccolo balzo indietro, si mise in posizione di difesa.
Dopo essere stato spinto con forza, Gideon Grey provò a rialzarsi; ma una volta messosi seduto sull'asfalto, la tigre bianca superveloce dalla quale era stato rapito comparve davanti a lui, camminando piano fino ad uscire fuori dal negozio. L'amico d'infanzia della leporide la osservò impaurito, e preso dal panico provò ad allontanarsi da lei...inutilmente.
“Forse non mi sono spiegato bene, volpe...ma guarda che coincidenza.” disse la supercriminale notando subito la presenza dei due piccoli agenti di polizia che stamattina avevano provato a fermarla insieme al velocista scarlatto.
“Lascialo stare, pazza criminale!” disse Judy con tono determinato, capendo al volo la situazione in cui si trovava quel povero predatore.
La felina squadrò minacciosamente la preda dalla quale era stata minacciata, mentre si divertiva a cacciare e ritrarre via i propri artigli.
“Sei davvero divertente, coniglietta; sei coraggiosa, ok...ma anche molto stupida.”
Prima che potesse dire o fare qualcosa, la piccola agente vide la supercriminale muoversi con la sua super velocità; dopo aver sentito per un breve istante la sua presa sul corpo, si ritrovò immediatamente legata a una sedia di legno...all'interno del furgoncino di Gideon.
Maledizione, pensò Judy, che senza indugiare neanche per un secondo provò a liberarsi dalla corda che la teneva incollata alla sedia. Anche se non poteva fare nulla di utile per fermare quella tigre, avrebbe provato a guadagnare tempo affinché potesse sopraggiungere Flash, che sarebbe stato in grado di poter fermare quella criminale e aiutare i propri amici.

Dopo aver detto che avrebbe aiutato le forze locali, Barry Allen e il Capitano Bogo erano andati nel ufficio a pianificare le dovute strategie per poter catturare quella metaumana omicida e proteggere i civili.
“Allora, signor Allen: mi dica cosa sa fare quella criminale.” fu la domanda del bufalo, il quale aveva saputo per certo che, essendo entrambi velocisti, possedevano di sicuro le stesse abilità e caratteristiche.
“A parte il fatto che è una velocista, non so per certo cosa sappia fare, visto che non ho avuto modo di affrontarla a lungo, ma posso elencarle una lista di cosa potrebbe riuscire a fare...ma non penso sappia fare molto.” fu la risposta dell'umano dopo un'attenta riflessione sugli scontri che aveva avuto con lei.
“Che vuoi dire?” chiese incuriosito l'enorme mammifero.
“Che una parte delle abilità dipendono molto dalla velocità, oltre che dall'esperienza, che un velocista possiede: ad esempio, io so creare immagini multiple di me stesso se riesco a correre molto veloce. E da come aveva reagito, mi ha dato l'impressione che lei non lo sappia fare...poi io so anche lanciare una saetta contro un nemico, e sono più che convinto che lei non lo sappia fare...”
“D'accordo signor Allen. Cosa sarebbe in grado di fare, invece?”
“Vibrare, credo.” rispose rapidamente Barry, come se avesse previsto quella domanda.
“Vibrare?” chiese confuso il capitano Bogo, pensando a quella risposta come una presa in giro.
Invece di rispondere, il ragazzo aprì la mano e le fece assumere la tipica posa di una “lama”, dopodiché iniziò ad agitarla rapidamente, fino a farla vibrare come il motore di un'automobile. A quel punto la abbassò fino al tavolo; ed invece di appoggiarsi ad esso, lo trapassò. Dopo aver fatto quella dimostrazione, smise di vibrare la mano e la appoggiò sul ginocchio destro.
Il capo della polizia osservò stupito la scena, e rimase ancora più sorpreso quando vide che sul tavolo non c'era alcun segno di spaccatura. Toccò con la zampa il punto in cui l'umano aveva trapasato il tavolo con la sua mano vibrante. Non solo non c'erano segni di spaccature, ma era duro.
“C...Come ha fatto?”
“È complicato da spiegarle, Signore; ma le basta sapere che noi velocisti sapamo fare questo e di più.” si limitò a rispondere il velocista scarlatto per risparmiare la lezione di fisica sul comportamento delle molecole.
“Capitano Bogo!”
“Che succede Clawhauser?” chiese il bufalo rispondendo alla chiamata nel microfono.
“C'è un aggressione su Via dei Fiori...”
“Fai mandare le pattuglie più vicine...”
“La vittima è stata aggredita da quella tigre bianca ultra rapida!”
Non appena Barry Allen sentì il nome della metaumana, si alzò dalla sedia dell'ufficio del capo della polizia e andò da Clawhauser a velocità supersonica.
“Barry Allen!” lo chiamò inutilmente il bufalo.
Non appena sentì dal microfono che Benjamin stava dando indicazioni su dove si trovasse quella via, il bufalo lo accese subitò e ordinò al ghepardo di non dire altro.
“Barry è già andato sul luogo, Signore.”
“Va bene va bene! Mobilita tutte le pattuglie disponibili!” ordinò il capitano Bogo, il quale non aveva alcuna intenzione di vedere ucciso nessuno, soprattutto l'essere umano.

Grazie alle poche indicazioni ricevute, Barry Allen raggiunse in fretta, e senza problemi, il luog in cui stava avvenendo l'aggressione. Quando arrivò vide quella tigre che stava per aggredire una delle due volpi presenti, riconoscendo una delle due, mentre l'altra era rimasta in disparte, impaurita.
“Non hai proprio imparato la lezione, eh?”
Nel sentire quella voce, l'enorme predatrice volse lo sguardo furente verso il suo giurato nemico.
“Sei peggio di una mosca ronzante!” esclamò arrabbiata la tigre. “Vattene via!”
“Sei tu che devi smettere di correre e aggredire chi ti pare e piace!” ribatté il velocista scarlatto.
In preda a uno scatto d'ira, la supercriminale colpì violentemente il petto del supereroe, che si ritrovò in un attimo immobilizzato sul muro di un edificio. Grazie alla propria guarigione accelerata, l'umano poté riprendersi velocemente dal dolore del pugno che aveva appena subito dalla predatrice, la quale lo stava osservando con rabbia...e una gran voglia di sbranarlo.
“Mi hai stancata, umano...aaahhhh!!!!”
In preda alla disperazione, Barry vibrò la propria mano sinistra e trapassò il fianco della supercriminale, provocandole un fortissimo dolore.
A causa di ciò, la tigre fu costretta a mollare la presa sull'umano e a fuggire via, portandosi con sé il povero Gideon Grey e il sacco che conteneva gli esplosivi.
Dopo essersi riuscita a liberare dalla corda che la teneva immobilizzata sulla sedia e aver visto quella predatrice prendere il sacco che conteneva i materiali essenziali per fabbricare una bomba, Judy uscì dal furgoncino, facendo in tempo a vedere la scia bianca svoltare a destra, sparendo dalla propria vista. La prima cosa che fece fu accertarsi che l'amico d'infanzia Gideon Grey stesse bene; ma vide soltanto l'essere umano seduto per terra e leggermente sofferente.
“Judy!” la chiamò Nick raggiungendola. “Tutto bene?”
“Si Nick...tu come stai?” chiese preoccupata la leporide.
“Sto bene...solo che...non ho potuto fare nulla.” replicò Nick mogio, il quale si sentì frustrato per non aver avuto la possibilità di aiutare Barry o mettere insalvo l'ostaggio.
“Non devi sentirti in colpa Nick; neanche io avrei potuto fare nulla, in questo caso.” lo consolò Judy, che avrebbe tanto desiderato avere dei superpoteri per poter aiutare Flash a fermare quella supercriminale e salvare il povero Gideon Grey.
Non appena i due mammiferi raggiunsero l'umano, che piano piano si stava riprendendo, cominciarono a sentirsi, da lontano, i suoni delle sirene delle ambulanze e della polizia.
“Va tutto bene Flash?” chiese la leporide poggiando una delle proprie zampine sul petto di Barry.
“Si, sto bene: devo soltanto riprendermi.” replicò affannato il metaumano, dopodiché si tolse la maschera.
Nick lo squadrò incuriosito, poi sorrise.
“Per essere magro e poco robusto riesci a incassare davvero tanti colpi.”
A quella battuta, il velocista scrlatto rise leggermente. In quello stesso momento sopraggiunsero sul posto tre auto della polizia e un'ambulanza, dalle quali scesero i vari mammiferi che andarono a svolgere i loro doveri. Il ragazzo fu sorpreso di vedere come i due castori medici che lo stavano visitando fossero davvero competenti. Era davvero un altro mondo...e stentava a credere potesse esistere davvero una cosa del genere, dal momento che nella propria terra parallela gli animali non erano dotati di intelligenza e razionalità, e seguivano soltanto l'istinto...ad eccezione di Gorilla Grodd. Ma quella era un'altra storia.
Ma l'attenzione si spostò improvvisamente verso un enorme bufalo che si stava avvicinando, e non aveva un'aria amichevole. Judy e Nick balzarono subito sull'attenti.
“Beh adesso si che mi divertirò.” furono le parole del capitano Bogo, che aveva intenzione di rimproverare l'incoscienza del velocista scarlatto.

Angolo autore
Chiedo scusa per aver aggiornato così tardi questa fanfiction, ma non avevo avuto l'ispirazione giusta per continuarla...Tuttavia sappiate che ho intenzione di terminarla, anche se non so quando accadrà. Nel frattempo continuerò ad aggiorare, appena potrò, tutte le altre mie fanfiction.
Buona lettura...

   
 
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